martedì 29 novembre 2016

La strada inizia in salita...

Si e no un giorno di quiete relativa, la sistemazione dalla nostra amica non può essere che temporanea. Iniziamo subito un giro per agenzie per valutare i costi e le disponibilità.

Le agenzie immobiliari, sono non troppo diverse rispetto a quelle italiane. Tutte quante ci consegnano una lista delle abitazioni disponibili, con indirizzo, costo dell'affitto e il giorno nel quale è possibile visitare l'interno.
Si parte da un minimo di 130 dollari settimanali e poi a salire fino a anche oltre i 300.

Di tutte le liste selezioniamo le abitazioni dal prezzo minimo fino ad un massimo di di 200 dollari per settimana. 
Alla fine sono una decina di abitazioni da valutare, accendo il navigatore satellitare e iniziamo ad andarle a vederle. 
Le cose da valutare sono svariate. Angela lavora in un ristorante in centro e la scuola che frequenta, si trova non lontano dal centro cittadino. La migliore soluzione per noi sarebbe un flat, così vengono chiamati gli appartamenti a schiera, purtroppo costano!
Dopo un pomeriggio passato in giro a vedere case, scopriamo che alla fine il gioco vale la candela solo per quattro.

La migliore è situata non lontana dalla riva del fiume, in un complesso residenziale, molto ben curato. ...ha qualche difetto...il peggiore che saremmo obbligati a cambiare le targhe alla macchina oltre alle patenti, visto che trovandosi al di là del ponte, non è Victoria ma New South Wales. Messa così potrebbe anche non essere un problema....ma ad analizzare bene, l'ufficio di stato che si occupa di queste transazioni è piuttosto lontano e per quanto la maggior parte delle richieste possono essere fatte in rete, il cambio della targa e delle patenti è necessario farle presso lo sportello. Oltre a questo il costo, 210 $ a settimana, è al limite del budget che abbiamo prefissato.

Un altra è molto vicino al centro, il prezzo sarebbe giusto 160 $, al momento delle visita troviamo uno di quelli che potrebbero diventare i nostri i vicini, scambiamo due chiacchiere...sembra che qui ci sia qualche problema con il vicinato...pare che questo appartamento sia in mezzo alle case che il governo ha dato ai rifugiati, provenienti da altri paesi. Il "visa refuse" (visto per rifugiati) è rilasciato a tutte quelle persone che lasciano il proprio paese perchè a rischio di essere uccisi. Qui per la maggioranza sono provenienti dallo Sri Lanka e da alcune regioni dell' India. Di fatto, con questo visto non è possibile uscire dall' Australia se non con una richiesta alle autorità competenti, che raramente viene concessa.
Per il resto andrebbe bene, il prezzo va bene e il posto di lavoro e la scuola sono facilmente raggiungibili.

La terza è a Merbein, a circa 20 km di distanza da Mildura, è quella con il prezzo migliore 130 $, il navigatore mi da l'indirizzo sulla statale. Non c'è nessun appartamento. Dopo vari tentativi continuiamo ad arrivare in un punto e 500 metri dopo il GPS mi chiede di fare una inversione ad U. 
Mah...mi è impazzito il GPS...chiediamo ad un distributore anche il gestore ci conferma il punto. Purtroppo non sa nulla di appartamenti in affitto in zona...

Molliamo la macchina nel punto e facciamo un giro a piedi...uno spiazzo sterrato, piuttosto malmesso...poco più in la, molto difficile da vedere dalla strada, il cartello dell'agenzia immobiliare che ha in gestione l'appartamento, continuando lo spiazzo si trasforma in un ammasso di sterpaglie, la zona ha impellente bisogno di manutenzione. In estate potrebbe facilmente trasformarsi in un covo di serpenti e di insetti. Dietro tutto questo un gruppo di quattro casette a schiera, invisibili dalla strada perchè coperte da alta vegetazione, tutte disabitate, dietro, quella che sembra una officina meccanica abbandonata, con relitti di vecchie auto ormai ridotte a cumuli di ruggine. Il numero affisso accanto alla porta ci dice quale delle quattro è disponibile per essere affittata...La casa è attorniata da erba alta e numerosi oggetti da arredamento, da lungo tempo abbandonati, il muro di cinta è in parte franato.....ci basta così, non indaghiamo oltre. Solo per renderla accettabile è necessario un bel pò di lavoro....semmai si potrebbe chiedere uno sconto sull' affitto per il lavoro che saremmo costretti a svolgervi...per il momento la lasciamo come ultima opzione.

Resta da vedere l'ultima...un pò più lontana delle prime due dal centro, ma in un posto particolarmente tranquillo...ha un bel giardino, due posti auto coperti e a vederla dall'esterno sembra piuttosto grande...il prezzo non male, 190$ a settimana.

Dopo un pomeriggio di ricerca le case appetibili sono diventate tre.

Angela va a lavoro e io risolvo alcuni problemi nel suo laptop. Torna incazzata come un toro...il collega con il quale lavora non sembra essere il massimo...Purtroppo invece di essere a lavorare nel Pub dove aveva fatto la prova, Franco l'ha messa a lavorare in un altro ristorante sempre di sua proprietà. E' un pò il ristorante "IN" di Mildura...piccolo e confortevole. Ricavato in un vecchio magazzino in parte interrato. Contornato da mattoni rossi, messi li probabilmente nel 1800, da un muratore che probabilmente non sapeva come fare un muro dritto, oppure quel giorno era particolarmente ubriaco. Infatti in più punti sporge o rientra, rispetto a quella poteva essere una linea ottimale....ma in fondo è proprio questo che rende il locale particolarmente affascinante. Alcune botti di rovere, assieme alle luci soffuse, danno all'ambiente un intimità difficilmente ripetibile, almeno qui in Australia....

Speriamo bene, ma non sembra davvero un buon inizio. 

