domenica 21 giugno 2015

ritorno a BYRON BAY

La suoneria del telefono mi annuncia che sta iniziando un nuovo giorno di viaggio.....a dire al verità, un pò troppo preso per i miei gusti......ma i chilomentri da fare sono molti e le soste previsto anche...per cui, a malavoglia tocca alzarsi....e lasciare l'aria condizionata del mothel.

Colazione ad un Macca's (mc Donalds nel NSW lo chiamano così), e via!!!
La prima sosta prevista è per vedere delle cascate situate nel Dorrigo National Park, dopo aver tentato 2 possibili vie d'accesso, ma entrambe non agibili. Purtroppo serve un fuoristrada in alcuni punti e la macchina prevedo di usarla per almeno un altro anno...Al terzo tentativo, riusciamo ad arrivare abbastanza vicino da avventurarsi nella foresta.
Subito troviamo un tizio, che sta facendo colazione seduto su una transenna, e chiediamo se è il posto giusto.
" certainly if you can get there it rained a lot and there are many dangerous points" 
(certo, se riuscite ad arrivarci è piovuto molto e ci sono svariati punti pericolosi)....

La cosa non ci fa molto piacere ma già che siamo in ballo....balliamo.

Scavalchiamo la transenna e dopo 50 metri, siamo già obbligati a guadare!....non è possibile usare il sentiero, l'acqua è profonda almeno un metro e mezzo....per cui attraversiamo, non senza difficoltà, poco distante....la passeggiata continua troviamo il cartello che indica la strada da percorrere, sembra che dobbiamo guadare almeno altre 4 volte prima di arrivare a destinazione.

Il silenzio è quasi assordante, dagli alberi cadono gocce di umidità, l'aria è pesante come un macigno, facciamo molta attenzione a dove mettiamo i piedi, siamo in ciabatte e il luogo è abitato da serpenti pericolosi.
Arriviamo al primo guado, un pò di corrente ma nulla di drammatico, l' acqua arriva poco più su delle ginocchia. Il sentiero continua nel più totale silenzio, solo il rumore delle gocce che ci cadono in testa. 
Strano che non si sentano i rumori tipici della foresta, normalmente molto rumorosa.
Secondo guado, un pò più complicato del primo, ma fattibile....la corrente è piuttosto forte....
Continuiamo, fino ad arrivare al terzo, più facile dei precedenti....se continua così riusciamo anche ad arrivarci.....Uscito dall'acqua mi accorgo di avere una qualche bestia attaccata ad una gamba....Sanguisughe!!!! E pure moto grossa...deve essere stata all' ingrasso!!! Non ne avevo mai vista una dal vivo...Cerco di staccarla....CAZZO quanto è attaccata bene!!! Non finisco di staccare la mia che Angela strilla come un aquila...pure lei è stata presa!!!
Rapida discussione se tornare indietro oppure continuare....le sanguisughe, per quanto possano fare schifo (non poco per la verità) non sono pericolose, vivono il zone umide particolarmente pulite, percui nessun rischio particolare..

Altri due guadi entrambi con la partecipazione, poco gradita di queste "simpatiche" bestiole, dopo averne staccate 4 o 5 sono diventato anche bravo!!! Ma la loro efficienza è micidiale!!! Hanno 2 ventose, una è la bocca e un altra dalla parte opposta e si muovono attaccandole e staccandole, sono piuttosto veloci. 
In teoria dovremmo aver finito i guadi, e si comincia a sentire il rombo dell'acqua che cade, siamo quasi arrivati....
Poco oltre, troviamo un altro guado....ma non dovevano essere 4!!! Qusto è il quinto!!! e cosa peggiore, non è possibile attraversare se non con l'acqua fino alle ascelle, cerco invano un altro posto dove poter guadare, non si riesce.....purtroppo il primo luogo da visitare salta...pazienza. Il ritorno all'auto, porta un nuovo poco gradevole incontro. Un serpente, quasi lo pesto!!! Marrone scuro con la testa chiara, ha tutta l'aria di essere un Brown Snake (il più aggressivo e pericoloso d'australia)
E' andata abbastanza bene, ma "l'ospite", del tutto inatteso, non intende allontanarsi.....aspettiamo, ma nulla.....alla fine dopo un paio di sassi lanciati nelle sue vicinanze decide di andarsene era quasi l'ora!!

