giovedì 23 luglio 2015

15 giorni di italia...anche troppi...


Ho a lungo pensato se era il caso di dedicare un post, a questi 15 giorni oppure se menzionarli solo marginalmente, alla fine ho deciso di scriverlo, perché in fondo anche questo fa parte del percorso che stò pian piano portando avanti, rileggendolo non mi è piaciuto nemmeno un po', per numerosi motivi, non ultimo, l'impietoso confronto tra questi due grandi paesi, ovviamente lo scritto non è altro che il mio pensiero. Anche l'impossibilità di dedicare, a tutti gli amici e i parenti che mi sono stati vicini in questi mesi, lo spazio che avrebbero meritato e che non ho potuto dargli, mi ha dato non pochi ripensamenti. Spero che nessuno si senta offeso oppure poco considerato, perché se alla fine otterrò una vittoria, il merito sarà anche vostro.

Buona lettura

L' arrivo a Cairns, mi ha fatto sentire a casa!!, incontrare di nuovo tutti gli amici che avevo lasciato qui è stato proprio bello.

Purtroppo il tempo che abbiamo è poco, solo un giorno, giusto il tempo di lasciare “la tosca” in consegna ad un amico, passare da scuola a salutare insegnanti e studenti riprendere la mia attrezzatura subacquea che avevo lasciato a casa di un amico.

A scuola abbiamo chiesto come poter “uscire” per iscriversi in un altro istituto. Detta così è una cosa semplice, in realtà, non è proprio come sembra. Infatti il cambio di un istituto scolastico, per noi che siamo qui per “studiare”, comporta una comunicazione all'ufficio immigrazione correlata da una lettera di rilascio da parte della scuola. A seguire, dopo l'iscrizione al nuovo istituto, viene rilasciato un nuovo C.O.E. (confirmation of enrloment, conferma di iscrizione) con questo si richiede l'aggiornamento del visto. Ovviamente se il piano studi è diverso, cambia anche la lunghezza temporale del visto, che comunque non può superare i due anni. Per portare a termine il tutto, l'amministrazione australiana da 28 giorni di tempo....

Giovanni ci accompagna all' aeroporto...ci lascia fuori e lo vediamo allontanarsi con “la tosca”.....comincia già a mancarmi....

Entriamo cerchiamo il “gate” dal quale abbiamo il volo per Brisbane, il check-in è già aperto, imbarchiamo i bagagli, li rivedremo a Roma. Siccome è un volo nazionale, non vengono fatti controlli di sorta, giusto i bagagli a mano sotto i raggi x. L'ora di attesa passa rapidamente, tra un panino e due chiacchiere con due signori, italo-australiani, che ormai sono 40 anni che sono qui, vivono a Melbourne e immancabilmente, ci lasciano il numero di telefono.

“Se capitate a Melbourne chiamateci, magari possiamo darvi una mano”....
Non hanno quasi più nulla di italiano!

E' ora, ci imbarchiamo, l' aereo è un boeing 737 starjet, la compagnia low-cost australiana.

Sono piuttosto stanco e le 2 ore di volo, passano in un attimo...complice una sana dormita!!!

A Brisbane ci aspetta una notte da passare sui divani dell'aeroporto, abbastanza comodi, ma l'aria condizionata non permette di dormire, se non con qualche coperta, che ovviamente non abbiamo.

La mattina, nuovo check-in e siccome ce ne andiamo.... i controlli sono pressoche inesistenti.

Il boeing 747/400 thai airways, ci sta aspettando, vedo i piloti nel cockpit impegnati nella check-list pre decollo, un autocisterna ci rifornisce.

Prendo posto, accendo il monitor sul poggiatesta del sedile che mi precede, vedo che tipo di “articoli da intrattenimento” ci sono.....una nutrita serie di film e vari videogame...mi aspettano 11 ore di volo....saranno lunghissime!!

Si parte...corsa di decollo e il nostro “uccello” stacca le ruote dopo 55 secondi...non male considerato il peso di questi bisonti del cielo.
Mi “sciroppo” subito un film, in inglese, ripenso alla difficoltà a capire i dialoghi, che avevo, nel volo che mi ha portato qui....adesso riesco a capire quasi tutto.....anche se preferisco la mia lingua, molto più completa e non ho bisogno di essere concentrato per capirla!