Mercoledì....la prima delle tre case è disponibile per la visita, sarà libera tra una settimana, raggiungiamo Avoca Pi, una traversa di Six street. Sono numerose le persone interessate, ci facciamo largo tra gli altri per visitare l'interno. Gli arredi sono ancora tutti al loro posto, due camere, entrambe grandi, soggiorno cucina e uno studio, che attualmente è arredato con un lettino da fisioterapisti e tutta l'oggettistica necessaria per questo lavoro. Nel soggiorno, una televisione grande come un campo da calcio!!!...l'affittuario deve essere un "malato" di programmi televisivi, sotto la Tv due decoder.

Il pavimento è piastrellato in un grigio chiaro, la cucina è a gas. Mi soffermo a guardare la cucina e la mobilia di questa. Visto che è l'unica cosa che resterà dentro casa, quando il fisioterapista se ne sarà andato. Sembra di recente costruzione, si vede che è usata, ma è in ottime condizioni. Le camere entrambe hanno il pavimento ricoperto di moquette, ne farei volentieri a meno...visto che ritengo impossibile mantenerle pulite. In ognuna è presente una cabina armadio, piuttosto capiente. La climatizzazione viene effettuata da una pompa di calore a gestione elettronica che provvede a mantenere la temperatura impostata sia in estate che in inverno.

Salutiamo l'agente immobiliare e ci prendiamo tempo prima di decidere, l'unico problema è che non ne abbiamo!
La discussione che segue è incentrata sulla possibilità di sub affittare la camera a qualcuno per diminuire il prezzo dell' affitto.
La serata la passiamo in pizzeria. Mario, siciliano di nascita ma Australiano di adozione, fa una pizza che non ha molto da invidiare alla maggior parte delle pizzerie italiane (prezzi compresi), forno a legna messo dietro al banco dove avviene la preparazione, il tutto posteriormente ad uno spesso vetro.
Ci chiede notizie di Nicola, il nostro amico che tra non molto avrà un bambino...La moglie si lancia su pronostici sul nascituro.
Secondo lui, la sponsorizzazione da parte di Franco non è molto veritiera (speriamo abbia torto)...ma ci chiede comunque barlumi in merito...da buon italiano non ne sa abbastanza per parlarne, parla per sentito dire...Alla fine resosi conto di essere piuttosto ignorante in materia (lui non ha avuto bisogno di una sponsorizzazione per restare, ha semplicemente sposato una Australiana) chiude il discorso dicendoci che gli piacerebbe anche a lui poter sponsorizzare qualcuno...andrà ad informarsi meglio (bravo fai bene, magari poi sponsorizzi noi!)

Al rientro, una Aborigena è fuori dalla porta di casa, all'interno tutte le luci spente..stanno dormendo alla grande e questa insiste a premere il pulsante del campanello.....che per la notte ha la suoneria disattivata. Gli passiamo vicino e ci chiede di chiamargli Marco, il compagno di Brail. Gli rispondo "dont' worry, I'll handle that" (tranquilla ci penso io).
Angela mi guarda sbalordita, gli faccio segno di evitare commenti. Varchiamo la porta e siamo avvolti da buio. 
Angela mi chiede: "ma che vuoi svegliare marco?"...
"non ci penso nemmeno"..."senti come dormono bene". I respiri profondi e regolari sottofondo, non danno adito a dubbi.

Mi giro chiudo la porta e spengo la luce del pianerottolo...immagino che la tizia si sia incazzata non poco appena ha visto spegnersi la luce...

Venerdi...altra casa da visitare, quella sul fiume...anche oggi c'è una moltitudine di persone...del tutto simile alla precedente. Qualcuno lo abbiamo già visto mercoledì. La casa è più carina della precedente, forse più grande, ma è difficile giudicare visto che qui manca la mobilia. Direi che il prezzo maggiore è dovuto solamente dal fatto che dalle finestre si vede un bello scorcio del fiume...purtroppo io devo viverci....non guardare il panorama dalla finestra!
Anche qui la cucina è in ottime condizioni e anche questa di recente costruzione, anche qui fornelli invece delle piastre elettriche, stesso sistema di climatizzazione.

Un saluto all' Agente immobiliare e accompagno Angela a lavorare....io ancora non ho iniziato nemmeno a cercarlo...lo farò appena avremo un tetto sulla testa.
Passo la serata in compagnia di Marco, tra due chiacchiere e qualche bottiglia di birra...

Alla fine del turno Angela è ancora più incazzata dell' altro giorno...questo tizio deve essere un bel rompi coglioni.... spero solo che tutto non salti per merito suo!!!

Lunedì....passo a prendere Angela, ha dovuto lasciare anzi tempo il ristorante per visionare l'ultima casa....La posizione sarebbe perfetta, si riesce ad arrivare in centro con una camminata di 10 minuti e per la scuola è possibile utilizzare anche il bus, una fermata è proprio davanti casa.

Anche oggi i possibili avventori sono molti. La maniglia della porta di ingresso è piuttosto malmessa, le porte all'interno idem...il pavimento è coperto con una pellicola di linoleum a disegni grigio scuri a somigliare ad una piastrellatura. La mobilia è piuttosto "arcaica", non ci sono i fornelli ma le piastre elettriche. Nelle camere due piccoli armadi con accanto uno specchio.
Nell'anti bagno c'è una lavanderia....il bagno è abbastanza piccolo da non poter montare una porta per essere diviso dalla lavanderia, è possibile solo montarci una tenda, che al momento non è installata.
Dietro è presente un piccolo resede ricoperto con erba di plastica...e nel quale si trova un tendi biancheria piuttosto grande. Ha installata l' aria condizionata ma non il riscaldamento....e sta anche per iniziare l'inverno...Anche questa volta salutiamo il responsabile e ci prendiamo un pò di tempo.

Dopo vari ripensamenti, decidiamo di provare, si provare perchè non è affatto certo che ce la diano, a prendere quest'ultima, che per quanto non ci piaccia, è quella messa meglio per i servizi.

Franco, ci scrive una lettera di referenze da presentare in agenzia al momento della stipula del contratto. Già che c'è chiama il titolare dell'agenzia. Finita la chiamata ci dice che dobbiamo solo andare a firmare le carte!!!  

