domenica 28 agosto 2016

Weerribee

Inizio questo nuovo post, con l'aggiornamento delle normative relative all'immigrazione qui in Australia.
Come tutti gli anni nel mese di luglio vengono aggiornate le norme, oltre alle liste delle professioni (SOL) ricercate.
Bene, come era previsto le norme sono state adeguate alle nuove necessità del continente.
Rispetto a prima sono peggiorate e secondo me neanche poco, in poche parole sarà più complicato riuscire a restare. Da adesso in avanti tutti gli stati sono considerati ad alto rischio immigrazione (fino ad ora gli stati europei erano a basso rischio), altro danno arrivato con l'introduzione della moneta unica, che sta pian piano rendendo il continente europeo sempre meno vivibile e appetibile, se non per i popoli a sud del mediterraneo, che assieme all'euro stanno facendo diminuire i salari e cosa peggiore abbassare la professionalità...

Il visto più utilizzato, il working holiday visa non ha avuto cambiamenti radicali, è solo stata cambiata la tassazione sul lavoro che da circa il 20% passa al 32%, per il resto non cambia nulla.
Per il visto studenti invece diventa più complicato.
Per poterlo richiedere sarà necessario dimostrare di avere abbastanza denari per la copertura totale delle spese del corso, non è più possibile iscriversi pagando 6 mesi di corso e poi lavorare per pagare il resto.
A questo si aggiunge il fatto di poter dimostrare una reale necessità di qualificarsi in un settore nel quale si è già diplomati. In parole povere non puoi iscriverti ad un corso di chef se hai un diploma in ragioneria, questo a prescindere dalla tua capacità economica.
Dalla lista delle professioni ricercate sono state depennate circa 200 posizioni. Siamo passati da circa 600 possibili mestieri che davano l'accesso ad una sponsorizzazione a circa 400.
A farla breve non sarà più possibile venire in Australia e iniziare a lavorare per pagarsi la scuola.
La nuova normativa da l'impressione, dopo averla letta, di voler lasciare fuori chi non è già dentro...

Adesso però riprendiamo la dizione della mia storia....


.....l' insistente trillo del telefono, mi sveglia, lo cerco nel buio della stanza...ma che ore sono!...continua a suonare, riesco ad arrivarci...il filo del caribatterie fa cadere qualcosa....la luce del display quasi mi acceca...mi serve un attimo...Lucia...sono le 7.00...rispondo...
"Angela!..." in un italiano ormai molto accentato all'inglese.
"no Lucia sono Roberto, che c'è, cosa è successo?"
"C'è Angela?...il tono di voce sembra piuttosto preoccupato...
"si è qui te la passo", Angela è forse più disconnessa di me!
"cosa è successo???" ancora immersa tra i vapori del sonno...
"va bene, mi sevono 20 minuti per prepararmi e poi arrivo"...riattacca..

Mi guarda e mi fa "il cuoco ha bidonato Lucia, devo andare a sostituirlo!!!", non si è svegliata molto bene.....
"quando pensi di finire?"
"buona domanda, di solito verso le 14.00, abbiamo finito"
"bene ti accompagno, almeno faccio colazione"

Lucia è piuttosto incazzata, il cuoco non ha nemmeno perso tempo per chiamarla, è chiaro che non ci rimetterà piede e che Lucia ha un giorno per rimpiazzarlo!!
Cappuccino e muffin, poi ritorno a casa a continuare il libro di ricette per la scuola di Angela, visto che il nostro giorno libero se ne è andato a benedire....ne riparliamo la settimana prossima...

Il ristorante dove attualmente lavora, comincia a mostrare un pò di pecche...i colleghi sono tutti indiani, che "accidentalmente" e "casualmente" dimenticano di segnare le ore lavorate, risultato, tutti i fine settimana Angela deve discutere con Harry perchè il conto ore non torna...
Qualche problema anche con Giorgia, la moglie del titolare, che a quanto pare è abbastanza arrogante. La possibilità di sponsorizzazione sembra che ce l'abbiano, ma i conti non tornano un granchè. Ci hanno detto che avevano due persone sotto sponsorizzazione, ma parlando con i colleghi si scopre che uno ha un visto permanente e l'altro uno studenti!!!...gli sponsorizzati dove sono???...lo studente non va a scuola, per lui ci va un altro, che per questo viene pagato. Non è ne il primo e neppure l'ultimo che fa questo tipo di manovre, il risultato finale, però, potrebbe non esserci (sinceramente me lo auguro, per tutti quelli che sono più interessati a fare i cavoli loro che non a seguire le regole).

