mercoledì 9 agosto 2017

....Il ritorno....

Dopo una notte, passata alla guida, arriviamo la mattina presto a casa, è freddo, sono ancora in ciabatte e calzoni corti.
Squilla il telefono, numero sconosciuto...Angela, piuttosto scocciata, risponde...

"Hallo?"
Passa subito dall'inglese all'italiano.
"Con chi parlo scusi?"
"Ok, Nick Crameri!"....
Il dialogo si protrae, per un pò, mentre io trasferisco le valige in casa, Angela sembra aver ritrovato il sorriso, nonostante la stanchezza.

Alla fine riattacca. Pare che Nick sia molto interessato, al curriculum di Angela, conosce Stefano che chiamerà in giornata.
L'unico vero problema è che ha bisogno di uno chef subito e Angela ha ancora 2 mesi prima del diploma.
Forse siamo di nuovo in corsa!?...ma adesso è molto più importante dormire per qualche ora.

Nel tardo pomeriggio, discutiamo dei possibili risvolti...Le notizie che abbiamo su Nick, sono discordanti, da qualcuno viene descritto come un delinquente, si sa per certo che ha già sponsorizzato altre persone, per cui merita approfondire.

Dopo aver chiamato Angelo, per sapere che lavoro è previsto domani, finiamo la giornata a vedere "Blade Runner"...

Riprende la vita quotidiana, passo in officina a parlare con Angelo è molto combattuto, da una parte è felice se troviamo delle soluzioni, dall' altra dispiaciuto, perchè in qualsiasi modo vada, non resterò a lavorare con lui.
Prendo gli attrezzi del mestiere e inizio a modificare alcune attrezzature, lavoro da un bel pò previsto ma sempre rimandato a causa della necessità di raccogliere per far cassa. 
La ragazza cha ha sostituito "la teutonica", sembra un pò più sveglia e meno peripatetica (per fortuna), è olandese, parla un buon inglese ed è molto simpatica, al contrario di chi la precedeva.
Mi chiede "lumi" su come vadano usati i trattori e quanto più posso dirle riguardo al lavoro. Cosa non da poco! Forse riuscirà a non distruggere tutto. Poco dopo mi chiama di nuovo, mi fa vedere un danno!...presumo che sia l'ultimo fatto dalla teutonica, prima di andarsene.

Il trattore ha una pedana quasi divelta!...vai a capire dove l' ha attaccata!...gli dico di usarlo tranquillamente che più tardi vedo di sistemarlo. 

La mia giornata passa nella più assoluta tranquillità. Angela invece ha passato la mattina a scuola. Mi informa delle novità. Forse riesce a finire il corso studi, prima del previsto. Sia gli insegnanti che il direttore non hanno avuto nulla da eccepire sulla possibilità di una chiusura del corso prima del previsto. Per cui nei prossimi giorni, la mia signora, avrà del super lavoro da fare.
A volte mi fermo a riflettere, Angela è impagabile, una forza della natura, per come possa andare a finire merita un monumento per l'impegno e la determinazione che ha messo in questo percorso. Forse senza di lei non sarei arrivato fino a qui. Non credo che io sarei stato alla sua altezza a parti invertite.

Nick, chiama di nuovo. Un altra lunga chiacchierata.

Sembra che la nostra possibilità stia prendendo sempre più forma!

La maratona degli studi dura due settimane, durante le quali, Stefano ha avuto un colloquio con Nick e anche Alessandro ci ha dialogato. Ed entrambi hanno avuto buone risposte. Va sempre meglio!

Siamo alla decisione...ci spostiamo oppure no?!
Non è una cosa da poco, sono circa 3000km da farsi in auto, tra pernottamenti e benzina la spesa non sarà proprio indolore, oltre a dover ritrovare un alloggio in loco.

Nick ci assicura di poterci offrire un alloggio e un lavoro anche per me, per quanto possa essere una soluzione positiva, non mi gratifica al massimo, potrebbe significare trovarsi blindati in una situazione della quale non abbiamo alcun controllo, ma di soluzioni alternative non ce ne sono.

