….il volo di
rientro, io l'ho vissuto come un ritorno a “casa” più che come
un viaggio!, è stato il solito misto di noia, pensieri e film visti
su una comoda, solo per poche ore, poltrona posizionata al centro del
“tubo”...nulla di davvero rilevante e di diverso dagli altri, la
sosta di 6 ore a Hong Kong è stata più pesante del solito.....
Alla fine, sfasciati
come al solito direi, l'atterraggio a Cairns...di nuovo
Australia!!!....sono le 5 di mattina è ancora buio, ci mettiamo in
fila e attendiamo il nostro turno. Un “ragazzo” mi chiede come si
riempiono le carte di accesso da presentare assieme al passaporto, le
scriviamo assieme, lo aspetta un amico a Mareeba, dove dovrebbe avere
un lavoro...”beato te a me sono serviti 6 mesi per trovarne
uno!!!”...E' piuttosto preoccupato, dal controllo bagagli, i
programmi che vengono dati alla TV italiana hanno lasciato il segno,
come nella maggior parte dei viaggiatori con destinazione
australiana...lo tranquillizzo
-“ti sei portato
qualcosa che possa darti problemi?”
-” no, non credo”-
-”allora nella
peggiore delle ipotesi ti ribaltano le valige, che te ne
frega!...sarà male di rimetterle a posto”-
-”si, lo so,
ma....non mi piace, in Italia se vogliono qualcosa trovano”-
-”bravo....in
Italia...sei in Australia ora e qui la musica è diversa, di solito
sanno chi devono controllare, qui fanno i compiti a casa, prima di
darti il visto chiedono chi sei al ministero degli esteri, per cui se
non hai avuto dei casini in Italia, puoi rilassarti”-
Arriva il nostro
turno, bagagli nella macchina dei raggi x, computer, macchina
fotografica e telefoni nel cesto, qualche sorriso....grazie potete
andare....recuperiamo il tutto e andiamo al controllo passaporti...mi
giro e vedo il mio amico con i bagagli ribaltati sulla
scrivania....sembra che qualche problema glielo abbiamo creato....è
piuttosto teso...lo lasciamo li e andiamo dall'ufficiale addetto al
controllo della frontiera...una ragazza...passaporto passato sotto un
lettore ottico, rapida scorsa alla risposta del
terminale....sorriso....”thank you”...il passaporto di Angela è
più vecchio, non adatto ai lettori ottici attuali....l'ufficiale lo
passa ad un collega e ci chiede di aspettare un attimo....un minuto
dopo è già di ritorno...”thank you, welcome back” (grazie
bentornati)....usciamo, il caldo tropicale è come una doccia
rinfrescante.....un annoiato poliziotto all'esterno, immagino che
fare una notte sia una rogna come da noi, si mette a ridere e ci
chiede come mai cosi contenti....la risposta è quanto mai
semplice...”siamo tornati nel paese più bello del mondo”....
-”were are you
from”-
-”italia, c'era un
freddo cane e qui si sta da dio”-
Sorride e ci saluta,
tra poco meno di un ora avrà il cambio...noi invece ne dobbiamo
aspettare almeno tre di ore, Giovanni ci ha detto che arriverà verso
le 9.00, poi dobbiamo accompagnarlo a lavoro...
L'alba inizia a
riscaldare un ambiente che in confronto a quello che abbiamo lasciato
in italia è già stupendo... Usciamo dal terminal e ci mettiamo al
sole....sulla panchina davanti a noi, una coppia di italo
australiani, che sta aspettando il volo per ritornare a Melbourne,
loro vivono li. Ci chiedono da quale regione proveniamo e cosa sta
succedendo in Italia, visto che le notizie che hanno non sono proprio
confortanti e sono per questo abbastanza allarmati, hanno ancora dei
parenti con i quali sono in contatto.
Finito il racconto,
a tratti drammatico, delle condizioni in cui versa il loro paese
d'origine, restano quasi esterrefatti, anche i loro parenti gli hanno
dato delle risposte simili, alle nostre e non gli sembra possibile
che la situazione sia così drammatica. Hanno problemi a capire, che
la mafia attualmente sia il parlamento e le sue ramificazioni...Sono
30 anni che vivono qui, ci spiegano che all'epoca era abbastanza
semplice restare, bastava aver voglia di lavorare nulla di più. Cosa
abbastanza normale, in quell'epoca l' Australia era un paese nel
quale tutto andava costruito.
