lunedì 26 dicembre 2016

Forse un pò di discesa....

La sveglia, ci richiama agli impegni, abbiamo da svuotare la camera che Brail ci ha gentilmente affittato, dopo di che avremo da ripulire e montare i pochi mobili che per il momento abbiamo.

Pulizie....non che la casa sia sporca....ma vai a sapere che ci ha abitato!
Durante l'ennesimo trasloco facciamo conoscenza con il nostro vicino di casa.
Un ragazzo giovane, lo troviamo in divisa da farmacista, lavora al chemist (una catena di farmacie) e sta andando a lavorare.Chiaramente non puo che dedicarci qualche minuto, ma è abbastanza per dirci che questa non è proprio una zona tranquilla. Le case vicino alla nostra sono abitate da rifugiati, che ricevono il sussidio sociale e non lavorano...Ogni tanto è successo che abbiano provato ad entrargli in casa- Per evitare che possa succedere anche a noi ci consiglia di mettere le luci esterne con il sensore di movimento.

Bene, le prime notizie che abbiamo sono pessime....vedremo le prossime.
Iniziamo seriamente a pulire....Angela mi chiama....
"che ragno è questo?"..."è pericoloso?"
mi avvicino, senza fare troppo" rumore" lo schiaccio..".un red back perchè?"
Si riempie di brividi...e si incazza pure!!!"mi ha passeggiato sopra una mano!!!"...."se mi mordeva!!"
"tranquilla, non lo ha fatto"...prende il telefono e cerca di capire se la sto prendendo in giro...
Scopre che era una femmina e che sono quelle pericolose...si interrompono i lavori...destinazione bunning (supermercato) per l'insetticida.

Ci viene consigliata la "spider bomb"...un tipo di insetticida con  innesco...lo si deposita in mezzo alla casa e si toglie la levetta...dopo pochi secondi la bombola vaporizza il veleno in notevoli quantità....dopo varie discussioni. prevale il buon senso...l'uso della spider bomb significa anche stare fuori di casa per qualche giorno oltre al fatto che quello che ammazza i ragni...ammazza pure i cristiani...

Appena a casa le due bombolette di insetticida vengono utilizzate per tutti gli interstizi....e ovviamente finite...pentole, piatti, vivande e quant'altro depositati non dentro i mobili ma sul ripiano della cucina...in attesa che il veleno faccia il suo corso.

Chiamiamo Nicola, che a breve scadenza diventerà papà, visto che da casa sua all'ospedale ci sono circa 100 km gli chiediamo se vuole venire a casa nostra, che invece è a solo un chilometro.

"Si...veniamo nei prossimi giorni, Nathan dovrebbe nascere tra una settimana"
"Vedi di farcelo sapere per tempo, non vorremmo non essere a casa ad aspettarvi"

Accompagno Angela a lavoro, la situazione è sempre pessima. Purtroppo a questo punto non possiamo nemmeno scappare....tocca mangiare la minestra senza saltare dalla finestra!

Io continuo nelle pulizie. 
Comincio a pensare di trovare un lavoro, perchè altrimenti, la situazione potrebbe risolversi da sola!
Chiamo Valentino, un caro amico, che fa da supervisore ad un contractor asiatico.
Valentino è un giovanotto, di origine rumena, ma cresciuto in italia è cittadino italiano e sono ormai 4 anni che vive qui.
Ci siamo conosciuti in una farm a Cairns e da allora più o meno siamo stati in contatto, ci ha dato una mano per lavorare tutte le volte che è stato necessario.

"Se vuoi venire a Robinvale di lavoro ne ho quanto ne vuoi"
"Come no...mi tocca fare 200 km al giorno, quando mi devo alzare la mattina alle 3.00 per essere li alle 5.00"
"Vero....chiamo Dui (il contractor) per sentire se ha qualcosa da fare li a Mildura"

L' arredo e le pulizie sono finite, adesso manca solo internet che dovrebbero venire a allacciarlo in settimana.
Angela è insolitamente tranquilla...deve essere successo qualcosa....indago...

"Come è andata?...la checca isterica ha fatto di nuovo girare i coglioni?"
"No stasera era insolitamente tranquillo, ho parlato con Franco, dalla prossima settimana mi sposta nel Pub"
"Meno male...almeno li ti eri trovata bene"
"Si, speriamo che vada meglio"

Valentino mi chiama, mi chiede di farmi vedere alla partita....non amo il calcio...e per andarci ci devono essere dei buoni motivi.
Vado ad incontrare Dui, deve chiedermi alcune cose per decidere se mandarmi a fare un lavoro oppure no.

La partita, che fa parte di un  campionato non meglio specificato è più o meno del livello di quella "scapoli ammogliati" del film di Fantozzi....aspettiamo che finisca...

Dui viene verso di noi sorridente come sempre, è il tipico cinese ( in realtà è Vietnamita) basso, un pò più in carne dei suoi connazionali e almeno fino ad ora si è sempre comportato bene, la comunità di Mildura ha un ottima considerazione.

Mi chiede se voglio andare a cambiare i pali di una vigna in una farm a pochi chilometri, l'orario di lavoro è quello Australiano inizio alle 8.00 due pause di 15 minuti una la mattina e una il pomeriggio e la pausa pranzo di 30 minuti e fine alle 17.00, il venerdì fine alle 13.00. Lo stipendio sono 18 $ l'ora.

Bene...."quando iniziamo?"....
"Ok, tomorrow morning wait me at the petrol station of Gol Gol, at the 7.30 Am"

Perfetto ho anche io un lavoro, pagato poco, ma per il momento va bene anche questo, visto che la stagione non è ancora iniziata posso accontentarmi.

L'indomani mi accompagna alla farm, assieme ad Antony altro uomo del team, mi chiede che visto abbia, 

"i have a student visa...why?"
"Good...then you can work!"

Andiamo bene....quelli che non "possono" farlo devono essere la maggioranza....speriamo che il manager non mi spedisca per via che non posso superare le 20 ore settimanali...

No....tutto ok, scrivo nel registro l'orario di arrivo e il lavoro che devo fare....un bacio ad Angela, che deve andare a scuola....e inizia la mia prima giornata di lavoro.

Frank, l' Australiano con il quale devo lavorare è un oriundo italiano, che è arrivato qui in fasce, assieme ai suoi genitori....non parla una parola di italiano, l'inglese lo legge e lo scrive piuttosto male....mi racconta che non è mai andato a scuola perchè i suoi non potevano permettersi di pagargli la scuola...mi da delle carte da leggere...si tratta della descrizione dei lavori che dovremmo fare...ci mette una firma....e saliamo in macchina...un toyota hylux nuovo, con sopra gli sportelli il logo della compagnia.

Facciamo un giro di tutta la proprietà, un pò per farmi familiarizzare e un pò per verificare quanti pali siano effettivamente rotti.
Mi fa vedere dove sono tenuti i pali e le attrezzature che useremo, mi spiega che il mio lavoro consisterà sopratutto nel portare i pali e dare una mano a metterli in terra dopo aver fatto un buco con un trattore attrezzato di una trivella, ed un maglio per spingere a fondo il palo.

Dopo il giro panoramico ci spostiamo in un altro pezzo di proprietà, a circa 30 km di distanza, anche qui stessa cosa, ricognizione per capire che danni ci siano...

La prima mattina passa scrivendo sulle mappe i punti dove si trovano i pali rotti, quelli che vanno sfilati da terra e quelli  che devono solo essere rinforzati.

Nel pomeriggio si inizia....vado a fare il carico di pali e usando la mappa vado nei luoghi precedentemente selezionati....scarico...Frank invece è assieme ad altri due ragazzi a supervisionare la stesura dell'impianto di irrigazione.

La giornata volge al termine, chiamo Angela per farmi venire a prendere....è già pronta per andare a lavoro....la scendo davanti al ristorante e vado a casa a fare una doccia....

Angela esce da lavoro decisamente più rilassata del solito.....forse la strada intrapresa potrebbe davvero diventare quello che speravamo......

Il canto del Kookaburra, ci interrompe la visione de "il silenzio degli innocenti", visto nel monitor del pc....decisamente il prossimo acquisto deve essere un televisore....con funzioni da monitor, in modo che possa essere utilizzato anche come interfaccia di un pc....configurato per vedere i programmi televisivi che vengono dati in streaming....pagare un abbonamento per la tv via satellite non se ne parla nemmeno....

Ci sta chiamando Nicola, per informarci che dovrebbe arrivare tra un paio di giorni....se non abbiamo fatto male i conti tra due giorni è la data che teoricamente Nathan finisce la gestazione...la domanda diventa obbligatoria..

"Sei sicuro???...non è che te lo "sforna" mentre sei per strada? ......e ti tocca fare da infermiere??"
"Il dottore ha detto che non ci sono problemi...e poi devo lavorare!"
"Ok....i genitori siete voi"..."ti facciamo trovare la camera sistemata"

Per fortuna Nathan ha deciso di aspettare....Nicola e Hanna arrivano in serata, sono decisamente eccitati... Hanna anche un pò preoccupata, e chi non lo sarebbe.

Li lascio a casa e vado a prendere Angela, sempre più rilassata....anche contenta per i nuovi compagni di lavoro oltre a non vedere l'ora di vedere il nuovo Australiano.
Nicola ha preparato una rapida cenetta, visto che la cuoca la cena la prepara per i clienti....quando sognate di avere per compagno o compagna un cuoco...ricordatevi che la cena la preparerà per i clienti molto raramente la preparerà anche per voi...ovviamente il vecchio detto "il calzolaio va in giro con le scarpe rotte" è sempre valido....

Hanna va a dormire, è stanca...noi restiamo a fare due chiacchiere con Nicola....che sta cercando di superare l'esame di inglese...e a quanto sembra è ancora abbastanza lontano dal riuscirci...chiede quanto costa la scuola a Mildura, sta valutando di andarci. A Melbourne però spenderebbe meno e potrebbe stare in casa con i cugini....ovviamente se volesse restare qui le porte sono aperte.

E' indeciso, perchè comunque anche vivendo qui non sarebbe un problema da poco dover andare a lavorare a 100 km di distanza....boh...vedremo...

La sveglia mi informa che è un nuovo giorno di campagna e di pali da ficcare in terra...preparo la colazione....la camera di Nicola è aperta e loro non ci sono....rapida telefonata...mi risponde un Nicola assonnato...Nathan alle 3 di notte ha suonato la sveglia hai genitori...è in ospedale ed è appena venuto al mondo...dovrò aspettare stasera per vederlo...Angela invece ci andrà dopo avermi accompagnato al lavoro.

Abbiamo già sostituito un bel numero di pali...gli giro una catena attorno e con le forche di un montacarichi li sfiliamo..procedura piuttosto semplice.
Ne lego uno nuovo....la trazione lo spezza. Prendiamo le pale e iniziamo a scavare...altro tentativo, di nuovo spezzato...
Quattro ore più tardi e altre due rotture siamo ancora li, le pale spariscono dentro il buco e se non si sfila ora sono cavoli amari....iniziamo a tirare con il montacarichi......crack!!!...un altro pezzo di palo viene lanciato in aria...

"LE CORNA DI CAPITAN COOK"...rido..."Frank, when you have get pissed you remember as well the Italian language" (quando devi incazzarti ti ricordi anche l'italiano)..

Frank non è da meno, pure lui ride...."of course, to get angry the italian laguage is better" (ovvio, per arrabbiarsi l'italiano è meglio) .
Mi racconta chi è il capitano Cook...è l'esploratore che ha posto la bandiera inglese sulla terra Australiana (mi mancava)...non è quello che l ha scoperta. 
La scoperta si deve ai Francesi, che circumnavigarono il continente ma non vi posero la bandiera....Cook avuta notizia della cosa si affrettò nel far diventare l' Australia una terra sotto il controllo di sua maestà Giorgio III di Windsor.
Questo provocò una nuova diatriba tra le corone Inglese e Francese.
In realtà, l' Australia è diventato un protettorato inglese dopo almeno 160 anni che se ne conosceva l'esistenza...diventa difficile dire chi sia stato ad averla scoperta...

Dopo il "siparietto", il problema di come tirare fuori quello che resta del palo rimane. Frank guarda l'orologio...."go home!!" (si va a casa)....mancano ancora 45 minuti alla fine della giornata lavorativa... Se va bene a lui....va bene anche a me.

Angela è contenta come una pasqua...Nathan è un neonato vivace e strilla come un aquila!!!...giusto il tempo di passare a casa per la doccia ed andare in ospedale...