Chiamiamo Nick, non è in ufficio, ci risponde un suo dipendente. Tra i vari farfugliamenti, ci consiglia di lasciar perdere. Ma non ci da un buon motivo per farlo. Non ci spieghiamo, come mai...geloso?....ha paura di perdere il suo posto?...Mah...difficile da decifrare!

Chiamo Giovanni. Lo conosce abbastanza bene. Nick è di fatto un alcolizzato, ormai da tempo si limita solo ad amministrare il suo ristorante, che difficilmente ritornerà agli antichi fasti. La moglie lo ha mollato ormai da qualche tempo. Ma secondo lui, anche alla luce delle altre possibilità che abbiamo riscontrato in zona, il gioco vale la candela!
Non sarebbe male, ritornare ad affittare la sua camera, ma sembra che al momento siano due ragazze cinesi ad occuparla. Maggie preferisce avere inquilini cinesi, almeno così sembra...a prescindere dalle mie impressioni, la camera è occupata e lo sarà ancora per svariate settimane.

Valutiamo anche altre opzioni, qui a Mildura, purtroppo tolte le attività di Stefano, nella ristorazione non c'è un bel nulla, c'è ben poco di tutto, cosa abbastanza normale vista la posizione geografica.

Sembra che se vogliamo provarci fino in fondo non abbiamo molte opzioni, se non quella di tornare in Queensland.
Prima di partire, abbiamo da concludere il contratto di affitto, con qualche mese di anticipo, cosa che potrebbe farci perdere l' anticipo versato!

Il responsabile dell'agenzia ci consiglia di trovare dei nuovi inquilini, sarebbe una buona soluzione per non perdere i denari versati.
Opzione tutt'altro che semplice viste le carte che vengono richieste a chiunque richieda di affittare un appartamento.
I nostri coinquilini, sarebbero interessati, ma difficilmente, possono ottenere le garanzie necessarie.
Chiamiamo Valentino, che è in perenne ricerca di case per metterci i suoi lavoratori. Lui sarebbe felice di prenderla. Purtroppo deve prenderci la residenza, per poi vivere in un altro luogo.
Dopo vari tira e molla, i ragazzi, riescono ad avere le coperture necessarie, complice il fatto che gìà vivono qui. Anche Valentino aveva trovato le soluzioni, ma il responsabile preferisce darla a Andrea e Fabiana. A seguito di questo, il proprietario della casa da il suo benestare a renderci l'anticipo.

Ripuliamo il tutto. Smontiamo la mobilia che Valentino acquista in blocco, visto che è tutta roba che gli serve nelle varie residenze che gestisce. 

Caricare la macchina è una impresa, secondo me quando avremo finito, dovremo mandarla da sola in Queensland...
Dopo vari tentativi, riusciamo a metterci tutto quanto.

I saluti, a gli amici di qui, la scuola, i colleghi di Angela. E' abbastanza complicato lasciarsi dietro un anno di vita, emozioni condivise e amicizia, con la stessa velocità che una spugna bagnata impiega a rimuovere la polvere da un mobile. Ma questo è...anche noi abbiamo un obbiettivo.

Ci fermiamo a Robinvale da Valentino, passiamo la notte da lui, giusto per salutare i ragazzi di qui.
Tutti in un modo o nell'altro ci hanno dato una mano e come spesso succede è molto difficile ringraziarli. Altre persone stupende che forse non rivedrò mai più, ma che comunque hanno lasciato un impronta indelebile nella nostra vita...

La notte finisce presto....è ora di andare, la casa è vuota, sono tutti andati a lavoro, prima che noi ci svegliassimo, ho "l'ordine" di chiudere la porta prima di partire....solo questo...sono finiti gli abbracci e i sorrisi, punto il GPS: "Cairns, 149 esplanade, Queensland"  e siamo di nuovo in strada, un aquila appollaiata su un albero, ci guarda passare, un saluto che una indomita guerriera ci regala, dall'alto del suo territorio di caccia. Territorio che ci ha onorato di condividere.

Decidiamo per la strada più esterna, anche se più lunga ci mette al riparo dal trovare le strade interrotte dal maltempo.