Arriva “la tosca”
salutiamo Giovanni, lo accompagnamo a lavoro e poi diretti a prendere
la nostra camera in ostello.
Il jet-lag si fa
sentire, passiamo il pomeriggio a dormire e la notte successiva in
dormiveglia....
Andiamo a scuola a
chiedere la “release letter” per poi spostarci in Victoria, dove
ci stanno aspettando...appena arrivati ci mandano da un immigration
agent, il quale ci spiega che la scuola non può rilasciare uno
studente se non prima che un altra scuola non lo abbia in
carico...ok....chiamiamo la scuola dove siamo diretti....la quale ci
dice che non può prenderci in carico se non dopo aver ricevuto una
“release letter”....Interessante...come se ne esce?
Dopo un paio di
giorni persi a discutere con i sordi, si passa alle vie di
fatto....appuntamento con il direttore della scuola e gli spieghiamo
che se non scrive la lettera saremo costretti a denunciarlo
all'autorità giudiziaria e all' ufficio immigrazione...fa un bel po'
di storie...insiste che non può, la legge parla chiaro (non è
così...come tutte le leggi è fatta per essere interpretata e
applicata caso per caso)...quando ci alziamo decisi ad andare alla
Polizia....ci dice che vede cosa può fare che parlerà con il
proprietario...alla fine dopo aver perso 3 giorni di incazzature e
telefonate ci da la famigerata lettera....
Tarda
mattinata, carichiamo la macchina e dopo aver salutato gli amici,
pieni di speranze, riprendiamo la via del Victoria, Mildura stiamo
arrivando.
Il navigatore
satellitare ha una nuova mappa che decide una strada diversa da
quella di 3 mesi fa, molto meno interna, forse non avremo problemi
con i canguri, almeno lo speriamo....ancora non mi sono ripreso dal
jet-lag....ho paura di addormentarmi, per fortuna, un colpo di sonno
in pieno giorno con il sole che ti picchia in testa è piuttosto
raro...Appena il sole cala, ci fermiamo a dormire....sono le
19.30.....mi sdraio sul letto.....non mi risveglierò fino alla
mattina dopo alle 9.30, giusto in tempo per lasciare la camera...
A differenza di 3
mesi fa, la prendiamo comoda, abbiamo in previsione di dividere il
viaggio in 5 giorni, decisamente meglio che non 3 come l'ultima
volta...
Ci godiamo il
viaggio, l'out back è qualcosa di stupendo. Ci circonda una specie
di “biliardo” dove la bassa vegetazione lascia
ogni tanto spazio a campi coltivati ma anche a tratti di sabbia,
rossa e compatta, canguri ed emù la fanno decisamente da padroni, pur condividendo i pascoli con
mucche e pecore, per fortuna sembra che non vengano ad attraversare
la strada, gli animali morti per strada sono qui in quantità
decisamente minore rispetto all' altra strada...
Il secondo giorno di
viaggio inizia a piovere, la pioggia non ci lascerà più fino a
destinazione, le temperature via via che ci avviciniamo all' arrivo
scendono, di giorno il sole accecante e il caldo, la sera è da
maglione....il clima continentale inizia a farsi sentire... in
compenso gli spazi aperti a perdita d'occhio sono da incorniciare.
Ogni
tanto uno sprazzo di sereno, con l'immancabile arcobaleno,
Una
presenza quasi fissa in questi 5 giorni di viaggio! Un fenomeno
l'arcobaleno davvero interessante, specialmente per il buon umore che
riesce a stimolare....
I
chilometri passano con noia e un po' di chiacchiere, speranze,
idee...Valentino ci chiama dicendoci di chiamarlo appena arriviamo,
che ci prepara un letto dove dormire, a casa di Ivo ci stanno già
aspettando...