Questo però non gioca a nostro sfavore, Giorgia essendo abituata ad avere il tipo sempre in cucina, circa 15 ore tutti i giorni, pensava che anche Angela facesse lo stesso...altra cosa che è stata fonte di discussione.
Oltre a questo si è trovata costretta a firmare tutte le carte che la scuola prevede nei suoi programmi, una novità, per Giorgia, ovvio il carciofo indiano non ha bisogno di queste cose....vai a capire in quale scuola è inscritto...Mah!!!...purtroppo sono questa masnada di rincoglioniti, che complicano la vita a tutti quelli che invece sono qui per seguire i percorsi previsti dalle normative. Diventa ovvio come mai le maglie della rete diventano sempre più strette...meglio evitare di commentare oltre.

Arriva il giorno della partenza, oggi casualmente è libero anche Simone che decide di seguirci. Alla fine il cuoco di Lucia ha dato modo a Simone di poter venire...almeno qualcosa di buono l ha fatto...

Weerribee è una cittadina poco distante da Melbourne, il tragitto in macchina è breve e poco trafficato.
Le cose da vedere non sono moltissime, un giorno ci dovrebbe avanzare, infatti la partenza non è stata fonte di sveglie traumatiche.

La piccola cittadina rende semplice seguire la segnaletica turistica, le cose interessanti sono riunite tutte in una zona posta a ovest del centro.

Iniziamo con la visita della "Mansion", si tratta di una villa ottocentesca con annesso parco che non ha nulla da invidiare alle residenze nobili europee.

Questa è stata edificata alla fine del 1800 dai fratelli Chirnside, i quali avevano fatto fortuna con la pastorizia, la mansione è stata per lunghi anni il centro dell' impero familiare, dando alloggio hai numerosi lavoratori che collaboravano con i fondatori.
Attualmente è aperta al pubblico solo la parte residenziale della famiglia Chirnside.

L'ingresso è particolarmente sfarzoso, una torre sovrasta una serie di archi, il prato e il parco attorno alla residenza sono una cornice stupenda.
Entriamo...un imponente scala sormontata da due statue che sostengono due lampioncini sale verso la zona notte e le stanze di ricevimento. Di legno ricoperta con un impeccabile tappeto rosso ai lati, i ritratti e i mezzi busti di marmo dei vari componenti della famiglia che nel tempo si sono succeduti.
Restiamo al piano terra, per visitare le zone adibite alla gestione della residenza, i corridoi, nonostante questa sia la zona dedicata per la maggior parte ai lavoratori sono sfarzosi come il resto della villa, alle pareti trovi di caccia si alternano a ritratti e dipinti dell'epoca.
Due stanze d'angolo segnalano la fine del corridoio. Le cucine. Due grandi tavoli ricoprono la maggior parte dello spazio, in fondo una cucina d'altri tempi, ricavata dentro la cappa di un camino dalle generose dimensioni, sopra fanno sfoggio di se le pentole e gli oggetti usati per preparare i pasti ai proprietari e ai loro ospiti. Dalla parte opposta una vetrina contenente piatti e posate finemente adornati.

Dalla parte opposta il corridoio si snoda verso la parte dedicata più al ricevimento degli ospiti, una sala biliardo, una sala riunioni e uno studio che come dimensioni sono farebbero impallidire quelle attuali.

Saliamo la scala dedicata ai lavoranti, decisamente meno sfarzosa e impressionante di quella situata nell' ingresso, ma comunque più grande di quelle che usiamo normalmente nei palazzi  moderni.

Al piano di sopra ci aspettano le sale da pranzo, quella per i ricevimenti e quella privata.
Non c'è che dire, si trattavano bene e all'epoca,


fare i pastori doveva essere un discreto affare a giudicare cosa hanno costruito dopo solo una 20 di anni di attività.
La parte opposta del piano superiore è dedicata alle camere da letto.
Sono numerose, per i componenti della famiglia e anche per gli ospiti.
Tutte molto ben arredate e fornite di camino per essere riscaldate se il clima lo rendeva necessario.
Ce ne sono due dedicate ai bambini del casato, con giocattoli e un teatrino per i burattini. Una delle camere è dedicata alla mostra dei vestiti dell'epoca, che stupiscono per la fine fattura e per la lavorazione, oltre che per i particolari tipi di stoffa...tutte cose che al giorno d'oggi sono state superate dalla produzione industriale si sempre minore qualità e dal costo sempre più basso, ma che poi al momento dell'acquisto sono sempre meno economici...ci stiamo perdendo dei grossi pezzi di capacità artigianale per rincorrere profitti sempre troppo elevati...