Ultimo controllo sanguisughe, appena arrivati alla macchina, rimuovo l'ultima che era attaccata nell'incavo sotto il migliolo del piede, a giudicare da quanto sanguina, doveva essere un bel pò che era li attaccata!!!
Per sicurezza andiamo in una farmacia a chiedere, ci viene confermato che non sono pericolose e che per staccarle, basta dargli addosso il sale....Bene a sapersi la prossima escursione in un fiume ci porteremo il sale...

Un pò dispiaciuti e traumatizzati (in fondo è stata una esperienza nuova, non proprio intrigante) riprendiamo la via, verso il prossimo stop...Yamba, viene descritta come cittadina molto suggestiva, è situata sulla foce di un fiume,
la baia che si crea tutto intorno è favolosa e il sole al tramonto crea dei giochi di colore spettacolari....anche qui un faro, situato su una collina a due passi dal centro, risulta essere molto affascinante, al contrario di quelli visti fino ad ora è molto alto......una specie di fiammifero, messo in piedi in un prato estrememente curato...






Passiamo la notte e la mattina ripartiamo, destinazione Byron Bay!!! Il paradiso del surf oltre che uno dei centri più gettonati dagli australiani che vanno in vacanza!!
Prima però abbiamo un altra zona da visitare Ballina....situata a poco più di mezzora di auto da Byron Bay è usata sopratutto come aeroporto per la più importante meta turistica.

Anche qui un faro fa bella mostra di se, costruito su una collinetta  a fianco della spiaggia, molto gettonata dai surfisti, è fantastico....










Non c'è che dire, il tratto di mare compreso da New Castle fino a Byron Bay, deve essere stato, nel secolo scorso, quanto meno temuto, per decidere di installarvi 5 fari!!! In fondo, la east coast, australiana si affaccia sull 'oceano più grande del mondo e l'energia che questo genera è tristemente famosa, anche per gli uragani che tutti gli anni fanno danni a volte anche gravissimi, sulle città che si affacciano sulla costa....

Byron Bay, anche se ci siamo già stati, il fascino della città che non dorme mai, colpisce sempre. Qui dopo un giorno passato a surfare le onde, ci si ritrova in spiaggia per percuotere i tamburi, suonare la chitarra e fumare stroppioni!!!Facciamo un giro nelle vie centrali e prendiamo la nostra camera i ostello, condivisa con 4 ragazze....All'ingresso rimango sconcertato dal caos!!! E meno male che le donne sono più organizzate degli uomini!!! Il bagno è costellato di beauty case, un paio di rasoi abbandonati per terra....asciugamani distribuiti nei luoghi più impensabili!!!

Le valige semi aperte in fondo ai letti con il mucchio dei vestiti sopra, quando non sono in mezzo alla stanza!!!!
Dopo il flash, andiamo a fare un giro in centro, alla spiaggia e alla piattaforma costruita per vedere le evoluzioni dei surfisti, spiaggia stupenda, mare cristallino e l'onda di marea dell'oceano rendono questo luogo uno dei più affascinanti d'australia. Ogni tanto balza anzhe agli onori delle cronache per gli attacchi degli squali, la settimana scorsa un giapponese, a seguito di un attacco ha rischiato di morire....ma il popolo surfista, accetta questo rischio, come parte della passione....nessuno smette per colpa degli attacchi degli squali.

