lunedì 5 gennaio 2015

....paronella park...


Ciao a tutti, da un po' di giorni mi sono spostato in campagna, sono senza internet e senza telefono, direi uno spettacolo, non avere nessuna notizia dal mio paese un po' mi rattrista un po' mi rasserena.

Non sapere quale merdata sta facendo diventare legge l'esecutivo di Renzi mi evita di incazzarmi, cosa quasi sistematica ultimamente, d'altra parte, invece mi piace saperle.....in fondo sono ancora italiano!!!

Ma veniamo a noi....e al nostro, mio, che spero che grazie a questo blog sia diventato un po' anche il vostro.
L'ultima “passeggiata” a cui ho partecipato è ad una tenuta, ormai abbandonata e fonte di lunghe trattative tra gli eredi dei proprietari originali e il governo del Queensland.

Partenza alle 7.00 del mattino, viene a prenderci Jacques, un francese che ormai da 8 anni vive qui a Cairns, e che porta in giro i turisti per i dintorni.
Oggi è il suo ultimo giorno di lavoro, da domani si trasferisce a Brisbane dove inizierà una nuova attività.
 Qui è decisamente più facile cambiare vita anche dopo i 50 anni, durante la giornata passata assieme sarà un ottima fonte di consigli...
Il viaggio fino alla primo stop, sarà lungo circa un ora, con alcune soste lungo la statale che si arrampica su per le colline. Soste fatte per ammirare alcuni panorami mozzafiato, sulla foresta pluviale.

Lungo la via, abbiamo l'occasione di vedere alcune piantagioni di banane, tutte ben curate e quasi pronte per essere raccolte, in alcune farm (fattorie) hanno già iniziato a raccoglierle, un dromader (aereo dell'est europeo particolarmente efficace per essere utilizzato per servizi antincendio e per cospargere di insetticidi nei campi) vola basso spruzzando sostanze insetticide sopra una piantagione....mi sembra che utilizzare un aereo per dare l'insetticida, sia un po' costoso!
Chiedo, Jacques mi da una ottima risposta “ si è caro ma questa piantagione è di 3000 ettari, con l'aereo la coprono in circa 3 ore, con il trattore servirebbe probabilmente più di una settimana”.

Arriviamo a quella che è la nostra prima sosta, Lake Barrine, un lago alluvionale in mezzo alla foresta, un luogo incantevole, immerso nel silenzio più assoluto. Sembra un luogo fuori dal tempo, anche gli abitanti della giungla sembrano amare questa calma, i tipici rumori cui siamo ormai abituati qui non si sentono.

Dopo la colazione, fatta in una abitazione della quale il piano di sopra è stato trasformato in un bar/ristorante con la possibilità di affittare alcune camere, ci imbarchiamo per il giro del lago, alcune anatre ci seguono in volo per poi atterrare vicino alla barca, ma anche sopra la barca, sperando in un qualche tipo di boccone lanciato dai turisti.

Il comandante ci spiega che la barca, tutt'altro che piccola (60 passeggeri), è stata costruita in loco, perché la strada non consentiva di poterla trasportare. Il lago è molto pescoso, molti club organizzano qui le gare di pesca per i soci, ci dice che vengono persone da Sydney e Melbourne qui. E' abitato anche da alcuni coccodrilli che vivono dalla parte opposta al cottage, speriamo di vederli, anche se ci dicono è molto difficile perché non ci sono punti nei quali questi possano essere visibili, la fitta vegetazione e le canne occupano tutta la riva.
L'acqua è incredibilmente trasparente, il fondo del lago è chiaro, altra cosa strana per un lago in mezzo alla foresta.
La lussureggiante vegetazione da bella mostra di se, con alberi che sporgono sulle acque, con radici che affondano nel lago. Arriviamo alla sponda più lontana, le anatre smettono di seguirci.....il comandante ci dice che questa è la zona dove vivono i coccodrilli, evidentemente le anatre lo sanno...Di solito in mezzo a queste insenature è possibile vedere anche alcuni pesci di dimensioni notevoli, infatti dopo pochi minuti un siluro di un metro e mezzo abbondante ci fa visita passando più volte nei pressi della prua della barca, di punto in bianco sparisce nella profondità del lago.....coccodrilli!!!....Purtroppo questi non si fanno vedere....

Riprendiamo il nostro trip (viaggio), il prossimo stop previsto è un percorso all'interno della foresta pluviale, troviamo i cartelli che indicano di fare attenzione ai cangaroo tree (canguri degli alberi)

vederne uno in natura sarebbe molto meglio di quelli che fino ad adesso abbiamo visto solo nei parchi, Jacques ci dice però che in 6 anni di attività ne ha visto uno solo una volta. Questa zona della foresta è anche abitata da numerosi opossum, questi sono facili da vedere ma solo di notte, gli australiani, come sempre molto attenti alla natura dai quali sono circondati, hanno costruito dei “ponti”, virgolettato d'obbligo sono semplicemente dei cavi tirati da una parte all'altra della strada, che mettono in comunicazione le chiome degli alberi a 6-8 metri di altezza. Ponti che evitano agli opussum di attraversare la statale in modo che non possano di essere investiti.

