sabato 5 novembre 2016

inizia l'ultima tappa

...I giorni si susseguono rapidi, il lavoro dal dentista, ormai da troppo tempo rimandato. Lavoro che non ho fatto in Australia non per fattori economici oppure professionali, i dentisti Australiani non hanno nulla da invidiare ai nostri, nemmeno nei prezzi.

Ho preferito farlo in Italia semplicemente perchè, era un intervento da anni messo in preventivo con il mio dentista, persona che merita la mia più profonda stima e amicizia, che ormai da molti anni si occupa della mia cavità orale.

I "ragazzi" del movimento ci invitano a cena, faccio tardi per via di uno degli appuntamenti, come sempre con loro è come essere sempre stato a casa!...Tanta è la simpatia che riescono a infondere e per quanto io sia diventato critico nei confronti della dirigenza, quello che ho con loro condiviso, supera di gran lunga la mia criticità...loro sono semplicemente stupendi. Sono felice in mezzo a loro, sono combattenti che come me sognano un futuro migliore di quello che ci stanno preparando le classi dirigenti....e non smetteranno mai di lottare...Fa piacere vedere nuove facce e nuove idee, e se anche i nuovi non li conosco personalmente so che i "vecchi" faranno un buon lavoro.

Altri appuntamenti...non riusciamo a vedere tutti quelli che avremmo voluto, cosa che per altro era probabile, telefono ad alcuni che purtroppo non avrò modo di incontrare, Angela fa lo stesso.

Ci incontriamo con una coppia di suoi amici che ci hanno chiesto informazioni, di prima mano, riguardo all'Australia. Cerchiamo di fugare i dubbi e le incertezze che hanno.
Ancora una volta mi rendo conto che troppi, forse tutti, hanno una idea molto superficiale delle possibili difficoltà che potrebbero incontrare.
Anche loro hanno dei preconcetti, sbagliati, basati più che altro sul "sentito dire", che, manco a dirlo non ha nulla a che fare con situazioni legislative reali.
Alla fine dell'incontro, spero di averli aiutati a costruire un loro percorso.

Un salto in comune per cambiare la residenza di Angela, si trasforma in una sorta di incubo. Le leggi italiane, come sempre sono qualcosa di impossibile.
Alla fine riusciamo, ma abituati con quello che succede all'altro capo del mondo, la seppur minima comprensione che avevamo in merito ai nostri legislatori, svanisce come neve al sole...Potrei entrare nel merito, ma preferisco evitare.
Veniamo inoltre a conoscenza che il nostro matrimonio non è stato comunicato ai nostri comuni di residenza. Ci viene consigliato di passare al consolato di competenza, nel nostro caso Melbourne, altro luogo, che ci dicono, da evitare accuratamente, se non si vuole  uscire con il mal di testa.

Devo rinnovare la patente e ricevere una carta di credito, in sostituzione di quella scaduta.
Queste due cose assumeranno contorni comici, per raccontarle vi rimando in fondo al post nel quale ho fatto una fedele cronaca dei fatti.

Un salto a Lerici a trovare dei cari amici, al nostro arrivo la sorpresa più meravigliosamente incredibile...aspettano un bambino, il pancione non può essere nascosto...per cui con molta grazia chiedo...

"ti vedo ingrassata...fossi in te mi metterei a dieta".... e lei ..."mica è colpa mia è lui che mi fa mangiare troppo"...indicando il compagno....

cosa che scatena l'ilarità generale..."fagiolino", questo è il nome con cui per il momento, viene identificato il nascituro. Nascerà tra tre mesi, momento in cui sarò molto vicino a sapere se questa mia avventura si trasformerà in una vittoria oppure in una sonora sconfitta, ma per il momento preferisco non pensarci. Preferisco godermi la serata spensierata, con amici che non vedo ormai da più di un anno....

Cogliamo l'occasione di passare il pomeriggio successivo con Max e Alex, una coppia di amici che abbiamo conosciuto nella terra dei canguri, ma che dopo 3 anni di permanenza si sono dovuti arrendere. Purtroppo non ce l'hanno fatta. Nonostante l'impegno e tutto il lavoro fatto, si sono dovuti arrendere davanti ad un datore di lavoro, che dopo averli sponsorizzati, si è reso protagonista di comportamenti quanto meno discutibili.