Passano a darci il pranzo, il solito “beef or fish” (carne o pesce)...ovviamente fanno abbastanza schifo entrambi....prendo il libro che ho avviato da poco e vado avanti nella lettura, spengono le luci ….hanno deciso che dobbiamo dormire!!!....ci provo...non funziona....accendo la mia luce e riprendo a leggere...controllo sul monitor a che punto siamo....si e no a metà strada e questo “tubo” mi ha già rotto abbondantemente, mi alzo e vado al bagno...giusto per sgranchirmi le gambe, fortunatamente non ho bisogno di scavalcare il vicino, in tutte le file hanno lasciato un posto libero, magari succedesse tutte le volte!!

Al bagno c' è una fila chilometrica, torno indietro e vado a quelli situati in coda, la situazione non è migliore. Ritornato al mio sedile, tento di dormire senza risultati apprezzabili....almeno così sembra...riguardo il monitor...cavolo!!! un po' allora devo aver dormito, la via è decisamente più corta di prima...un altro film....in italiano, per fortuna qualcuno c'è!!....

Si riaccendono le luci.....colazione....pessima, come sempre!...poco dopo inizia la discesa apro il finestrino è notte...non so più che ore sono....Bangkok è una distesa a perdita d'occhio di luci, vie illuminate e auto che si muovono caoticamente per le strade...corto finale....atterraggio morbido...niente reverse con i motori....e anche scarso uso dei freni...il pilota deve conoscere molto bene questa pista e le condizioni meteo devono essere proprio quelle giuste...

Il caldo soffocante di Bangkok, ci arriva in faccia quasi senza preavviso, entriamo rapidamente nel terminal, l'atmosfera artificiale ci fa smettere di sudare...ci aspettano 8 ore di attesa....

Non passano mai.....alla fine, dopo aver passeggiato per ore ci ritroviamo in attesa per l'imbarco al Gate 8....siamo i primi ad arrivare....poco dopo un gruppo di suore....mi fa sorridere il contrasto che ne deriva...il luogo della massima perdizione e le prime persone che vedo arrivare sono suore!! Scappano dopo aver combattuto una battaglia persa!?...un paio di ore e la situazione comincia ad essere affollata....cominciamo a sentirci in Italia....ricompare come per magia tutta l'ipocrisia che avevo dimenticato...la necessità di apparire, invece che essere....donne con tacchi che sembrano trampoli, truccate come se fossero a sfilare per Valentino o Armani...mariti che hanno la sola funzione di pagare il conto a mogli mai contente del loro status sociale, in continua competizione con l' amica del cuore, alla quale racconteranno una nuova avventura, davanti a un caffè e hai sorrisi tirati e invidiosi dell' astante di turno....amo l'Australia nella sua semplicità, nella sua natura rigogliosa, nell' onestà del popolo che la abita e che l' ha fatta diventare quello che è....comincio ad avere dei dubbi sull' italia e se questa mi piacerà ancora...

Corsa di decollo....l'airbus 340 odora ancora di nuovo...devono essere pochi giorni che è in linea di volo....60 secondi e ci libriamo nell'aria pesante di Bangkok, le ali lasciano scie di condensa, destinate a scomparire con il ritrarre dei flap e degli slat (superfici aerodinamiche anteriori e posteriori delle ali usate per aumentare la portanza alle basse velocità), lo schiocco secco ci avverte che i carrelli sono di nuovo dentro la carlinga, il nostro uccello aumenta la velocità e gli ipersostentatori iniziano ad essere retratti.....30000 FT (10000 metri)....890 Kmh....e altre 12 ore di attesa nel tubo.....ancora film, ancora pasti pessimi e ancora vani tentativi di dormire. Inizio a pensare a come saranno questi 15 giorni, il primo pensiero è il freddo, sono 8 mesi che uso solo gli infradito e solo raramente i pantaloni lunghi....ho nel bagaglio a mano un cambio di vestiti, un paio di pantaloni lunghi una felpa e un paio di scarpe di tela.....penso che sarà una bella “pipata” di freddo!!! Almeno fino a quando non arrivo a casa!
Penso agli amici che mi aspettano, per un resoconto della mia esperienza, già hanno fatto la fila per invitarmi a cena oppure a pranzo...tutti vogliono dedicarmi qualche attimo di amicizia in più, come se ce ne fosse bisogno...sono stati tutti semplicemente fantastici!!!