Andiamo poi a vedere il look out di Cape Byron, anche qui un faro, forse il più bello di tutti, con un percorso che permette di arrivare alla spiaggia 400 metri più in basso, dove le persone ci vanno ad allenarsi, vi assicuro che anche senza correre si ritorna con il fiatone!!!
Lungo il sentiero abbiamo anche fatto la conoscenza di una nuova lucertola, abbastanza diversa da quelle viste fino ad ora. In effetti somiglia molto di più a un serpente con le gambe, come sempre per nulla impaurita dalla presenza umana, una signora ha rischiato di pestarla!!! Per poi strillare come un aquila!!! mah!!!...
Finito il percorso, ritorniamo in centro alla ricerca del souvenir perfetto!.....si, tra i negozi presenti, la fanno da padroni quelli di souvenir e si trova di tutto.....per quanto mi riguarda mi sono limitato a comprare un portachiavi, a forma di boomerang, per la tosca, che fino ad ora non ne era fornita...Poi un pò di oggettistica per gli amici che ci stanno già aspettando in italia....Oltre ai souvenir i negozi di abbigliamento specifico per il surf e tavole, qui si trovano alcuni dei più grossi produttori mondiali oltre che ovviamente una notevole quantità di artigiani, qualcuno lavora nel garage accanto a casa, praticamente in strada mentre le persone passeggiano.

Bayron Bay è sicuramente la spiaggia più intrigante che abbia visitato, non tanto per la bellezza del luogo, ho visto luoghi più belli, più incontaminati e meno sfruttati.....ma ha un fascino, davvero incredibile, se vieni in australia senza vedere Byron Bay...non hai visto nulla....


prossimo post....Brisbane,un gradito ritorno

a presto

venerdì 19 giugno 2015

da NewCastle a Port Macquaire...

Dopo la nottata passata a dormire in macchina e il ritorno a Sydney, l'arrivo a NewCastle è quanto meno riposante....la mattina restiamo a letto fino al limite concesso dal mothel per lasciare la camera....le 10.00....

Invece di risalire lungo l' autostrada, impostiamo il gps per visitare alcuni luoghi particolamente suggestivi, lungo la costa, prendiamo la THE LAKE WAY  (la strada dei laghi).

Appena fuori dall' highway (autostrada), si ricomincia a vedere i panorami tipici del luogo, molta natura, poche auto e silenzio.....essendo una strada turistica, non si vedono nemmeno i truck ai quali siamo ormai fin troppo abituati.
Cominciamo a costeggiare il primo lago, sono molti gli asustraliani che lo navigano per pescare, passatempo molto gettonato. Proprio passatempo, le prede vengono normalmente rilasciate dopo le foto di rito.
La strada a tratti, è sopra il livello dell' acqua solo di qualche metro e fa abbastanza strano, non sono abituato a guidare una macchina al livello dell'acqua, di solito a questa altezza mi sono sempre trovato su una barca!!!!

Rientriamo, dopo tanti chilometri, nella foresta pluviale, come sempre ne restimo affascinati, la forza di madre natura!! anche qui, come a Cairns sono stati costruiti i passaggi sopraelevati per gli animali.
Prendiamo una deviazione, nel cartello "SEAL ROCKS LOOK OUT", è una indicazione turistica di solito qui in australia è bene fidarsi!!!   La foresta è sempre più fitta....la strada comincia a presentare segni di muschio, tanto è poco trafficata....un dosso...curve....salite e discese, comicio a pensare che questa volta il cartello abbia toppato!!!!....Dopo uno degli innumerevoli dossi si apre a sorpresa uno spicchio di mare, mare in tempesta. Un onda che frange formando un "tubo", tanto era inaspettato che mi lascia a bocca aperta, nemmeno il tempo di farmi passare lo stupore, che dal tubo esce a tutta velocità un surfista!!!
Strano, ha i capelli bianchi e un pò di pancetta!!!! ma cavalca i marosi davvero alla grande!!! Immagino che sia un bel pò di tempo che si diletta in questo sport!!!                     La via si snoda in mezzo a sabbia e radici affioranti, e in certi punti la carreggiata lascia pochi centimetri alla larghezza dalle auto e oltre.... 50 metri di caduta!!...in compenso il mare in tempesta e i surfisti ci regalano uno spettatolo incredibile!!! La strada finisce in uno slargo, alcune auto parcheggiate fanno immagirare che non abbiamo sbagliato strada, chiediamo e un signore ci dice di continuare in mezzo alla foresta a piedi per un chilometro circa, li troveremo il look out...Alla domanda se ne vale la pena, la risposta non lascia più dubbi...."It is amazing !!! a must see" (stupefacente assolutamente!!! da vedere). Ci incamminiamo, la vegetazione occupa quasi tutto il sentiero....uccelli tropicali e altri animali fanno da sottofondo, l'aria umida odora di muschio e salsedine....faccio molta attenzione a dove metto i piedi!!! ho hai piedi i flip flop.....piano piano la foresta lascia lo spazio a  una scogliera particolarmente scoscesa, con aperture laterali e nelle quali il mare penetra fragorosamente


