siamo
in pausa studi, per cui liberi di lavorare,purtroppo nelle fattorie
nei dintorni di Cairns la stagione sta volgendo al termine, sta
iniziando a piovere, i prezzi di lime e avocado, sono per il momento
troppo bassi per giustificarne la raccolta, quest'anno resteranno
sugli alberi.
La
nostra affannosa ricerca di lavoro, non sta portando a grossi
risultati. Chiamiamo un amico che da alcuni giorni si è spostato
nel Victoria. Ci dice che lui sta lavorando ad un prezzo accettabile.
Sono tremila chilometri....e l' ostello ci ha appena ridato le nostre
posizioni lavorative, non ci pagano, ma almeno abbiamo alloggio
gratuito.
Oltretutto
non mi fido troppo del personaggio al quale abbiamo telefonato, la
discussione si protrae per paio di giorni è la prima decisione
sofferta. Non sono per nulla convinto.
Partiamo,
questa volta verso l'ignoto, senza un paracadute, cerco sempre di
avere una via d'uscita, questa volta non ce l'ho....non mi piace
affatto.
Ci
fermiamo a fare benzina dopo poco più di 100 km, “la tosca” è
strapiena di roba, manca solo l'attrezzatura subacquea, Mildura, la
nostra destinazione, è al limite del deserto il mare più vicino è
500 km...per cui la lascio a casa di un amico.
Il
gestore è piuttosto ben informato, sulla strada che dobbiamo
percorrere, compriamo una cartina e lui ci da una mano a scegliere la
strada migliore, servono 4 giorni di viaggio, il navigatore
satellitare me ne segnala un altra.
Lui
ci consiglia di prendere quella meno all'interno, perché è più
sicura. Succede frequentemente di trovare una strada bloccata dal
maltempo e dover tornare indietro per centinaia di chilometri oppure
trovare un distributore chiuso e aspettare il gestore per qualche
giorno. Abbiamo fretta...non gli diamo ascolto e prendiamo quella che
ci sembra un giusto compromesso tra tempi di percorrenza e rischi.
Nel
primo pomeriggio il caldo è devastante, viaggiamo con i finestrini
aperti, 110 kmh, non ho acceso l'aria condizionata, non vorrei che
“la tosca” mi facesse qualche brutto scherzo. Passiamo Townsville
circa 400 km, giriamo verso l'interno, abbiamo ancora 200 km di
autonomia, sono le 4 del pomeriggio il sole non è più alto e
comincia ad arrostirmi la testa, metto un asciugamano al vetro, a
questo punto l'aria condizionata è obbligatoria.....se “la tosca”
si rompe?....ancora non siamo troppo lontani dalla civiltà, forse
qualcuno ci darà una mano...almeno lo spero.
Le
due ore successive le passo a guardare continuamente l'indicatore
della temperatura dell'acqua.
Incrocio
il primo “truck train road” (è cosi che vengono chiamati i
camion che hanno più di due rimorchi possono essere lunghi fino a 50
metri)....sapevo che ce ne sono....ma vederlo è tutta un altra
questione. Va veloce quanto me, 110 lo scossone al momento dell'
incrocio mi lascia esterrefatto, non me l'aspettavo, meno ancora mi
aspettavo la nuvola di polvere che si tira dietro, la strada ha
larghe banchine sterrate che frequentemente vengono usate per
scambiarsi.
Il
paesaggio, a cui tanto siamo abituati, foresta pluviale, fiumi,
colline verdi, prati scoscesi ha già lasciato spazio all' out back,
cespugli bassi, alberi piccoli ai lati della strada, la terra rossa
si mescola al verde della vegetazione, vento. L'asfalto per lunghi
pezzi è di colore rosso!!!
Si
iniziano a vedere i primi animali, un gruppo di Emu bruca l'erba
secca ai lati della strada, un aquila solitaria rotea in
termica, alla ricerca della
cena....
Lontano, in quella che sembra il confine tra foresta pluviale
e deserto, un Cassowary....almeno ci sembra, questo uccello vive
nella foresta, vederlo in questa zona è piuttosto strano, anche se
il benzinaio ci aveva detto di stare attenti
perché
proprio questi animali attraversano frequentemente anche di giorno,
per gli altri il problema si pone solo la notte.
Si
fa buio, comincio a essere stanco, ma dobbiamo ancora percorrere
almeno 200 km, decidiamo di fermarci a dormire nel paese che dalla
cartina sembra essere il più promettente. Dovrebbe essere abbastanza
grande da avere qualche motel......speriamo!