La cosa buona è che l' hanno presa con filosofia, attualmente lavorano presso un agriturismo e si trovano bene. Anche se quando parlano dell'Australia si percepisce un pò di amaro in bocca.
Mah....dovrò abituarmici, mi potrebbe succedere lo stesso. Immagino che se dovessimo fallire non sarà affatto facile ricominciare, in un paese che sempre di più sta andando a rotoli...meglio non pensarci!
 Gli ultimi giorni, siamo invitati al matrimonio di un caro amico, sinceramente non potevo mancare la scelta dei giorni del rientro è stata fatta anche in funzione di questa cerimonia.
Il luogo scelto, uno dei borghi più belli d'italia.
Il rinfresco successivo è degno di un cuoco di prim' ordine. Cosa da non sottovalutare, visto che lo sposo è proprio un cuoco di straordinaria levatura.
Purtroppo devo lasciare il rinfresco troppo presto devo vedere un altra persona, Matteo mi conosce bene, sa che non sono tipo di lasciare qualcuno indietro, mi abbraccia e mi promette di venirmi a trovare. Dal canto mio spero di poter andare anche alla seconda cerimonia a Seoul, sua moglie è Coreana.
Prima di ripartire devo anche vedere Giuliana e Murizio.
Questa è una tappa obbligatoria, per numerosi motivi. Non ultimo il fatto che davvero sono due nostri tifosi sfegatati, ma più che altro per ringraziarla per l'aiuto che mi ha dato risolvendomi problemi, che dall'altro capo del mondo non potevo risolvere. Purtroppo l'italia (in questo caso doverosamente minuscola) è sempre frutto di problemi anche se ti trovi il più lontano possibile.
Sono tutti e due visibilmente emozionati io non credo di essere da meno è una gioia vederli. Sapere che posso contare sempre su di loro è qualcosa di molto importante per me. E la cosa è reciproca...sono davvero super!!!

Il viaggio verso il "Leonardo da Vinci" è quanto meno spassoso, una lunga sosta a Porto S.Stefano, giusto per lasciare l'Italia con il ricordo di uno dei luoghi più belli del nostro paese, pensando al fatto che se tutto va come speriamo, saremo "segregati" al bordo del deserto per almeno 2 anni...il mare diventerà presto solo un bel ricordo....l'idea non mi piace affatto....ma in un modo o nell' altro sapevamo che poteva succedere. L'Australia è grande...molto grande...e la cosa non la si percepisce fino a quando non ci si mette piede...

Check-in....controllo passaporti....uno spuntino...ed è già l'ora di imbarcarsi. Appena varcata la soglia d'ingresso dell'aeromobile,  mi ricordo di non aver nemmeno questa volta chiesto i posti vicino alle uscite...cosa che in un viaggio lungo come il nostro può fare la differenza, visto che non sono presenti i sedili della fila davanti. Spero di ricordarmelo al prossimo chek-in.

Dieci ore passano con la solita noia, tra pensieri...minuti di scomodissimo sonno...solitudine....sembra impossibile ma in un modo o nell'altro non si riesce nemmeno a scambiare due chiacchiere...succede sempre allo stesso modo, io sono sveglio, Angela dorme...oppure viceversa.....e poi, in fondo di che cosa dovremmo mai parlare, "pressati in un "tubo" che viaggia a 850 kmh a 12000 metri di quota...

Rincoglioniti, come di solito succede scendiamo a Shangai. Un paio d'ore di sosta e di nuovo, seduti nel "cubicolo"...i formicolii alle gambe cominciano a farsi sentire, faccio due passi nel "tubo",  è provvidenzialmente oscurato, nella speranza che i passeggeri non rompano troppo le balle all'equipaggio. Cosa che sembra riuscire abbastanza bene...Un bip, ci avverte di legarsi al sedile, entriamo in zona turbolenta. Qualche scossone, ma nulla di particolarmente drammatico, se paragonato con altre esperienze avute in passato. Vibrazioni.....l'acqua nel bicchiere, forma piccole onde concentriche.

Come una sorta di liberazione le luci in cabina si accendono...ancora 40 minuti e poggeremo di nuovo i nostri piedi sul suolo australiano... inizia la discesa, piuttosto movimentata....flap e slat (ipersostentatori alari) fuori..... una lunga virata a destra ci allinea alla pista....guardo fuori da finestrino, sotto di noi i capannoni della zona industriale nella quale fino a poche settimane fa lavoravo, chissà se qualcuno dei colleghi sta guardando in cielo, ignaro che io sto facendo lo stesso.