Il primo giorno, passa tra i panini con il prosciutto che Simone ci ha fatto e il solito piatto panorama, ci lasciamo alle spalle campi coltivati a grano e vigneti....il traffico non è molto e per fortuna ogni tanto qualcuno si vede....
Dopo 8 ore di macchina ci fermiamo a dormire a Dubbo nel New South Walles, "la Tosca" come un fedele destriero ci ha accompagnato e anche lei spetta una notte di meritato riposo. 

Il tempo di accendere il cervello e via....si riparte, ci aspettano altri 850km prima di arrivare a Brisbane, vorremmo arrivare ad un orario decente. Considerato che Gabriele e Ilaria potrebbero ospitarci.
Ancora il piatto panorama, che non aiuta per nulla, monotono, tutto uguale....nessuno in vista per chilometri, oggi non si fanno vedere nemmeno i camionisti!


Il paesaggio attorno a noi cambia, chilometro dopo chilometro, si fa sempre più verde e la vegetazione sempre più lussureggiante, fino a quando un cartello ce ne illustra i motivi: "Welcome to Queesnland"

Fa buio e ci mancano ancora più di 150 km alla destinazione, Ilaria ci ha fissato una camera nella share house dove vive, la chiamiamo dicendogli che le previsioni per il nostro arrivo erano troppo propizie e che siamo in un pessimo ritardo..."tranquilli che Gabriele è ancora a lavorare e ne avrà ancora per più di un ora."

Purtroppo per noi un ora non è abbastanza ce ne serviranno almeno due...le quasi dieci ore di guida si fanno sentire, gli ultimi chilometri nel traffico della periferia di Brisbane, sono una tortura, comincio ad essere insofferente al sedile, non riesco più ad avere una posizione comoda...e la scarsa illuminazione fa il resto...
Davanti alla casa dove il GPS ci ha portato chiamo Gabriele, si affaccia alla terrazza, nella penombra non lo riconosco, lui invece si!

L'aria piacevolmente calda del Queensland mi ricarica, nonostante sia ormai da un pezzo tramontato il sole i pantaloni lunghi e le scarpe da ginnastica sono accessori che possono solo far sudare.

Scende, seguito da Ilaria, è da capodanno che non ci vediamo, anche lui è un compagno conosciuto quasi tre anni fa a casa di Ivo. All'epoca aveva il solo interesse di rientrare in Italia, per lui l'Australia doveva essere solo una bella esperienza, non furono poche le discussioni. Magro, capelli neri tagliati da ex militare, occhi marroni sopra un naso "importante"... e lo sguardo deciso di un indomabile combattente, correlato ad un amichevole sorriso.
Appassionato di meccanica e fuoristrada, ha con me molti tratti caratteriali in comune.
Scambiamo due chiacchiere. mi sgranchisco le gambe, ne ho davvero bisogno, Angela è da poco riemersa da una immersione tra le braccia di Morfeo, ha ancora "l'applicazione sveglia" in esecuzione.

Ilaria, ci invita a salire. E' stata lei a convincerlo, se mai ce ne fosse stato bisogno, a ritornare qui. Come spesso ho avuto modo di dire, uscire dalla sicurezza di casa, ti cambia, a volte in peggio, altre in meglio, ma quando fai quel passo, non torni indietro ed è stato così anche per lui.

Come per Gabriele, anche Ilaria è da capodanno che non la vedo. Di origine Albanese, ma comunque  Italiana almeno quanto lo sono io. Capelli lunghi castani chiaro leggermente ondulati, piuttosto alta e magra al punto giusto, grandi occhi marroni. Un sorriso disarmante e una fine intelligenza, il tutto contornato da una bellezza e una classe difficilmente riscontrabili. 
Ha in se una dolcezza tutta italiana e la durezza tipica dei popoli dell'est, un mix esplosivo!

Sono una coppia fantastica, impavidi combattenti nati, difficilmente non riusciranno a restare, hanno grinta e carattere da vendere....

Saliamo...Ilaria butta la pasta, il secondo è già pronto, deve essere solo riscaldato. Cazzo!!! era proprio quello che ci serviva...una breve e intensa parentesi tutta italiana!