La mamma è stanca, ma in fondo il parto è stato abbastanza veloce, e ormai sono passate diverse ore...Nicola invece è ancora eccitato, deve ancora capacitarsi del tutto di essere diventato un padre.

Nathan dorme profondamente, un fagottino tenero come solo i neonati possono essere...
Passa un medico a controllare che tutto sia secondo norma...
Chiedo come funziona a livello normativo la nascita di un bimbo.
Nathan è di nazionalità Australiana, ma potrà riscattarla solo dopo il compimento del diciottesimo anno. Fino ad allora rimarrà iscritto sul passaporto dei genitori, che hanno diversa nazionalità.
Per cui è anche italiano e malese...cosa che crea un paradosso. Per il diritto internazionale non si può avere più di due passaporti. In pratica quando deciderà di richiedere il passaporto Australiano dovrà decidere quale sarà l'altro che potrà tenere...Appena nato e già il futuro gli riserva delle decisioni importanti....ma lui non lo sa...e per il momento resta accocolato tra le braccia di Morfeo...

Torniamo a casa...Nicola resta in ospedale, noi ci dedichiamo alla visione di "caccia a ottobre rosso".

Nathan arriva  a casa pochi giorni dopo. Gli amici che vengono a trovarlo sono numerosi ed è festa grande tutte le sere...

Angela, pian piano riprende il controllo dei piani scolastici e comincia ad essere fiduciosa del suo posto di lavoro. Ha buoni rapporti con i colleghi e con il capo. A lei toccano tutti gli "special", i piatti che non sono nel menù, ma che vengono fatti giorno per giorno. Via via prende sempre più confidenza con le padelle e con il lavoro...
Sembra, dopotutto, che possiamo davvero ambire ad avere una sponsorizzazione e diventare cittadini Australiani...che bel sogno. 
Purtroppo dobbiamo destarci.....leggendo le carte scopriamo che il nostro visto scade tra poco più un mese e dobbiamo per forza richiedere un nuovo student visa.
Non siamo ancora pronti per fare le carte per un visto permanente. Ci manca il certificato quattro in hospitality e la certificazione dell'inglese. Due cose che se tutto va bene le avremo tre settimane dopo la scadenza del visto.
Chiamiamo Alberta, ci dice che la nuova normativa è molto restrittiva, ma che per noi non dovrebbero esserci problemi, visto che abbiamo già in corso un programma di studi. Ci manda il link per poterne far richiesta e le carte necessarie da presentare.
Dopo averne presa visione, prendiamo atto che vista la posta in gioco, sarà meglio andare a Melbourne per compilarle assieme a lei.

Abbiamo già un appuntamento con il consolato italiano per la registrazione del matrimonio, non sarebbe male fare un viaggio e due servizi...Alberta ci da un appuntamento nel pomeriggio...i tempi sono un pò stretti, considerando che consolato e ufficio di Alberta sono ai due lati della città, ma speriamo che il "territorio italiano" non ci faccia perdere un giorno per mettere tre timbri!

Con Frank sto coltivando una solida amicizia, mi porta a visitare l'officina della fattoria. Ci lavorano in due Jack e Mark.

Jack è una persona piuttosto anziana, ma ha una "mano" invidiabile, costruisce e ripara buona parte delle attrezzature utilizzate è estremamente bravo anche se tra poco dovrà essere sostituito.
Mark è giovane e dovrebbe essere il sostituto, ma nemmeno gli lega le scarpe. Spesso chiede a Frank  di aiutarlo...cosa che lo fa abbastanza incazzare...

"FUCKING BULLSHIT... and this would be a mechanical ???" (e questo sarebbe un meccanico?)
Me lo sento dire a più riprese...l'ultimo problema con lo sterzo di un trattore, che dopo aver cambiato la pompa e gli attuatori continua a non funzionare. 

"They have already spent more than $ 3000 and still does not work"..."Now they have decided to buy an electronic control unit to test the system"
(hanno già speso piu di 3000$ e non funziona ancora)...(ora vogliono comprare una centralina elettronica per controllare l'impianto).

"Ma scusa, se i tubi sono "vivi" manca da cambiare solo il distributore"
"It is the first thing I said to control"
Tutto chiaro...Frank sa dove mettere le mani molto di più del meccanico.

Dopo aver dato disposizioni al "meccanico" ritorniamo al nostro lavoro. Dopo aver scoperto che sono stato un pilota mi chiede di fare un pò di drifting...mi viene da ridere, un fuoristrada come l' hilux da mettere di traverso potrebbe essere una impresa...però è un trazione posteriore...potrebbe anche venire qualche bel "traverso"....
"Se lo sfasciamo?...mi tocca pagarlo!"...in tutta risposta: "don't worry and be happy"...mi indica la strada per andare in un angolo sperduto della farm....sembra deciso a fare qualche "traversone"....forse era meglio se ero stato zitto....

In effetti il luogo è adatto un largo piazzale con un pò di attrezzature sparse....ci si arriva anche piuttosto veloci...mi faccio un giro per capire come utilizzare il luogo...poi "put your seat bealts"...
"we can try" (metti le cinture che ci proviamo)

Accelero...la strada in discesa aiuta non poco, nei pressi dell' aratro da usare come birillo....freno energicamente e tolgo una marcia...giro repentinamente lo sterzo a destra, il carico si trasferisce...aspetto, quando il peso è tutto a sinistra, inverto la sterzata....il toyota trasferisce il carico a destra, è lento...ma si comporta bene...inizia a scivolare, lascio i freni e inizio ad accelerare...siamo di traverso...il motore è il vero latitante, ma basta per continuare la sbandata, lo correggo, iniziando il gioco "sterzo/acceleratore"....guardo il contagiri, manca ancora un pò ad arrivare al rosso...e io sono leggermente "lungo"....senza lasciare l'acceleratore freno con il piede sinistro, la macchina bruscamente punta in muso e aumenta l'intraversata...controsterzo...comincio a vedere "l'uscita" non riesco a farla pulita... devo per forza continuare la scivolata oltre la fine...bisognerebbe essere dritti alla fine della curva...questa volta non è successo...il contagiri mi segnala che è l'ora di cambiare...la curva è finita e siamo lanciati verso la prossima....rallento, la contro curva la faremo di traverso la prossima volta.....

Guardo Frank, ha uno sguardo tra il divertito e l'impaurito....gli sorrido dicendogli:
 "you should not try to do it" (non provare a farlo tu)
"don't worry i don't try" (tranquillo non ci provo)

Interessante, erano più di 10 anni che non facevo un pendolo è mi ricordo ancora come si fa...oltretutto mi sono anche divertito...Frank invece si è divertito anche di più...mi chiede informazioni sul come si inneschi la sbandata...con il mio inglese è piuttosto difficile spiegarlo...ma dopo diversi tentativi, e l'uso di un pezzo di carta e un disegno...capisce che è solo un gioco che frutta l'energia cinetica della macchina...è l' ora di andare a casa...domani ci aspettano altri pali da cambiare.

Sperando di non essere mandato a casa in modo definitivo a causa di un "uso improprio delle attrezzature". Che in effetti c'è stato.

prossimo post:

"due nuovi amici"

Ciao a presto

P.S. un augurio sincero di buone feste...e che il 2017 possa realizzare i vostri sogni più belli





martedì 29 novembre 2016

La strada inizia in salita...

Si e no un giorno di quiete relativa, la sistemazione dalla nostra amica non può essere che temporanea. Iniziamo subito un giro per agenzie per valutare i costi e le disponibilità.

Le agenzie immobiliari, sono non troppo diverse rispetto a quelle italiane. Tutte quante ci consegnano una lista delle abitazioni disponibili, con indirizzo, costo dell'affitto e il giorno nel quale è possibile visitare l'interno.
Si parte da un minimo di 130 dollari settimanali e poi a salire fino a anche oltre i 300.

Di tutte le liste selezioniamo le abitazioni dal prezzo minimo fino ad un massimo di di 200 dollari per settimana. 
Alla fine sono una decina di abitazioni da valutare, accendo il navigatore satellitare e iniziamo ad andarle a vederle. 
Le cose da valutare sono svariate. Angela lavora in un ristorante in centro e la scuola che frequenta, si trova non lontano dal centro cittadino. La migliore soluzione per noi sarebbe un flat, così vengono chiamati gli appartamenti a schiera, purtroppo costano!
Dopo un pomeriggio passato in giro a vedere case, scopriamo che alla fine il gioco vale la candela solo per quattro.

La migliore è situata non lontana dalla riva del fiume, in un complesso residenziale, molto ben curato. ...ha qualche difetto...il peggiore che saremmo obbligati a cambiare le targhe alla macchina oltre alle patenti, visto che trovandosi al di là del ponte, non è Victoria ma New South Wales. Messa così potrebbe anche non essere un problema....ma ad analizzare bene, l'ufficio di stato che si occupa di queste transazioni è piuttosto lontano e per quanto la maggior parte delle richieste possono essere fatte in rete, il cambio della targa e delle patenti è necessario farle presso lo sportello. Oltre a questo il costo, 210 $ a settimana, è al limite del budget che abbiamo prefissato.

Un altra è molto vicino al centro, il prezzo sarebbe giusto 160 $, al momento delle visita troviamo uno di quelli che potrebbero diventare i nostri i vicini, scambiamo due chiacchiere...sembra che qui ci sia qualche problema con il vicinato...pare che questo appartamento sia in mezzo alle case che il governo ha dato ai rifugiati, provenienti da altri paesi. Il "visa refuse" (visto per rifugiati) è rilasciato a tutte quelle persone che lasciano il proprio paese perchè a rischio di essere uccisi. Qui per la maggioranza sono provenienti dallo Sri Lanka e da alcune regioni dell' India. Di fatto, con questo visto non è possibile uscire dall' Australia se non con una richiesta alle autorità competenti, che raramente viene concessa.
Per il resto andrebbe bene, il prezzo va bene e il posto di lavoro e la scuola sono facilmente raggiungibili.

La terza è a Merbein, a circa 20 km di distanza da Mildura, è quella con il prezzo migliore 130 $, il navigatore mi da l'indirizzo sulla statale. Non c'è nessun appartamento. Dopo vari tentativi continuiamo ad arrivare in un punto e 500 metri dopo il GPS mi chiede di fare una inversione ad U. 
Mah...mi è impazzito il GPS...chiediamo ad un distributore anche il gestore ci conferma il punto. Purtroppo non sa nulla di appartamenti in affitto in zona...

Molliamo la macchina nel punto e facciamo un giro a piedi...uno spiazzo sterrato, piuttosto malmesso...poco più in la, molto difficile da vedere dalla strada, il cartello dell'agenzia immobiliare che ha in gestione l'appartamento, continuando lo spiazzo si trasforma in un ammasso di sterpaglie, la zona ha impellente bisogno di manutenzione. In estate potrebbe facilmente trasformarsi in un covo di serpenti e di insetti. Dietro tutto questo un gruppo di quattro casette a schiera, invisibili dalla strada perchè coperte da alta vegetazione, tutte disabitate, dietro, quella che sembra una officina meccanica abbandonata, con relitti di vecchie auto ormai ridotte a cumuli di ruggine. Il numero affisso accanto alla porta ci dice quale delle quattro è disponibile per essere affittata...La casa è attorniata da erba alta e numerosi oggetti da arredamento, da lungo tempo abbandonati, il muro di cinta è in parte franato.....ci basta così, non indaghiamo oltre. Solo per renderla accettabile è necessario un bel pò di lavoro....semmai si potrebbe chiedere uno sconto sull' affitto per il lavoro che saremmo costretti a svolgervi...per il momento la lasciamo come ultima opzione.

Resta da vedere l'ultima...un pò più lontana delle prime due dal centro, ma in un posto particolarmente tranquillo...ha un bel giardino, due posti auto coperti e a vederla dall'esterno sembra piuttosto grande...il prezzo non male, 190$ a settimana.

Dopo un pomeriggio di ricerca le case appetibili sono diventate tre.

Angela va a lavoro e io risolvo alcuni problemi nel suo laptop. Torna incazzata come un toro...il collega con il quale lavora non sembra essere il massimo...Purtroppo invece di essere a lavorare nel Pub dove aveva fatto la prova, Franco l'ha messa a lavorare in un altro ristorante sempre di sua proprietà. E' un pò il ristorante "IN" di Mildura...piccolo e confortevole. Ricavato in un vecchio magazzino in parte interrato. Contornato da mattoni rossi, messi li probabilmente nel 1800, da un muratore che probabilmente non sapeva come fare un muro dritto, oppure quel giorno era particolarmente ubriaco. Infatti in più punti sporge o rientra, rispetto a quella poteva essere una linea ottimale....ma in fondo è proprio questo che rende il locale particolarmente affascinante. Alcune botti di rovere, assieme alle luci soffuse, danno all'ambiente un intimità difficilmente ripetibile, almeno qui in Australia....

