martedì 8 settembre 2015

primi giorni di lavoro


Lunedì...lo impieghiamo a trasferirci nella casa che sarà nostra per i prossimi mesi, facciamo conoscenza dei vicini, una coppia di ragazzi inglesi che lavorano anche loro da Andrew ma con mansioni diverse dalle mie. Estremamente simpatici e divertenti. Anche loro in fuga dall'europa e come noi ben consapevoli che la nostra terra non offrirà serie opportunità per gli anni a venire.

Il martedì arriva più rapidamente di quanto avessi pensato, le pulizie in casa e la riorganizzazione della stessa hanno fatto si che il tempo volasse.

DRINN....DRINN...la sveglia suona implacabile, come tutti i giorni nei quali è previsto di lavorare. Sono le 6.00.....mi vesto rapidamente, con tutto l'abbigliamento nei giorni scorsi acquistato....mi guardo allo specchio.....e mi domando per quanto tempo quei vestiti resteranno così puliti....rapida colazione e partenza alle 7.00 si comincia.

Arrivo al capannone, sta albeggiando e ancora non si vede nessuno....pochi minuti e arriva Ian mi saluta e mi chiede se sono venuto a piedi e da quanto tempo sia li ad aspettarlo.
I convenevoli durano giusto il tempo che serve per l'arrivo di Andrew.
Arrivano anche gli altri, rapida spiegazione delle cose da fare in giornata e i ragazzi partono sul carrello di un trattore con destinazione i campi.....io invece resto con Andrew....per me il breefing è un po' più lungo, deve spiegarmi le regole, oltre la previsione dei lavori che dovrò fare, di sicuro serviranno almeno 4 mesi, per modificare la macchina italiana e per i lavori di aggiornamento degli impianti di irrigazione, ovviamente ci saranno da riparare anche tutti i danni che verranno fatti alle attrezzature.

Mi guardo attorno, tutte le attrezzature, sono auto costruite, chiedo come mai...mi viene detto che la fattoria non utilizza macchine di serie, perché ha una diversa conformazione dei filari della piante, questo per far si di avere una maggiore diversificazione nella produzione e un maggiore rendimento per metro quadro...mi piace!!!

Qui si pensa in modo diverso allo standard, non è cosa da sottovalutare per quanto mi riguarda ho sempre pensato che “se fai come tutti avrai i risultati che hanno gli altri”....solo cambiando puoi ottenere risultati diversi...il processo di innovazione sta tutto qui...e qui sembra che lo abbiano capito, non male...

Seguo Andrew per un giro tra gli scaffali dell'officina, bulloni di tutte le misure, a passo imperiale e metrico...tubi di plastica e ferro, raccordi, centraline per la gestione di impianti oleodinamici, estrattori, i nomi in inglese degli attrezzi...qui si lavora in millimetri, per fortuna aggiungo io, anche se la stragrande maggioranza delle attrezzature è tenuta insieme da bulloni a passo imperiale...

Poi si inizia, c'è da riparare un trapano a colonna e una pressa, dopo questo da finire le modifiche ad un frangizolle...tarato per rimuovere solo le erbacce!!!...sono perplesso, non capisco se non ho capito quello che mi hanno detto....oppure se ho capito bene e il problema si trasforma in: “ come è possibile che un frangizolle capisca cosa rimuovere!”

Non ci capiamo...”come on with me” (vieni con me)...saliamo sulla toyota per fare un giro tra i filari...scopro che le piante di lattuga sono state seminate in modo quasi chirurgico perfettamente allineate su tre file...il frangizolle è pensato e costruito per ripulire negli spazi non occupati dalla lattuga!!....ora mi è tutto più chiaro...misuro la distanza tra filare e filare me la scrivo...Andrew è piuttosto contento di questa mia iniziativa...tutte le macchine lavorano per questa distanza per farle funzionare a dovere è necessario saperla!!

Andrew mi lascia, io inizio i lavori di riparazione, non lo rivedrò per l'intera giornata...dovrò cavarmela da solo...Ian intanto è sotto un rimorchio che bestemmia in inglese....è anche divertente, ma al contrario della nostra lingua, il vocabolario inglese è decisamente meno “colorito”...
Mi chiede di aiutarlo a smontare un portamozzo...le bestemmie continuano...

Alle 16.45...Ian mi chiama e mi dice “now beer time...today 3 stubie maybe 4”... (l'ora della birra..stasera 3 o 4 bottiglie)...prende la sua roba e se ne va....inizio a mettere a posto...arriva Andrew e mi chiede se ho avuto problemi e se mi manca qualcosa...nulla di tutto ciò...sembra piacevolmente impressionato dei lavori che ho portato a termine...

Prendo la via di casa...stanco ma contento...mi sembra di funzionare bene anche qui in Australia....

Appena arrivato, squilla il telefono è Diego, prima di trovare un posto dove la rete è sufficiente per parlare ci passano 5 tentativi e mezzora a girovagare dentro e fuori dalla casa...alla fine ci riusciamo...ha finito il suo tour in giro per l'australia ed è di nuovo in cerca di lavoro...ci lasciamo con la promessa di risentirci nei prossimi giorni dopo aver parlato con Andrew per capire se può lavorare qui nella fattoria...