 Prima di uscire usciamo nella terrazza che si affaccia sul parco.
Di dimensioni quasi eccessive, doveva essere un ottimo ritrovo per le afose sere d'estate.

Perfetta per ricevimenti e volendo balli e altri tipi di divertimenti.

La vista sul parco è pazzesca!!!...prati verdi, si intervallano a alberi secolari, un piccolo lago e poco lontano il parco delle rose.
Sembra che il capo giardiniere abbia molto insistito verso la proprietà per allestire questa zona del parco....A dirla tutta credo che abbia davvero fatto bene, visto il risultato....vialetti semi ombrosi intervallati da coloratissimi fiori profumati davvero una vista stupenda..

Per scendere usiamo la scala dell'ingresso, fa una certa impressione...le persone appena entrate sono piccole piccole....e ci guardano dal basso verso l'alto...i borghesi dell'epoca per impressionare gli ospiti si inventavano di tutto e questa scala è davvero perfetta allo scopo...

Ci dedichiamo ad una passeggia nel parco...stanno smontando il palco che ieri sera ha ospitato un concerto di musica classica, l'ambiente per un evento del genere è davvero perfetto...la villa sullo sfondo, e tutt'attorno la natura rigogliosa, un piccolo ruscello che fruscia...si davvero un bel quadretto!!

Il giardino delle rose da vicino è anche più bello, dalla terrazza se ne vedeva solo una piccola parte, oltretutto la meno interessante.

Il resto è pace e tranquillità, silenzi intervallati dal cantare degli uccelli e dal rumore del ruscello che alimenta il lago.

A volte penso che i borghesi dell'epoca soffrissero di solitudine, a me questi spazi immensi, danno questa impressione, ma forse all'epoca questo era il sogno di tutti quanti....e la ricerca della felicità era ben altra cosa rispetto ad oggi...

Usciamo dalla proprietà decisamente rinfrancati dalla visita, le fresche stanze e la passeggiata in mezzo agli ombrati e silenziosi viali ci hanno piacevolmente rilassato...

Prendiamo "la tosca" per spostarci poco lontano, allo zoo.

Non sono un amante degli animali in cattività, anzi sono piuttosto contrario, ma qui in Australia, per fortuna i parchi di questo genere sono normalmente molto grandi e gli animali hanno spazi quasi sufficienti ad una vita "normale".

L'ingresso è a immagine e somiglianza dei bambini, come potrebbe essere altrimenti, tutto colorato con vari giochi il tutto condito da un bar, che si prende l'onere di rifocillare i visitatori.

Appena all'interno ci mettiamo in fila per il giro panoramico, dopo una breve attesa un camioncino con attaccati tre vagoni si ferma davanti a noi...saliamo.

Inizia il giro della zona aperta, dove non è possibile arrivare a piedi, di fatto è uno spazio aperto privo di recinti dove gli animali vagano liberamente.

I primi a farsi vedere sono i cammelli, ci guardano passare senza nemmeno essere incuriositi. A seguire antilopi, rinoceronti e giraffe.

Qua e là si vedono anche delle zebre, passiamo accanto al recinto degli ippopotami, in una zona particolarmente acquitrinosa.

 Il giro prosegue per circa 45 minuti, con qualche fermata con vedute particolarmente suggestive.
Ritorniamo alla zona di partenza, iniziamo il percorso previsto per i visitatori.

Siamo dalla parte opposta del recinto degli ippopotami, e un piccolo parco a loro ispirato è stato ideato per i bambini.

In realtà sono proprio loro a divertirsi di più.
Alcuni bambini giocano in mezzo agli zampilli d'acqua, sono bagnati fradici...con il caldo che è siamo anche noi tentati a partecipare...
Ci affacciamo ad una finestra, dello spazio d'ossevazione, giusto in tempo per vedere uscire dall'acqua un ippopotamo, sembra piuttosto contrariato...
Pochi attimi dopo iniziano ad arrivare anche tutti gli altri...
I guardiani stanno preparando il pasto, probabilmente sono in ritardo ed è per questo che forse il più grosso era contrariato...

Li lasciamo a banchettare seguendo il percorso fatto di ponti e polverosi sentieri. Poco lontano una pilotina insabbiata, messa li per dar modo ai bambini di avere un angolo dove poter giocare. Il ponte di comando è allestito di tutto punto con strumenti di navigazione, radio, manette e una enorme ruota del timone, li accanto dalla sabbia fuoriescono e si intravedono le ossa fossilizzate di dinosauri; è tutta una finzione, ma molto ben fatta e i bambini sembrano gradire molto...