Speriamo bene, ma non sembra davvero un buon inizio. 

Mercoledì....la prima delle tre case è disponibile per la visita, sarà libera tra una settimana, raggiungiamo Avoca Pi, una traversa di Six street. Sono numerose le persone interessate, ci facciamo largo tra gli altri per visitare l'interno. Gli arredi sono ancora tutti al loro posto, due camere, entrambe grandi, soggiorno cucina e uno studio, che attualmente è arredato con un lettino da fisioterapisti e tutta l'oggettistica necessaria per questo lavoro. Nel soggiorno, una televisione grande come un campo da calcio!!!...l'affittuario deve essere un "malato" di programmi televisivi, sotto la Tv due decoder.

Il pavimento è piastrellato in un grigio chiaro, la cucina è a gas. Mi soffermo a guardare la cucina e la mobilia di questa. Visto che è l'unica cosa che resterà dentro casa, quando il fisioterapista se ne sarà andato. Sembra di recente costruzione, si vede che è usata, ma è in ottime condizioni. Le camere entrambe hanno il pavimento ricoperto di moquette, ne farei volentieri a meno...visto che ritengo impossibile mantenerle pulite. In ognuna è presente una cabina armadio, piuttosto capiente. La climatizzazione viene effettuata da una pompa di calore a gestione elettronica che provvede a mantenere la temperatura impostata sia in estate che in inverno.

Salutiamo l'agente immobiliare e ci prendiamo tempo prima di decidere, l'unico problema è che non ne abbiamo!
La discussione che segue è incentrata sulla possibilità di sub affittare la camera a qualcuno per diminuire il prezzo dell' affitto.
La serata la passiamo in pizzeria. Mario, siciliano di nascita ma Australiano di adozione, fa una pizza che non ha molto da invidiare alla maggior parte delle pizzerie italiane (prezzi compresi), forno a legna messo dietro al banco dove avviene la preparazione, il tutto posteriormente ad uno spesso vetro.
Ci chiede notizie di Nicola, il nostro amico che tra non molto avrà un bambino...La moglie si lancia su pronostici sul nascituro.
Secondo lui, la sponsorizzazione da parte di Franco non è molto veritiera (speriamo abbia torto)...ma ci chiede comunque barlumi in merito...da buon italiano non ne sa abbastanza per parlarne, parla per sentito dire...Alla fine resosi conto di essere piuttosto ignorante in materia (lui non ha avuto bisogno di una sponsorizzazione per restare, ha semplicemente sposato una Australiana) chiude il discorso dicendoci che gli piacerebbe anche a lui poter sponsorizzare qualcuno...andrà ad informarsi meglio (bravo fai bene, magari poi sponsorizzi noi!)

Al rientro, una Aborigena è fuori dalla porta di casa, all'interno tutte le luci spente..stanno dormendo alla grande e questa insiste a premere il pulsante del campanello.....che per la notte ha la suoneria disattivata. Gli passiamo vicino e ci chiede di chiamargli Marco, il compagno di Brail. Gli rispondo "dont' worry, I'll handle that" (tranquilla ci penso io).
Angela mi guarda sbalordita, gli faccio segno di evitare commenti. Varchiamo la porta e siamo avvolti da buio. 
Angela mi chiede: "ma che vuoi svegliare marco?"...
"non ci penso nemmeno"..."senti come dormono bene". I respiri profondi e regolari sottofondo, non danno adito a dubbi.

Mi giro chiudo la porta e spengo la luce del pianerottolo...immagino che la tizia si sia incazzata non poco appena ha visto spegnersi la luce...

Venerdi...altra casa da visitare, quella sul fiume...anche oggi c'è una moltitudine di persone...del tutto simile alla precedente. Qualcuno lo abbiamo già visto mercoledì. La casa è più carina della precedente, forse più grande, ma è difficile giudicare visto che qui manca la mobilia. Direi che il prezzo maggiore è dovuto solamente dal fatto che dalle finestre si vede un bello scorcio del fiume...purtroppo io devo viverci....non guardare il panorama dalla finestra!
Anche qui la cucina è in ottime condizioni e anche questa di recente costruzione, anche qui fornelli invece delle piastre elettriche, stesso sistema di climatizzazione.

Un saluto all' Agente immobiliare e accompagno Angela a lavorare....io ancora non ho iniziato nemmeno a cercarlo...lo farò appena avremo un tetto sulla testa.
Passo la serata in compagnia di Marco, tra due chiacchiere e qualche bottiglia di birra...

Alla fine del turno Angela è ancora più incazzata dell' altro giorno...questo tizio deve essere un bel rompi coglioni.... spero solo che tutto non salti per merito suo!!!

Lunedì....passo a prendere Angela, ha dovuto lasciare anzi tempo il ristorante per visionare l'ultima casa....La posizione sarebbe perfetta, si riesce ad arrivare in centro con una camminata di 10 minuti e per la scuola è possibile utilizzare anche il bus, una fermata è proprio davanti casa.

Anche oggi i possibili avventori sono molti. La maniglia della porta di ingresso è piuttosto malmessa, le porte all'interno idem...il pavimento è coperto con una pellicola di linoleum a disegni grigio scuri a somigliare ad una piastrellatura. La mobilia è piuttosto "arcaica", non ci sono i fornelli ma le piastre elettriche. Nelle camere due piccoli armadi con accanto uno specchio.
Nell'anti bagno c'è una lavanderia....il bagno è abbastanza piccolo da non poter montare una porta per essere diviso dalla lavanderia, è possibile solo montarci una tenda, che al momento non è installata.
Dietro è presente un piccolo resede ricoperto con erba di plastica...e nel quale si trova un tendi biancheria piuttosto grande. Ha installata l' aria condizionata ma non il riscaldamento....e sta anche per iniziare l'inverno...Anche questa volta salutiamo il responsabile e ci prendiamo un pò di tempo.

Dopo vari ripensamenti, decidiamo di provare, si provare perchè non è affatto certo che ce la diano, a prendere quest'ultima, che per quanto non ci piaccia, è quella messa meglio per i servizi.

Franco, ci scrive una lettera di referenze da presentare in agenzia al momento della stipula del contratto. Già che c'è chiama il titolare dell'agenzia. Finita la chiamata ci dice che dobbiamo solo andare a firmare le carte!!!  

L'agenzia ci da un formulario da riempire....chiedono il reddito e chi sono i nostri datori di lavoro.
La lettera di referenze, viene messa in mezzo a tutte le carte che abbiamo riempito.
Nei prossimi giorni ci faranno sapere, non ci speriamo molto, visto che non avendo un contratto di lavoro stabile (siamo tutti e due "casual") è possibile che qualcuno ci passi avanti.

I problemi di Angela con il collega continuano...mah...l'ambiente dei ristoranti deve essere proprio una merda!!!..Oppure siamo particolarmente sfigati.
Chiediamo a Brail, se questo personaggio ha avuto problemi con altri colleghi. Scopriamo che Angela è la sesta in ordine di tempo che ricopre la figura di secondo cuoco accanto a questo soggetto.
E che quello che è durato di più non ha superato il mese....alla grande!!! Figurati se riusciamo ad arrivare ad una sponsorizzazione...a quanto sembra è molto più probabile che finisca in rissa.

Alla terza settimana, chiamo Franco per fare due chiacchiere, non vorrei finisse davvero in rissa.
Colazione con il capo....dopo aver chiarito la situazione. Franco ci dice che in effetti sono stati molto ad essere sostituiti, ma che il personaggio è particolarmente capace e che non è di così facile sostituzione e che vedrà quello che può fare.

Nuvole nere si addensano all' orizzonte......sembra proprio di aver preso una cantonata di dimensioni storiche. Purtroppo se la situazione non si sblocca possiamo solo sperare che la scuola ci possa trovare qualche soluzione. E per quanto Angela sia molto ben voluta all'interno dell'istituto non è affatto detto che possano aiutarci....

Il telefono inizia a suonare Thunderstack degli AC/DC, è da poco che uso questa suoneria e mi da grosse soddisfazioni, Angela invece ha preferito il canto del Kookaburra un uccello locale.

E' l'agenzia, mi informa che la nostra richiesta è stata accettata e che dobbiamo andare a prendere le chiavi e pagare il bond (un mese di affitto in anticipo).

Per quanto contento, di aver trovato la soluzione, adesso ho un nuovo problema....un pò di mobili da metterci dentro. Almeno un frigorifero e un materasso...il resto lo compreremo!

Sentiamo Sammy. Con il suo strano italiano ci dice di passare da casa sua che ha un bel pò di roba da darci, tutta roba che è stata utilizzata nella casa che affitta.
Per quanto possa essere sfasciata per noi va benissimo!!!

Qualche chiamata per sapere se qualcuno affitta un furgone per andare a Melbourne...niente di niente...in aeroporto affittano solo auto, qualcuno mi consiglia di farmi prestare un carrello.
Niente di niente, non riusciamo a trovare un furgone nemmeno a pagarlo a oro!!
Chiediamo a Franco se conosce qualcuno che possa affittarcelo per un paio di giorni.

"Scusami...ma da quanto tempo è che lo cerchi?"
"Da qualche giorno perchè?"
"Come mai non lo avete chiesto a me?"
"Sinceramente non sapevamo che ce l' hai"
Taglia corto....dicendoci:
"Quando dovete andare?"
"Ancora non lo sappiamo, abbiamo un pò di mobili da prendere...appena Sammy ci dice che possiamo andare"
"Bene, il furgone è parcheggiato accanto alla stazione, è sempre li...ormai lo usiamo solo raramente, per cui basta che me lo chiedete un paio di giorni prima"..."E ricordate che per qualsiasi cosa, chiamatemi che se posso aiutarvi lo farò volentieri".
Lo dice, come potrebbe dirlo un padre ai propri bambini...

Che dire...definire Franco una brava persona è un eufemismo...in realtà è molto di più!...a prescindere da come possa finire, non potevamo trovare di meglio.
Fissiamo con Sammy per il fine settimana. Purtroppo non ha camere libere...dovremmo cercare un ostello.
Tra le varie persone che sentiamo prima di partire, oltre a Marco, che ci farebbe piacere vedere, visto che dopo l'esperienza in cucina è restato un caro amico, parliamo anche con Giulia un amica che lavorava per Sammy, come estetista e che aveva legato molto con Angela.

Ha un divano disponibile e se per noi va bene possiamo occuparlo...bene adesso abbiamo anche un letto.

Prima di partire Franco ci consegna le chiavi e una carta prepagata di una catena di distributori...sono un pò sbalordito...
"Scusa ma con questa che ci faccio?"
"Ci metti la benzina!"
Affermazione che somiglia di più a un ordine, piuttosto che a un consiglio!
Per quanto possa discutere, è una guerra persa. Franco non sente ragioni...
"E portami le ricevute, che le metto in bilancio!"

Come sempre il viaggio per Melbourne è di una noia mortale...il furgone va alla grande, si viaggia forse meglio che in macchina...un unico difetto, uno spiffero che non capisco da dove arriva, mi surgela il piede dell'acceleratore....e nonostante tutti i tentativi di orientare il getto dell'aria calda ai piedi...ottengo come unico risultato un abitacolo invivibile da caldo.....fermo restando il piede destro congelato!...Mah...
Visto che andiamo a Melbourne decidiamo di passare dal consolato a registrare il matrimonio, visto che in Italia non è arrivata la registrazione. Evidentemente la signora che ci ha sposato non ha inviato le carte, come aveva promesso....poco male....

Passiamo da Sammy e come sempre i tre bambini stanno litigando!!!...un classico....le grida si sentono da fuori casa!
Soliti convenevoli poi ci dice di passare da casa di suo padre, dove ha il magazzino con tutti mobili.
Giulia ci sta aspettando, è una ragazza molto carina, bionda con capelli lisci e lunghi, occhi azzurro ghiaccio è una ragazza molto sensibile e carina. E' nata in Italia ma è di origine sud americana. Assieme a lei il suo nuovo fidanzato...Robert, un giovanotto magro e alto che si diletta a giocare a calcetto...capelli scuri, dei quali ha da tempo rinunciato a tentare di avere un controllo. Ed una simpatia innata.
Si è da poco laureato in ingegneria e sta valutando se andare a cercare lavoro a Perth, presso qualche compagnia mineraria...
E' di origine italiana ma sono molti anni che vive qui, non ha ancora perso l'accento del nord Italia e il suo italiano non ha inflessioni British.
Usciamo per una birra e per mangiare qualcosa, chiamiamo Marco che purtroppo sta lavorando e semmai potrebbe essere possibile vedersi domani sera.
Aggiudicato, domani sera pizza....alla pizzeria di un amico di Robert, che ha appena vinto un premio come la migliore pizza al mondo. Un concorso organizzato a Modena e al quale possono partecipare tutti i pizzaioli che operano al di fuori del territorio Italiano.