Inizia il nostro percorso nella foresta, sembra come tanti altri che ho fatto fino ad ora, il percorso è delineato da un sentiero di legno che aggira gli alberi con le staccionate ai lati. Fino a quando non si apre in uno slargo nel quale, sembra uscire dal nulla, un albero dalle dimensioni e fattezze strane per non dire incredibili.

Il risultato di 500 anni di lavoro di madre natura, sono tre alberi che si sono “fusi” assieme per colpa di un vegetale infestante, il quale aumentandone il peso, ha provocato la caduta di uno di questi sopra gli altri due.
 












Il risultato è un albero con una base allungata di circa 20 metri, dalla quale scende un intreccio di radici, che sale obliqua verso il cielo per circa 30 metri fino ad arrivare ad una lussureggiante chioma.

Dopo le foto di rito, che non danno minimamente l'idea della creatura che ci siamo trovati davanti, si proprio così....gli australiani hanno una notevole capacità di sorprendere i visitatori, che già altre volte ho avuto modo di conoscere, riprendiamo il tour.

Stop successivo, con bagno previsto alle Millaa Millaa falls. Qui nei dintorni di Cairns, si sono una enorme quantità di ruscelli, che durante la stagione delle piogge, diventano veri e propri fiumi, creando anche molte spettacolari cascate.
Il luogo è suggestivo, la cascata per quanto la portata sia ridotta è veramente spettacolare.

L'unico difetto, l'acqua gelata!!!! Alcuni avventurieri fanno il bagno, immagino giusto per raccontare di averlo fatto, io  e la maggior parte ci siamo limitati a scattare foto e curiosare nei dintorni.

Pranzo presso ristorante italiano, era davvero italiano! E' il primo nel quale mangio come posso mangiare nel mio paese.

Ultima tappa, Paronella Park. Questo è il nome di una famiglia spagnola trasferitasi qui nel 1800, costruendo una dimora da sogno, tutt'oggi se ne vede una parte, purtroppo nessuno, ne gli eredi ne il governo del Queensland ha voluto spendere per tenerla in condizioni quanto meno decenti. Le discussioni per accordarsi su chi doveva ristrutturare il parco sono andate avanti per circa 50 anni, lasciandoci poco più che i ruderi e una vaga idea dello sfarzo di questa stupenda tenuta.

E' suddivisa in 3 strutture due immerse nella vegetazione e una che si affaccia su una cascata, il percorso nel parco somiglia ad un labirinto, la nostra guida parla un inglese che nemmeno gli inglesi capiscono (era con noi una coppia di inglesi), per tanto per quanto la storia del parco sia interessante vi rimando a leggerla, in rete, probabilmente scriverei delle castronerie, visto che di quello che ha detto ho capito si e no circa il 10%.
La parte del parco,  l'invaso della cascata nella stagione delle piogge viene sommerso, i tavoli e le sedie sono di cemento,

numerose le fontane e i giochi d'acqua presenti tutti però non funzionanti, quello che resta delle strutture lascia solo immaginare quello che probabilmente era un luogo da sogno, invidiato in tutta l'australia.


Di lato alla principale dimora, è stato costruito un ponte per poter meglio vedere il parco, costruito con cavi di acciaio legno e gomma è qualcosa di a dir poco instabile, comunque dopo i primi metri percorsi, si capisce come ondeggia e si inizia a fidarsi.


Prima di riprendere la via di “casa”, ci fermiamo da un farmer (proprietario di fattoria) che produce oltre a papaya, mango, avocado il cacao.
Altra cosa che non avevo mai visto, per me, come per la maggioranza, il cioccolato è in barrette piuttosto che in crema da spalmare. Qui ho visto la base, la materia prima. Piccoli chicchi tipo quelli del caffè, che già appena presi dall'albero hanno il loro caratteristico sapore, Steve, questo il nome del farmer, ci ha guidato rapidamente nel percorso che la cioccolata fa dalla pianta fino al supermercato.

E' l'ora di ripartire, le colline coperte di vegetazione ci guidano verso Cairns. Ho scoperto un altro piccolo pezzo di questo paese fantastico.

Per finire..... sto di nuovo imparando un altro “inglese”, qui la lingua è molto diversa dall'inglese che viene insegnato a scuola, compresa quella che ho frequentato a Brisbane, se ne mangiano mezzo e mi tocca imparare a sentire “suonare” una nuova lingua.
Le ricerche per una autovettura si sono fatte un po' più intense, purtroppo ancora nulla di abbastanza economico ed efficiente, ci è capitato a tiro. Solo carretti 5000 di cilindrata e con poco meno di un milione di chilometri percorsi....
Quello che abbiamo fino ad adesso visto non rientrava nel rapporto qualità prezzo voluti....Vedremo, inizia veramente a servirci una macchina....

Come ho scritto all' inizio mi sono spostato verso l'interno per un centinaio di chilometri, i motivi sono semplici, mettere su un po' di moneta, siccome il modo più semplice per farlo è lavorare presso le fattorie, c'è voluto un po' di tempo ma sembra che abbiamo trovato il posto giusto, la paga oraria è elevata....siamo senza internet e telefono.....

ciao a presto...prossimo post....RITORNO ALLA GRANDE BARRIERA CORALLINA

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