L'agenzia ci da un formulario da riempire....chiedono il reddito e chi sono i nostri datori di lavoro.
La lettera di referenze, viene messa in mezzo a tutte le carte che abbiamo riempito.
Nei prossimi giorni ci faranno sapere, non ci speriamo molto, visto che non avendo un contratto di lavoro stabile (siamo tutti e due "casual") è possibile che qualcuno ci passi avanti.

I problemi di Angela con il collega continuano...mah...l'ambiente dei ristoranti deve essere proprio una merda!!!..Oppure siamo particolarmente sfigati.
Chiediamo a Brail, se questo personaggio ha avuto problemi con altri colleghi. Scopriamo che Angela è la sesta in ordine di tempo che ricopre la figura di secondo cuoco accanto a questo soggetto.
E che quello che è durato di più non ha superato il mese....alla grande!!! Figurati se riusciamo ad arrivare ad una sponsorizzazione...a quanto sembra è molto più probabile che finisca in rissa.

Alla terza settimana, chiamo Franco per fare due chiacchiere, non vorrei finisse davvero in rissa.
Colazione con il capo....dopo aver chiarito la situazione. Franco ci dice che in effetti sono stati molto ad essere sostituiti, ma che il personaggio è particolarmente capace e che non è di così facile sostituzione e che vedrà quello che può fare.

Nuvole nere si addensano all' orizzonte......sembra proprio di aver preso una cantonata di dimensioni storiche. Purtroppo se la situazione non si sblocca possiamo solo sperare che la scuola ci possa trovare qualche soluzione. E per quanto Angela sia molto ben voluta all'interno dell'istituto non è affatto detto che possano aiutarci....

Il telefono inizia a suonare Thunderstack degli AC/DC, è da poco che uso questa suoneria e mi da grosse soddisfazioni, Angela invece ha preferito il canto del Kookaburra un uccello locale.

E' l'agenzia, mi informa che la nostra richiesta è stata accettata e che dobbiamo andare a prendere le chiavi e pagare il bond (un mese di affitto in anticipo).

Per quanto contento, di aver trovato la soluzione, adesso ho un nuovo problema....un pò di mobili da metterci dentro. Almeno un frigorifero e un materasso...il resto lo compreremo!

Sentiamo Sammy. Con il suo strano italiano ci dice di passare da casa sua che ha un bel pò di roba da darci, tutta roba che è stata utilizzata nella casa che affitta.
Per quanto possa essere sfasciata per noi va benissimo!!!

Qualche chiamata per sapere se qualcuno affitta un furgone per andare a Melbourne...niente di niente...in aeroporto affittano solo auto, qualcuno mi consiglia di farmi prestare un carrello.
Niente di niente, non riusciamo a trovare un furgone nemmeno a pagarlo a oro!!
Chiediamo a Franco se conosce qualcuno che possa affittarcelo per un paio di giorni.

"Scusami...ma da quanto tempo è che lo cerchi?"
"Da qualche giorno perchè?"
"Come mai non lo avete chiesto a me?"
"Sinceramente non sapevamo che ce l' hai"
Taglia corto....dicendoci:
"Quando dovete andare?"
"Ancora non lo sappiamo, abbiamo un pò di mobili da prendere...appena Sammy ci dice che possiamo andare"
"Bene, il furgone è parcheggiato accanto alla stazione, è sempre li...ormai lo usiamo solo raramente, per cui basta che me lo chiedete un paio di giorni prima"..."E ricordate che per qualsiasi cosa, chiamatemi che se posso aiutarvi lo farò volentieri".
Lo dice, come potrebbe dirlo un padre ai propri bambini...

Che dire...definire Franco una brava persona è un eufemismo...in realtà è molto di più!...a prescindere da come possa finire, non potevamo trovare di meglio.
Fissiamo con Sammy per il fine settimana. Purtroppo non ha camere libere...dovremmo cercare un ostello.
Tra le varie persone che sentiamo prima di partire, oltre a Marco, che ci farebbe piacere vedere, visto che dopo l'esperienza in cucina è restato un caro amico, parliamo anche con Giulia un amica che lavorava per Sammy, come estetista e che aveva legato molto con Angela.

Ha un divano disponibile e se per noi va bene possiamo occuparlo...bene adesso abbiamo anche un letto.

Prima di partire Franco ci consegna le chiavi e una carta prepagata di una catena di distributori...sono un pò sbalordito...
"Scusa ma con questa che ci faccio?"
"Ci metti la benzina!"
Affermazione che somiglia di più a un ordine, piuttosto che a un consiglio!
Per quanto possa discutere, è una guerra persa. Franco non sente ragioni...
"E portami le ricevute, che le metto in bilancio!"

Come sempre il viaggio per Melbourne è di una noia mortale...il furgone va alla grande, si viaggia forse meglio che in macchina...un unico difetto, uno spiffero che non capisco da dove arriva, mi surgela il piede dell'acceleratore....e nonostante tutti i tentativi di orientare il getto dell'aria calda ai piedi...ottengo come unico risultato un abitacolo invivibile da caldo.....fermo restando il piede destro congelato!...Mah...
Visto che andiamo a Melbourne decidiamo di passare dal consolato a registrare il matrimonio, visto che in Italia non è arrivata la registrazione. Evidentemente la signora che ci ha sposato non ha inviato le carte, come aveva promesso....poco male....

Passiamo da Sammy e come sempre i tre bambini stanno litigando!!!...un classico....le grida si sentono da fuori casa!
Soliti convenevoli poi ci dice di passare da casa di suo padre, dove ha il magazzino con tutti mobili.
Giulia ci sta aspettando, è una ragazza molto carina, bionda con capelli lisci e lunghi, occhi azzurro ghiaccio è una ragazza molto sensibile e carina. E' nata in Italia ma è di origine sud americana. Assieme a lei il suo nuovo fidanzato...Robert, un giovanotto magro e alto che si diletta a giocare a calcetto...capelli scuri, dei quali ha da tempo rinunciato a tentare di avere un controllo. Ed una simpatia innata.
Si è da poco laureato in ingegneria e sta valutando se andare a cercare lavoro a Perth, presso qualche compagnia mineraria...
E' di origine italiana ma sono molti anni che vive qui, non ha ancora perso l'accento del nord Italia e il suo italiano non ha inflessioni British.
Usciamo per una birra e per mangiare qualcosa, chiamiamo Marco che purtroppo sta lavorando e semmai potrebbe essere possibile vedersi domani sera.
Aggiudicato, domani sera pizza....alla pizzeria di un amico di Robert, che ha appena vinto un premio come la migliore pizza al mondo. Un concorso organizzato a Modena e al quale possono partecipare tutti i pizzaioli che operano al di fuori del territorio Italiano.