Il pizzaiolo è un livornese!!!....un personaggio!, è piuttosto anziano, ha uno sguardo arcigno, messo sopra a un sorriso da buontempone...è divertente e racconta le barzellette, per quanto non sia più un giovanotto...sforna più di 100 pizze per sera....la pizza che ha vinto il premio è ottima!...anche se io la preferisco un pochino più panciuta, questa invece è molto sottile...forno a legna e tanta maestria nel guidarlo....

La serata finisce quasi alle due di notte, con Silvio che dopo aver chiuso la pizzeria e tirato giù la saracinesca (altrimenti vengono a rompermi i coglioni tutta la notte) inizia a raccontare barzellette...ci fa sbudellare dal ridere...alla fine dopo aver ingurgitato qualche ettolitro di birra....andiamo a dormire divertiti...Silvio sarà di sicuro un punto di arrivo tutte le volte che ritorneremo a Melbourne!

La mattina inizia presto...prima destinazione consolato italiano a Melbourne...dopo aver lottato per circa 20 minuti per trovare un parcheggio, se ne libera uno proprio davanti al consolato, al 509 di St.Kilda Road....il palazzo è bello, l' ingresso con porta girevole in vetro, immette in un ampio salone nel quale trovano posto alcune statue di arte moderna...una scalinata in marmo rosso al centro porta al primo livello, dove si trova l'ufficio che cerchiamo.

Ci avviciniamo....come nella migliore delle tradizioni, è chiusa!...controlliamo gli orari...dovrebbero essere aperti!....forse sono in pausa cappuccino?!...nonostante si sia dall'altro capo del mondo, qui siamo in territorio Italiano...e ce ne siamo subito accorti!

Aspettiamo, dopo un pò un signore viene ad aprirci...si attraversa una porta e si cambia continente...l'arroganza diventa uno standard e l'educazione un optional...e ovviamente la capacità di creare problemi invece che risolverli cresce in modo spropositato!!...

Dopo una breve discussione con quello che ci ha aperto, ci avviciniamo allo sportello...il tizio è al di là del vetro, parla un buon italiano ma con forte accento inglese, probabilmente è nato qui da genitori italiani. Magari proprio qui al consolato...la spintarella di famiglia...un classico tutto italiano.
Ha l'aria trasandata, una camicia a righe colorate, due vistose macchie di sudore sotto le ascelle, pantaloni neri che non riescono a contenere una pancia che deborda da tutte le parti, testa con incipiente calvizie.
"Buon giorno, volevamo registrare il nostro matrimonio"
"Ce l'avete un appuntamento?" (un classico, detto con tutta l' aria beffarda che aveva)
"No, perchè?"
"Qui facciamo tutto, ma solo su appuntamento"
"Mi scusi, ma siamo qui solo oggi poi dobbiamo tornare a Mildura"
Con la peggiore delle controvoglie, apre un registro
"Avete in certificato?"
"Si eccolo"
"Mi serve anche la vidimazione del governo Australiano e la traduzione oltre al passaporto"
"La traduzione eccola, la vidimazione come faccio a farla?"
Prende un foglio con sopra scritte tutte le carte necessarie (un foglio solo!!...un miracolo di solito tirano fuori un libro).
"Ma tanto non ce la facciamo oggi chiudiamo alle 1.00"
"Fate le carte e poi prendete l'appuntamento"
Non mi ricordavo che tutte le volte che entravo in un ufficio in Italia ne uscivo incazzato per aver perso solo tempo....fuori manca solo la scritta "PERDETE OGNI SPERANZA O VOI CHE ENTRATE"...forse Dante quando scrisse la Divina Commedia pensava di predire il futuro...Mah...fatto sta che esco incazzato come un lupo....non c'è verso lo statale fa venire l' orticaria anche qui!!

Leggiamo il foglio e andiamo all'ufficio di stato australiano per questa vidimazione. E' in mezzo alla city per cui è un problema non da poco parcheggiare il furgone. Alla fine scopriamo un parcheggio poco lontano, ma per lasciare la macchina mezzora servono 5$...una rapina!

Saliamo le scale, le persone presenti e in fila ai vari sportelli ci fanno venire l'orticaria...si prevede di restare qui per il resto della giornata!

Prima di varcare la soglia veniamo intercettati da un tipo, il quale ci chiede che cosa dobbiamo fare.
"Hi, good morning, what you need to do?"
"Dobbiamo vidimare il nostro certificato di matrimonio"
Ci da un form da compilare e ci dice di andare allo sportello numero 4, dopo averlo compilato.
Nel form ci viene richiesto i dati personali e di specificare il servizio di cui abbiamo bisogno.
Ci mettiamo in fila...siamo al quarto posto. Dopo pochi minuti siamo davanti allo sportello!!!
Consegnamo il form e il certificato, abbiamo sbagliato a compilarlo!...Spieghiamo alla ragazza a cosa ci serve la vidimazione, lei sorridente ci risponde che ha capito ma che è sbagliata la richiesta, non basta la vidimazione serve una autenticazione e per questa è necessario il timbro e la firma autografa di un funzionario di stato.
Insistiamo..."at the Italian Consulate told us that just the endorsement!"
"I understand but apparently they were wrong"
Andiamo bene...il panzone manco sapeva le carte che ci servivano!
Corregge il form e ci dice che ce lo spediranno a casa, perchè al momento il funzionario di stato non può firmarlo....sconsolati paghiamo e usciamo...l'unica gioia è che non sono passati più di 15 minuti dal nostro ingresso nell' ufficio...esattamente come succede in un qualsiasi ufficio postale italiano...

Saliamo sul furgone, il kookaburra canta dalla suoneria del telefono...è il funzionario!!!...Ci chiede quanto siamo lontani e se per noi era possibile ritornare....

"You live far away I'll formed soon" (vivete molto lontano ve lo firmo subito)

....ecco..... uguale uguale all' Italia...torniamo sui nostri passi rientriamo nell'ufficio....e la ragazza che era allo sportello ci intercetta e ci accompagna davanti al gate. Prende le nostre carte e dopo si e no un paio di minuti, il funzionario ci riporta il certificato firmato, mentre la ragazza serve un altra persona....lascio a voi i confronti con quello che normalmente vi succede negli uffici di stato Italiani.

Andiamo da Sammy...tra tutti i residuati di magazzino ci da un mobile da soggiorno, un tavolino da fumo da riparare, un letto un tavolo da cucina con 6 sedie, una lavatrice, un forno a microonde e un divano...sarebbe compreso anche il materasso con il letto....purtroppo dopo averci combattuto per più di un ora non riusciamo a caricarlo, in sostituzione ci da due materassi singoli!!
Purtroppo non ha un frigorifero funzionante... Direi che va benissimo anche così!! chiamiamo Robert per salutarlo. Ci informa che ha un pò di piatti e altra oggettistica da cucina, di alcuni suoi amici che si sono spostati a Perth e che se ci servono possiamo prenderli.

Passiamo da casa sua e carichiamo anche quelli.

Riprendiamo la via di casa...le solite noiosissime 6 ore...e non possiamo fare tardi...stasera Angela deve lavorare, spero solo che non degeneri in rissa!!

Alla fine facciamo in tempo anche a scaricare il furgone, per poi riconsegnarlo a Franco....

Prossimo post

"Forse un pò di discesa"


Ciao a presto


P.S. Mi scuso con tutti i miei lettori (che non siete per niente pochi, grazie), per il fatto che non riesco a pubblicare i miei post con una cadenza regolare....purtroppo e anche per fortuna a volte (come in questo periodo) sono piuttosto preso da impegni di lavoro...e quando torno, spesso sono troppo stanco per avere voglia di scrivere....perdonatemi!!!


sabato 5 novembre 2016

inizia l'ultima tappa

...I giorni si susseguono rapidi, il lavoro dal dentista, ormai da troppo tempo rimandato. Lavoro che non ho fatto in Australia non per fattori economici oppure professionali, i dentisti Australiani non hanno nulla da invidiare ai nostri, nemmeno nei prezzi.

Ho preferito farlo in Italia semplicemente perchè, era un intervento da anni messo in preventivo con il mio dentista, persona che merita la mia più profonda stima e amicizia, che ormai da molti anni si occupa della mia cavità orale.

I "ragazzi" del movimento ci invitano a cena, faccio tardi per via di uno degli appuntamenti, come sempre con loro è come essere sempre stato a casa!...Tanta è la simpatia che riescono a infondere e per quanto io sia diventato critico nei confronti della dirigenza, quello che ho con loro condiviso, supera di gran lunga la mia criticità...loro sono semplicemente stupendi. Sono felice in mezzo a loro, sono combattenti che come me sognano un futuro migliore di quello che ci stanno preparando le classi dirigenti....e non smetteranno mai di lottare...Fa piacere vedere nuove facce e nuove idee, e se anche i nuovi non li conosco personalmente so che i "vecchi" faranno un buon lavoro.

Altri appuntamenti...non riusciamo a vedere tutti quelli che avremmo voluto, cosa che per altro era probabile, telefono ad alcuni che purtroppo non avrò modo di incontrare, Angela fa lo stesso.

Ci incontriamo con una coppia di suoi amici che ci hanno chiesto informazioni, di prima mano, riguardo all'Australia. Cerchiamo di fugare i dubbi e le incertezze che hanno.
Ancora una volta mi rendo conto che troppi, forse tutti, hanno una idea molto superficiale delle possibili difficoltà che potrebbero incontrare.
Anche loro hanno dei preconcetti, sbagliati, basati più che altro sul "sentito dire", che, manco a dirlo non ha nulla a che fare con situazioni legislative reali.
Alla fine dell'incontro, spero di averli aiutati a costruire un loro percorso.

Un salto in comune per cambiare la residenza di Angela, si trasforma in una sorta di incubo. Le leggi italiane, come sempre sono qualcosa di impossibile.
Alla fine riusciamo, ma abituati con quello che succede all'altro capo del mondo, la seppur minima comprensione che avevamo in merito ai nostri legislatori, svanisce come neve al sole...Potrei entrare nel merito, ma preferisco evitare.
Veniamo inoltre a conoscenza che il nostro matrimonio non è stato comunicato ai nostri comuni di residenza. Ci viene consigliato di passare al consolato di competenza, nel nostro caso Melbourne, altro luogo, che ci dicono, da evitare accuratamente, se non si vuole  uscire con il mal di testa.

Devo rinnovare la patente e ricevere una carta di credito, in sostituzione di quella scaduta.
Queste due cose assumeranno contorni comici, per raccontarle vi rimando in fondo al post nel quale ho fatto una fedele cronaca dei fatti.

Un salto a Lerici a trovare dei cari amici, al nostro arrivo la sorpresa più meravigliosamente incredibile...aspettano un bambino, il pancione non può essere nascosto...per cui con molta grazia chiedo...

"ti vedo ingrassata...fossi in te mi metterei a dieta".... e lei ..."mica è colpa mia è lui che mi fa mangiare troppo"...indicando il compagno....

cosa che scatena l'ilarità generale..."fagiolino", questo è il nome con cui per il momento, viene identificato il nascituro. Nascerà tra tre mesi, momento in cui sarò molto vicino a sapere se questa mia avventura si trasformerà in una vittoria oppure in una sonora sconfitta, ma per il momento preferisco non pensarci. Preferisco godermi la serata spensierata, con amici che non vedo ormai da più di un anno....

Cogliamo l'occasione di passare il pomeriggio successivo con Max e Alex, una coppia di amici che abbiamo conosciuto nella terra dei canguri, ma che dopo 3 anni di permanenza si sono dovuti arrendere. Purtroppo non ce l'hanno fatta. Nonostante l'impegno e tutto il lavoro fatto, si sono dovuti arrendere davanti ad un datore di lavoro, che dopo averli sponsorizzati, si è reso protagonista di comportamenti quanto meno discutibili.