Allineamento concluso...carrelli fuori....è un attimo, sotto di noi compare la pista....siamo arrivati....

Controllo passaporti, quello australiano è come si sa piuttosto noioso. Questa volta però, il funzionario, una ragazza, intuisce che siamo italiani..anche lei lo è.... e come per magia le cose diventano semplici...due chiacchiere nella lingua del bel paese, ci chiede se siamo in ferie...poi alla verifica dei documenti capisce che per noi non sono più ferie...allora inizia a prodigarsi di consigli con una simpatia e solidarietà che è propria degli italiani in "trasferta"... i controlli per quanto minuziosi come sempre questa volta acquisiscono i connotati di una allegra chiacchierata con un vecchio amico...

Recuperiamo i bagagli e andiamo direttamente alla piattaforma dello skybus, un servizio di pulmann che collega l'aeroporto alla stazione centrale.
Ci mancano solo 15 minuti di metrò....Sammi e la moglie Chalara ci aspettano per i saluti di rito. Ci ospitano a casa loro per un paio di giorni. I bambini tornano da scuola e la casa si anima...poche volte ho visto ragazzi cosi turbolenti!!

Chiamiamo Brail, chiedendo se ha ancora disponibile la camera che abbiamo usato il mese scorso.
La risposta è positiva, ci mettiamo daccordo per gli orari e la data prevista del nostro arrivo.

Il carico della "tosca" è quanto mai drammatico....dopo aver utilizzato tutti gli interstizi scopriamo, come se ce ne fosse stato bisogno, che tutto non ci entra!!!...ci tocca lasciare una borsa e il climatizzatore portatile, al prossimo trasloco o compriamo una macchina più grande oppure un carrello!!!....un abbraccio agli amici che ci hanno ospitato per così lungo tempo, con la promessa di restare in contatto. Cosa quanto meno certa.....

Da Brail, non proviamo nemmeno a scaricare tutto...giusto le borse con i vestiti. La prima cosa da fare è passare al ristorante per sapere quando Angela inizierà a lavorare....

Franco, ci sta aspettando, davanti a un caffè (molto italiano) seduto ad un tavolo del Pub. Senza troppi preamboli, ci informa che Angela lavorerà non al Pub ma al ristorante in supporto ad un cuoco, anche lui italiano e che tra pochi giorni richiederà il visto permanente, dopo aver passato i 2 anni previsti di sponsorizzazione.

Ci chiede dove abbiamo trovato alloggio e di metterci in cerca di una casa, se necessario penserà lui a garantire per noi!...Caspita!!!...non ci aspettavamo tanta disponibilità.

Chiediamo notizie di Andrea...al momento si è spostato a Melbourne, in cerca di soluzioni!!! Non è stato possibile sponsorizzarlo.... Mi si gela il sangue....questa nostra decisione potrebbe diventare il nostro peggiore abbaglio, da quando siamo qui...un errore che potrebbe costarci estremamente caro!!!...

Appena fuori, il panico avvolge Angela....come dargli torto....ha come me molto chiara la situazione.
Per quanto cerchi di buttare acqua sul fuoco, potrebbe davvero essere la cazzata che non abbiamo ancora commesso!!!

Chiamiamo Andrea...il quale sdrammatizza e ci conferma quello che Franco ci ha detto. In pratica è stato messo in stand-by fino a data da destinarsi....al contrario di lui noi non possiamo permettercelo.
Il nostro visto scade tra 6 mesi e per allora dobbiamo aver trovato delle soluzioni definitive altrimenti il prossimo sarà un viaggio di sola andata......

prossimo post

"la strada inizia in salita"

qui sotto il post che scrissi per facebook...che più in alto vi avevo promesso, buona lettura

ciao a presto






STORIE DI ORDINARIA FOLLIA


Non ho mai usato facebook per scrivere quanto mi capita giornalmente e non lo ritengo nemmeno lo strumento più appropriato, oggi però farò una eccezione, non sarà un solo giorno...ma una serie di fatti concatenati avvenuti durante il mio recente e breve soggiorno in Italia.

Questi pochi giorni erano stati scelti con cura, per rinnovare una patente, recuperare una carta di credito in scadenza e altro ancora, cose che non potevo fare durante il mio soggiorno in Australia se non con problemi senz' altro maggiori....(così credevo!!!)