Dall' alto un faro sembra fare da sentinella al sentiero...
Il sentireo si arrampica in una ripida salita.

L'arrampicata è piuttosto faticosa e il sole non aiuta per nulla, sono le 13.00 del pomeriggio e siamo a circa 33 gradi...comunque l'arrivo merita la fatica....il signore aveva ragione!!!
Il faro è a picco sul mare una piccola striscia di terra permette di arrivarci vicino, sotto, a perdita d'occhio una spiaggia bianca incontaminata e i marosi che la battono ritmicamente...in mezzo gli immancabili surfisti.

Attorno un piccolo gruppo di case, una adibita a ristorante, una alla vendita di ricordi e gadget dedicati al luogo, e altre suddivise in camere da affittare ai turisti.

Il faro, estremamente suggestivo, si erge su un pinnacolo e si affaccia su un mare blu intenso screziato da bianche spume......uno scenario che sembra essere fuori dal tempo....facciamo uno spuntino che non è quello che si può descrivere come "a buon mercato".....ma sinceramente il "contorno" meritava la spesa...

Ci lasciamo alle spalle un  nuovo pezzo incantato di Australia e riprendiamo la via, ci fermiamo sulla spiaggia, il surfista di prima ha appena riposto la tavola sopra la macchina e si sta togliendo la muta, ha circa 60 anni!!! Un sorriso fantastico stampato in faccia, come tutti quelli che hanno appena finito di fare qualcosa di esaltante, vado a fare due chiacchiere...

"You saw me out of the tube!? .... wonderful .... you know, it is difficult that they form so great here .... Today is my lucky day .....
 (mi hai visto uscire dal tubo?!....stupendo....sai è difficile che qui se ne formino di così grandi, oggi è il mio giorno fortunato).
Mi racconta che sono più di 30 anni che surfa le onde e che lo ha fatto un pò in tutta l'australia, e non saprebbe dirmi quale è il posto che ha preferito...."The surf is amazing" (il surf è stupefaciente)...e come contraddirlo...se a più di 50 anni continua a praticarlo!!!

Mi dispiace, ma dobbiamo ripartire ci mancano ancora molti chilometri alla prossima destinazione. Se fino ad ora la strada era stata interessante, dopo aver ripreso la THE LAKE WAY, lo diventa ancora di più......a sinistra le acque cristalline dei laghi che si susseguono uno dietro l'altro e anche ora un metro più in basso della strada, a destra la spiaggia con il mare in tempesta sullo sfondo...

I chilometri si susseguono, attraversiamo svariati paesi, nei quali, nessuno fa differenza, sembrano vivere del turismo generato dai laghi, negozi di canne da pesca, di esche e di oggettistica relativa alle piccole imbarcazioni, numerose gli scivoli per l'accesso al lago...

Arriviamo a Port Macquaire, destinazione designata per passare la notte. Prendiamo la camera che abbiamo prenotato in ostello.
E andiamo a fare un giro per il paese, anche questo gira attorno al turismo navale e anche qui fa bella mostra di se un faro, molto più piccolo di quello di seal rock ma non meno affascinante.