Passiamo una piacevole serata in compagnia di due persone stupende, accompagnata da qualche bottiglia di birra.
Gabriele è da poco diventato uno "student visa", lei invece ha in corso il suo secondo working holiday. Lui è iscritto in una scuola a Melbourne, ma vivendo a Brisbane ha non pochi problemi a frequentare, ogni due settimane prende un volo per andare a scuola!!!....questo gli ha fatto meritare il soprannome di "principe"....chi se non un principe andrebbe a scuola con un aereo!!!....ci tiene a puntualizzare che è il primo "principe senza soldi" di cui abbiamo notizia!!

Si fa tardi tra aneddoti del passato e scambio di informazioni che potrebbero diventare vitali. Poco importa, domani ce lo prendiamo di relax, un giro a South Bank non ce lo facciamo scappare per nessun motivo al mondo.
Ci dicono che tra due mesi (luglio 2017), dovrebbero aggiungere altri cambiamenti ai visti. Pare che sposteranno l' età per richiedere il visto permanente da 50 a 45 anni. Questo potrebbe tagliarci fuori definitivamente. A noi invece risulta che il cambio di età sia previsto per il prossimo anno a marzo e che a luglio diventerà effettiva la cancellazione del visto sponsorship assieme al taglio di numerose professioni dalle liste.

La temperatura mite, mi culla fino a farmi addormentare, finisco nella valle dei sogni...un cavallo bianco corre su un prato, la sua criniera ondeggia spinta dal vento della corsa, sullo sfondo il mare e una coppia di canguri che saltellano felici...un cielo azzurro, costellato di bianchi cirri. L'insistenza di Angela mi deruba da questo idilliaco paradiso virtuale....E' iniziato un nuovo giorno.


South Bank è bellissima come la ricordavamo, allo skyline si è aggiunta una nuova torre, da poco finita di costruire, e i giardini sono un pò cambiati, quello che non è cambiata è la cura che si ha di questi spazi comuni...

Oggi il centro congressi situato in mezzo al parco è arredato con addobbi cinesi, la comunità cinese, utilizza spesso il parco per eventi legati alla loro cultura.

Oggi tre budda occupano la sala centrale. Tutto attorno bancarelle di cibarie, dolciumi e altri gadget legati alla loro cultura. Stranamente i cinesi partecipanti sono in minoranza.
Le piscine hanno avuto dei cambiamenti nella originale architettura, con l'aggiunta di attrazioni per bambini e un nuovo cantiere, ha preso posto dove tempo fa c' era solo un prato, la prossima volta che verrò ci saranno nuovo cose da vedere...
La parte finale della passeggiata è circondata dai giardini che l'ultima volta che siamo venuti erano ancora in costruzione, come sempre la cura è impeccabile. Un piccolo stagno contornato da vegetazione fa da cornice ad una statua di evidente fattura orientale.
Attraversiamo la strada e anche i viali del centro cittadino hanno subito non pochi cambiamenti, nuove avveniristiche coperture hanno aumentato la zona riparata dalle intemperie e incrementato le attività produttive.

Ci fermiamo in un ristorante con la bandiera italiana all'esterno...dopo essersi seduti, scopriamo che il cuoco è un indiano....di italiano c'è solo la bandiera e purtroppo questa non è una novità!

Per fortuna, il pasto è di buona qualità e considerato il luogo, nemmeno caro.

Passeggiamo dalle parti della nostra scuola, rivivendo momenti indimenticabili...è sabato e l'istituto è chiuso. 

Purtroppo la mattinata è passata, troppo in fretta e il "dovere" ci riporta alla "missione" che abbiamo.
Lasciamo i nostri amici, nella speranza prima o poi di rivederli.

Riprendiamo la via e prenotiamo per la notte un motel a Bundaberg, circa 400 km a nord.
Proviamo a chiamare Gregorio, un amico conosciuto in Victoria, che saremmo felici di rivedere, purtroppo il suo telefono sembra non funzionare. Gli lascio un messaggio su Facebook, sperando che si faccia sentire.

Al risveglio come spesso capita, mi serve qualche attimo per capire dove mi trovo, cominciano a farsi sentire i chilometri, non ne dubitavo per nulla!

