Brisbane....dopo
mesi passati in altre zone dell'australia è stato un po' come
tornare a casa, in fondo sono molto legato a questa città è la
prima “aria australiana” che o respirato, è il luogo dove la
decisione di provare a restare è diventata qualcosa di palpabile, è
qui che ho avuto modo di conoscere gli australiani.
E' qui che tutto è
iniziato...
La strada, inizia a
farsi più trafficata, accanto a noi la via dedicata al servizio
pubblico, sulla quale transita un bus sorpassandoci.
Sbuco da un dosso e
come flash dal passato si profila lo skyline della città, ancora
piuttosto lontana, ma nitida come in una fotografia, quanti giorni,
quante volte ho visto questa scena seduto sui primi sedili del
autobus che mi portava a scuola, oggi guido una macchina e a ben
vedere tanta strada ho fatto e lei sembra essere li ad aspettarmi,
come la prima volta che l' ho vista dal cielo...
Prendiamo la stanza
in ostello subito dopo andiamo a South Bank, sulla spiaggia della
piscina costruita lungo il fiume ,
per fortuna non è troppo affollata, chiassosi bambini che giocano in
acqua, gente che prende il sole sulla spiaggia, occupiamo il nostro
metro quadro, e ci godiamo il sole estivo, ero qui nello scorso
inverno e per quanto il clima fosse mite, in estate è un altra
storia!
Uno
smooties strawbarries e banana, preso allo stesso bar, la ragazza ci
saluta, ci chiede come va....facciamo due chiacchiere...era da un po'
che non ci vedeva e si era chiesta che fine avessimo fatto!!!
Il
pomeriggio passa rapido, un bagno, l'acqua è molto più invitante
dello scorso inverno. Sul tardi ci spostiamo in centro a cercare un
po' souvenir...Una telefonata ai Philips,
la nostra famiglia australiana, quelli che ci hanno guidato nei primi
mesi.
“Hallo
Helen, Angela speaking”
“Hi
Angela, how are you”
“Nice
thank you, and your family?”
“Good...”
“We
are in Brisbane and we like come to you for huge”
“Beautifull”
E'
piuttosto impegnata, sta preparando le valige, stanno per partire per
la cambogia
e il vietnam,
ma sarebbero felici di salutarci.
Poco
dopo, connie fa gli onori di casa scondinzolando, anche lui è felice
di rivederci.
Ci
danno una pessima notizia, Emi, una ragazza giapponese con la quale
abbiamo condiviso, la casa dei philips non che mia compagna di classe
è dovuta rientrare Okinawa, perché colpita da un lutto, benchè in
contatto non ne sapevamo nulla.
Un
ora passata con serenità, tra fatti accaduti e novità, insomma un
vero e proprio ritorno a “casa”.
Li
lasciamo con la promessa di ritornare a trovarli quando ripasseremo
di qui.
La
serata finisce sul Monte Coot-ha, brisbane vista di notte è qualcosa
di indescrivibile
Stamani destinazione EF International School
Siamo
piuttosto emozionati, varchiamo la soglia...Jack e Claudio, sono i
primi a vederci....mollano tutto e corrono a salutarci, la
direttrice, ci vede attraverso il vetro del suo ufficio....appende il
telefono e si precipita!!! Cribbio, dobbiamo aver lasciato dei bei
ricordi, ci accompagnano nella sala riservata agli insegnanti, la
riunione in corso viene interrotta. Ritroviamo quelle persone, che
più di ogni altro ci hanno dato il “bagaglio” necessario per
partire, come ho già scritto in precedenza, alcuni di loro sono
stati davvero fondamentali. Se oggi, vedo l'Australia come probabile
seconda patria, gran parte del merito è loro, con i loro consigli,
la loro simpatia e amicizia, oltre alla grande professionalità
dimostrata nel lavoro di insegnanti... Le emozioni sono forti, tutti
ci spronano a continuare, a insistere, si sono davvero dimostrati i
nostri più tifosi accaniti tifosi. Ovviamente dei numerosi compagni
di scuola avuti, soltanto qualcuno sta ancora frequentando, la
maggior parte sono rientrati in patria oppure sono in giro per il
continente.
Salutiamo con il magone , ma all'appuntamento più importante non
possiamo arrivare in ritardo.
100 km più a nord il nostro immigration agent ci sta aspettando, per
fare il punto della situazione.
Nel vialetto di casa sua, la quiete la fa da padrona.