A
pochi chilometri dal traguardo ci imbattiamo in un temporale, il
cielo grigio scuro sembra quasi caderci addosso, dalla luce al buio
in un batter d'occhio....
si alza
un impetuoso vento che mi obbliga a rallentare, pochi minuti, il
vento finisce e inizia a grandinare, a 40 kmh faccio fatica a vedere
dove vado...cerco un ponte o qualcosa sotto cui fermarmi....non c'è
nulla che possa servire allo scopo...che mi piaccia o no devo
continuare...per fortuna, il temporale come è arrivato, se ne
va....lasciandoci con un tramonto spettacolare...ci
fermiamo.....lo spettacolo merita di essere gustato....
Dopo
4 giorni arriviamo a Robinvale, la nostra destinazione finale,
Valentino ci guida verso quello che sarà il nostro letto per qualche
giorno...un materasso messo nel soggiorno.....facciamo conoscenza con
il ragazzi, qui vivono in 7, per la maggioranza italiani, ma anche
un paio di ragazze orientali....sono tutti molto simpatici, per
salutarci organizzano un barbeque...annaffiato con abbondante
birra... Il caldo di Cairns, inizia già a essere un ricordo, la sera
fa decisamente freddo...
E'
giovedì, siamo giusti giusti per andare ad iscriversi a scuola, e
già che siamo a Mildura, facciamo un po' di acquisti di
abbigliamento un po' più pesante....La scuola ci da una ottima
impressione, è decisamente ben organizzata, una struttura moderna
con attrezzature all'avanguardia, il personale è preparato...in
poche parole...ci piace.
Una
chiamata a Andrew, ci mettiamo daccordo per vedersi la domenica.
La
fattoria, è a circa 30 km da Robinvale e 120 da Mildura, contiamo di
vivere in una casa all'interno della proprietà di Andrew....è
abbastanza fatiscente ma dovrebbe andare, almeno così speriamo.
Arriviamo all' appuntamento e Andrew è preso nella riparazione di
frangizolle, il danno non è di poco conto, molla tutto ci saluta e
ringrazia di essere stati di parola, ci spiega anche che non sempre i
lavoratori casuali lo sono, scoprirò che è abbastanza abituato a
bidoni di vario genere...
Mi
guida per un giro, nell'officina, dove lavorerò, è decisamente ben
fornita di attrezzature, in mezzo un banco imbullonato per terra,
ricoperto di attrezzi, una mola, un trapano, polvere di ferro
mischiata a olio idraulico....una moltitudine di
chiavi.....sopratutto misure “imperiali”, ma anche in millimetri.
Di
lato 2 saldatrici, una pressa, che ha bisogno di essere riparata, un
trapano a colonna anche questo necessita di riparazione, un
tornio....un giro tra gli scaffali mi fa scoprire la moltitudine di
equipaggiamento del quale ignoravo l'esistenza, o almeno non pensavo
di trovarlo in una piccola officina.
Dall'altra
parte, da sotto un trattore semi smontato, oltre ad una quantità
industriale di imprecazioni escono un paio di piedi...sono di Ian, un
signore di circa 60 anni, con il quale lavorerò assieme, si presenta
e mi saluta.....non capisco un tubo di quello che dice!!!! Sarà
piuttosto dura lavorarci assieme!!
Ha
l'aria di uno perennemente incazzato, serio, piuttosto scontroso, poi
sorride....è proprio vero che “tutti sorridono nella stessa
lingua”....
Rientra
sotto il trattore, e la sequela di imprecazioni riprende!!!
Conosco
la contabile della fattoria, Eleonor, la moglie di Andrew, mi spiega
le varie dinamiche aziendali oltre a come e quanto verrò pagato...
Tra
le varie riparazioni che giornalmente capitano, avrò da modificare
radicalmente una macchina, costruita in Italia, sbagliata rispetto
alle specifiche richieste!!!
Ironia
della sorte....toccherà ad un italiano (io) modificarla...
Il
confronto continua, parliamo di una possibile sponsorizzazione, anche
se per il momento è prematuro parlarne, comunque non mi viene negata
a priori...
Alla
fine ci mettiamo daccordo per iniziare a lavorare martedì, 3
settimane di prova...tra due giorni si comincia....
prossimo
post...UN NUOVO LAVORO
Ciao
a presto