Lunedì...lo
impieghiamo a trasferirci nella casa che sarà nostra per i prossimi
mesi, facciamo conoscenza dei vicini, una coppia di ragazzi inglesi
che lavorano anche loro da Andrew ma con mansioni diverse dalle mie.
Estremamente simpatici e divertenti. Anche loro in fuga dall'europa e
come noi ben consapevoli che la nostra terra non offrirà serie
opportunità per gli anni a venire.
Il martedì arriva
più rapidamente di quanto avessi pensato, le pulizie in casa e la
riorganizzazione della stessa hanno fatto si che il tempo volasse.
DRINN....DRINN...la
sveglia suona implacabile, come tutti i giorni nei quali è previsto
di lavorare. Sono le 6.00.....mi vesto rapidamente, con tutto
l'abbigliamento nei giorni scorsi acquistato....mi guardo allo
specchio.....e mi domando per quanto tempo quei vestiti resteranno
così puliti....rapida colazione e partenza alle 7.00 si comincia.
Arrivo al capannone,
sta albeggiando e ancora non si vede nessuno....pochi minuti e arriva
Ian mi saluta e mi chiede se sono venuto a piedi e da quanto tempo
sia li ad aspettarlo.
I convenevoli durano
giusto il tempo che serve per l'arrivo di Andrew.
Arrivano anche gli
altri, rapida spiegazione delle cose da fare in giornata e i ragazzi
partono sul carrello di un trattore con destinazione i campi.....io
invece resto con Andrew....per me il breefing è un po' più lungo,
deve spiegarmi le regole, oltre la previsione dei lavori che dovrò
fare, di sicuro serviranno almeno 4 mesi, per modificare la macchina
italiana e per i lavori di aggiornamento degli impianti di
irrigazione, ovviamente ci saranno da riparare anche tutti i danni
che verranno fatti alle attrezzature.
Mi guardo attorno,
tutte le attrezzature, sono auto costruite, chiedo come mai...mi
viene detto che la fattoria non utilizza macchine di serie, perché
ha una diversa conformazione dei filari della piante, questo per far
si di avere una maggiore diversificazione nella produzione e un
maggiore rendimento per metro quadro...mi piace!!!
Qui si pensa in modo
diverso allo standard, non è cosa da sottovalutare per quanto mi
riguarda ho sempre pensato che “se fai come tutti avrai i risultati
che hanno gli altri”....solo cambiando puoi ottenere risultati
diversi...il processo di innovazione sta tutto qui...e qui sembra che
lo abbiano capito, non male...
Seguo Andrew per un
giro tra gli scaffali dell'officina, bulloni di tutte le misure, a
passo imperiale e metrico...tubi di plastica e ferro, raccordi,
centraline per la gestione di impianti oleodinamici, estrattori, i
nomi in inglese degli attrezzi...qui si lavora in millimetri, per
fortuna aggiungo io, anche se la stragrande maggioranza delle
attrezzature è tenuta insieme da bulloni a passo imperiale...
Poi si inizia, c'è
da riparare un trapano a colonna e una pressa, dopo questo da finire
le modifiche ad un frangizolle...tarato per rimuovere solo le
erbacce!!!...sono perplesso, non capisco se non ho capito quello che
mi hanno detto....oppure se ho capito bene e il problema si trasforma
in: “ come è possibile che un frangizolle capisca cosa rimuovere!”
Non ci
capiamo...”come on with me” (vieni con me)...saliamo sulla toyota
per fare un giro tra i filari...scopro che le piante di lattuga sono
state seminate in modo quasi chirurgico perfettamente allineate su
tre file...il frangizolle è pensato e costruito per ripulire negli
spazi non occupati dalla lattuga!!....ora mi è tutto più
chiaro...misuro la distanza tra filare e filare me la scrivo...Andrew
è piuttosto contento di questa mia iniziativa...tutte le macchine
lavorano per questa distanza per farle funzionare a dovere è
necessario saperla!!
Andrew mi lascia, io
inizio i lavori di riparazione, non lo rivedrò per l'intera
giornata...dovrò cavarmela da solo...Ian intanto è sotto un
rimorchio che bestemmia in inglese....è anche divertente, ma al
contrario della nostra lingua, il vocabolario inglese è decisamente
meno “colorito”...
Mi chiede di
aiutarlo a smontare un portamozzo...le bestemmie continuano...
Alle 16.45...Ian mi
chiama e mi dice “now beer time...today 3 stubie maybe 4”...
(l'ora della birra..stasera 3 o 4 bottiglie)...prende la sua roba e
se ne va....inizio a mettere a posto...arriva Andrew e mi chiede se
ho avuto problemi e se mi manca qualcosa...nulla di tutto
ciò...sembra piacevolmente impressionato dei lavori che ho portato a
termine...
Prendo la via di
casa...stanco ma contento...mi sembra di funzionare bene anche qui in
Australia....
Appena arrivato,
squilla il telefono è Diego, prima di trovare un posto dove la rete
è sufficiente per parlare ci passano 5 tentativi e mezzora a
girovagare dentro e fuori dalla casa...alla fine ci riusciamo...ha
finito il suo tour in giro per l'australia ed è di nuovo in cerca di
lavoro...ci lasciamo con la promessa di risentirci nei prossimi
giorni dopo aver parlato con Andrew per capire se può lavorare qui
nella fattoria...