DRINNNNN....si affaccia il marito...scopriamo che Christine ha perso
l'agenda e che si era dimenticata l'appuntamento! A volte un po' di
fortuna non guasta, dopo pochi convenevoli, la discussione si porta
nel campo di interesse. Ci sono novità per quello che riguarda i
visti, il 487 (visto con sponsor) non necessità più di un livello
di IELTS pari al 6. Basterà un 5.5 calcolato sulla media e non sulle
singole prove, un bel passo avanti! Sapevamo che era in corso una
revisione dei visti, specialmente del 487 che si è rivelato troppo
complicato per gli imprenditori, averne una certezza prima della sua
pubblicazione (che è avvenuta in questi giorni l' appuntamento
descritto è datato 2 marzo), ci permette di valutare meglio le
strade da percorrere per arrivare all'agognato visto resident. Ma
secondo lei a noi deve interessare il visto professionale, le nostre
professionalità pregresse, sono molto ricercate qui in Australia,
chef e saldatori sono nei primi posti dello indipendent skill visa,
un visto calcolato a punteggio, per poterlo richiedere, sono
necessari almeno 3 anni dimostrabili di esperienza nel settore e uno
IELTS pari al 7....Livello non affatto facile da raggiungere, al
momento io sono un bel pezzo più in giù intorno al 4 ½ -5, Angela
invece è abbastanza vicina (6-6 ½).
Gli racconto dell' offerta avuta a Mildura, opportunità da prendere
seriamente in considerazione, che ci darebbe una bella iniezione di
contante, oltre a una possibile sponsorship, insomma, spostarci da
Cairns a Mildura, cambiare il programma studi e indirizzare Angela
verso la certificazione australiana di cucina. Per quello che
riguarda me invece, solo Inglese....Ci spiega le procedure per uscire
dalla scuola di Cairns e iscriversi al TAFE di Mildura (una scuola
statale), dopo di che telefona all'istituto per sapere se hanno
disponibilità.
Ci salutiamo, prima di andare via, scopriamo che il nostro
immigration agent partirà per l'italia due giorni dopo e ci resterà
per un mese, mete previste, Pisa, Firenze e Siena!!! Ama l'Italia
almeno quanto noi abbiamo imparato ad amare l'australia. C' è gia
stata due volte, una a Roma e Napoli l'altra in Liguria. Ma secondo
quello che ha letto la toscana dovrebbe essere la migliore meta, non
abbiamo dubbi e confermiamo, ma noi siamo di parte!!
I chilometri che seguono, in direzione nord, sono dedicati alla
valutazione degli aspetti di questo cambiamento, in fondo siamo noi a
dover decidere il nostro percorso. Un po' di calcoli del budget e
pensieri riguardo alla zona dove presumibilmente andremmo a
vivere....
Alla fine, chiamo Andrew.
Gli spiego la situazione, cosa ci ha detto Christine e che se per lui
va bene, i primi giorni di Aprile possiamo iniziare a lavorare per
lui.
La risposta è semplice e concisa, come riesce sempre agli
australiani...”we wait you”(vi aspettiamo).
Sembra che cominciamo a piacere all'Australia, comincio a pensare che
nel detto che gli alpinisti conoscono bene “conquisterai la
montagna solo se lei ti vuole”, ci sia un fondo di verità.
Arriviamo a Makay, il ciclone dei giorni scorsi (mensionato in un
post precedente) è qui che ha fatto i danni maggiori.
I tralicci che portano la corrente in città costeggiano la statale,
sono pericolosamente inclinati, numerosi sono gli alberi sradicati
dal suolo e anche se il sole splende ed è una bellissima e tersa
giornata, l'atmosfera che si respira è abbastanza tetra...tutte le
vie del centro cittadino, sono interessate da lavori di ricostruzione
e ripristino, per fortuna, pochi danni alle abitazioni e nessun
ferito grave, il ragazzo dell'ostello mi dice che qui sono abbastanza
abituati e sanno come comportarsi in questi casi.
L' ostello è quanto mai particolare, è costruito con le case della
cittadella olimpica, usate dagli atleti durante le olimpiadi di
Sydney.
Monolocali, con cucina, soggiorno, bagno e la stanza da letto
separata da una parete scorrevole, aria condizionata e riscaldamento,
davvero carino!
Guardando la cartina, scopriamo che con una breve deviazione potremmo
passare da Airlie Beach, visto che abbiamo tempo potremmo passare un
giorno alle whitsunday, li vicino c'è l'imbarco.