Purtroppo, il tempo è peggiorato e questo ha rovinato non poco il fascino di questa "light house".
Costruito su una baia, con attorno una rigogliosa vegetazione,  la collinetta sulla quale è eretto, invece, è un perfetto prato e una panchina che da modo di sedersi ed ascoltare il mare, oggi tempestoso. La pioggia non ci da questa gioia però.....riesco a fare solo qualche foto, poi si scatena il diluvio universale....ci tocca scappare e tornare nel centro cittadino...sperando che li non piova!!!


Per fortuna il temporale dura poco più di mezzora....questo ci da l'opportunità di visitare il parco dedicato ai koala, senza che il caos tipico dei giorni festivi.....gli artisti locali si sono divertiti a dipingere in modo fantasioso e del tutto personale una serie di statue il risultato è quanto meno divertente.....ce ne sono di tutti i colori e la fantasia ha colpito sia il ciclista che il figlio dei fiori ma anche l'appassionato di astromia!!!
Questo si affaccia nella piccola rada del piccolo porto turistico ricavato nella foce di un fiume, pellicani, cormorani, anatre e altri uccelli acquatici la fanno da padrone, dopo il temporale solo poche persone sono in giro....ritorna qualche sprazzo di sole a momenti velato e ci bagnamo i piedi nell erba ancora non asciutta....continuando sul bordo del porto, arriviamo di fronte alla murata vera e propria del porto,  il mare fa sentire il suo stato inquieto, schizzi di acqua attraversano il braccio di fiume che ci separa dal mare aperto. 

Continuiamo, la via porta verso la spiaggia, costeggiando la foce del fiume, le pietre messe a rinforzo, sono state nel tempo disegnate e dipinte da numerosi turisti, fermatisi qui per i più svariati motivi.....il risultato è particolarmente suggestivo. 
Una scogliera tutta colorata, nella quale è possible trovare la firma del passaggio di mezzo mondo, francesi, belgi, tedeschi e inglesi la fanno di sicuro da padroni.....italiani ben pochi....stranamente pochi anche gli americani....
La spiaggia......c'è poco da dire...meravigliosa come tutte quelle viste fino ad ora.....solo sabbia e mare....senza ombrelloni pressati, per la gioia dei proprietari delle concessioni, senza vu cumpra e senza bagnini che allonatanano tutti quelli che non hanno pagato il noleggio dell'ombrellone della sdraio ecc ecc.....personalmente li farei smettere anche n italia....ma lasciamo perdere ho gia affrontato il discorso molti mesi or sono, quando appunto ho rivisto le spiagge come erano in italia quando ero un bambino....

Giusto il tempo di godere dello spettacolo.....riprende a piovere e anche più di prima......per arrivare alla macchina ci infradiciamo fino al midollo.....ma il bello è che, in fondo, la pioggia con 30 gradi non disturba nemmeno troppo....

prossimo post....ritorno a BYRON BAY.....

a presto

mercoledì 10 giugno 2015

Melbourne e Sydney

Ovviamente, le due città di cui parlerò meritano un libro per ognuna e per il momento l'unica cosa che posso fare è un confronto delle prime impressioni che ho avuto sia nell'una che nell' altra, visto che ho passato solo poche ore in entrambe.....ma andiamo con ordine.

Dopo i fatti narrati nel precendente post, riprendiamo anticipatamente rispetto ai programmi la via verso Cairns....questa volta invece del deserto, facciamo la costa e non abbiamo nessuna fretta, ci mancano quasi 3 settimane al volo di rientro per l'italia e circa 4500 km da percorrere...

La prima sosta decidiamo di farla a Melbourne, anche per passare a salutare Diego, come avrete capito è una importante presenza in questa avventura, oltre che farsi una idea di quello che è Melbourne.

Appena arrivati, l'impatto con il traffico di una città da svariati milioni di abitanti è un bel flash, non sono abituato al caos tipico, di un agglomerato urbano di queste dimensioni, gli spazi dell' outback nel quale sono stato nelle ultime settimane fanno il resto!!!!