Nelle
prime ore della notte si inizia a vedere i canguri ai lati della
strada, sono preoccupato, se per sbaglio ne prendo uno, rischio di
concludere il viaggio nel peggiore dei modi.....
Emerald,
700 km in 9 ore e 40 di viaggio, sono le 10.00 di sera, non c'è un
anima viva in giro. Cerchiamo un motel o comunque un posto dove
dormire, setacciamo il paese e alla fine troviamo 3 strutture in
fila.....Tutte chiuse!!!!
In
una troviamo un cartello “if i don't inside the office, ring me”
(se non sono in un ufficio suonatemi). Suoniamo il campanello, nel
silenzio della notte ha l'impatto acustico di una sirena!!!
Quando
comincio a pensare che il gestore dorme di grosso, si apre la
porta....esce un signore sulla sessantina.
-“hallo
how are you?...can i help you?”...
-”tutto
ok...grazie, volevamo una camera per dormire, ne ha disponibili”
-”off
course, oneundred seventy dollar for night”
-”come???
170 dollari???”-”questo aspetta il pollo da spennare!!!!”
non
c'è molto da scegliere...tocca la dormita in macchina,poco lontano
un parco, abbastanza vicino alla strada, parcheggio sotto un albero,
togliamo la spazzatura dalla macchina e organizziamo per la
notte.......fa freschino, si inizia a sentire l'escursione termica
tipica del deserto, in inverno in alcune zone interne si superano i
20 gradi.
Ore
6.40, il sole, da poco sorto, ci sveglia, l'albero ha aiutato ad
allungare il sonno. Cerchiamo un posto per mangiare qualcosa, tutto
chiuso!!! Ho dormito di merda e sono più stanco di quando mi sono
addormentato.
Ripartiamo,
ci fermeremo al prossimo paese, dovrebbe essere poco lontano, un ora
al massimo è comunque una tappa obbligata, abbiamo, si e no, 150 km
di autonomia.
Quasi
due ore e 160 km dopo, il distributore ha anche il bar, colazione!!!
era l'ora!!! La speranza di trovare qualcosa di commestibile si
esaurisce subito dopo essere entrato per pagare il carburante.
Compro
un pacco di biscotti e una bottiglietta contenente un liquido del
colore del caffè-latte...è in un frigo!!!
Il
colore era quello giusto, il gusto no!! E' un “beverone” che
contiene anche il caffè e il latte...ma è orrendo!!!! Iniziamo
proprio male il secondo giorno di viaggio!!!
I
panorami lasciano di nuovo spazio a una rigogliosa vegetazione la
strada si inerpica su per le colline verdi e lussureggianti, in
alcuni punti la strada è stata
scavata nella roccia,
poco lontano, picchi sporgono
dalla vegetazione, con il colore rosso della terra il contrasto di
colori è da mozzare il fiato...
si iniziano a incontrare carcasse di animali investiti nella notte, o
nei giorni precedenti.
Il
traffico è pressochè inesistente, ogni tanto incrociamo un grosso
camion, ma nella nostra direzione sembra non andare nessuno...stiamo
viaggiando verso l'inferno???
Superiamo
Injune, ho una fame da lupi, ma è presto per fermarci, lo faremo
alla prossima città, quella che è un po' considerata il confine con
l'out back. La radio non funziona e il caldo è di nuovo terribile,
“la tosca” sembra sopportare bene anche l'aria condizionata, non
per questo ho smesso di controllare la temperatura dell'acqua.
Roma....150
km, questo ci indica un cartello!!! Si la città limite, si chiama
proprio come la nostra capitale.
Due
ore dopo, ecco il cartello che indica
il
nostro arrivo alla “capitale”. Il rumore di un aereo attrae la
mia curiosità, non lo vedo, dove è? Il suono acuto, misto al rombo
tipico delle eliche mi fa capire che è grosso e basso....Vedo i
carrelli nello specchio retrovisore!!!! Ma dove va questo folle!!!!!
Non faccio in tempo a rendermi bene conto di quello che succede, che
mi sfila accanto al finestrino, il canguro dipinto sull'impennaggio
di coda, mi dice che è un aereo Qantas, la compagnia di bandiera
australiana, un ATR 42
,
che un attimo dopo posa le ruote sulla pista di atterraggio,
sprigionando uno sbuffo di fumo.
Mah!!!