La cosa buona è che l' hanno presa con filosofia, attualmente lavorano presso un agriturismo e si trovano bene. Anche se quando parlano dell'Australia si percepisce un pò di amaro in bocca.
Mah....dovrò abituarmici, mi potrebbe succedere lo stesso. Immagino che se dovessimo fallire non sarà affatto facile ricominciare, in un paese che sempre di più sta andando a rotoli...meglio non pensarci!
 Gli ultimi giorni, siamo invitati al matrimonio di un caro amico, sinceramente non potevo mancare la scelta dei giorni del rientro è stata fatta anche in funzione di questa cerimonia.
Il luogo scelto, uno dei borghi più belli d'italia.
Il rinfresco successivo è degno di un cuoco di prim' ordine. Cosa da non sottovalutare, visto che lo sposo è proprio un cuoco di straordinaria levatura.
Purtroppo devo lasciare il rinfresco troppo presto devo vedere un altra persona, Matteo mi conosce bene, sa che non sono tipo di lasciare qualcuno indietro, mi abbraccia e mi promette di venirmi a trovare. Dal canto mio spero di poter andare anche alla seconda cerimonia a Seoul, sua moglie è Coreana.
Prima di ripartire devo anche vedere Giuliana e Murizio.
Questa è una tappa obbligatoria, per numerosi motivi. Non ultimo il fatto che davvero sono due nostri tifosi sfegatati, ma più che altro per ringraziarla per l'aiuto che mi ha dato risolvendomi problemi, che dall'altro capo del mondo non potevo risolvere. Purtroppo l'italia (in questo caso doverosamente minuscola) è sempre frutto di problemi anche se ti trovi il più lontano possibile.
Sono tutti e due visibilmente emozionati io non credo di essere da meno è una gioia vederli. Sapere che posso contare sempre su di loro è qualcosa di molto importante per me. E la cosa è reciproca...sono davvero super!!!

Il viaggio verso il "Leonardo da Vinci" è quanto meno spassoso, una lunga sosta a Porto S.Stefano, giusto per lasciare l'Italia con il ricordo di uno dei luoghi più belli del nostro paese, pensando al fatto che se tutto va come speriamo, saremo "segregati" al bordo del deserto per almeno 2 anni...il mare diventerà presto solo un bel ricordo....l'idea non mi piace affatto....ma in un modo o nell' altro sapevamo che poteva succedere. L'Australia è grande...molto grande...e la cosa non la si percepisce fino a quando non ci si mette piede...

Check-in....controllo passaporti....uno spuntino...ed è già l'ora di imbarcarsi. Appena varcata la soglia d'ingresso dell'aeromobile,  mi ricordo di non aver nemmeno questa volta chiesto i posti vicino alle uscite...cosa che in un viaggio lungo come il nostro può fare la differenza, visto che non sono presenti i sedili della fila davanti. Spero di ricordarmelo al prossimo chek-in.

Dieci ore passano con la solita noia, tra pensieri...minuti di scomodissimo sonno...solitudine....sembra impossibile ma in un modo o nell'altro non si riesce nemmeno a scambiare due chiacchiere...succede sempre allo stesso modo, io sono sveglio, Angela dorme...oppure viceversa.....e poi, in fondo di che cosa dovremmo mai parlare, "pressati in un "tubo" che viaggia a 850 kmh a 12000 metri di quota...

Rincoglioniti, come di solito succede scendiamo a Shangai. Un paio d'ore di sosta e di nuovo, seduti nel "cubicolo"...i formicolii alle gambe cominciano a farsi sentire, faccio due passi nel "tubo",  è provvidenzialmente oscurato, nella speranza che i passeggeri non rompano troppo le balle all'equipaggio. Cosa che sembra riuscire abbastanza bene...Un bip, ci avverte di legarsi al sedile, entriamo in zona turbolenta. Qualche scossone, ma nulla di particolarmente drammatico, se paragonato con altre esperienze avute in passato. Vibrazioni.....l'acqua nel bicchiere, forma piccole onde concentriche.

Come una sorta di liberazione le luci in cabina si accendono...ancora 40 minuti e poggeremo di nuovo i nostri piedi sul suolo australiano... inizia la discesa, piuttosto movimentata....flap e slat (ipersostentatori alari) fuori..... una lunga virata a destra ci allinea alla pista....guardo fuori da finestrino, sotto di noi i capannoni della zona industriale nella quale fino a poche settimane fa lavoravo, chissà se qualcuno dei colleghi sta guardando in cielo, ignaro che io sto facendo lo stesso.

Allineamento concluso...carrelli fuori....è un attimo, sotto di noi compare la pista....siamo arrivati....

Controllo passaporti, quello australiano è come si sa piuttosto noioso. Questa volta però, il funzionario, una ragazza, intuisce che siamo italiani..anche lei lo è.... e come per magia le cose diventano semplici...due chiacchiere nella lingua del bel paese, ci chiede se siamo in ferie...poi alla verifica dei documenti capisce che per noi non sono più ferie...allora inizia a prodigarsi di consigli con una simpatia e solidarietà che è propria degli italiani in "trasferta"... i controlli per quanto minuziosi come sempre questa volta acquisiscono i connotati di una allegra chiacchierata con un vecchio amico...

Recuperiamo i bagagli e andiamo direttamente alla piattaforma dello skybus, un servizio di pulmann che collega l'aeroporto alla stazione centrale.
Ci mancano solo 15 minuti di metrò....Sammi e la moglie Chalara ci aspettano per i saluti di rito. Ci ospitano a casa loro per un paio di giorni. I bambini tornano da scuola e la casa si anima...poche volte ho visto ragazzi cosi turbolenti!!

Chiamiamo Brail, chiedendo se ha ancora disponibile la camera che abbiamo usato il mese scorso.
La risposta è positiva, ci mettiamo daccordo per gli orari e la data prevista del nostro arrivo.

Il carico della "tosca" è quanto mai drammatico....dopo aver utilizzato tutti gli interstizi scopriamo, come se ce ne fosse stato bisogno, che tutto non ci entra!!!...ci tocca lasciare una borsa e il climatizzatore portatile, al prossimo trasloco o compriamo una macchina più grande oppure un carrello!!!....un abbraccio agli amici che ci hanno ospitato per così lungo tempo, con la promessa di restare in contatto. Cosa quanto meno certa.....

Da Brail, non proviamo nemmeno a scaricare tutto...giusto le borse con i vestiti. La prima cosa da fare è passare al ristorante per sapere quando Angela inizierà a lavorare....

Franco, ci sta aspettando, davanti a un caffè (molto italiano) seduto ad un tavolo del Pub. Senza troppi preamboli, ci informa che Angela lavorerà non al Pub ma al ristorante in supporto ad un cuoco, anche lui italiano e che tra pochi giorni richiederà il visto permanente, dopo aver passato i 2 anni previsti di sponsorizzazione.

Ci chiede dove abbiamo trovato alloggio e di metterci in cerca di una casa, se necessario penserà lui a garantire per noi!...Caspita!!!...non ci aspettavamo tanta disponibilità.

Chiediamo notizie di Andrea...al momento si è spostato a Melbourne, in cerca di soluzioni!!! Non è stato possibile sponsorizzarlo.... Mi si gela il sangue....questa nostra decisione potrebbe diventare il nostro peggiore abbaglio, da quando siamo qui...un errore che potrebbe costarci estremamente caro!!!...

Appena fuori, il panico avvolge Angela....come dargli torto....ha come me molto chiara la situazione.
Per quanto cerchi di buttare acqua sul fuoco, potrebbe davvero essere la cazzata che non abbiamo ancora commesso!!!

Chiamiamo Andrea...il quale sdrammatizza e ci conferma quello che Franco ci ha detto. In pratica è stato messo in stand-by fino a data da destinarsi....al contrario di lui noi non possiamo permettercelo.
Il nostro visto scade tra 6 mesi e per allora dobbiamo aver trovato delle soluzioni definitive altrimenti il prossimo sarà un viaggio di sola andata......

prossimo post

"la strada inizia in salita"

qui sotto il post che scrissi per facebook...che più in alto vi avevo promesso, buona lettura

ciao a presto






STORIE DI ORDINARIA FOLLIA


Non ho mai usato facebook per scrivere quanto mi capita giornalmente e non lo ritengo nemmeno lo strumento più appropriato, oggi però farò una eccezione, non sarà un solo giorno...ma una serie di fatti concatenati avvenuti durante il mio recente e breve soggiorno in Italia.

Questi pochi giorni erano stati scelti con cura, per rinnovare una patente, recuperare una carta di credito in scadenza e altro ancora, cose che non potevo fare durante il mio soggiorno in Australia se non con problemi senz' altro maggiori....(così credevo!!!)

Andiamo con ordine, per il rinnovo della patente mi reco, appena arrivato, in una scuola guida mi viene dato l' appuntamento per la visita medica 4 giorni dopo, poco male ne ho altri 10...vado dal dentista (altra cosa che avevo da fare) e aspetto il mio turno per salire sul “patibolo”....mentre aspetto ricevo un sms, nel quale “la Regione Lombardia” mi informa che il mio appuntamento presso “l' Ospedale Bellini” è confermato...

Come? Cosa?...io non ho prenotato nessuna visita presso un ospedale Lombardo!!!, nel testo trovo un numero verde, decido di comunicare che hanno un numero di telefono sbagliato, anche solo per il fatto che magari l'utente che ha fatto la prenotazione potrebbe non avere la conferma.

Dopo un paio di squilli parte la consueta musica, quella che normalmente ci accompagna tutte le volte che abbiamo necessità di parlare con un ufficio pubblico...passano un paio di minuti, poi risponde un operatore:

“Buon giorno in cosa posso esserle utile?”
“Buon giorno, volevo solo comunicarle che mi è arrivato un sms nel quale mi si conferma un appuntamento che non ho mai preso”
“Capisco, non può cancellare l'sms e basta?”
Mi scusi, ma magari quello che ha prenotato potrebbe non essere informato, e poi se dovete richiamarlo per qualche motivo?”
“Va bene, mi sembra di capire che abbiamo un numero sbagliato” (ma và? Ho trovato un genio!)
“Le passo l' interno che ha questo tipo di competenza” (accidenti un interno specifico, allora è complicato cambiare un numero di telefono in un server!)

Di nuovo la musica, ma rispetto a prima è cambiata...un altro paio di minuti di attesa...mi risponde un altro operatore (cavolo mi hanno passato davvero ad un operatore specifico!!)

“Buon giorno come posso esserle utile?”
Spiego di nuovo la situazione, chiedendo se possibile di cambiare il numero, visto che presumibilmente potremmo evitare altri e più gravi problemi...
“Mi scusi ma perché non cancella l' sms?” (ovvio che quando si alza il livello cresce anche lo scarso quoziente intellettivo)
“Abbia pazienza, ma se l'utente che ha fatto la prenotazione non può essere contattato, come fate?...Se ci fosse una urgenza, riguardante la sua salute?...mi faccia la cortesia, quanto meno cancelli il mio numero!”
“Mi scusi, a lei cosa gliene importa se la signora (bene adesso sappiamo che è una signora!), non si presenta all'appuntamento, cancelli sms e non si preoccupi”
“Bene!, posso avere gli estremi della signora in questione, vedo se posso contattarla io!”
“Certo che no!!, per la legge sulla privacy questo non è possibile”. (la legge sulla privacy è provvidenziale, quando si tratta di evitare di far qualcosa)
“Ok, mi scusi per averla disturbata, arrivederci”
“Arrivederci”.

Passa qualche giorno, vado alla scuola guida per la patente...il medico non c'è e per tanto mi rimandano a 3 giorni dopo.

Mi ricordo che ho carta di credito in scadenza, purtroppo in casa nessuno ha visto ne la ricevuta della raccomandata, ne una busta contenente la mia carta di credito nuova...
Chiamo in banca, mi confermano che la carta di credito è stata spedita da 15 giorni...brutta storia, evidentemente i miei si sono persi la ricevuta della raccomandata.
Chiedo se possibile un nuovo invio, mi bloccano la carta che era stata spedita e ne inviano un altra, mi garantiscono che arriverà in un paio di giorni.

La mattina dopo mi arriva una mail, nella quale mi si chiede di cambiare il mio indirizzo perché la carta è tornata al mittente...
Nuova chiamata in banca, mi confermano che la nuova carta non è stata spedita e che l'altra è tornata indietro.
L'operatore mi dice che volendo può spedirla anche in Australia (luogo dove vivo attualmente), basta che possa verificare l'indirizzo...siccome dovrebbe arrivare in un paio di giorni, lascio perdere e confermo l'indirizzo di spedizione...