Il pizzaiolo è un livornese!!!....un personaggio!, è piuttosto anziano, ha uno sguardo arcigno, messo sopra a un sorriso da buontempone...è divertente e racconta le barzellette, per quanto non sia più un giovanotto...sforna più di 100 pizze per sera....la pizza che ha vinto il premio è ottima!...anche se io la preferisco un pochino più panciuta, questa invece è molto sottile...forno a legna e tanta maestria nel guidarlo....

La serata finisce quasi alle due di notte, con Silvio che dopo aver chiuso la pizzeria e tirato giù la saracinesca (altrimenti vengono a rompermi i coglioni tutta la notte) inizia a raccontare barzellette...ci fa sbudellare dal ridere...alla fine dopo aver ingurgitato qualche ettolitro di birra....andiamo a dormire divertiti...Silvio sarà di sicuro un punto di arrivo tutte le volte che ritorneremo a Melbourne!

La mattina inizia presto...prima destinazione consolato italiano a Melbourne...dopo aver lottato per circa 20 minuti per trovare un parcheggio, se ne libera uno proprio davanti al consolato, al 509 di St.Kilda Road....il palazzo è bello, l' ingresso con porta girevole in vetro, immette in un ampio salone nel quale trovano posto alcune statue di arte moderna...una scalinata in marmo rosso al centro porta al primo livello, dove si trova l'ufficio che cerchiamo.

Ci avviciniamo....come nella migliore delle tradizioni, è chiusa!...controlliamo gli orari...dovrebbero essere aperti!....forse sono in pausa cappuccino?!...nonostante si sia dall'altro capo del mondo, qui siamo in territorio Italiano...e ce ne siamo subito accorti!

Aspettiamo, dopo un pò un signore viene ad aprirci...si attraversa una porta e si cambia continente...l'arroganza diventa uno standard e l'educazione un optional...e ovviamente la capacità di creare problemi invece che risolverli cresce in modo spropositato!!...

Dopo una breve discussione con quello che ci ha aperto, ci avviciniamo allo sportello...il tizio è al di là del vetro, parla un buon italiano ma con forte accento inglese, probabilmente è nato qui da genitori italiani. Magari proprio qui al consolato...la spintarella di famiglia...un classico tutto italiano.
Ha l'aria trasandata, una camicia a righe colorate, due vistose macchie di sudore sotto le ascelle, pantaloni neri che non riescono a contenere una pancia che deborda da tutte le parti, testa con incipiente calvizie.
"Buon giorno, volevamo registrare il nostro matrimonio"
"Ce l'avete un appuntamento?" (un classico, detto con tutta l' aria beffarda che aveva)
"No, perchè?"
"Qui facciamo tutto, ma solo su appuntamento"
"Mi scusi, ma siamo qui solo oggi poi dobbiamo tornare a Mildura"
Con la peggiore delle controvoglie, apre un registro
"Avete in certificato?"
"Si eccolo"
"Mi serve anche la vidimazione del governo Australiano e la traduzione oltre al passaporto"
"La traduzione eccola, la vidimazione come faccio a farla?"
Prende un foglio con sopra scritte tutte le carte necessarie (un foglio solo!!...un miracolo di solito tirano fuori un libro).
"Ma tanto non ce la facciamo oggi chiudiamo alle 1.00"
"Fate le carte e poi prendete l'appuntamento"
Non mi ricordavo che tutte le volte che entravo in un ufficio in Italia ne uscivo incazzato per aver perso solo tempo....fuori manca solo la scritta "PERDETE OGNI SPERANZA O VOI CHE ENTRATE"...forse Dante quando scrisse la Divina Commedia pensava di predire il futuro...Mah...fatto sta che esco incazzato come un lupo....non c'è verso lo statale fa venire l' orticaria anche qui!!

Leggiamo il foglio e andiamo all'ufficio di stato australiano per questa vidimazione. E' in mezzo alla city per cui è un problema non da poco parcheggiare il furgone. Alla fine scopriamo un parcheggio poco lontano, ma per lasciare la macchina mezzora servono 5$...una rapina!

Saliamo le scale, le persone presenti e in fila ai vari sportelli ci fanno venire l'orticaria...si prevede di restare qui per il resto della giornata!

Prima di varcare la soglia veniamo intercettati da un tipo, il quale ci chiede che cosa dobbiamo fare.
"Hi, good morning, what you need to do?"
"Dobbiamo vidimare il nostro certificato di matrimonio"
Ci da un form da compilare e ci dice di andare allo sportello numero 4, dopo averlo compilato.
Nel form ci viene richiesto i dati personali e di specificare il servizio di cui abbiamo bisogno.
Ci mettiamo in fila...siamo al quarto posto. Dopo pochi minuti siamo davanti allo sportello!!!
Consegnamo il form e il certificato, abbiamo sbagliato a compilarlo!...Spieghiamo alla ragazza a cosa ci serve la vidimazione, lei sorridente ci risponde che ha capito ma che è sbagliata la richiesta, non basta la vidimazione serve una autenticazione e per questa è necessario il timbro e la firma autografa di un funzionario di stato.
Insistiamo..."at the Italian Consulate told us that just the endorsement!"
"I understand but apparently they were wrong"
Andiamo bene...il panzone manco sapeva le carte che ci servivano!
Corregge il form e ci dice che ce lo spediranno a casa, perchè al momento il funzionario di stato non può firmarlo....sconsolati paghiamo e usciamo...l'unica gioia è che non sono passati più di 15 minuti dal nostro ingresso nell' ufficio...esattamente come succede in un qualsiasi ufficio postale italiano...