Purtroppo Gregorio, sembra non aver ricevuto il messaggio, abbiamo comunque da farci un giro in zona, per cui magari, riesce a contattarci... Diamo un occhio alla cartina digitale e optiamo per la colazione sulla spiaggia, nel tentativo di dare una parvenza di "ferie" a questo nuovo viaggio...
Puntiamo Bargara Beach, a giudicare dalla cartina sembra promettente...la strada ci porta direttamente nel fulcro cittadino, un bivio a "T" contornato da bar e ristoranti, tutti in stile tropicale, davanti a noi una spiaggia stupenda.
Un piccolo parco giochi per bambini, una tartarugona è fonte di divertimento per un nugolo di bambini chiassosi. Scegliamo il caffè che sembra più carino, ma la fila chilometrica alla cassa ci fa desistere rapidamente...poco male, attraversiamo la strada e ci sediamo su una panca ricavata dal tronco di un albero, il tavolo sono una serie di mezzi tronchi collegati a formare una specie di percorso tra le fronde delle mangrovie...sullo sfondo l'oceano.
Mentre ci godiamo, l'alito di vento caldo, proveniente dall'entroterra, il telefono squilla, numero sconosciuto....ci guardiamo, nell'indecisione di rispondere oppure chiamare più tardi...è Gregorio, che ironia della sorte ha il telefono guasto, deve essere un classico di questi giorni, anche quello di Angela sta facendo le bizze. Ha letto solo da pochi minuti il mio messaggio, nel telefono di un amico e sta appunto arrivando a Bargara Beach, per una giornata di mare!!! Presto fatto, lo aspettiamo alla tartaruga!

L'attesa è breve, si presenta in puro "aussie style"...cappello a visiera con bandiera australiana stampata sopra, occhiali da sole con lenti a specchio azzurre, un pallone da spiaggia, flip flap e un costume da bagno tutto colorato!...un mito!
Restiamo a chiacchierare, a scambiarci opinioni e informazioni, è felice di vederci almeno quanto lo siamo noi!...ha in programma di andare a fare una vacanza in Thailandia, assieme ad Andrea, che lo raggiungerà qui tra qualche giorno. Passiamo una piacevole mezz'ora e ci salutiamo davanti a un caffè. Anche Greg, ha un passato in giro per l'europa a lavorare, infatti parla un ottimo inglese e ha una notevole esperienza nel campo dell' hospitality.
Purtroppo il tempo è tiranno noi dobbiamo ripartire e lui, ovviamente deve andare sulla spiaggia a "tacchinare", attività decisamente molto gettonata anche qui sulle spiagge australiane.
Un ultimo sguardo alla spiaggia ancora deserta e di nuovo in viaggio.
Le lunghe ore passate a guidare, diventano un pò meno monotone, se attorno a te hai, la foresta e il mare...e il Queensland è proprio questo, il verde delle rigogliose foreste e l'azzurro dell'oceano.
La temperatura è ideale,  24°, il sole leggermente velato ci accompagna, assieme al nostro miraggio che ci precede. Anche questa "vecchia" conoscenza si è ripresentata appena varcata la frontiera di stato...
Più tempo resto qui e più mi rendo conto che la vera Australia è il Queensland, tutto il resto è un surrugato riuscito poco bene di europa.
Se dovessi spezzare una lancia a favore di qualcosa, potrei spezzarla per le zone non popolate dell'Outback, ma di sicuro, l'idea che abbiamo dell'Australia in Europa è rappresentata questo meraviglioso stato.

Inizia a far buio, ci mancano altri 150 chilometri prima di arrivare alla destinazione, prevista per oggi Mackay. Una delle città più colpite dall'uragano Debbie, per fortuna i danni sono lievi, almeno così hanno raccontato i giornali...un tramonto bellissimo annuncia una notte ricoperta da un manto stellato.
Al motel, il cielo è diviso da una "pennellata" bianca, l'assenza della luna e la scarsa illuminazione, ci concedono questo spettacolo....

La sveglia...guardo l' ora, è troppo presto...Angela non si è nemmeno accorta che è suonata...decido di restare a poltrire, almeno per un pò.