Penso alla mia famiglia hai miei nipoti, che ultimamente hanno iniziato a chiamare il notebook “zio”!!!!....la cosa mi fa sorridere...in fondo qualcosa dell' italia mi manca....con questi sentimenti contrastanti passo quasi tutto il volo....mi appisolo....il cambio di assetto del tubo mi sveglia....stiamo scendendo, apro il finestrino è l'alba, il vesuvio mi informa che la tortura è quasi finita, il monitor da come tempo rimanente 40 minuti....passo con il joy stick le schermate fino ad arrivare a quelle delle telecamere esterne, la pancia del nostro uccello è “appoggiata” su un letto di batuffoli di cotone, si muovono per far spazio, a noi che disturbiamo la loro solita quiete...turbolenza....niente di drammatico, qualcuno comunque sbianca..hihihihi....inizia la procedura di atterraggio, rumori tipici dell' estrazione degli ipersostentatori, viriamo per entrare in finale, siamo già allineati, i carrelli sono già estesi e bloccati, mi godo questo atterraggio dalla telecamera...quasi per magia i batuffoli di cotone svaniscono lasciando il posto alla visuale della pista illuminata, superiamo la recinzione aeroportuale, inizia la pista...un attimo dopo tocchiamo....qualcuno accenna ad un applauso, cosa molto gettonata sui voli alitalia di qualche anno fa...ci avviamo per scendere, sono stanco morto, il mio orologio biologico è totalmente sballato e il peggio arriva alla porta...uno “spiffero” gelato mi arriva sulle gambe mentre l'attraverso.....che bello Cairns con i suoi 30 gradi!!!

Recupero delle valige, con la consueta paura che siano andate a finire a Cancun invece che a Roma e quando ormai si è sicuri che siano smarrite in qualche anonimo aeroporto, compare la prima, l'attrezzatura subacquea...almeno quella più costosa c'è...poco dopo le altre.....

Ad aspettarci...Elisabetta e Alessandra che hanno preso un giorno di ferie, è bello rivederle....si sono fatte 300 km di notte per essere qui al nostro arrivo, impagabili!!!

Il caos romano, mi colpisce più del solito, il confronto con le città australiane è drammaticamente a favore di queste ultime. Iniziamo la strada del ritorno, preferisco non guidare, sia per la stanchezza accumulata e sopratutto per il fatto che ormai sono mesi che guido nella corsia opposta e non vorrei combinare qualche casino!

Una fermata all'autogrill per fare colazione....il barista mi informa che sono tornato in italia, e che posso tranquillamente parlare l'italiano!!! Il cappuccino e le brioches al cioccolato....mi mancavano non poco.


La dimensione delle strade è un altra cosa che mi fa pensare, sono più piccole della metà e le auto vanno il doppio! I camion però sono di nuovo a dimensione standard e con velocità decisamente più basse.

La discussione, verte sulle differenze che noto minuto per minuto, guardandomi intorno, la cosa che più mi salta all'occhio è lo spropositato uso di cemento, non c'è un angolo dove poso lo sguardo che non ci sia una qualche costruzione...grigia, drammaticamente grigia, il verde delle campagne e dei boschi, cui ormai mi ero abituato, qui è quasi totalmente assuefatto al grigio di questo materiale da costruzione, il cui abuso in italia è qualcosa di incredibile ma a cui non si fa caso, tanto ne abbiamo davanti!!!

Dopo 8 mesi fuori da questo “inferno”, mi colpisce profondamente il grigiore che ho tutto intorno e pensare che l'italia è considerato, a ragione, il paese più bello del mondo.
Ci siamo, come più volte ho scritto, dimenticati di chi siamo, di che cosa rappresentiamo agli occhi degli altri paesi....