In casa non abbiamo
internet e non è possibile usare lo smartphone come hub, non c'è
sufficiente linea nemmeno per le chiamate, inizio a pensare di
installare 2 antenne una sul capannone e una sul tetto di casa...vado
in paese, davanti alla banca, dove c'è un accesso libero a
internet...scopro che non è possibile spedire il segnale dal
capannone alla casa...se non con un lavoro troppo dispendioso e
complesso...dovremo arrangiarci...
La mattina
successiva parlo con Andrew per sapere se ha necessità di personale,
oppure se è al completo, mi dice che è a posto e che per Diego non
c'è speranza, almeno qui da lui...delle farm vicine sa ben poco, mi
dice però che sono molti quelli che in questo periodo necessitano di
personale, per quanto non si sia in periodo di raccolta, questo
inizierà tra un mese. Mi da dei consigli su dove mandarlo a cercare
nel caso decidesse di venire...la sera ci sentiamo e decide di
provare, gli mancano ancora oltre 50 giorni di lavoro in farm per
poter richiedere il secondo visto, oltre che essere a corto di
“moneta”...nel frattempo scopriamo che per poter studiare ci è
necessario internet e andare tutte le sere in paese non è
praticabile...
La casa dove siamo
alloggiati, è vecchia oltre che fredda
,
iniziamo a pensare di cercare una sistemazione diversa che abbia
internet, sia un po' meno isolata, Robinvale è a 30 km di distanza e
Mildura circa 100...e i notebook hanno poca autonomia per pensare di
usarli davanti alla banca.
Ci chiama Diego, ha
un volo prenotato su Adelaide per domenica prossima, “perfetto ci
vediamo a Adelaide domenica”...
La strada per
Adelaide è lunga e noiosa, come tutte le strade australiane del
resto, il limite di 110 kmh da tenere in strade dritte, spesso le
vedi finire all'orizzonte senza vederci in mezzo una curva è una
bella rottura
...strade da
condividere con i truck, che anche loro hanno lo stesso limite,
comunque è bel tempo e contiamo di arrivare in 5 ore...
L'arrivo ad Adelaide
è una lunga e tortuosa discesa piena di traffico, inclinata come
poche si superano i 14°, ogni 2 km una piazzola di emergenza
ampiamente segnalata, ad uso di quei conducenti che sono restati
senza freni, sopratutto dei truck.
Il navigatore ci
porta davanti all'aeroporto, anche qui come dappertutto, non è
possibile parcheggiare....resto in macchina sperando di vedere il
nostro amico...come di rito passa lo sbirro che ci comunica che non
possiamo parcheggiare li....”ma va!!!....strano non lo
sapevamo...”per fortuna assieme al piedi piatti, intravedo
Diego....lo chiamo...il poliziotto sorride, anche se è un po'
contrariato....”che vuoi farci oggi ho vinto io...di solito vincete
voi!!!”...saluta e se ne va...carichiamo il bagaglio e prendiamo
direzione centro, visto che siamo qui decidiamo di restarci a dormire
e farci un giro, giusto per vedere un po' come è...cerchiamo un
ostello, la ricerca è più complicata di quello che
pensavamo....alla fine poco lontano da centro prenotiamo la nostra
camera per la notte...e ci andiamo a fare un giro in centro...
Deludente, al
contrario delle città australiane che abbiamo finora visitato,
Adelaide non ha carattere...si avete letto bene...uno stradone,
artisti di strada, negozi, ma
nessuna particolarità, pochissime persone in giro, eppure è sabato
pomeriggio, bella stagione, nemmeno freddo....mah!!!

La
situazione migliora drasticamente, un parco verde che praticamente
costeggia il mare per quanto la città è grande...giochi per
bambini, il trenino, con tanto di stazione e passaggi a livello, in
pratica una città miniaturizzata pensata per i più piccoli e per i
genitori che gli corrono dietro!!! Alla fine un tramonto che come
ormai l'Australia ci ha abituato... toglie le parole!!!
La
mattina dopo, colazione da un Macca's e partenza, destinazione
Robinvale, facciamo un altra strada che a giudicare dalla cartina
dovrebbe essere un po' più panoramica...questa passa in una zona
soggetta ad essere alluvionata, un fiume tutti gli anni esce dagli
argini, per cui non crea problemi alla viabilità stradale.
Qui
in Australia sono numerose le persone che hanno costruito la propria
casa galleggiante, la passione australiana per la pesca e la
navigabilità della stragrande maggioranza dei fiumi hanno fatto si
che molte anse fluviali siano abitate da vere e proprie
comunità.
Zone
che sono fornite di energia elettrica acqua potabile e servite da
strade di comunicazione, una sorta di camping galleggiante.

Arriviamo
a casa in tarda serata, sistemiamo il letto per il nostro
amico....domani è un altro giorno...
io
devo lavorare e Angela deve andare a scuola...Diego invece, si
prenderà “la tosca” e si farà un giro per le fattorie della
zona..nella speranza di finire i giorni per applicare il suo secondo
Working Holiday Visa.
Prossimo
post....Robinvale dintorni...
a
presto
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