Sono un gruppo di isole presenti in tutte le guide scritte per il
turismo, passarci un giorno non sarebbe affatto male.
Superiamo Airlie Beach e continuiamo verso Shute Harbour, dove
partono i traghetti.....Abbiamo fatto i conti senza
l'oste.....purtroppo siamo alla fine della stagione delle piogge e i
passaggi per le isole non saranno disponibili per un mese ancora.
Airlie Beach invece non ce la toglie nessuno, è semplicemente
stupenda, è l' unica cittadina australiana che non ha una struttura
a “scacchiera”, non si respira la modernità tipica di qui.
La maggior parte delle persone è molto giovane, una specie di Byron
Bay, ma con più calma.
Il mare è calmo, la passeggiata che lo costeggia passa in un parco,
un ponte di legno ci accompagna ad una piscina, l'acqua è quella del
mare, a ricordarci che siamo nella wet season, l' unica pecca, il
sole che va e viene.
A pelle potrebbe essere uno di quei luoghi dove tutti quanti sognano
di trasferirsi, somiglia a Cairns ma molto meno strutturata sul
turismo, molto più per immaginare una vita tranquilla passata a
contemplare la calma baia sulla quale si affaccia.
Pur non essendo grande ha tutti i servizi e così a occhio una
elevata qualità della vita....me la tengo li come luogo dove vivere,
tra questa e Cairns la scelta è piuttosto difficile...
A malincuore dobbiamo ripartire il tempo comincia a scarseggiare,
prima di arrivare a Townsville, ci fermiamo a Burdekin, giusto per
una sosta.....quanto mai piacevole....parcheggio “la tosca” sotto
una palma, scendiamo per arrivare alla spiaggia, nel prato che
costeggia il parcheggio, un curioso lucertolone, cerca di nascondersi
al nostro sguardo....troppo tardi....lo seguo e lo trovo
fermo dietro rado cespuglio...un po' infastidito si allontana.
Saliamo la breve rampa che ci separa dalla spiaggia, appena in cima
un altra sorpresa, la battigia sembra muoversi!!!...non capisco per
quale oscuro fenomeno si abbia questa impressione.
Mi avvicino per capirci di più, sono granchi soldato, si muovono a
gruppi di migliaia, tanto da far sembrare la spiaggia viva, da vicino
si distingue meglio anche il colore del loro guscio, un azzurro
pallido.
Da vicino si sente anche il rumore dei loro passi, che nel tentativo
di allontanarsi si fa più intenso, intenti, così come sono, a
passare uno sopra l'altro nella foga di allontanarsi il più
velocemente possibile.
Al nostro ritorno il lucertolone è di nuovo nei pressi, questa
volta invece di scappare si fa più audace, si avvicina molto, tanto
da farsi vedere bene, marrone a chiazze bianche, lingua di colore
scuro che guizza veloce, non sembra intimorito, evidentemente gli
umani con cui ha avuto a che fare gli hanno insegnato a fidarsi
invece di scappare...
Poco prima di Townsville, chiamiamo un paio di amici, per prenotare
un tavolo nella pizzeria dove lavorano, ci informano che la pizzeria
è chiusa per un altra settimana e che loro stanno rientrando da
Airlie Beach dopo una settimana di ferie...
”Airlie Beach!?!?!?!.....eravamo li due ore fa!!!”, sono circa 60
km dietro di noi, gli diamo appuntamento a Townsville per cenare
assieme e fare un giro in città.
Anche questa città è piena di fascino, una rocca sembra fare da
guardia al golfo dove è costruita, grande, un grosso porto
commerciale e turistico. Ma al contrario della stragrande maggioranza
dei approdi commerciali, questa non è decadente, anzi, molto ben
tenuta con un parco bellissimo che si snoda lungo la litoranea,
costruito vicino agli edifici storici, oggi sono tutti riconvertiti
a musei e luoghi di cultura. In Italia invece siamo abituati a veder
riconvertiti i politici.
Facciamo cena in una pizzeria, che non ha nulla a che vedere con una
pizzeria che merita questo nome...forse l'ho già scritto, nella
cucina si vede molto l' assenza di cultura e storia dell' australia.
Il livello culinario è decisamente basso, in fondo non è tantissimo
che chiamavamo, gli inglesi BARBARI....purtroppo loro stanno
diventando nel panorama mondiale, quello che noi eravamo un migliaio
di anni fa.....e barbari stiamo diventando noi....
a presto
prossimo post..... 15 GIORNI DI ITALIA....ANCHE TROPPI...
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