All'orizzonte, inizio a intravedere Siena, come più volte l' ho vista nel passato ed a cui non ho mai fatto caso, dandola come qualcosa di scontato nel panorama...oggi non lo è....mi fa respirare l'aria di casa...sono tornato....

Sosta a casa di Angela per recuperare un po' di abbigliamento invernale, è in tuta!! ha guardarla mi vengono i brividi!!! Non che io sia messo tanto meglio.

L'ultimo tratto di strada, mi fa ricordare quanto le strade Australiane siano messe meglio di quelle nostre....ho preso meno buche nei 4500Km di statali australiane che nei 20Km da Siena a casa mia. Anche a questo non si fa mai caso, lo abbiamo sotto le ruote giorno dopo giorno, anche qui velocità e dimensioni della strada creano un conflitto non ignorabile, se confrontato con quello che ho vissuto negli ultimi 8 mesi.

I miei sono molto emozionati dal nostro arrivo. Staremo in casa con loro, visto che casa mia è “spenta” e riaccenderla richiederebbe troppo denaro e tempo, non ne vale la pena.

Dopo la doccia mi vesto come sempre in inverno, pantaloni di velluto, maglione di lana, papalina di lana e scarpe...cavolo quanto pesano!!! non me lo ricordavo.

Ed è già ora di pranzo...lasagne.....non dico altro...il primo pomeriggio italiano lo passo a casa a cercare di riprendermi e a rispondere ai messaggi degli amici che mi invitano a cena...

I 15 giorni che ho davanti saranno molto impegnativi, ho un sacco di cose da fare e carte da preparare che l'amministrazione australiana, mi chiederà quando e se (purtroppo c'è ancora un se) farò la richiesta di visto permanente, oltre ad alcune deleghe che devo lasciare a casa per situazioni che presumibilmente andranno a concludersi quando io non sarò più qui.

I primi a darci il benvenuto, sono i ragazzi del “movimento” , ci hanno preparato un rinfresco nella nuova sede e come ormai è consuetudine, si sono prodigati, ma quello che mi ha fatto più piacere è il calore e l'amicizia che ci hanno dato....stanno preparando la campagna elettorale per le prossime elezioni regionali ed hanno interrotto i lavori per noi!

Qualche sera dopo la scuola sub non è stata da meno.

Un giorno dedicato alla visita della aziende dove negli ultimi anni ho lavorato, che mi hanno preparato le lettere di referenza che certificano la mia professione.

Poi l'appuntamento con un notaio per le deleghe a mia sorella, anche questa istituzione tutta italiana. Nel mondo normale, basta un avvocato, noi abbiamo creato come di consuetudine, una casta che vive di “firme” dal prezzo carissimo.....

Dopo aver sbrigato gli impegni necessari e che in fondo hanno giustificato il nostro rientro in italia, ci siamo presi un paio di giorni per noi....Lerici, a salutare Francesco e Lola, oltre che godere di uno dei luoghi più belli della nostra penisola...

Sulla via del ritorno però anche qui il cemento mi ha intristito non poco, invece dell'autostrada ho fatto la strada litoranea....dalla quale non è possibile vedere il mare, fino a Tirrenia!!! Solo cemento e impianti di balneazione oltretutto in questo periodo chiusi....

Una immersione, voluta fare per forza, più per stare con gli amici che non per altro. Fatta all'argentario dopo una tremenda mareggiata che ha fatto non pochi danni, la visibilità è di circa 1 metro, a momenti nemmeno quello, ma l'acqua del mediterraneo che più di tutti gli altri mari del mondo mi ha nel tempo emozionato, meritava questo sacrificio, se così posso definirlo....in fondo il mare, non puoi decidere come deve essere, devi amarlo per quello che è....come l' Australia.....

Riunione politica, per mettere a punto la campagna elettorale, ho assistito in religioso silenzio, ovviamente non ho titolo di partecipare, dopo avere vissuto gli ultimi 8 mesi dalla parte opposta del mondo. I ragazzi, sono una forza della natura, indomiti nella lotta che tutti quanti speriamo possa portare ad un cambiamento radicale nella vita di un Italia sempre più povera e percorsa da sempre più forte disagio sociale.