La ricerca di un posto dove dormire è già un problema, tra 10 giorni si correrà il gran premo di Formula 1....l'autodromo, ricavato nelle vie intorno al lago di Albert Park è quasi pronto e tutti i letti della zona e limitrofi sono già occupati, dopo svariate ricerche riusciamo a trovare un letto in un ostello in St. Kilda un quartiere limitrofo al centro, che si affaccia sul mare. Il prezzo!!!!...lasciamo perdere, siamo al limite della rapina.

Ci facciamo un giro verso il mare, la destinazione è una piccola baia, nella quale tutte le sere al calar delle tenebre, i pinguini della vicina isola di Philip Island vengono a mangiare.
ovviamente gli Australiani hanno fatto di questo una attrazione mondiale....un passaggio in mezzo agli scogli stracarico di persone che aspettano l'arrivo dei pinguini.....l'attesa non è lunghissima, siamo fortunati, e dopo pochi minuti di attesa le calme acque della baia si increspano, al passaggio di due di questi simpatici animali.

Non si curano minimamente del fatto che sono le star del luogo e iniziano il giro in mezzo alle pietre in cerca della cena, la luce non è sufficiente per fotografarli, l'uso del flash è vietato.

Il contorno in compenso è fantastico, fa da sfondo lo sky line della city, con i suoi grattacieli.

Il sole è ormai già tramontato resta solo una sfumatura di rosso.

Andiamo verso la via centrale del quartiere, via sempre "accesa", si al contrario dei paesi e delle piccole città, Melbuorne ha delle zone che non si fermano mai, altra cosa che francamente a me non piace,
ma per la maggioranza delle persone questo è positivo.
Cenetta in un ristorante messicano a base di pesce, abbastanza cheap (poco caro), considerato il luogo.
Davanti a noi passano i tram storici della città, che sono gratuiti uno è stato trasformato in ristorante su rotaie, assieme ai tram, la via è usata come punto di ritrovo degli Harleisti della zona, il rombo delle Harley è casa qui...francamente una yamaha YZF R1 rientra molto di più nel mio modo di vedere la moto....ma che vuoi farci, se fossimo tutti uguali sai che mondo monotono che sarebbe!!!

L'estate australe sta finendo e si comincia a sentire il freddo invernale, passiamo nel vicino parco, lungo una delle principali vie di comunicazione della città e abbiamo un altra piacevole sorpresa, dagli alberi sono scesi alcuni opossum....anche questi per nulla impauriti dalla nostra presenza.

Al ritorno incontriamo un paio di barboni...oltre a due lamborghini, una ferrari e alcune Porsche....
Contraddizioni e contrasti incredibili, la concentrazione di macchine di lusso qui a Melbourne è straordinario.

L'ostentazione della ricchezza è piuttosto comune, oltre al caos urbano, insomma si vede subito che la città è la più europea d'Australia e che il DNA è un sotto prodotto di quello italiano pure.


La scarsa cura del decoro cittadino, fa il resto....Melbourne non mi è piaciuta, almeno al primo impatto, mi dicono che è però molto più vivibile di altri centri e che è la città più sicura del mondo, di sbirri non se ne vedono, in borghese invece ne vedo svariati, per quanto difficili da riconoscere, telecamere presenti ad ogni angolo di strada.

Forse ad approfondire la conoscenza, potrebbe piacermi di più....vedremo....

Alla mattina ripartiamo, destinazione Sydney.

Appena arrivati inizia l'affannosa ricerca di un posto letto....dopo un pò fi fa drammatica, sono gli ultimi giorni di estate ed è tutto pieno!!! Decidiamo di spostarci magari fuori è più facile.....non lo è!!!!....Tocca un altra notte in macchina, in una stazione di servizio fuori Sydney.
Durante la notte, arriva una chiamata dall'italia....ci chiedono se si sta bene????? In piena notte!!!
Sembra che il telegiornale abbia dato delle notizie quanto meno drammatiche....."un ciclone si è abbattuto sulla costa orientale Australiana e ha distrutto tutto".....Mah!!!...apparte il fatto che siamo a circa 3000 km dalla zona interessata, ma non ne sappiamo nulla...per cui probabilmente i giornalisti, come al solito non hanno fatto il loro lavoro....
La mattina dopo chiamo degli amici a Cairns, i quali mi confermano che, si il ciclone c'è stato ma la zona interessata è quella di Makay (700 km a sud) e che i danni sono stati di poco conto, un pò di alberi abbattuti e qualche tetto sradicato, nulla di più. L'allerta meteo rimane ancora per qualche giorno....