Saliamo sul furgone, il kookaburra canta dalla suoneria del telefono...è il funzionario!!!...Ci chiede quanto siamo lontani e se per noi era possibile ritornare....

"You live far away I'll formed soon" (vivete molto lontano ve lo firmo subito)

....ecco..... uguale uguale all' Italia...torniamo sui nostri passi rientriamo nell'ufficio....e la ragazza che era allo sportello ci intercetta e ci accompagna davanti al gate. Prende le nostre carte e dopo si e no un paio di minuti, il funzionario ci riporta il certificato firmato, mentre la ragazza serve un altra persona....lascio a voi i confronti con quello che normalmente vi succede negli uffici di stato Italiani.

Andiamo da Sammy...tra tutti i residuati di magazzino ci da un mobile da soggiorno, un tavolino da fumo da riparare, un letto un tavolo da cucina con 6 sedie, una lavatrice, un forno a microonde e un divano...sarebbe compreso anche il materasso con il letto....purtroppo dopo averci combattuto per più di un ora non riusciamo a caricarlo, in sostituzione ci da due materassi singoli!!
Purtroppo non ha un frigorifero funzionante... Direi che va benissimo anche così!! chiamiamo Robert per salutarlo. Ci informa che ha un pò di piatti e altra oggettistica da cucina, di alcuni suoi amici che si sono spostati a Perth e che se ci servono possiamo prenderli.

Passiamo da casa sua e carichiamo anche quelli.

Riprendiamo la via di casa...le solite noiosissime 6 ore...e non possiamo fare tardi...stasera Angela deve lavorare, spero solo che non degeneri in rissa!!

Alla fine facciamo in tempo anche a scaricare il furgone, per poi riconsegnarlo a Franco....

Prossimo post

"Forse un pò di discesa"


Ciao a presto


P.S. Mi scuso con tutti i miei lettori (che non siete per niente pochi, grazie), per il fatto che non riesco a pubblicare i miei post con una cadenza regolare....purtroppo e anche per fortuna a volte (come in questo periodo) sono piuttosto preso da impegni di lavoro...e quando torno, spesso sono troppo stanco per avere voglia di scrivere....perdonatemi!!!


sabato 5 novembre 2016

inizia l'ultima tappa

...I giorni si susseguono rapidi, il lavoro dal dentista, ormai da troppo tempo rimandato. Lavoro che non ho fatto in Australia non per fattori economici oppure professionali, i dentisti Australiani non hanno nulla da invidiare ai nostri, nemmeno nei prezzi.

Ho preferito farlo in Italia semplicemente perchè, era un intervento da anni messo in preventivo con il mio dentista, persona che merita la mia più profonda stima e amicizia, che ormai da molti anni si occupa della mia cavità orale.

I "ragazzi" del movimento ci invitano a cena, faccio tardi per via di uno degli appuntamenti, come sempre con loro è come essere sempre stato a casa!...Tanta è la simpatia che riescono a infondere e per quanto io sia diventato critico nei confronti della dirigenza, quello che ho con loro condiviso, supera di gran lunga la mia criticità...loro sono semplicemente stupendi. Sono felice in mezzo a loro, sono combattenti che come me sognano un futuro migliore di quello che ci stanno preparando le classi dirigenti....e non smetteranno mai di lottare...Fa piacere vedere nuove facce e nuove idee, e se anche i nuovi non li conosco personalmente so che i "vecchi" faranno un buon lavoro.

Altri appuntamenti...non riusciamo a vedere tutti quelli che avremmo voluto, cosa che per altro era probabile, telefono ad alcuni che purtroppo non avrò modo di incontrare, Angela fa lo stesso.

Ci incontriamo con una coppia di suoi amici che ci hanno chiesto informazioni, di prima mano, riguardo all'Australia. Cerchiamo di fugare i dubbi e le incertezze che hanno.
Ancora una volta mi rendo conto che troppi, forse tutti, hanno una idea molto superficiale delle possibili difficoltà che potrebbero incontrare.
Anche loro hanno dei preconcetti, sbagliati, basati più che altro sul "sentito dire", che, manco a dirlo non ha nulla a che fare con situazioni legislative reali.
Alla fine dell'incontro, spero di averli aiutati a costruire un loro percorso.

Un salto in comune per cambiare la residenza di Angela, si trasforma in una sorta di incubo. Le leggi italiane, come sempre sono qualcosa di impossibile.
Alla fine riusciamo, ma abituati con quello che succede all'altro capo del mondo, la seppur minima comprensione che avevamo in merito ai nostri legislatori, svanisce come neve al sole...Potrei entrare nel merito, ma preferisco evitare.
Veniamo inoltre a conoscenza che il nostro matrimonio non è stato comunicato ai nostri comuni di residenza. Ci viene consigliato di passare al consolato di competenza, nel nostro caso Melbourne, altro luogo, che ci dicono, da evitare accuratamente, se non si vuole  uscire con il mal di testa.

Devo rinnovare la patente e ricevere una carta di credito, in sostituzione di quella scaduta.
Queste due cose assumeranno contorni comici, per raccontarle vi rimando in fondo al post nel quale ho fatto una fedele cronaca dei fatti.

Un salto a Lerici a trovare dei cari amici, al nostro arrivo la sorpresa più meravigliosamente incredibile...aspettano un bambino, il pancione non può essere nascosto...per cui con molta grazia chiedo...

"ti vedo ingrassata...fossi in te mi metterei a dieta".... e lei ..."mica è colpa mia è lui che mi fa mangiare troppo"...indicando il compagno....

cosa che scatena l'ilarità generale..."fagiolino", questo è il nome con cui per il momento, viene identificato il nascituro. Nascerà tra tre mesi, momento in cui sarò molto vicino a sapere se questa mia avventura si trasformerà in una vittoria oppure in una sonora sconfitta, ma per il momento preferisco non pensarci. Preferisco godermi la serata spensierata, con amici che non vedo ormai da più di un anno....