Oggi ci aspetta l' ultima, forse penultima, ci piacerebbe andare alle Whitsunday Island. E' la terza volta che ci passiamo vicino, ma per vari motivi, non siamo  mai saluti sulla barca che trasporta i turisti.
L' unico problema è che non sappiamo se Debbie ha reso inagibile il porto di Airlie Beach.

Il viaggio è breve, poco meno di due ore, immerso nel verde della rigogliosa vegetazione, ogni tanto troviamo qualche albero abbattuto, cosa normale, da come avevo sentito in televisione, pensavo peggio.
Airlie Beach, qui i danni sono decisamente maggiori, in tanti sono all'opera per ridare una parvenza di normalità, i detriti sono stati ammucchiati in un campo fuori dalla città e separati per tipologia...il mucchio più grande è quello del legno, una macchina provvede a tritarlo. Incrociamo un camion carico di plastica, destinato al campo da poco superato.
Le colline tutto attorno alla città, sono semi spogliate, degli alberi sono rimasti solo i tronchi, il verde ha lasciato il posto ad un più inquietante marrone. Qui Debbie ha fatto davvero danni notevoli. Per fortuna non ci sono rovine tra le abitazioni e il centro cittadino. CI fermiamo in un bar sul lungo mare per mangiare qualcosa. Ancora le frotte di turisti non sono arrivate, sono poche le persone in giro.

Andiamo al molo per l'imbarco verso le Whitsunday, lungo la strada mi sorprende vedere una barca nel bosco. Mi sembra strano e mi fermo per vedere....non è da sola, nei dintorni sono almeno una decina le alberature, che sporgono dalle chiome degli alberi....mi avvicino a quello che era un grosso catamarano, ormai l'ombra di se stesso....
tutto attorno detriti di ogni genere..
Alcune barche sono affondate e solo le alberature sporgono dalla superficie del mare, altre appoggiate su un fianco, spinte da Debbie in un' acqua troppo bassa per poter galleggiare.
Ci fermiamo sul fianco della collina, per godere del panorama offerto dalla baia. Anche qui una sorpresa, nel parcheggio sottostante quattro barche che non hanno resistito alla furia di Debbie.
Da lontano, vediamo la biglietteria, è recintata....qualcosa mi fa pensare che anche questa volta e Whitsunday, non si faranno visitare.





















Appena arriviamo fuori, è chiaro che l'imbarco da qui non sarà possibile, la biglietteria, che sovrasta il molo dal quale parte il servizio turistico, è distrutta, la desolazione è impressionante.

Non ci resta altro da fare che chiedere se esistono soluzioni per arrivare alle Isole.

In paese un gruppo di persone sta valutando i danni ad una casa.
Chiediamo lumi...ci rispondono...

"the islands are open, but the ferry service is stopped. Perhaps you can go there starting from Bowen"

Perfetto, anche questa volta, non riusciremo ad andarci...andare a prendere un traghetto a Bowen, significa fare minimo quattro ore di navigazione, il che equivale a pernottare alle isole...cosa non compatibile con i nostri impegni...

Anche questa volta, le isole faranno a meno di noi. A questo punto non ci resta che tirare dritti fino a destinazione, se non troviamo intralci, saremo a Cairns prima di buio.

Scopriamo che parte delle strade che portano alla nostra destinazione, sono state ricostruite, il GPS mi racconta che sono nel bel mezzo di un campo e invece, sto viaggiando in una autostrada a quattro corsie.
Chiamiamo Nick, per informarlo che arriveremo in zona, dopo domani. l'idea è di prenderci una giornata di completo riposo, con piscina, dormita nel prato antistante e sole.

Come da previsioni il nostro arrivo è nel tardo pomeriggio. Ci fermiamo davanti al Caravella. Alla reception troviamo Andrew.

Ci da le chiavi di una camera, dopo i saluti e gli abbracci di rito.
Passiamo accanto alla piscina, non è cambiato molto da 2 anni a questa parte, solo le facce delle persone...meglio così...


prossimo post:

La fine di un sogno.


Ciao a presto