In casa non abbiamo internet e non è possibile usare lo smartphone come hub, non c'è sufficiente linea nemmeno per le chiamate, inizio a pensare di installare 2 antenne una sul capannone e una sul tetto di casa...vado in paese, davanti alla banca, dove c'è un accesso libero a internet...scopro che non è possibile spedire il segnale dal capannone alla casa...se non con un lavoro troppo dispendioso e complesso...dovremo arrangiarci...

La mattina successiva parlo con Andrew per sapere se ha necessità di personale, oppure se è al completo, mi dice che è a posto e che per Diego non c'è speranza, almeno qui da lui...delle farm vicine sa ben poco, mi dice però che sono molti quelli che in questo periodo necessitano di personale, per quanto non si sia in periodo di raccolta, questo inizierà tra un mese. Mi da dei consigli su dove mandarlo a cercare nel caso decidesse di venire...la sera ci sentiamo e decide di provare, gli mancano ancora oltre 50 giorni di lavoro in farm per poter richiedere il secondo visto, oltre che essere a corto di “moneta”...nel frattempo scopriamo che per poter studiare ci è necessario internet e andare tutte le sere in paese non è praticabile...

La casa dove siamo alloggiati, è vecchia oltre che fredda
, iniziamo a pensare di cercare una sistemazione diversa che abbia internet, sia un po' meno isolata, Robinvale è a 30 km di distanza e Mildura circa 100...e i notebook hanno poca autonomia per pensare di usarli davanti alla banca.

Ci chiama Diego, ha un volo prenotato su Adelaide per domenica prossima, “perfetto ci vediamo a Adelaide domenica”...

La strada per Adelaide è lunga e noiosa, come tutte le strade australiane del resto, il limite di 110 kmh da tenere in strade dritte, spesso le vedi finire all'orizzonte senza vederci in mezzo una curva è una bella rottura
...strade da condividere con i truck, che anche loro hanno lo stesso limite, comunque è bel tempo e contiamo di arrivare in 5 ore...
L'arrivo ad Adelaide è una lunga e tortuosa discesa piena di traffico, inclinata come poche si superano i 14°, ogni 2 km una piazzola di emergenza ampiamente segnalata, ad uso di quei conducenti che sono restati senza freni, sopratutto dei truck.
Il navigatore ci porta davanti all'aeroporto, anche qui come dappertutto, non è possibile parcheggiare....resto in macchina sperando di vedere il nostro amico...come di rito passa lo sbirro che ci comunica che non possiamo parcheggiare li....”ma va!!!....strano non lo sapevamo...”per fortuna assieme al piedi piatti, intravedo Diego....lo chiamo...il poliziotto sorride, anche se è un po' contrariato....”che vuoi farci oggi ho vinto io...di solito vincete voi!!!”...saluta e se ne va...carichiamo il bagaglio e prendiamo direzione centro, visto che siamo qui decidiamo di restarci a dormire e farci un giro, giusto per vedere un po' come è...cerchiamo un ostello, la ricerca è più complicata di quello che pensavamo....alla fine poco lontano da centro prenotiamo la nostra camera per la notte...e ci andiamo a fare un giro in centro...

Deludente, al contrario delle città australiane che abbiamo finora visitato, Adelaide non ha carattere...si avete letto bene...uno stradone,
artisti di strada, negozi, ma nessuna particolarità, pochissime persone in giro, eppure è sabato pomeriggio, bella stagione, nemmeno freddo....mah!!!

Anche qui come in tutti i centri cittadini australiani, fanno bella mostra di se alcune statue di bronzo...maiali, ritratti nei pressi di un cassonetto della spazzatura assieme a loro una statua che rappresenta un personaggio della storia locale...

Passiamo il pomeriggio a girovagare per i negozi, alla fine decidiamo di spostarci verso il mare, almeno per farsi una idea di quanto possa meritare la costa di questa città, per farci le ferie...

La situazione migliora drasticamente, un parco verde che praticamente costeggia il mare per quanto la città è grande...giochi per bambini, il trenino, con tanto di stazione e passaggi a livello, in pratica una città miniaturizzata pensata per i più piccoli e per i genitori che gli corrono dietro!!! Alla fine un tramonto che come ormai l'Australia ci ha abituato... toglie le parole!!!

La mattina dopo, colazione da un Macca's e partenza, destinazione Robinvale, facciamo un altra strada che a giudicare dalla cartina dovrebbe essere un po' più panoramica...questa passa in una zona soggetta ad essere alluvionata, un fiume tutti gli anni esce dagli argini, per cui non crea problemi alla viabilità stradale.

Qui in Australia sono numerose le persone che hanno costruito la propria casa galleggiante, la passione australiana per la pesca e la navigabilità della stragrande maggioranza dei fiumi hanno fatto si che molte anse fluviali siano abitate da vere e proprie comunità.
Zone che sono fornite di energia elettrica acqua potabile e servite da strade di comunicazione, una sorta di camping galleggiante.


Il fiume crea panorami di rara bellezza, straripando ha occupato una vasta zona alluvionale, alberi semi sommersi e alti argini di un arcobaleno di colori raramente visibili 

Arriviamo a casa in tarda serata, sistemiamo il letto per il nostro amico....domani è un altro giorno...
io devo lavorare e Angela deve andare a scuola...Diego invece, si prenderà “la tosca” e si farà un giro per le fattorie della zona..nella speranza di finire i giorni per applicare il suo secondo Working Holiday Visa.

Prossimo post....Robinvale dintorni...

a presto