Cogliamo l'occasione di passare il pomeriggio successivo con Max e Alex, una coppia di amici che abbiamo conosciuto nella terra dei canguri, ma che dopo 3 anni di permanenza si sono dovuti arrendere. Purtroppo non ce l'hanno fatta. Nonostante l'impegno e tutto il lavoro fatto, si sono dovuti arrendere davanti ad un datore di lavoro, che dopo averli sponsorizzati, si è reso protagonista di comportamenti quanto meno discutibili.

La cosa buona è che l' hanno presa con filosofia, attualmente lavorano presso un agriturismo e si trovano bene. Anche se quando parlano dell'Australia si percepisce un pò di amaro in bocca.
Mah....dovrò abituarmici, mi potrebbe succedere lo stesso. Immagino che se dovessimo fallire non sarà affatto facile ricominciare, in un paese che sempre di più sta andando a rotoli...meglio non pensarci!
 Gli ultimi giorni, siamo invitati al matrimonio di un caro amico, sinceramente non potevo mancare la scelta dei giorni del rientro è stata fatta anche in funzione di questa cerimonia.
Il luogo scelto, uno dei borghi più belli d'italia.
Il rinfresco successivo è degno di un cuoco di prim' ordine. Cosa da non sottovalutare, visto che lo sposo è proprio un cuoco di straordinaria levatura.
Purtroppo devo lasciare il rinfresco troppo presto devo vedere un altra persona, Matteo mi conosce bene, sa che non sono tipo di lasciare qualcuno indietro, mi abbraccia e mi promette di venirmi a trovare. Dal canto mio spero di poter andare anche alla seconda cerimonia a Seoul, sua moglie è Coreana.
Prima di ripartire devo anche vedere Giuliana e Murizio.
Questa è una tappa obbligatoria, per numerosi motivi. Non ultimo il fatto che davvero sono due nostri tifosi sfegatati, ma più che altro per ringraziarla per l'aiuto che mi ha dato risolvendomi problemi, che dall'altro capo del mondo non potevo risolvere. Purtroppo l'italia (in questo caso doverosamente minuscola) è sempre frutto di problemi anche se ti trovi il più lontano possibile.
Sono tutti e due visibilmente emozionati io non credo di essere da meno è una gioia vederli. Sapere che posso contare sempre su di loro è qualcosa di molto importante per me. E la cosa è reciproca...sono davvero super!!!

Il viaggio verso il "Leonardo da Vinci" è quanto meno spassoso, una lunga sosta a Porto S.Stefano, giusto per lasciare l'Italia con il ricordo di uno dei luoghi più belli del nostro paese, pensando al fatto che se tutto va come speriamo, saremo "segregati" al bordo del deserto per almeno 2 anni...il mare diventerà presto solo un bel ricordo....l'idea non mi piace affatto....ma in un modo o nell' altro sapevamo che poteva succedere. L'Australia è grande...molto grande...e la cosa non la si percepisce fino a quando non ci si mette piede...

Check-in....controllo passaporti....uno spuntino...ed è già l'ora di imbarcarsi. Appena varcata la soglia d'ingresso dell'aeromobile,  mi ricordo di non aver nemmeno questa volta chiesto i posti vicino alle uscite...cosa che in un viaggio lungo come il nostro può fare la differenza, visto che non sono presenti i sedili della fila davanti. Spero di ricordarmelo al prossimo chek-in.

Dieci ore passano con la solita noia, tra pensieri...minuti di scomodissimo sonno...solitudine....sembra impossibile ma in un modo o nell'altro non si riesce nemmeno a scambiare due chiacchiere...succede sempre allo stesso modo, io sono sveglio, Angela dorme...oppure viceversa.....e poi, in fondo di che cosa dovremmo mai parlare, "pressati in un "tubo" che viaggia a 850 kmh a 12000 metri di quota...

Rincoglioniti, come di solito succede scendiamo a Shangai. Un paio d'ore di sosta e di nuovo, seduti nel "cubicolo"...i formicolii alle gambe cominciano a farsi sentire, faccio due passi nel "tubo",  è provvidenzialmente oscurato, nella speranza che i passeggeri non rompano troppo le balle all'equipaggio. Cosa che sembra riuscire abbastanza bene...Un bip, ci avverte di legarsi al sedile, entriamo in zona turbolenta. Qualche scossone, ma nulla di particolarmente drammatico, se paragonato con altre esperienze avute in passato. Vibrazioni.....l'acqua nel bicchiere, forma piccole onde concentriche.

Come una sorta di liberazione le luci in cabina si accendono...ancora 40 minuti e poggeremo di nuovo i nostri piedi sul suolo australiano... inizia la discesa, piuttosto movimentata....flap e slat (ipersostentatori alari) fuori..... una lunga virata a destra ci allinea alla pista....guardo fuori da finestrino, sotto di noi i capannoni della zona industriale nella quale fino a poche settimane fa lavoravo, chissà se qualcuno dei colleghi sta guardando in cielo, ignaro che io sto facendo lo stesso.

Allineamento concluso...carrelli fuori....è un attimo, sotto di noi compare la pista....siamo arrivati....

Controllo passaporti, quello australiano è come si sa piuttosto noioso. Questa volta però, il funzionario, una ragazza, intuisce che siamo italiani..anche lei lo è.... e come per magia le cose diventano semplici...due chiacchiere nella lingua del bel paese, ci chiede se siamo in ferie...poi alla verifica dei documenti capisce che per noi non sono più ferie...allora inizia a prodigarsi di consigli con una simpatia e solidarietà che è propria degli italiani in "trasferta"... i controlli per quanto minuziosi come sempre questa volta acquisiscono i connotati di una allegra chiacchierata con un vecchio amico...

Recuperiamo i bagagli e andiamo direttamente alla piattaforma dello skybus, un servizio di pulmann che collega l'aeroporto alla stazione centrale.
Ci mancano solo 15 minuti di metrò....Sammi e la moglie Chalara ci aspettano per i saluti di rito. Ci ospitano a casa loro per un paio di giorni. I bambini tornano da scuola e la casa si anima...poche volte ho visto ragazzi cosi turbolenti!!