Sono riuscito a dedicare anche un po' di tempo agli amici che più mi hanno supportato in questa mia scelta, di scappare...non scriverò i nomi, loro sanno chi sono e a me basta sapere che a prescindere da quanto siano lontani...posso sempre contare su di loro....grazie.

Alla fine 15 giorni, sono stati appena sufficienti per quello che avevo da fare, sono a dir poco volati...

E oltre alla gioia di aver condiviso un po' del mio tempo con le persone a me più care, questo periodo mi ha lasciato anche un po' di amaro in bocca, il grigiore visto per le strade, le persone che non sorridono, sempre tutti incazzati, a rincorrere i propri problemi, senza rendersi conto che i nostri sono gli stessi che tutti gli altri hanno. La ricerca di un parcheggio che mai è disponibile, se non in zona vietata, l'inutilità di certe persone, che non vedono oltre il proprio naso, che non hanno senso critico e che fanno della televisione tutto il loro mondo, persone che purtroppo sono la stragrande maggioranza e che giorno dopo giorno hanno con il loro silenzio/assenso partecipato alla distruzione del nostro paese...potrei continuare, ma preferisco fermarmi qui...

L'essere stato lontano, mi ha fatto vedere le “storture” che normalmente nessuno nota, che nemmeno io avevo davvero visto fino ad oggi...

Penso che solo con una ritrovata consapevolezza, di quello che siamo e che rappresentiamo nella storia del mondo, possa davvero ridestarci da questo “torpore” troppo a lungo durato....una parte della mia decisione di andarmene, deriva anche da questo. Tutto quello che mi è amaramente saltato agli occhi in questi 15 giorni, forse inconsciamente già lo avevo focalizzato e l' impotenza che mi sentivo dentro mi ha spinto a partire, oppure forse l'Italia mi è sempre stata stretta....questo non l'ho ancora davvero capito. Ma se una nuova strada al momento di intraprenderla ci spaventa, sappiamo anche che potrebbe essere, alla fine, meno in salita di quella che abbiamo lasciato....in fondo per cambiare basta solo la voglia di farlo.
Qualcuno mi ha detto che serve coraggio, mah...sinceramente non credo di essere coraggioso e nemmeno troppo tenace.
Ho avvertito invidia nelle parole di qualcun' altro.
Preferirei che gli invidiosi usassero questo loro forte sentimento, per migliorarsi, invece che per flagellarsi, farebbero cosa gradita, non a me...ma a loro stessi.
Comunque quasi tutte le persone che ho incontrato, mi hanno avvolto del loro calore, della loro amicizia e del loro sostegno....un ottimo motivo per continuare a lottare e non solo per me...ma anche per tutti quelli che sperano di vedermi con 2 passaporti...

Sono di nuovo al Leonardo da Vinci.....in attesa del volo che mi riporterà nella terra dei koala e dei canguri....


Proprio in questi giorni è passato un anno dalla mia partenza, nel prossimo post, interromperò la rappresentazione dei fatti accaduti e tenterò di fare un bilancio di questa prima parte di percorso.
Cosa che mi è stata richiesta a gran voce da voi che mi leggete...

Per cui prossimo post.....un anno di Australia.....

a presto

mercoledì 8 luglio 2015

BRISBANE...UN GRADITO RITORNO


Brisbane....dopo mesi passati in altre zone dell'australia è stato un po' come tornare a casa, in fondo sono molto legato a questa città è la prima “aria australiana” che o respirato, è il luogo dove la decisione di provare a restare è diventata qualcosa di palpabile, è qui che ho avuto modo di conoscere gli australiani.
E' qui che tutto è iniziato...

La strada, inizia a farsi più trafficata, accanto a noi la via dedicata al servizio pubblico, sulla quale transita un bus sorpassandoci.