Arriva l'appuntamento, con il medico per la visita della patente, di nuovo il medico non può essere presente, nuovo rinvio altri 3 giorni...

La data del mio ritorno nella terra dei koala si avvicina, decido di chiamare in banca per avere il numero della raccomandata in modo da lasciare una delega per il ritiro in caso fossi già partito...anche se mi dicono che dovrebbe essere in consegna per il giorno dopo...

La sera vado alla scuola guida, la disordinata fila arriva in strada, il medico è in ritardo, nessuno sa perché o quando arriverà, ma è certo ARRIVERA'....dopo 40 minuti eccolo, pure piuttosto incazzato, magari ha ragione di esserlo, almeno quanto lo sono io!
La visita è piuttosto rapida, in fondo ci vedo bene e per fortuna godo di buona salute!
Pago, la patente mi arriverà dopo 2 giorni (lo stato è stato decisamente più efficiente del privato, ma i nostri politici non sostenevano il contrario?)

Tre giorni, trovo la ricevuta nella cassetta della posta, grande!!!...nel leggere la ricevuta scopro che non mi sarà possibile ritirare la carta di credito se non dopo che siano passati 4 giorni (perfetto, sarò in volo), a quel punto, sarà in giacenza presso l'ufficio postale. Già mi ero scordato l'essenziale, le poste italiane per risparmiare usano i corrieri privati per la consegna delle raccomandate (infatti con l'enorme risparmio che hanno offrono i servizi più cari al mondo).
Nella lettura scopro che è possibile telefonare per prenotare un nuovo passaggio, interessante servizio almeno posso chiedere che vengano quando sono sicuro di essere a casa.
Dopo i consueti minuti passati a digitare numeri sulla tastiera per arrivare al servizio giusto, parlo con un operatore che mi informa che ho sbagliato! E mi consiglia la sequenza numerica giusta...
“NUOVO GIRO NUOVA CORSA”...ricomincio da capo e per fortuna arrivo dove devo arrivare...L'operatrice (di Livorno) mi mette in lista per una nuova consegna l' indomani mattina, data nella quale è prevista la mia partenza, fortunatamente nel tardo pomeriggio e anche se devo accompagnare mio padre in ospedale per degli esami, posso lasciare mia moglie con la delega per il ritiro in casa...

In ospedale mentre aspetto che mio padre abbia finito, arriva una telefonata, numero privato, di solito non rispondo perché è solo pubblicità. Oggi invece mi sento di buon umore, premo il tasto verde.....
“Buon giorno, parlo dall' Ospedale Bellini, potrebbe passarmi la signora Rosa?” (GRANDE!!!)
“Buon giorno, qui non c’è nessuna signora Rosa”...”ho chiamato giorni fa, per comunicare che avevate un numero sbagliato, vedo con piacere che nessuno si è posto il problema di cambiarlo!”
“Mi pare strano, ma è possibile parlare con la signora Rosa?” (insiste anche!!)
“Ok, andiamo con ordine, mi è arrivato un sms che mi confermava l’appuntamento per un esame, un appuntamento mai preso, ho chiamato il numero verde per far togliere il mio numero dal vostro database, in quanto è sbagliato!, speravo che qualcuno ci avesse pensato!”...”invece sembra di no!”… “ se mi dà l’indirizzo penso io a scrivere alla signora Rosa per invitarla a comunicare un diverso numero telefonico”...”Mi auguro che non sia grave il problema che la signora ha”
“ No deve solo ripetere l’esame”...”e poi per la legge sulla privacy non posso darle l’indirizzo” (che legge provvidenziale”)
“Meno male”….
“Allora mi conferma che questo non è il numero della signora Rosa?” (alla grande questo ha la segatura nel cervello)
“Si glielo garantisco, provveda a cambiarlo la prego, non vorrei far perdere qualche appuntamento alla signora”...”Arrivederci”

Nel frattempo mio padre ha finito, mi chiama Angela, gli amici che ci accompagneranno all’ aeroporto sono arrivati, gli dico che sto partendo e di aspettarmi a casa dei miei.

Arriviamo assieme…
I convenevoli di rito poi:
“I postino è passato?”…
“Vuoi ridere?”...”E’ passato e ha lasciato nella cassetta della posta un altra ricevuta!”
“Come sarebbe a dire?!?!”...” Non ha suonato per consegnarti la raccomandata?!?!?!”
“Certo che no!”
Perfetto, dopo le chiamate, la richiesta specifica per essere certo della consegna, mi tocca mandare mia sorella alla posta per ritirare la mia carta di credito e quello che è peggio mi tocca farmela spedire in Australia, dopo ovviamente essere partito senza!!!

Salgo in macchina, destinazione aeroporto e a seguire Melbourne…

Ogni tanto qualcuno mi chiede come mai me ne sono andato dall’ Italia, credo che quanto sopra sia più che sufficiente come spiegazione.






sabato 15 ottobre 2016

un salto in italia

...il compagno di Brail è uno smanettone informatico...la stanza dove lavora ricorda molto quella che avevo a casa in italia...una scrivania, con sopra un monitor e una tastiera, tre casssetti pieni di cavi e adattatori di vario genere. Il tutto posizionato vicino al router, con un lungo cavo ethernet collegato.
Scatole di varie dimensioni contenenti vari componenti di smart phone, per la maggior parte pezzi che sono stati sostituiti, ma che per varie ragioni non sono finiti nella spazzatura.
Una cassetta di quelle da pesca, contenente gli attrezzi che normalmente si utilizzano per operare su telefonini e computer...leve, cacciaviti, pinzette pressa cavi microscopiche...non ne avevo mai viste di cosi piccole e pensavo che non esistessero...un saldatore a stagno da microcircuiti...Marco, questo è il suo nome, è decisamente più attrezzato di quanto non lo fossi io, resto assieme a lui per vedere come lavora...decisamente bravo, preciso, usa anche una lente da orafi!!!

Marco, non ha un bel passato, lo si capisce alla prima occhiata, così a occhio direi che sia un ex tossico dipendente. Alto e magro, fuma come un turco, rigorosamente fuori casa, altrimenti Brail metterebbe lui fuori casa, biondo con i capelli stopposi, abbastanza trasandato. Sua nonna era italiana, per questo motivo ha un nome italiano. Simpatico, molto sveglio, nonostante abbia un' aria piuttosto stralunata è piacevole starci assieme.

Dopo un paio di giorni di lavoro, con Angela facciamo il punto della situazione. Si trova bene a lavorare per Franco, il quale lavora fianco a fianco dei sui dipendenti. I rapporti con i colleghi sembrano ottimi. Il suocero di Franco (che possiede una quota socetaria piuttosto consistene) è soddisfatto della nuova arrivata. Si è gia fatto vedere in cucina per complimentarsi.
Sembra che la situazione sia quella sperata.

La settimana finisce con rapidità, ora c'è la parte più complicata...farsi riaccettare dal SuniTafe di Mildura, dopo il casino che facemmo all'epoca per uscirne non mi stupirei se per riammettere Angela al corso studi ci possano mettere tutti i bastoni tra ruote possibili e immaginabili!!!

Andiamo alla segreteria a chiedere informazioni per una riammissione... Jo ci accoglie con il suo più bel sorriso (è quella che sei mesi fa più di tutti remò contro!). Ci da tutte le informazioni necessarie, chiede come sia stata l'esperienza cittadina e si lancia in confronti tra le due realtà, cittadina e rurale, in fondo la pensa come noi...

Ci informa di essere a conoscenza del ritorno di Angela, visto che Franco ha chiamato Brad (ex insegnante di Angela, ora preside e collaboratore di Franco), il quale ha già fatto preparare tutte le carte necessarie per il reintegro!!
Ho pensato da italiano e ho sbagliato di grosso, qui i rancori non sono previsti, l'ipocrisia ben poco...si pensa al valore delle persone ed è inutile rivangare il passato!...il pragmatismo australiano non finirà mai di stupirmi!
Di fatto, con una visita alla segreteria e 10 minuti abbiamo già risolto tutti i problemi che pensavamo di avere.
Angela verrà riammessa a scuola nel momento in cui firmerà le carte!
Sapere della chiamata di Franco alla scuola, ci fa capire il cambio di comportamento riscontrato negli ultimi due giorni, da parte sua...evidentemente Brad gli ha dato le risposte che voleva, non sappiamo e non sapremo mai cosa gli abbia detto, ma immaginiamo che abbia perorato la nostra causa, dire che ci fa piacere è dir poco!!!

La sera prima di partire, passiamo al ristorante a salutare i colleghi e Franco. Davanti ad un bicchiere di Chianti (mai l ho trovato più buono).
Franco aspetterà il nostro rientro dall' italia per dare inizio a questa collaborazione, che spera possa portare ad una sponsorizzazione, appena le problematiche che ha con l'immigrazione si saranno risolte...ci sembrava che fosse tutto troppo semplice!!! Non siamo in condizioni di chiedere quali problemi abbia avuto, ma sapere che questi porebbero inficiare la nostra permanenza non ci piace per nulla. Facciamo qualche domanda per chiarire la situazione, ma le risposte svicolano, sapientemente verso altri lidi!!! Anche se ci tranquillizza, dicendoci che comunque nei 4 locali che gestisce un posto in una delle cucine c'è di sicuro!!
Per ultima cosa ci chiede di non bidonarlo al nostro ritorno, conta molto nella presenza Angela!
"Appena rientrate fatevi vedere che vi mando da un amico per trovarvi casa"...."tranquilli che penso io a metterci la faccia".

L' indomani parteza destinazione Melbourne...il viaggio è fonte di discussione e approfondimento delle ultime ombrose rivelazioni. Non sappiamo abbastanza per capire se sarà possibile essere "sistemati", ma il contorno ci sembra valido, ha già un altro cuoco sotto sponsor e prima di lui ne ha avuti altri, pertanto questa volta abbiamo almeno la certezza di avere a che fare con uno onesto e generoso. Questo dovrà bastarci, non è molto ma è comunque un passo avanti rispetto al passato.

A questo si aggiunge la complità degli insegnanti della scuola, i quali sono felici di averci rivisto e di riavere Angela in classe. La cosa potrebbe far pendere favorevolmente la bilancia, il SuniTafe è una scuola statale che ha stretti rapporti con l'immigrazione, relazioni che vanno oltre al semplice passaggio di carte. Qui le valutazioni che le scuole sono obbligate a spedire periodicamente al ministero hanno una notevole importanza nella verifica del rilascio di un visto permanente.

Il rientro in officina è quanto mai piacevole, comunico a Claudio che purtroppo questa sarà la mia ultima settimana di lavoro e che al rientro dall'italia mi trasferirò a Mildura per quella che spero sarà la parte finale del mio viaggio.
E' dispiaciuto, ma anche felice.

"Bene, vorrà dire che farò a meno di te per i prosimi due anni, poi ti aspetto qui per farti riprendere le redini"

Lo ringrazio, per l'estrema fiducia che ripone in me, ma due anni per un emigrante posso essere il tutto e il niente, in questa situazione si pensa alla giornata, programmi più lunghi di pochi giorni non vengono fatti, le giornate sono perlopiù costellate di speranze che spesso e volentieri risultano vane.
Ma come più volte ho scritto, se ero restato in italia di sicuro avevo continuato a lamentarmi senza poter far nulla di concreto per cambiare. Qui almeno ci stiamo provando e personalmente preferisco convivere con un fallimento piuttosco che un rimorso...ma questo è un punto di vista.

Riprendo il lavoro, oggi mi tocca la ricostruzione di due porte di alluminio, sono anni che non maneggio questo materiale e francamente mi manca anche l'esperienza per essere sicuro del risultato.
Il proprietario, è in officina e ho modo di farmi spiegare i motivi dei problemi riscontrati.
Decidiamo di comune accordo di inserire delle boccole di ferro all'interno dell'incernieratura di tubolare che col tempo è andata distrutta. Una soluzione che pensiamo possa essere migliore dell'uso di barre di alluminio, che renderebbero la struttura piuttosto pesante.

L' indiano che ha fatto la processione del "tengo famiglia" non sta molto a venirmi a dire che a lui avevano detto di farlo con le barre di alluminio.
Cerco di spiegargli che questo è il risultato di una riunione fatta con il proprietario delle porte e con Claudio....insiste...continuo a spiegare...insiste ancora....

Alla fine ottiene l'ottimo risultato di farmi incazzare, mandare affanculo un idiota in italiano mi riesce piuttosto bene e il più delle volte il malcapitato non si rende subito conto di esserci stato mandato...purtroppo in inglese mi resta molto più difficile (è obbligatorio imparare).