Qui una città di circa cinquanta mila abitanti convive con un
aeroporto e con la pista parallela alla strada statale, senza recinti
e senza controlli, o perlomeno per quanto si possa capire da qui, l'
aereo si ferma accanto al terminal.....un capannone, la gente scende
e semplicemente si allontana....decisamente più intelligente che da
noi....dove se c'è un aeroporto come minimo sono previsti 6
poliziotti. Meglio non commentare.....
Pranzo....andiamo
al super mercato, prendiamo il necessario e ci costruiamo 2 panini,
la sprite da berci assieme.
Non
c'è che dire, il nome lo hanno scelto proprio giusto, Roma, il
casino è equivalente a quello della nostra capitale.....è l'unico
posto, da quando sono in Australia nel quale mi ritrovo bloccato nel
traffico.....sarà mica che sia stata fondata da Italiani??? Non
vorrei che il caos noi italiani ce lo portiamo nel DNA......
Sono
le 2 del pomeriggio, sono già più di 6 ore che guido, facciamo due
passi per sgranchirci le gambe, un caffè....Ovviamente è
orribile....ci prendiamo una mezzora di pausa e passo il volante a
Angela.
Siamo
di nuovo in mezzo al nulla, il cd di
Natalie Imbruglia fa da colonna sonora, sono ore che gira purtroppo
è l'unico che funziona e comincia ad avermi divertito......un gruppo
di corvi vola in cerchio, un altra carcassa di canguro....il puzzo di
morte è un triste compagno di viaggio, non mi aspettavo di trovare
così tanti animali investiti. Ai lati, una pianura infuocata, sfoca
in miraggi lontani, al limite della vista che gli occhi ci
permettono, la strada dritta e noiosa sembra anche lei finire in un
miraggio, che per quanto si possa essere veloci mai si riesce a
raggiungere
pian
piano arriva il calare del sole....l'orizzonte si tinge dall' arancio
al rosso, visto che non sto guidando posso godermelo....l'arcobaleno
di colori ricopre 180 gradi tutta la parte ovest.....e ogni minuto
cambiano...dalla parte opposta a est sta diventando scuro l'azzurro
del cielo e il violetto si confondono con le nuvole che sembrano
incendiarsi........uno spettacolo che sembra non finire mai, e che
cambia in continuazione......cominciano a farsi vivi i
canguri......quantità industriali.....pecore che pascolano al limite
della strada che ogni tanto ci si fermano in mezzo....Hebel...ci
fermiamo per fare benzina e mangiare un boccone. Scopro che il
gestore del distributore è di origine italiana, suo fratello ha una
farm a Mareeba.....ci sono stato a lavorare!!! Ringrazio saluto e gli
chiedo se quando sente il fratello me lo saluta....quanto è piccolo
il mondo!!!
Riprendo
il volante, sono altri 200 km da fare prima della prossima sosta,
spero che almeno stanotte si possa dormire in un letto!!!
Gli
animali a bordo strada, sono troppi!!! Canguri per la maggior parte,
ma anche emu e volpi, mi tocca andare piano,60 km all'ora....così ci
faccio le 4 del mattino...vedo due ombre
enormi, dui canguri, sono big red (grande
rosso)
, attraversano senza nemmeno girarsi, sono alti almeno 2 metri,
freno e rischio di inverstirli, cazzo quanto erano vicini!!!
Rallento
ancora, mi sembra di essere Nuvolari che sfila alla mille miglia in
mezzo a due ali di pubblico.....il pubblico però qui è fatto da
canguri non sezienti quanto lo sono gli umani.....rischiamo di
arrivare alla destinazione prevista per la sosta notturna troppo
tardi.....
Sono
estremamente concentrato,e quasi non mi accorgo del sopraggiungere di
un train road...mi sorpassa facilmente...potrebbe essere la soluzione
dei miei problemi.
Mi
faccio “tirare” in scia...110 km all' ora,ogni tanto un po' di
fortuna!!!... gli sto piuttosto vicino, abbastanza da non permettere
agli animali di inserirsi in mezzo...Lui non ha i problemi che ho io,
i mezzi che normalmente viaggiano su queste strade hanno il frontale
rinforzato, i truck in particolar modo, montano un paraurti che
copre tutte le parti vitali, fari, compresi quelli supplementari di
profondità e radiatore.....è quasi un ora che lo seguo come un
ombra, speriamo che non passi sopra a un canguro, potrebbe comunque
arrivarmi in faccia 2 quintali carne, che per quanto sarebbe
macinata, sempre due quintali sarebbero...più che sufficienti per
lasciarmi a piedi nel deserto....