Sbuco da un dosso e come flash dal passato si profila lo skyline della città, ancora piuttosto lontana, ma nitida come in una fotografia, quanti giorni, quante volte ho visto questa scena seduto sui primi sedili del autobus che mi portava a scuola, oggi guido una macchina e a ben vedere tanta strada ho fatto e lei sembra essere li ad aspettarmi, come la prima volta che l' ho vista dal cielo...

Prendiamo la stanza in ostello subito dopo andiamo a South Bank, sulla spiaggia della piscina costruita lungo il fiume , per fortuna non è troppo affollata, chiassosi bambini che giocano in acqua, gente che prende il sole sulla spiaggia, occupiamo il nostro metro quadro, e ci godiamo il sole estivo, ero qui nello scorso inverno e per quanto il clima fosse mite, in estate è un altra storia!

Uno smooties strawbarries e banana, preso allo stesso bar, la ragazza ci saluta, ci chiede come va....facciamo due chiacchiere...era da un po' che non ci vedeva e si era chiesta che fine avessimo fatto!!!

Il pomeriggio passa rapido, un bagno, l'acqua è molto più invitante dello scorso inverno. Sul tardi ci spostiamo in centro a cercare un po' souvenir...Una telefonata ai Philips, la nostra famiglia australiana, quelli che ci hanno guidato nei primi mesi.


Hallo Helen, Angela speaking”
Hi Angela, how are you”
Nice thank you, and your family?”
Good...”
We are in Brisbane and we like come to you for huge”
Beautifull”

E' piuttosto impegnata, sta preparando le valige, stanno per partire per la cambogia e il vietnam, ma sarebbero felici di salutarci.

Poco dopo, connie fa gli onori di casa scondinzolando, anche lui è felice di rivederci.
Ci danno una pessima notizia, Emi, una ragazza giapponese con la quale abbiamo condiviso, la casa dei philips non che mia compagna di classe è dovuta rientrare Okinawa, perché colpita da un lutto, benchè in contatto non ne sapevamo nulla.

Un ora passata con serenità, tra fatti accaduti e novità, insomma un vero e proprio ritorno a “casa”.
Li lasciamo con la promessa di ritornare a trovarli quando ripasseremo di qui.

La serata finisce sul Monte Coot-ha, brisbane vista di notte è qualcosa di indescrivibile


Stamani destinazione EF International School
Siamo piuttosto emozionati, varchiamo la soglia...Jack e Claudio, sono i primi a vederci....mollano tutto e corrono a salutarci, la direttrice, ci vede attraverso il vetro del suo ufficio....appende il telefono e si precipita!!! Cribbio, dobbiamo aver lasciato dei bei ricordi, ci accompagnano nella sala riservata agli insegnanti, la riunione in corso viene interrotta. Ritroviamo quelle persone, che più di ogni altro ci hanno dato il “bagaglio” necessario per partire, come ho già scritto in precedenza, alcuni di loro sono stati davvero fondamentali. Se oggi, vedo l'Australia come probabile seconda patria, gran parte del merito è loro, con i loro consigli, la loro simpatia e amicizia, oltre alla grande professionalità dimostrata nel lavoro di insegnanti... Le emozioni sono forti, tutti ci spronano a continuare, a insistere, si sono davvero dimostrati i nostri più tifosi accaniti tifosi. Ovviamente dei numerosi compagni di scuola avuti, soltanto qualcuno sta ancora frequentando, la maggior parte sono rientrati in patria oppure sono in giro per il continente.

Salutiamo con il magone , ma all'appuntamento più importante non possiamo arrivare in ritardo.

100 km più a nord il nostro immigration agent ci sta aspettando, per fare il punto della situazione.
Nel vialetto di casa sua, la quiete la fa da padrona.