"How long you become the master? "
"I'm sorry if you do not like my job but you can very well go to Claudio, he is my employer. Or better yet talk to John, who is the owner of the doors." 

"In the meantime, get out of my balls."

( Da quanto tempo sei diventato il padrone?"
"Mi dispiace se non ti piace il mio lavoro, ma puoi benissimo andare da Claudio, lui è il mio datore di lavoro. O meglio ancora parlare con John, che è il proprietario delle porte." 

"Nel frattempo, levati dai coglioni. ")

Sembra che abbia capito, c'è pure rimasto male. Si spera che impari per la prossima volta, che mi dispiace dirlo, per sfortuna non ci troverà me.
Durante la pausa pranzo il mio scontro è fonte di ilarità generale. Sono tutti piuttosto divertiti. Qualcuno spera che possa ritornare, ormai la voce del mio ritorno a Mildura è arrivata alle orecchie di tutti. 

Saluto tutti dicendo che passerò a salutare (e riscuotere) prima di partire per Mildura. Il week end lo passiamo a preparare le valigie...a pesarle e a fare tutto il necessario per un rientro di pochi giorni in italia.
Il volo, prenotato in rete è particolarmente economico, l'unico neo è che ci farà passare 12 ore a Shangai oltre a questo, non siamo riusciti ad avere il biglietto delle due tratte intermedie "Shangai-Roma" e per il ritorno "Roma-Shangai".
L'operatrice al telefono mi ha rassicurato che i posti e il volo sono stati confermati e al check-in non verrà richiesta la stampa....mah!!! speriamo bene, ritrovarsi a Shangai a dover pagare un altro biglietto credo che mi metterebbe piuttosto di malumore.

Le valigie sono una palla la piede, specialmente se devi metterle prima nella carrozza della metropolitana che per l'occasione è piena come un uovo e dopo portartele dietro per tutta la stazione centrale, dove prendiamo lo "sky bus" un servizio da e per l'aeroporto che ogni 20 minuti parte dall'apposito terminal di Melbourne southern cross station.
Anche questo pieno come un chicco d'uva...magari una giornata con un pò meno caos poteva essere meglio?...ma come sempre si dimostra la ineluttabilità delle legge di Murphy, la quale ricordo che recita così, "QUANDO C' E' QUALCOSA CHE POTREBBE ANDARE STORTO, QUESTO LO FARA' SENZ' ALTRO"
Posti in piedi sul bus come sul metrò, con le valigie tra le gambe e gli zaini stracolmi sulla schiena! Quadretto ripetutto da tutti gli altri protagonisti della scena!!
Iniziamo bene!!
In attesa del volo facciamo cellophanare una valigia che ci è stata prestata da Chlaraa, la moglie di Sammi. Ci rapinano 14 dollari, prezzo standard, in tutti gli aeroporti del mondo al netto del cambio di valuta!

Check-in, nessuna richiesta della stampa dei biglietti (forse l'operatrice aveva ragione), un rapido pasto in una pizzeria. E andiamo al gate, manca ancora un ora...la passiamo a fare fancazzismo, qualche foto, i pochi amici che abbiamo avvertito sono in fervida attesa.
 
Passiamo senza intoppi l'imbarco, i controlli sono piuttosto blandi, in fondo qui il problema è chi entra non chi esce.
Una hostess ci accenna il percorso più breve per arrivare ai nostri posti. Finestrino, sopra l'ala. Mai una volta che ci ricordiamo di chiedere i posti vicino alla porta, che al contrario di tutti gli altri permettono di allungare le gambe. Stare in un cubicolo di 55cm per 10 ore non è proprio il top delle aspettative del genere umano...come l'ultima volta ci ripromettiamo di richiederli al prossimo check-in.

L'attesa dopo aver preso posto è quanto mai breve, siamo subito in movimento, ci mettimao in fila dietro ad una decina di aeromobili. I decolli sono cadenzati da un attesa di circa un minuto e mezzo, tra l'uno e l'altro.
Arriva il nostro turno, giusto il tempo per il pilota di comunicare alla torre che siamo pronti....il frastuono dei motori si alza, si inizia ad avvertire la spinta, non è forte come altre volte, iniziamo a muoverci prima piano, poi la velocità aumenta, le manette vengono spostate tutte avanti si sente un aumento della spinta...35 secondi dopo l'inizio della corsa di decollo il carrello anteriore si stacca, le ali si irrigidiscono...ancora 10 secondi e il mondo inizia ad allontanarsi, sempre di più, le case diventano parte di un panorama indistinto le strade anche...carrelli retratti, si vira a sinistra. Quante volte ho visto questa virata da terra...adesso me la vedo live!!!...inizia la retrazione dei flap e degli slat (ipersostentatori alari), la velocità aumenta, è impercettibile, senza gli strumenti, per fortuna sui sedili c'è uno schermo multifunzione che può essere convertito in una semplice strumentazione dei volo, oltre che collegato a due telecamere una sull'impennaggio di coda e l'altra sotto le ali...decisamente divertenti. Nemmeno 10 minuti e il divertimento è finito...32560 piedi...siamo in crociera a 0.8 mack (circa 900 kmh)....e così sarà per le prossime 10 ore. Consumato il pasto prodotto per vendere antiacidi, ci spengono le luci e chiudono i finestrini e ci consigliano di dormire..come no, a cavalcioni a un motore è proprio facile!!!

Inizio a sciropparmi qualche film....le cuffie che mi hanno dato non funzionano, prendo gli auricolari del telefono, per poco, con lo zaino, non spacco la testa al cinese che è nel sedile davanti al mio...mi scuso....non capisce una parola di inglese....figuriamoci se io capisco il cinese, almeno non si è incazzato...meno male!

 Dopo il primo film controllo a che punto siamo....era meglio se non ci guardavo...Angela sonnecchia beata lei...una carrellata di giochi per bambini di tutte le età...un altro film.
Quasi quasi faccio come qualche amico mi ha consigliato, tre jack daniel e il volo dura di meno!!!
Purtroppo non sono un appassionato di alcol, anche se a volte sarebbe meglio esserlo...
Dopo il secondo film riesco ad addormentarmi.

Vengo svegliato a forti turbolenze, la spia "cinture allacciate" è accesa...mi giro e riprovo a dormire.
Mi sveglio di nuovo...Angela continua a dormire, devo farmi insegnare!!!
Controllo a che punto siamo....poco più che a metà strada.
Altro film...

Mi sveglio, non ho capito quando mi sono addormentato, non riconosco il film...deve essere finito e a seguire ne deve essere ininziato un altro...Angela mi sorride...
"hai russato come un locomotiva"
...hihihihi...."qualcuno si è lamentato?"...." se si, peggio per loro!"
"dove siamo?"
...."per aria!"....
"per aria dove?"
"e che ne so sei te quello che sa come funzionano gli aerei"
In effetti, non ha nemmeno tutti i torti...gli orologi sono ancora sull orari di melbourne, sono 9 ore che siamo per aria.
Dovremmo iniziare a scendere a momenti. 
Si accendono le luci e inizia la distribuzione del pasto.
Giusto in tempo per iniziare la discesa. Fuori è buio e siamo in mezzo ad una densa perturbazione.
Ma le letture danno una rapida discesa.
Gli scossoni ci spiegano che le condizioni meteo non sono delle migliori...si inizia a vedere pioggia che scorre sui finestrini...siamo a quota di parcheggio, in attesa del via per l'inizio delle procedure finali di atterraggio. Virata a destra, adesso il muso è decisamente a picchiare....evidentemente la torre ha dato l'ok...fuori flap e slat e carrelli....il rumore cambia impronta, si sentono i fruscii aerodinamici dei carrelli estesi.
Adesso Shangai è decisamente più visibile. Un intricata rete di strade illuminate intervallate da zone più buie, la dimensione è piuttosto impressionante.
La rete di recinsione dell'aeroporto passa sotto la pancia del nostro uccello di metallo e subito compaiono le strisce bianche a segnalare l'inizio pista....manca solo di mettere a terra i carrelli.....

Scendiamo, frastornati come sempre capita dopo aver volato 10 ore di seguito. Seguiamo tutti gli altri fino al controllo passaporti. In teoria non dovrebbe interessarci, visto che dobbiamo restare qui in transito.
Dopo un giro nella zona, scopriamo che non c'è un divano dove poter dormire, solo sedie di ferro.
Andiamo al controllo passaporti per cercare un albergo fuori.
Dopo una estenuante fila, arriviamo al funzionario.
Cerco di spiegare che domani ho un volo per Roma e che mi piacerebbe dormire...Panico.... il tizio in divisa non sa una mazza di inglese, andiamo bene. Dopo numerosi tentativi di spiegarmi, gli mostro la prenotazione sul telefono...
Chiama un altro, dopo averci tolto dalla fila. La ragazza nuova arrivata guarda il telefono, riprendo a spiegare...nulla, nemmeno questa capisce l'inglese.
Se andiamo avanti così passiamo la nottata a spiegare che vogliamo solo dormire.
Arriva un altro ancora, il quale con fare sfavato, ci timbra i passaporti e ci saluta. Mica poco!!
Andiamo in cerca di qualcosa da mangiare, ma scopriamo ben presto che le carte di credito occidentali non sono accettate!!! Grande!!...cambiamo 100$ nella speranza che bastino.
Un ragazzo ci avvicina chiedendoci se abbiamo bisogno di un albergo...deve averlo mandato qualche oracolo!!
Ci organizza rapidamente il trasporto verso un albergo poco lontano, un pulmino prende a bordo noi ed altre persone...non si capisce dove finiscono le valigie e dove iniziano i cristiani!!!
L'albergo invece è decisamente accogliente, non di recente costruzione ma in ottime condizioni, le camere sono davvero confortevoli...il wifi è gratuito, ma non c'è la connessione con facebook e con tutti i social network occidentali.
Poco male ci interessava comunicare che siamo atterrati senza problemi di sorta e di aspettarci per le 22.00 dell'indomani.

Mi sdraio sul letto....poco dopo, una luce mi da fastidio, mi copro la testa con in cuscino...ma non c'è versi di riprendere a dormire....apro gli occhi, la luce viene dalla finestra!!! ho gia dormito piu di 9 ore...Guardo il telefono, sono le 8.00, tra mezzora abbiamo il passaggio per l'aeroporto.
Giusto il tempo di fare una doccia.
Paghiamo i soldi che abbiamo cambiati bastano con un resto che non basta per fare colazione.
  
Appena fuori il nostro pulmino ci sta gia aspettando, l'autista è in vena di giocare, così lo rendiamo protagonista di un reportage fotografico.
Abbiamo bisogno di fare colazione, visto che il nostro volo non partirà prima delle 12,30. cambiamo altri 100$ e ci mettiamo in cerca di qualcosa di commestibile..............................................................
Non c'è verso i cinesi mangiano proprio di merda!!!..............................................................................
Un cappuccino è chiedere la luna, dopo lungo vagare per l' aeroporto troviamo quello che assomiglia ad un bar...fanno i cappuccini!!!...mentre sto ancora gridando al miracolo, scopro che non c'è nulla di dolce da mangiarci assieme...la scelta ricade su un involtino primavera, fritto!!!

Anche se è presto decidiamo di passare il controllo passaporti. Seguiamo il percorso. Ci troviamo in mezzo a un formicaio, fatto di uomini e donne in fila al controllo passaporti. L'attesa si protrae per un bel pò. Ai funzionari addetti al controllo, non sembra interessare molto il fatto di snellire le file, per cui i controlli sono capillari, come nella migliore tradizione cinese...Mi piacerebbe sapere cosa ci sia da controllore su persone che lasciano il paese...mah!...il mondo è bello perchè è avariato!

Ancora alcune ore da passare tra la noia dell attesa e l'euforia di un rientro. 
Tra un discorso e l'altro ci accorgiamo che il cartello dei voli in partenza da il volo per roma come DELAYED (ritardo) e assieme al nostro anche tutti quelli in quella fascia oraria!!
Compresi quelli in arrivo...cominciamo male!!!...inizia la maratona per saperne di più. Come accade in queste circostanze le notizie certe non esistono. Sono tutte, supposizioni del personale il quale è all'oscuro delle decisioni.
Quello che è certo è che fuori piove molto di più di quanto sono abituato a vedere ed è abbastanza semplice capire che i ritardi potrebbero diventare drammatici.