Il percorso per arrivare alla zona dei predatori è piuttosto lungo, senza questi piacevoli diversivi, sarebbe davvero molto noioso...Un acquitrinio delimitato da un  lungo vetro l'alto recinto di fatto spiega che all'interno si trovano i coccodrilli...a guardare bene attraverso il vetro se ne intravede uno, molto ben mimetizzato.

Passiamo vicino alla zona dei lemuri e dei suricati, poi lo spazio degli orangotango. Che sembrano essere in mezzo ad una specia di festa, tanto è il baccano che fanno.

Superati questi i leoni, le iene e i licaoni, separati gli uni dagli altri e con grandi vetri che li rendono visibili in sicurezza.


Mamma leonessa vigila sui tre cuccioli e poco lontano, da una zona sopraelevata, il maschio controlla i movimenti di tutti quanti, visitatori compresi, sopratutto loro!!!.

Il nostro giro finisce in una vasta radura dove sono state costruite della capanne di fango del tutto simili a quelle che gli aborigeni erigevano nelle zone fredde dell' australia.
Normalmente vengono utilizzate per l'intrattenimento degli ospiti, oggi non sono previsti spettacoli e allora ci pensa Simone a darne....intenta una verticale sulle braccia con risultati pessimi....e insiste fino a quando qualcosa che gli assomiglia non gli riesce...Mi sfida a farlo anche io....sinceramente sarei tentato di provarci....ma il mio istinto di sopravvivenza mi consiglia vivamente di accettare una sconfitta che comunque sarebbe scontata...accetterò di essere perso in giro per i prossimi 15 giorni...

Siamo ormai vicino all'uscita, un canguro al di fuori dei recinti ci segue a breve distanza, ma tutti i nostri tentativi di avvicinarlo falliscono miseramente...evidentemente è abituato a seguire gli ospiti per scroccare qualcosa da mangiare.

Pochi minuti dopo siamo in macchina, soddisfatti della giornata riprendiamo la via che ci riporterà a Camberwell.

Il telefono di Simone squilla...scambia due chiacchiere poi riattacca. Mi chiede se è possibile far dormire un suo caro amico...credo che non ci siamo problemi, visto che arriverà il giorno dopo abbiamo tutto il tempo di parlarne a Sammi che fino ad ora non ha mai fatto storie per una notte, oltretutto c'è anche una camera libera.

Igor arriva nel primo pomeriggio, gli abbiamo già risolto il problema per il pernottamento, come previsto non ci sono stati problemi e per due notti Sammi non gli ha chiesto nemmeno dei soldi.

E' un ragazzo molto simpatico, che ha aiutato Simone nei primi giorni del suo arrivo, evitandogli di ritornare in Europa ancora prima che la sua avventura iniziasse!!!
Hanno lavorato assieme nelle farm vicino a Mildura, prima che Simone iniziasse a lavorare assieme ad Angela a Robinvale.
Domani prenderà un volo per il Vietnam lasciando forse per sempre l'Australia, gli piacerebbe restare nei paesi orientali ad insegnare l'inglese, visto che gli manca poco ad avere l'abilitazione all'insegnamento della lingua.

Ha passato quasi l'intero anno di visto a Mildura lavorando un pò nelle farm ed un pò nei caffè come barman. Stasera i suoi migliori amici Simone e Andrea sono invitati a cena per i saluti di rito.
Andrea arriva giusto per l'ora di cena, fiorentino, simpatico e disponibile come i toscani riescono ad essere, si presenta e anche per lui è una sorpresa trovare due suoi conterranei.
Lavora come manager in un importante ristorante di Mildura...chiaramente chiediamo se fossero alla ricerca di un cuoco.
Ci risponde che di cuochi qui in Australia ce nè sempre bisogno ci da il suo numero di telefono e ci promette di parlare con il titolare del ristorante per il quale lavora.
"Appena so qualcosa vi chiamo".

La cena, alla quale Igor ha voluto che anche noi partecipassimo passa tra divertenti ricordi e aneddoti, annaffiata come previsto da quantità industriali di vino e birra...per fortuna siamo a 500 metri da casa, altrimenti qualcuno ci avrebbe rimesso la patente!!!

Andrea ci saluta e va a dormire da una sua "fidanzata",  speriamo vivamente che non venga fermato dalla polizia...Invece Igor si intrattiene con noi e Sammi fino a tarda notte.

Lo salutiamo, forse non lo rivedremo, ma la persona è davvero squisita e dispiace doverlo salutare.

E' davvero troppo tardi...domattina ci aspetta una nuova giornata di lavoro speriamo che i vapori dell'alcool filtrato non ci facciano restare a letto....


Prossimo post: UNA NUOVA SPERANZA

ciao a presto