Andiamo con ordine, per il rinnovo della patente mi reco, appena arrivato, in una scuola guida mi viene dato l' appuntamento per la visita medica 4 giorni dopo, poco male ne ho altri 10...vado dal dentista (altra cosa che avevo da fare) e aspetto il mio turno per salire sul “patibolo”....mentre aspetto ricevo un sms, nel quale “la Regione Lombardia” mi informa che il mio appuntamento presso “l' Ospedale Bellini” è confermato...

Come? Cosa?...io non ho prenotato nessuna visita presso un ospedale Lombardo!!!, nel testo trovo un numero verde, decido di comunicare che hanno un numero di telefono sbagliato, anche solo per il fatto che magari l'utente che ha fatto la prenotazione potrebbe non avere la conferma.

Dopo un paio di squilli parte la consueta musica, quella che normalmente ci accompagna tutte le volte che abbiamo necessità di parlare con un ufficio pubblico...passano un paio di minuti, poi risponde un operatore:

“Buon giorno in cosa posso esserle utile?”
“Buon giorno, volevo solo comunicarle che mi è arrivato un sms nel quale mi si conferma un appuntamento che non ho mai preso”
“Capisco, non può cancellare l'sms e basta?”
Mi scusi, ma magari quello che ha prenotato potrebbe non essere informato, e poi se dovete richiamarlo per qualche motivo?”
“Va bene, mi sembra di capire che abbiamo un numero sbagliato” (ma và? Ho trovato un genio!)
“Le passo l' interno che ha questo tipo di competenza” (accidenti un interno specifico, allora è complicato cambiare un numero di telefono in un server!)

Di nuovo la musica, ma rispetto a prima è cambiata...un altro paio di minuti di attesa...mi risponde un altro operatore (cavolo mi hanno passato davvero ad un operatore specifico!!)

“Buon giorno come posso esserle utile?”
Spiego di nuovo la situazione, chiedendo se possibile di cambiare il numero, visto che presumibilmente potremmo evitare altri e più gravi problemi...
“Mi scusi ma perché non cancella l' sms?” (ovvio che quando si alza il livello cresce anche lo scarso quoziente intellettivo)
“Abbia pazienza, ma se l'utente che ha fatto la prenotazione non può essere contattato, come fate?...Se ci fosse una urgenza, riguardante la sua salute?...mi faccia la cortesia, quanto meno cancelli il mio numero!”
“Mi scusi, a lei cosa gliene importa se la signora (bene adesso sappiamo che è una signora!), non si presenta all'appuntamento, cancelli sms e non si preoccupi”
“Bene!, posso avere gli estremi della signora in questione, vedo se posso contattarla io!”
“Certo che no!!, per la legge sulla privacy questo non è possibile”. (la legge sulla privacy è provvidenziale, quando si tratta di evitare di far qualcosa)
“Ok, mi scusi per averla disturbata, arrivederci”
“Arrivederci”.

Passa qualche giorno, vado alla scuola guida per la patente...il medico non c'è e per tanto mi rimandano a 3 giorni dopo.

Mi ricordo che ho carta di credito in scadenza, purtroppo in casa nessuno ha visto ne la ricevuta della raccomandata, ne una busta contenente la mia carta di credito nuova...
Chiamo in banca, mi confermano che la carta di credito è stata spedita da 15 giorni...brutta storia, evidentemente i miei si sono persi la ricevuta della raccomandata.
Chiedo se possibile un nuovo invio, mi bloccano la carta che era stata spedita e ne inviano un altra, mi garantiscono che arriverà in un paio di giorni.

La mattina dopo mi arriva una mail, nella quale mi si chiede di cambiare il mio indirizzo perché la carta è tornata al mittente...
Nuova chiamata in banca, mi confermano che la nuova carta non è stata spedita e che l'altra è tornata indietro.
L'operatore mi dice che volendo può spedirla anche in Australia (luogo dove vivo attualmente), basta che possa verificare l'indirizzo...siccome dovrebbe arrivare in un paio di giorni, lascio perdere e confermo l'indirizzo di spedizione...

Arriva l'appuntamento, con il medico per la visita della patente, di nuovo il medico non può essere presente, nuovo rinvio altri 3 giorni...

La data del mio ritorno nella terra dei koala si avvicina, decido di chiamare in banca per avere il numero della raccomandata in modo da lasciare una delega per il ritiro in caso fossi già partito...anche se mi dicono che dovrebbe essere in consegna per il giorno dopo...