DRINNNNN....si affaccia il marito...scopriamo che Christine ha perso l'agenda e che si era dimenticata l'appuntamento! A volte un po' di fortuna non guasta, dopo pochi convenevoli, la discussione si porta nel campo di interesse. Ci sono novità per quello che riguarda i visti, il 487 (visto con sponsor) non necessità più di un livello di IELTS pari al 6. Basterà un 5.5 calcolato sulla media e non sulle singole prove, un bel passo avanti! Sapevamo che era in corso una revisione dei visti, specialmente del 487 che si è rivelato troppo complicato per gli imprenditori, averne una certezza prima della sua pubblicazione (che è avvenuta in questi giorni l' appuntamento descritto è datato 2 marzo), ci permette di valutare meglio le strade da percorrere per arrivare all'agognato visto resident. Ma secondo lei a noi deve interessare il visto professionale, le nostre professionalità pregresse, sono molto ricercate qui in Australia, chef e saldatori sono nei primi posti dello indipendent skill visa, un visto calcolato a punteggio, per poterlo richiedere, sono necessari almeno 3 anni dimostrabili di esperienza nel settore e uno IELTS pari al 7....Livello non affatto facile da raggiungere, al momento io sono un bel pezzo più in giù intorno al 4 ½ -5, Angela invece è abbastanza vicina (6-6 ½).

Gli racconto dell' offerta avuta a Mildura, opportunità da prendere seriamente in considerazione, che ci darebbe una bella iniezione di contante, oltre a una possibile sponsorship, insomma, spostarci da Cairns a Mildura, cambiare il programma studi e indirizzare Angela verso la certificazione australiana di cucina. Per quello che riguarda me invece, solo Inglese....Ci spiega le procedure per uscire dalla scuola di Cairns e iscriversi al TAFE di Mildura (una scuola statale), dopo di che telefona all'istituto per sapere se hanno disponibilità.

Ci salutiamo, prima di andare via, scopriamo che il nostro immigration agent partirà per l'italia due giorni dopo e ci resterà per un mese, mete previste, Pisa, Firenze e Siena!!! Ama l'Italia almeno quanto noi abbiamo imparato ad amare l'australia. C' è gia stata due volte, una a Roma e Napoli l'altra in Liguria. Ma secondo quello che ha letto la toscana dovrebbe essere la migliore meta, non abbiamo dubbi e confermiamo, ma noi siamo di parte!!

I chilometri che seguono, in direzione nord, sono dedicati alla valutazione degli aspetti di questo cambiamento, in fondo siamo noi a dover decidere il nostro percorso. Un po' di calcoli del budget e pensieri riguardo alla zona dove presumibilmente andremmo a vivere....

Alla fine, chiamo Andrew.
Gli spiego la situazione, cosa ci ha detto Christine e che se per lui va bene, i primi giorni di Aprile possiamo iniziare a lavorare per lui.
La risposta è semplice e concisa, come riesce sempre agli australiani...”we wait you”(vi aspettiamo).

Sembra che cominciamo a piacere all'Australia, comincio a pensare che nel detto che gli alpinisti conoscono bene “conquisterai la montagna solo se lei ti vuole”, ci sia un fondo di verità.

Arriviamo a Makay, il ciclone dei giorni scorsi (mensionato in un post precedente) è qui che ha fatto i danni maggiori.
I tralicci che portano la corrente in città costeggiano la statale, sono pericolosamente inclinati, numerosi sono gli alberi sradicati dal suolo e anche se il sole splende ed è una bellissima e tersa giornata, l'atmosfera che si respira è abbastanza tetra...tutte le vie del centro cittadino, sono interessate da lavori di ricostruzione e ripristino, per fortuna, pochi danni alle abitazioni e nessun ferito grave, il ragazzo dell'ostello mi dice che qui sono abbastanza abituati e sanno come comportarsi in questi casi.
L' ostello è quanto mai particolare, è costruito con le case della cittadella olimpica, usate dagli atleti durante le olimpiadi di Sydney.
Monolocali, con cucina, soggiorno, bagno e la stanza da letto separata da una parete scorrevole, aria condizionata e riscaldamento, davvero carino!

Guardando la cartina, scopriamo che con una breve deviazione potremmo passare da Airlie Beach, visto che abbiamo tempo potremmo passare un giorno alle whitsunday, li vicino c'è l'imbarco.

Sono un gruppo di isole presenti in tutte le guide scritte per il turismo, passarci un giorno non sarebbe affatto male.
Superiamo Airlie Beach e continuiamo verso Shute Harbour, dove partono i traghetti.....Abbiamo fatto i conti senza l'oste.....purtroppo siamo alla fine della stagione delle piogge e i passaggi per le isole non saranno disponibili per un mese ancora.