Chiamiamo Brail, chiedendo se ha ancora disponibile la camera che abbiamo usato il mese scorso.
La risposta è positiva, ci mettiamo daccordo per gli orari e la data prevista del nostro arrivo.

Il carico della "tosca" è quanto mai drammatico....dopo aver utilizzato tutti gli interstizi scopriamo, come se ce ne fosse stato bisogno, che tutto non ci entra!!!...ci tocca lasciare una borsa e il climatizzatore portatile, al prossimo trasloco o compriamo una macchina più grande oppure un carrello!!!....un abbraccio agli amici che ci hanno ospitato per così lungo tempo, con la promessa di restare in contatto. Cosa quanto meno certa.....

Da Brail, non proviamo nemmeno a scaricare tutto...giusto le borse con i vestiti. La prima cosa da fare è passare al ristorante per sapere quando Angela inizierà a lavorare....

Franco, ci sta aspettando, davanti a un caffè (molto italiano) seduto ad un tavolo del Pub. Senza troppi preamboli, ci informa che Angela lavorerà non al Pub ma al ristorante in supporto ad un cuoco, anche lui italiano e che tra pochi giorni richiederà il visto permanente, dopo aver passato i 2 anni previsti di sponsorizzazione.

Ci chiede dove abbiamo trovato alloggio e di metterci in cerca di una casa, se necessario penserà lui a garantire per noi!...Caspita!!!...non ci aspettavamo tanta disponibilità.

Chiediamo notizie di Andrea...al momento si è spostato a Melbourne, in cerca di soluzioni!!! Non è stato possibile sponsorizzarlo.... Mi si gela il sangue....questa nostra decisione potrebbe diventare il nostro peggiore abbaglio, da quando siamo qui...un errore che potrebbe costarci estremamente caro!!!...

Appena fuori, il panico avvolge Angela....come dargli torto....ha come me molto chiara la situazione.
Per quanto cerchi di buttare acqua sul fuoco, potrebbe davvero essere la cazzata che non abbiamo ancora commesso!!!

Chiamiamo Andrea...il quale sdrammatizza e ci conferma quello che Franco ci ha detto. In pratica è stato messo in stand-by fino a data da destinarsi....al contrario di lui noi non possiamo permettercelo.
Il nostro visto scade tra 6 mesi e per allora dobbiamo aver trovato delle soluzioni definitive altrimenti il prossimo sarà un viaggio di sola andata......

prossimo post

"la strada inizia in salita"

qui sotto il post che scrissi per facebook...che più in alto vi avevo promesso, buona lettura

ciao a presto






STORIE DI ORDINARIA FOLLIA


Non ho mai usato facebook per scrivere quanto mi capita giornalmente e non lo ritengo nemmeno lo strumento più appropriato, oggi però farò una eccezione, non sarà un solo giorno...ma una serie di fatti concatenati avvenuti durante il mio recente e breve soggiorno in Italia.

Questi pochi giorni erano stati scelti con cura, per rinnovare una patente, recuperare una carta di credito in scadenza e altro ancora, cose che non potevo fare durante il mio soggiorno in Australia se non con problemi senz' altro maggiori....(così credevo!!!)

Andiamo con ordine, per il rinnovo della patente mi reco, appena arrivato, in una scuola guida mi viene dato l' appuntamento per la visita medica 4 giorni dopo, poco male ne ho altri 10...vado dal dentista (altra cosa che avevo da fare) e aspetto il mio turno per salire sul “patibolo”....mentre aspetto ricevo un sms, nel quale “la Regione Lombardia” mi informa che il mio appuntamento presso “l' Ospedale Bellini” è confermato...

Come? Cosa?...io non ho prenotato nessuna visita presso un ospedale Lombardo!!!, nel testo trovo un numero verde, decido di comunicare che hanno un numero di telefono sbagliato, anche solo per il fatto che magari l'utente che ha fatto la prenotazione potrebbe non avere la conferma.

Dopo un paio di squilli parte la consueta musica, quella che normalmente ci accompagna tutte le volte che abbiamo necessità di parlare con un ufficio pubblico...passano un paio di minuti, poi risponde un operatore:

“Buon giorno in cosa posso esserle utile?”
“Buon giorno, volevo solo comunicarle che mi è arrivato un sms nel quale mi si conferma un appuntamento che non ho mai preso”
“Capisco, non può cancellare l'sms e basta?”
Mi scusi, ma magari quello che ha prenotato potrebbe non essere informato, e poi se dovete richiamarlo per qualche motivo?”
“Va bene, mi sembra di capire che abbiamo un numero sbagliato” (ma và? Ho trovato un genio!)
“Le passo l' interno che ha questo tipo di competenza” (accidenti un interno specifico, allora è complicato cambiare un numero di telefono in un server!)

Di nuovo la musica, ma rispetto a prima è cambiata...un altro paio di minuti di attesa...mi risponde un altro operatore (cavolo mi hanno passato davvero ad un operatore specifico!!)

“Buon giorno come posso esserle utile?”
Spiego di nuovo la situazione, chiedendo se possibile di cambiare il numero, visto che presumibilmente potremmo evitare altri e più gravi problemi...
“Mi scusi ma perché non cancella l' sms?” (ovvio che quando si alza il livello cresce anche lo scarso quoziente intellettivo)
“Abbia pazienza, ma se l'utente che ha fatto la prenotazione non può essere contattato, come fate?...Se ci fosse una urgenza, riguardante la sua salute?...mi faccia la cortesia, quanto meno cancelli il mio numero!”
“Mi scusi, a lei cosa gliene importa se la signora (bene adesso sappiamo che è una signora!), non si presenta all'appuntamento, cancelli sms e non si preoccupi”
“Bene!, posso avere gli estremi della signora in questione, vedo se posso contattarla io!”
“Certo che no!!, per la legge sulla privacy questo non è possibile”. (la legge sulla privacy è provvidenziale, quando si tratta di evitare di far qualcosa)
“Ok, mi scusi per averla disturbata, arrivederci”
“Arrivederci”.