La sera vado alla scuola guida, la disordinata fila arriva in strada, il medico è in ritardo, nessuno sa perché o quando arriverà, ma è certo ARRIVERA'....dopo 40 minuti eccolo, pure piuttosto incazzato, magari ha ragione di esserlo, almeno quanto lo sono io!
La visita è piuttosto rapida, in fondo ci vedo bene e per fortuna godo di buona salute!
Pago, la patente mi arriverà dopo 2 giorni (lo stato è stato decisamente più efficiente del privato, ma i nostri politici non sostenevano il contrario?)

Tre giorni, trovo la ricevuta nella cassetta della posta, grande!!!...nel leggere la ricevuta scopro che non mi sarà possibile ritirare la carta di credito se non dopo che siano passati 4 giorni (perfetto, sarò in volo), a quel punto, sarà in giacenza presso l'ufficio postale. Già mi ero scordato l'essenziale, le poste italiane per risparmiare usano i corrieri privati per la consegna delle raccomandate (infatti con l'enorme risparmio che hanno offrono i servizi più cari al mondo).
Nella lettura scopro che è possibile telefonare per prenotare un nuovo passaggio, interessante servizio almeno posso chiedere che vengano quando sono sicuro di essere a casa.
Dopo i consueti minuti passati a digitare numeri sulla tastiera per arrivare al servizio giusto, parlo con un operatore che mi informa che ho sbagliato! E mi consiglia la sequenza numerica giusta...
“NUOVO GIRO NUOVA CORSA”...ricomincio da capo e per fortuna arrivo dove devo arrivare...L'operatrice (di Livorno) mi mette in lista per una nuova consegna l' indomani mattina, data nella quale è prevista la mia partenza, fortunatamente nel tardo pomeriggio e anche se devo accompagnare mio padre in ospedale per degli esami, posso lasciare mia moglie con la delega per il ritiro in casa...

In ospedale mentre aspetto che mio padre abbia finito, arriva una telefonata, numero privato, di solito non rispondo perché è solo pubblicità. Oggi invece mi sento di buon umore, premo il tasto verde.....
“Buon giorno, parlo dall' Ospedale Bellini, potrebbe passarmi la signora Rosa?” (GRANDE!!!)
“Buon giorno, qui non c’è nessuna signora Rosa”...”ho chiamato giorni fa, per comunicare che avevate un numero sbagliato, vedo con piacere che nessuno si è posto il problema di cambiarlo!”
“Mi pare strano, ma è possibile parlare con la signora Rosa?” (insiste anche!!)
“Ok, andiamo con ordine, mi è arrivato un sms che mi confermava l’appuntamento per un esame, un appuntamento mai preso, ho chiamato il numero verde per far togliere il mio numero dal vostro database, in quanto è sbagliato!, speravo che qualcuno ci avesse pensato!”...”invece sembra di no!”… “ se mi dà l’indirizzo penso io a scrivere alla signora Rosa per invitarla a comunicare un diverso numero telefonico”...”Mi auguro che non sia grave il problema che la signora ha”
“ No deve solo ripetere l’esame”...”e poi per la legge sulla privacy non posso darle l’indirizzo” (che legge provvidenziale”)
“Meno male”….
“Allora mi conferma che questo non è il numero della signora Rosa?” (alla grande questo ha la segatura nel cervello)
“Si glielo garantisco, provveda a cambiarlo la prego, non vorrei far perdere qualche appuntamento alla signora”...”Arrivederci”

Nel frattempo mio padre ha finito, mi chiama Angela, gli amici che ci accompagneranno all’ aeroporto sono arrivati, gli dico che sto partendo e di aspettarmi a casa dei miei.

Arriviamo assieme…
I convenevoli di rito poi:
“I postino è passato?”…
“Vuoi ridere?”...”E’ passato e ha lasciato nella cassetta della posta un altra ricevuta!”
“Come sarebbe a dire?!?!”...” Non ha suonato per consegnarti la raccomandata?!?!?!”
“Certo che no!”
Perfetto, dopo le chiamate, la richiesta specifica per essere certo della consegna, mi tocca mandare mia sorella alla posta per ritirare la mia carta di credito e quello che è peggio mi tocca farmela spedire in Australia, dopo ovviamente essere partito senza!!!

Salgo in macchina, destinazione aeroporto e a seguire Melbourne…

Ogni tanto qualcuno mi chiede come mai me ne sono andato dall’ Italia, credo che quanto sopra sia più che sufficiente come spiegazione.






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