Il
mio “passaggio” rallenta....un cartello mi dice perché “ work
road head” (lavori sulla strada più avanti)....la strada diventa
sterrata....il truck accelera di nuovo fino ad arrivare ai suoi 110
km all'ora...resto in scia, resisto, non vedo un accidente, per
fortuna ha dei grossi para schizzi che coprono le ruote posteriori,
passano i minuti, di asfalto non se ne vede, qualche pietra mi arriva
sul parabrezza....desisto, trovarsi in un curva senza vederla
equivarrebbe a finire il nostro trasferimento...non posso
permettermelo....Il bestione si allontana rapidamente, io brancolo
nel buio e nella polvere.....le sue luci sono ormai due puntini in
lontananza.
Riprende
l'asfalto, ci vedo di nuovo...è lontano ma forse ce la faccio a
prenderlo......accelero 110.....130....150...i canguri ai lati
sfilano fin troppo rapidamente.....160....170....pochi minuti che
sono bastati per farmi sudare freddo.......rallento.....ho di nuovo
la mia “assicurazione”.
Il
mio truck è arrivato a destinazione...non alla mia però....posso
anche accontentarmi mi ha accompagnato per un bel po'....potremmo
anche fermarci, ma vorrei un letto per dormire e il paese è troppo
piccolo, non ci sono accomodation.
Continuiamo,
ci mancano solo 50 km...per fortuna sembra che la moltitudine di
“spettatori” sia un po' diminuita....posso andare anche un po'
più veloce....ci chiama il nostro amico.
Purtroppo
il telefono è scarico e ha deciso di non ricaricarsi con il carica
batterie della macchina, passiamo la sim in un altro telefono...non
la riconosce, eppure abbiamo solo telefoni sbloccati, dovrebbero
leggerle tutte....mah! Misteri della tecnologia, niente non c'è
verso di richiamarlo....
Gilgandra...destinazione
raggiunta, dopo 15 ore di guida ininterrotta e 1200 km, la ricerca
del letto è vana....tocca di nuovo la macchina.
Mentre
preparo per la notte, do uno sguardo al cielo.....la notte senza luna
e l'illuminazione pubblica inesistente mi fa vedere una volta
stellata incredibilmente luminosa.....un cielo illuminato dalle
stelle, la via lattea, una “pennellata” bianca e in mezzo la
croce del sud, la costellazione presente sulla bandiera australiana,
che ha guidato per centinaia di anni i navigatori che si
avventuravano per i mari dell' emisfero australe e che forse in fondo
ha guidato anche me, in questa mia avventura, che ogni giorno di più
si rivela il pezzo più interessante della mia vita.
E'
freddo, un ultimo sguardo, entro in auto e provo a dormire.
E'
già l'alba, mancano ancora un migliaio di chilometri e io sono
stanchissimo, non ho dormito un cavolo, il freddo mi ha fatto passare
una notte pessima, diventa imperativo fare una colazione degna di
questo nome.
Poco
lontano un bar appena aperto, la signora ci da il buon giorno e ci
chiede come avevamo dormito!!! Che domande...in modo pessimo!!!
Sorride e dice che ci pensa lei a rimetterci in carreggiata....
E
in effetti un plumcake al cioccolato e un cappuccino, raddoppiato poi
con un caffè, dei loro, un secchio, che fa abbastanza schifo, ma in
quanto a caffeina è secondo a pochi.
Mi
sento un po' meglio, intorno a noi, campi sterminati di grano, appena
mietuto, sorpasso un truck sul doppio rimorchio il tamburo di una
mietitrebbiatrice.....è lungo più di 30 metri....in italia non ne
ho visti mai di così grandi. Il mio miraggio torna a farmi
compagnia, in fondo alla strada che sto percorrendo, di nuovo li,
immobile e irraggiungibile. Ancora una colonna di corvi che rotea
sopra una carcassa, poco lontano un aquila che oggi sembra più
interessata a mangiare un boccone a scrocco piuttosto che a
cacciare...oggi i corvi avranno da condividere il pranzo con un
cliente scomodo....
300
km, solo grano, ogni tanto gruppi di silos alti 30 metri, con vicino
le baracche che si popolano di lavoratori nei periodi di mietitura,
il resto dell'anno sono deserti, paesi fantasma che riprendono vita
pochi giorni all'anno.