Passa qualche giorno, vado alla scuola guida per la patente...il medico non c'è e per tanto mi rimandano a 3 giorni dopo.

Mi ricordo che ho carta di credito in scadenza, purtroppo in casa nessuno ha visto ne la ricevuta della raccomandata, ne una busta contenente la mia carta di credito nuova...
Chiamo in banca, mi confermano che la carta di credito è stata spedita da 15 giorni...brutta storia, evidentemente i miei si sono persi la ricevuta della raccomandata.
Chiedo se possibile un nuovo invio, mi bloccano la carta che era stata spedita e ne inviano un altra, mi garantiscono che arriverà in un paio di giorni.

La mattina dopo mi arriva una mail, nella quale mi si chiede di cambiare il mio indirizzo perché la carta è tornata al mittente...
Nuova chiamata in banca, mi confermano che la nuova carta non è stata spedita e che l'altra è tornata indietro.
L'operatore mi dice che volendo può spedirla anche in Australia (luogo dove vivo attualmente), basta che possa verificare l'indirizzo...siccome dovrebbe arrivare in un paio di giorni, lascio perdere e confermo l'indirizzo di spedizione...

Arriva l'appuntamento, con il medico per la visita della patente, di nuovo il medico non può essere presente, nuovo rinvio altri 3 giorni...

La data del mio ritorno nella terra dei koala si avvicina, decido di chiamare in banca per avere il numero della raccomandata in modo da lasciare una delega per il ritiro in caso fossi già partito...anche se mi dicono che dovrebbe essere in consegna per il giorno dopo...

La sera vado alla scuola guida, la disordinata fila arriva in strada, il medico è in ritardo, nessuno sa perché o quando arriverà, ma è certo ARRIVERA'....dopo 40 minuti eccolo, pure piuttosto incazzato, magari ha ragione di esserlo, almeno quanto lo sono io!
La visita è piuttosto rapida, in fondo ci vedo bene e per fortuna godo di buona salute!
Pago, la patente mi arriverà dopo 2 giorni (lo stato è stato decisamente più efficiente del privato, ma i nostri politici non sostenevano il contrario?)

Tre giorni, trovo la ricevuta nella cassetta della posta, grande!!!...nel leggere la ricevuta scopro che non mi sarà possibile ritirare la carta di credito se non dopo che siano passati 4 giorni (perfetto, sarò in volo), a quel punto, sarà in giacenza presso l'ufficio postale. Già mi ero scordato l'essenziale, le poste italiane per risparmiare usano i corrieri privati per la consegna delle raccomandate (infatti con l'enorme risparmio che hanno offrono i servizi più cari al mondo).
Nella lettura scopro che è possibile telefonare per prenotare un nuovo passaggio, interessante servizio almeno posso chiedere che vengano quando sono sicuro di essere a casa.
Dopo i consueti minuti passati a digitare numeri sulla tastiera per arrivare al servizio giusto, parlo con un operatore che mi informa che ho sbagliato! E mi consiglia la sequenza numerica giusta...
“NUOVO GIRO NUOVA CORSA”...ricomincio da capo e per fortuna arrivo dove devo arrivare...L'operatrice (di Livorno) mi mette in lista per una nuova consegna l' indomani mattina, data nella quale è prevista la mia partenza, fortunatamente nel tardo pomeriggio e anche se devo accompagnare mio padre in ospedale per degli esami, posso lasciare mia moglie con la delega per il ritiro in casa...

In ospedale mentre aspetto che mio padre abbia finito, arriva una telefonata, numero privato, di solito non rispondo perché è solo pubblicità. Oggi invece mi sento di buon umore, premo il tasto verde.....
“Buon giorno, parlo dall' Ospedale Bellini, potrebbe passarmi la signora Rosa?” (GRANDE!!!)
“Buon giorno, qui non c’è nessuna signora Rosa”...”ho chiamato giorni fa, per comunicare che avevate un numero sbagliato, vedo con piacere che nessuno si è posto il problema di cambiarlo!”
“Mi pare strano, ma è possibile parlare con la signora Rosa?” (insiste anche!!)
“Ok, andiamo con ordine, mi è arrivato un sms che mi confermava l’appuntamento per un esame, un appuntamento mai preso, ho chiamato il numero verde per far togliere il mio numero dal vostro database, in quanto è sbagliato!, speravo che qualcuno ci avesse pensato!”...”invece sembra di no!”… “ se mi dà l’indirizzo penso io a scrivere alla signora Rosa per invitarla a comunicare un diverso numero telefonico”...”Mi auguro che non sia grave il problema che la signora ha”
“ No deve solo ripetere l’esame”...”e poi per la legge sulla privacy non posso darle l’indirizzo” (che legge provvidenziale”)
“Meno male”….
“Allora mi conferma che questo non è il numero della signora Rosa?” (alla grande questo ha la segatura nel cervello)
“Si glielo garantisco, provveda a cambiarlo la prego, non vorrei far perdere qualche appuntamento alla signora”...”Arrivederci”

Nel frattempo mio padre ha finito, mi chiama Angela, gli amici che ci accompagneranno all’ aeroporto sono arrivati, gli dico che sto partendo e di aspettarmi a casa dei miei.

Arriviamo assieme…
I convenevoli di rito poi:
“I postino è passato?”…
“Vuoi ridere?”...”E’ passato e ha lasciato nella cassetta della posta un altra ricevuta!”
“Come sarebbe a dire?!?!”...” Non ha suonato per consegnarti la raccomandata?!?!?!”
“Certo che no!”
Perfetto, dopo le chiamate, la richiesta specifica per essere certo della consegna, mi tocca mandare mia sorella alla posta per ritirare la mia carta di credito e quello che è peggio mi tocca farmela spedire in Australia, dopo ovviamente essere partito senza!!!

Salgo in macchina, destinazione aeroporto e a seguire Melbourne…

Ogni tanto qualcuno mi chiede come mai me ne sono andato dall’ Italia, credo che quanto sopra sia più che sufficiente come spiegazione.