Airlie Beach invece non ce la toglie nessuno, è semplicemente stupenda, è l' unica cittadina australiana che non ha una struttura a “scacchiera”, non si respira la modernità tipica di qui.
La maggior parte delle persone è molto giovane, una specie di Byron Bay, ma con più calma.


Il mare è calmo, la passeggiata che lo costeggia passa in un parco, un ponte di legno ci accompagna ad una piscina, l'acqua è quella del mare, a ricordarci che siamo nella wet season, l' unica pecca, il sole che va e viene. 

A pelle potrebbe essere uno di quei luoghi dove tutti quanti sognano di trasferirsi, somiglia a Cairns ma molto meno strutturata sul turismo, molto più per immaginare una vita tranquilla passata a contemplare la calma baia sulla quale si affaccia.
Pur non essendo grande ha tutti i servizi e così a occhio una elevata qualità della vita....me la tengo li come luogo dove vivere, tra questa e Cairns la scelta è piuttosto difficile...

A malincuore dobbiamo ripartire il tempo comincia a scarseggiare, prima di arrivare a Townsville, ci fermiamo a Burdekin, giusto per una sosta.....quanto mai piacevole....parcheggio “la tosca” sotto una palma, scendiamo per arrivare alla spiaggia, nel prato che costeggia il parcheggio, un curioso lucertolone, cerca di nascondersi al nostro sguardo....troppo tardi....lo seguo e lo trovo fermo dietro rado cespuglio...un po' infastidito si allontana.

Saliamo la breve rampa che ci separa dalla spiaggia, appena in cima un altra sorpresa, la battigia sembra muoversi!!!...non capisco per quale oscuro fenomeno si abbia questa impressione.

Mi avvicino per capirci di più, sono granchi soldato, si muovono a gruppi di migliaia, tanto da far sembrare la spiaggia viva, da vicino si distingue meglio anche il colore del loro guscio, un azzurro pallido.

Da vicino si sente anche il rumore dei loro passi, che nel tentativo di allontanarsi si fa più intenso, intenti, così come sono, a passare uno sopra l'altro nella foga di allontanarsi il più velocemente possibile.
Al nostro ritorno il lucertolone è di nuovo nei pressi, questa volta invece di scappare si fa più audace, si avvicina molto, tanto da farsi vedere bene, marrone a chiazze bianche, lingua di colore scuro che guizza veloce, non sembra intimorito, evidentemente gli umani con cui ha avuto a che fare gli hanno insegnato a fidarsi invece di scappare...

Poco prima di Townsville, chiamiamo un paio di amici, per prenotare un tavolo nella pizzeria dove lavorano, ci informano che la pizzeria è chiusa per un altra settimana e che loro stanno rientrando da Airlie Beach dopo una settimana di ferie...

”Airlie Beach!?!?!?!.....eravamo li due ore fa!!!”, sono circa 60 km dietro di noi, gli diamo appuntamento a Townsville per cenare assieme e fare un giro in città.
Anche questa città è piena di fascino, una rocca sembra fare da guardia al golfo dove è costruita, grande, un grosso porto commerciale e turistico. Ma al contrario della stragrande maggioranza dei approdi commerciali, questa non è decadente, anzi, molto ben tenuta con un parco bellissimo che si snoda lungo la litoranea, costruito vicino agli edifici storici, oggi sono tutti riconvertiti a musei e luoghi di cultura. In Italia invece siamo abituati a veder riconvertiti i politici.

Facciamo cena in una pizzeria, che non ha nulla a che vedere con una pizzeria che merita questo nome...forse l'ho già scritto, nella cucina si vede molto l' assenza di cultura e storia dell' australia.
Il livello culinario è decisamente basso, in fondo non è tantissimo che chiamavamo, gli inglesi BARBARI....purtroppo loro stanno diventando nel panorama mondiale, quello che noi eravamo un migliaio di anni fa.....e barbari stiamo diventando noi....


a presto

prossimo post..... 15 GIORNI DI ITALIA....ANCHE TROPPI...