Ad
un tratto, uno sciame di cavallette, si alza in volo, sembrano pietre
scagliate contro il parabrezza, sono tantissime e di dimensioni XXL
molto australiane, dopo il passaggio il vetro anteriore è ricoperto
degli avanzi, non ho acqua nel serbatoio per lavarlo, 100 km senza
vedere una mazza!!! Poi un in paesino trovo una pompa di benzina, è
funzionante ma non c'è nessuno.....faccio il pieno e ripulisco il
parabrezza poi mi metto a cercare il gestore.....lo trovo
nell'officina dalla parte opposta della strada, e mi dice che
quest'anno le locuste hanno fatto dei notevoli danni al raccolto, ci
credo con quante me ne sono venute addosso e per quanto erano
grandi!!!
Passo
la guida a Angela, non sono più in condizioni di guidare, passato
nel sedile del passeggero, mi bastano pochi minuti per
addormentarmi....3 ore....vengo svegliato dal sole che mi picchia in
testa come un martello.....il panorama è cambiato, ora vigneti....a
perdita d'occhio.
Il
mio amico miraggio è di nuovo li....aspettava che mi destassi per
darmi il saluto.ultima sosta prima della destinazione, ormai
raggiunta siamo a solo 150 km!!
A
Gol Gol, cerchiamo un modo di ricaricare il telefono per chiamare il
nostro amico, entriamo in un pub e la ragazza prende il telefono e ce
lo mette in carica....chiamo....mi vengono date le indicazioni,
necessarie per arrivare alla share house (casa condivisa), nella
quale dovremmo alloggiare.....Ancora mezzora e arriviamo a Mildura la
nostra destinazione. Rapida cena...due materassi buttati per terra e
a dormire, domattina si inizia a lavorare.
Nei
materassi si dorme sorprendentemente bene.....nei giorni successivi
abbiamo modo di conoscere un gruppo di ragazzi italiani che è ormai
da diversi mesi qui a lavorare. Mi consigliano di andare a parlare
con il proprietario di una farm, sembra che abbia necessità di una
figura professionale che mi calzerebbe a pennello.
La
mattina dopo siamo in cerca della farm. Andrew, il proprietario ci
dice che al momento è abbastanza impegnato, ma farebbe volentieri
due chiacchiere, perché sono mesi che cerca qualcuno capace di
riparare i danni che giornalmente vengono fatti.
Aspettiamo.
Appena
si libera affronto il mio primo vero colloquio di lavoro, in inglese
è facile un accidente capirsi!!!!
Mi
illustra il lavoro che dovrei svolgere, nulla di troppo complicato,
riparazione e modifiche a macchine che vengono utilizzate nella sua
fattoria e in quelle dei dintorni. L'officina è molto attrezzata,
molto di più di aziende per le quali nel tempo ho lavorato. Ci porta
a fare un giro per la sua proprietà e ci fa vedere, la casa nella
quale abiteremo se decidiamo di lavorare per lui. La paga sarebbe
22.50 dollari l'ora, per iniziare, se poi vado bene arrivare a 28 non
è un problema. Non ha problemi nemmeno ad affrontare una
sponsorizzazione!!!
Potrebbe
essere la svolta che stiamo cercando.....ci lasciamo, con la promessa
di sentirsi 4 giorni dopo, prima del fine settimana, per dargli una
risposta positiva o meno.
Chiamiamo
il nostro immigration agent, per capire se l'offerta avuta potrebbe
essere realmente la soluzione....ci da un appuntamento a due
settimane di distanza, siamo a 2000 km, ma per telefono non è
possibile spiegare, e capire le possibili sfaccettature della
situazione.
I
4 giorni passano in un baleno, il venerdì non posso chiamarlo, dove
sono a lavorare il telefono non funziona. La mattina dopo appena
accendo il telefono trovo un suo messaggio nel quale mi chiede se
iniziamo oppure no!!! Cazzo!!! è davvero molto interessato!!
Lo
chiamo e gli spiego che per capire bene devo parlare con un
immigration agent e che comunque tra tre settimane rientro in Italia,
per una quindicina di giorni, oltre a questo devo anche cambiare il
piano studi, che al momento è pianificato con un istituto di Cairns
e che ne dovrei trovare un altro a Mildura.
Mi
risponde, “I wait you news” (aspetto tue notizie).....a questo
punto serve trovare una scuola con un piano studi qui a Mildura!!
Avevamo
pianificato 2 mesi di lavoro, ma una brutta allergia non permette a
Angela di lavorare. Ma sopratutto gli eventi appena descritti, ci
fanno decidere di ripartire verso la Gold Coast. In fondo in sei
settimane abbiamo guadagnato abbastanza soldi per il viaggio di
rientro.....questa volta però durerà 2 settimane e qualche
giorno.....
prossimo
post -”MELBOURNE E SYDNEY”
ciao
a tutti