Sydney....ancora pieni di sonno, dopo un altra pessima nottata arriviamo al CBD (central business district)....il primo impatto è molto più positivo rispetto a quello avuto a Melbourne....il caos cittadino è decisamente più soft, la città più pulita e decisamente non ha nulla di europeo (perlomeno ben poco)
Cerchiamo un parcheggio, cosa molto semplice, a Melbourne è stato un casino anche quello, parcheggiamo "la tosca" nei pressi dell' Opera House.

Due passi e girato l'angolo ci troviamo davanti il "monumento di Sydney".....
Imponente, si affaccia sulla baia, ogni commento è superfluo, stupendamente inserita in un contesto di modernità, condita dal fascino dell'antico....

Poco lontano una nave da crociera, ancorata in rada ed un altra ad un molo, poco lontano l' Harbour Bridge, di fronte all' Opera House, si litigano il primato del monumento più bello del golfo.


Dopo questa prima visione, decidiamo di farci un giro in battello, giusto pre farsi una minima idea di come sia la città.

Il giro della baia offre infiniti spunti di riflessione, di confronto con altre realta.
La baia per quanto grande è utilizzata da una moltitudine di attività. Subito dopo pa nostra partenza un idrovolante prende il volo poco lontano da noi, due navi da crociera, poco lontano ad un altro molo una portaerei, i battelli che trasportano i cittadini. In mezzo a tutta questa bolgia, resta lo spazio per una gara di vela per bambini!!!...Avete letto bene, mentre tutto gira, in un campo da regata ricavato davanti ad una scuola di vela una ventina di imbarcazioni, comandate da ragazzini si sfidano in una gara.
L' organizzazione sta alla base di tutto.....tutti quanti usano la baia...nessuno disturba l'altro. Altra cosa da non sottovalutare, gli approdi per le imbarcazioni sono tutti quanti di legno....Si non c'è un metro cubo di cemento utilizzato per le banchine usate per salire o scendere dai natanti....

Lo skyline è come già detto un mix di architettura moderna con un pizzico di fascino dell'antico

questa cosa diventa più evidente camminando per le strade del CBD.
E' da poco iniziato il nuovo anno cinese, un parco della zona è dedicato ai festegiamenti che ne derivano, più incuriosito che attirato, vado a farmi un giro. E' qualcosa di molto lontano dalla nostra cultura,

i curiosi come me sono non pochi, ma i cinesi, ovviamente la fanno da padroni, la passeggiata mi porta in una zona commerciale della baia.


Un ristorante ricavato su una nave, poco lontano un sottomarino e un incrociatore all'ormeggio, il ponte che unisce i due lati dell'insenatura è di legno, che così a a occhio direi che ha più di 100 anni.
Riprendiamo la direzione del parcheggio, cominciamo a essere distrutti dalla mancanza di ore dormite e dalle lunghe ore passate in giro per questa favolosa città.

Prima di arrivare alla macchina ci fermiano in un parco, impeccabilmente manutenuto, prati verdi, fontane e sullo sfondo una cattedrale. Il frastuono del traffico incessante non arriva fin qui, una piccola isola di tranquillità.
Per concludere, se Melbourne è lo stereotipo, australiano di una città europea, Sydney è l'opposto.... non si percepisce quella ricerca sfrenata di business, che è presente nel "sottofondo" di Melbourne, in parole povere Sydney è molto più "AUSSIE" (australiana). Molto lontana da quello che siamo abituati in europa a me è piaciuta tantissimo, l'ho trovata estremamente affascinante, vivibile.

Credo che ci rivedremo.....

prossimo post da NEW CASTLE A PORT MACQUARIE

alla prossima