Bisogna avvertire a casa di questo ritardo....purtroppo in italia è ancora notte fonda. Speriamo di partire presto e allo stesso tempo di ritardare abbastanza per poter avvertire....l'attesa diventa lunga vengono portati dei sacchetti pranzo...ho una fame da lupo, anche se il sacchetto contiene riso mischiato a degli oggetti che somigliano a ceci oltre che a qualche involtino primavera...mi mangio tutto...il pasto si unisce rapidamente all'involtino primavera che da colazione mi vaga per lo stomaco.

Alle 16.00 con 4 ore di ritardo veniamo imbarcati...in italia dovrebbe essere mattina presto...mando un messaggio comunicando il nostro ritardo, sperando che mia sorella lo legga...visto che il nostro arrivo non è più alle 22.00 ma alle 2.00 di notte. Scrivendo che se ha dei problemi a venire a roma di non preoccuparsi che ci arrangiamo.
Il decollo avviene tra spruzzi giganti di acqua e forti turbolenze...qualcuno ha la faccia preoccupata, qualche bambino piange....
Sono 15 minuti, piuttosto drammatici, la maggior parte dei passeggeri non è molto abituata a situazioni del genere, Angela compresa.
Superata la salita in mezzo alla perturbazione il volo diventa tranquillo....ancora 12 ore...che passeranno in una noia mortale, tra un film e un altro, qualche ora di sonno e due passi per andare al bagno...ed ancora una volta ci siamo scordati di chiedere i sedili vicino alla porta!!!

Dal finestrino iniziano a delinearsi i contorni che sembrano appartenere al gargano, è già un pò che scendiamo e i tempi tornerebbero....mi fa strano però passare vicino al gargano, pensavo che avremmo approcciato un po più a nord....ma in fondo sono solo un appassionato di volo non indendo di certo insegnare al pilota.
A quest' ora l'aeroporto non è congestionato, per cui la rotta di approccio è pressochè diretta solo una larga virata a sinistra e roma è li, davanti a noi, anche se per pochi secondi...muso a picchiare e poco dopo lo stridio dei pneumatici che toccano la pista ci informa che siamo appena tornati nel nostro paese natale....

Gli aerei in parcheggio, con i colori nazionali fanno bella mostra di se, se non fosse che l'alitalia è stata usata da i peggiori faccendieri per fare i loro porci comodi, sarebbe una vista molto bella...ma purtroppo quell' impennaggio di coda, dipinto a tricolore a me ricorda molto di più le porcate di questi signori (che non si sono mai interrotte), piuttosto che l'orgoglio di essere nato nel paese piu bello del mondo...peccato.
  
L' una di notte, l'aeroporto è deserto, ho quasi paura a chiamare mia sorella. Magari è a letto e quando risponde mi manda in culo perchè l'ho svegliata....non ho ricevuto risposta al messaggio che gli ho scritto...dopo qualche ripensamento provo a chiamare....uno....due....tre squilli...secondo me dorme....quattro....cinque.....sei squilli....sta dormendo....stacco il telefono dall'orecchio ma prima di riattaccare...
"pronto dove sei?"
"in aeroporto....ci sei anche tu?
"si ma da dove esci?"
"buona domanda...credo dagli arrivi internazionali, è da molto che aspetti?"
"abbastanza, anche se ho letto il messaggio siamo partiti presto"
"ok, appena riesco a prendere le valigie esco, a dopo"

E' l'una di notte e sono anche venuti a prendermi!....mica poco!
La dogana è quasi sgombra e i controlli sono pura routine, dopo pochi minuti siamo davanti al nastro trasportatore...in attesa solo noi arrivati da Shanghai.
Il personale di terra deve essere ridotto al lumicino, i bagagli si fanno attendere, considerato che è notte ci puo anche stare. Trenta minuti dopo abbiamo recuperato i nostri bagagli e ci avviamo all'uscita.
Mia sorella è li che ci aspetta, assieme a mio cugino. Racconto il problema avuto a Shanghai. Mentre ci avviamo verso la macchina, parcheggiata poco lontano. Pagato l'obolo per uscire prendiamo la via di casa...alla prima stazione di servizio aperta, una sosta per mangiare qualcosa di commestibile è una tappa piuttosto importante. Considerato che gli involtini primavera li ho avuti in giro per lo stomaco quasi per tutto il viaggio!!

Cappuccino e brioche alla marmellata...già che ci sono la raddoppio con una al cioccolato.
Prossima fermata...casa e un letto dove dormire!

Mi servono un paio di giorni per riabituarmi al fuso orario, cosa abbastanza normale.
Telefono a Porto S.Stefano per andare a fare una immersione. Stefano del cala galera diving center mi informa che sta organizzando una dimostrazione di un rebreather (un sistema di respirazione per le immersioni). Visto che sono anni che voglio provarlo, prendo la palla al balzo e mi faccio mettere in lista. Chiamo un pò di amici, per sapere se qualcuno è interessato. Purtroppo tutti quanti sono impegnati, poco male, troverò qualcuno sulla barca.
La mattina sono puntualissimo sul molo, per fortuna la stogione non è iniziata e per strada non trovo il caos estivo.
Un bancomat mi ricorda di avere la carta di credito scaduta, era uno dei motivi per cui abbiamo scelto di tornare in questi giorni. Mi tocca usare quella australiana.
Prima di partire un lungo briefing, per spiegare il funzionamento dell' attrezzatura che di li a breve andremo a provare. E' un circuito chiuso. In pratica è l'evoluzione dell' A.R.O (auto respiratore a ossigeno), dove si respira in un sacco contenente un ossidante che trasforma l'anidride carbonica in ossigeno. Al contrario dell' A.R.O. che può essere utilizzato solo fino a 10 metri (l'ossigeno se respirato a pressione diventa tossico), questa macchina non ha limiti di profondità di utilizzo (chiaramente in teoria), basta cambiare i gas nelle due bombole che ne fanno parte per poter arrivare anche a profondità notevoli.

Arriviamo al giglio, il primo tuffo sarà effettuato a punta capel rosso. Davanti a Giglio Porto la sagoma della Costa Concordia è ormai solo un brutto ricordo. 
Mi assegnano due compagni, tutti e due con un esperienza simile alla mia, per la verità anche un pò di più.
Discutiamo le posizioni in acqua, preferisco che siano loro a guidare, visto che è un bel pò di tempo che non mi immergo.
Appena entrati in acqua ci accorgiamo che non avremo una buona visibilità, purtroppo succede più spesso di quanto vorremmo.
Iniziamo la discesa, le prime gorgonie gialle, poco dopo rosse...la visibiltà peggiora, una moltitudine di castagnole mi circonda. Passati i 25 metri la visibiltà ritorna buona ma la "nuvola" soprastante non permette alla luce di filtrare e ovviamente sono senza torcia, mi accontento delle sciabolate di luce dei due colleghi. Una torpedine sapientemente interrata e praticamente invisibile per gli occhi dei non esperti...cerco di prenderla per la coda, ma è più rapida di me...la coloratissima parete nasconde una moltitudine di aragoste, un astice particolarmente grande...da una buca una piccola cernia esce incuriosita dalla luce. Poco lontano un polpo che sporgendosi dalla sua tana, con un occhio ci controlla attentamente.
Do un occhio agli strumenti, è gia mezzora che siamo giù e abbiamo già sforato i tempi di decompressione, la riserva d'aria è ancora abbondante, comunico i dati agli altri. Restiamo ancora un pò prima di iniziare la risalita, una seppia "gioca" con i suoi cromatofori, cambia colore continuamente, ma non si fa avvicinare.
Iniziamo la risalita, sempre lungo la parete, una grossa buca nasconde una colonia di corallo rosso, sono ormai alcuni anni che è di nuovo possibile vederlo...pian piano tra una gorgonia e una murena, arriviamo di nuovo nella zona di scarsa visibiltà.  Riprendiamo la direzione della barca, sperando di ritrovarla. Siamo ormai a pochi metri di profondità, ci manca solo la tappa di decompressione e la sosta di sicurezza...Mi rivedo tutta la mia immersione. Nonostante siano ormai molti anni che faccio questa attività, è sempre come se fosse la prima volta...poche cose mi appagano come una visita al mondo sommerso. Purtroppo anche questa è già finita....non vedo la barca...la zona comunque è questa non credo sia molto lontana. Finita la sosta di sicurezza ci ridossiamo alla parete e mettiamo la testa fuori. La barca è a una ventina di metri da noi...solo una breve nuotata, riscaldati dal sole primaverile.
Giusto il tempo di spostare la barca e lasciare le attrezzature asciugarsi che inizia la dimostrazione del rebreather. Qualcuno è già con la muta addosso...breve briefing per le ultime raccomandazioni. Inizia il primo, sono il numero otto a entrare in acqua, per cui sono ancora in costume a godermi il sole, cullato dalle onde.

Stefano mi chiama, sta arrivando il mio turno e io sono sempre in costume!!...in effetti ha pure ragione...metto la muta... ancora due prima di me.
L'attesa è breve, uno viene portato fuori a braccia, si è impaurito e ha fatto un casino...era tutto il giorno che si stava costruendo paranoie mentali. Un sistema perfetto per costruire incidenti. Poco male era in acqua con dei professionisti che hanno risolto per lui la situazione.
Sono pronto, devo solo saltare in acqua. Flavio mi ricorda che iniziata la discesa devo ricordarmi di girare il rubinetto sull boccaglio di erogazione in modo da rendere chiuso il circuito.
Partiamo....sono troppo pesante, ho troppa zavorra, compenso pompando aria nel G.A.V....non basta, insisto, mi stabilizzo e apro la valvola, sono quasi in verticale ed è durissimo respirare, una pessima sensazione...cosa comunque che mi era stata detta nel briefing. Mi capovolgo e in posizione orizzontale è fantastico!!! Non c'è la sensazione di sforzo nella respirazione si respira come fuori. Manca l'effetto yo-yo del circuito aperto, respirando dentro un "sacco" è chiaro che il volume dell'aria resta costante. 
Nel circuito aperto invece il volume dell' aria cambia continuamente, aggiungendo un problema da gestire.

Qualche minuto per abituarmi all' oggetto...mi accorgo di essere avvolto da un silenzio quasi irreale, non ci sono i rumori ritmici, dell' erogazione dell' aria e la fuori uscita delle bolle...il silenzio è quasi assoluto, sono avvolto da un nugolo di castagnole, in mezzo a loro una cernia cerca la cena.

Continuo la discesa, fino a stabilizzarmi a -20 mt, quota prestabilita durante il briefing, dettata dalla miscela di gas che stò respirando, andare più profondi potrebbe diventare pericoloso per via della pressione alla quale stò respirando l'ossigeno.

Il panorama che ormai sono anni che vedo, mi sa di diverso, non saprei dire perchè. Forse la mancanza di suoni e la gestione dell'assetto fanno di questa nuova esperienza qualcosa di magico, difficile da descrivere...entro in una grotta, ampiamente conosciuta ed esplorata. Con le normali attrezzature bisogna prestare attenzione a non sbattere per via della non perfetta stabilità, oggi mi riesce molto facile...una sciabolata con la torcia, illumina il soffitto coperto di gamberetti, in un affratto alcuni rametti di corallo rosso. Comincio a prenderci gusto, è decisamente più semplice delle normali attrezzature...mi sento prendere per una pinna. Mi giro, Flavio mi informa che sulla barca ci sono altri due che aspettano il loro turno....purtroppo è già l'ora di ritornare.

Sosta di sicurezza, in orizzontale, farla come al solito è piuttosto complesso...alla fine giro di nuovo il rubinetto trasformando di nuovo il sistema in aperto, un ultimo controllo agli strumenti e riemergo.

Sistemo l'attrezzatura e vado a prendere la mia dose di pasta ai frutti di mare, da annaffiare con vino bianco.
Il resto del pomeriggio lo passiamo a discutere le impressioni avute. In ultima analisi l'impianto ha un solo difetto, il costo.
Comunque per quanto elevato possa essere è un ottima evoluzione della subacquea. Perfetto per le immersioni molto profonde e anche per quelle a quote più basse.






Prima di riprendere la via di casa, saluto l' allegra compagnia con la quale ho condiviso la giornata.
Mi aspettano quanto prima, per un altra giornata di mare.

Recupero la Smart carico il borsone, prima di arrivare a casa mi aspetta un ora di macchina e sono piuttosto stanco. L'acqua fredda sta facendo sentire i suoi effetti...ma ormai sono anni che convivo con questa sensazione di spossatezza, direi che posso dire di essermici abituato.....

prossimo post:

"inizia l' ultima tappa"

ciao a presto