Claude è un omone, alto e grosso, occhi azzurro ghiaccio dietro a un paio di occhiali con montatura legggera, quasi invisibili. Si muove con difficoltà e usa un bastone.
Sono circa 50 anni che è qui in Australia, quando è arrivato il paese aveva estremo bisogno di professionisti capaci di industrializzare la società e per Claude che è un ingegnere, non ci sono state tante problematiche relative ai visti.
Molto semplicemente dopo un mese di collaborazione con un cantiere navale, nel quale partecipò alla modifica dei cicli produttivi, il suo capo andò all' ufficio immigrazione e ritornò con il passaporto, altri tempi!!!
La sua età avanzata ha portato con se svariati problemi di salute, cosa abbastanza normale, ma nonostante tutto continua a dare vita alla sua piccola azienda.
Mi porta a fare un giro per l' officina, le attrezzature sono piuttosto vecchie, ma tutte funzionanti.
Vengo presentato al resto di quelli che saranno i miei futuri colleghi, tutti indiani.
Il livello professionale è piuttosto basso, il responsabile dell officina ha 10 anni di esperienza nel settore, tutti maturati con Claude.
Nella testa di Claude la mia assunzione dovrebbe servire a migliorare la produttività attuale, dovrò lavorare affiancando il capo officina per prendere il suo posto nel giro di qualche mese, lo stipendo all'inizio sarà di 20 $ all'ora per poi salire fino a 30 $ nel momento in cui rileverò l'attuale responsabile.
Ci accordiamo di iniziare la collaborazione nelle prossime settimane, Claude deve essere ricoverato e preferisce essere presente in azienda quando io farò il mio ingresso.
A casa Angela mi da una brutta notizia, Lucia sostituirà a breve il suo cuoco...sembra che abbiano dei forti dissapori...chiaramente speriamo che la sostituzione possa essere a nostro favore, ma a ben guardare, non è possibile. Con 2 giorni settimanali impegnati a scuola Angela semplicemente non può sostituire Marco.
Presumibilmente verrà sostituito con un altro...speriamo almeno che sia capace e simpatico come il nostro amico di Viareggio...
Il prossimo fine settimana è in calendario la MotoGP a Philip Island, siamo liberi fino a martedi per cui decidiamo di farci un salto, ovviamente senza pagare il biglietto di ingresso, che per quanto sia economico se confrontato con i prezzi europei, sono soldi che preferiamo risparmiare.
Senza farci troppe illusioni, prendiamo la via della MotoGP, non sembra che l'evento sia molto seguito, almeno questa è l'impressione, il traffico è scorrevole e senza intoppi di sorta.
Non mi era mai capitato di trovarmi in mezzo a qualcosa di simile, le persone assiepate lungo la via partecipano alla kermesse, salutando e sventolando bandiere per lo più australiane, ma anche quelle di altri stati sono ben rappresentate...
Alle porte dell' autodromo, tutto è molto ben organizzato, i parcheggi sono tutti molto vicini, moltissimi i motociclisti attendati, in zone preposte e moto da tutte le parti!!!
La cosa che più stupisce è che la recinsione della pista non è stata coperta da teloni o altro, per impedire la visione...tutt' altro, dall esterno sono visibili ampi pezzi di pista, si riesce a seguire le gare. Per riempire le attese, la pattuglia acrobatica australiana ci diletta con le sue evoluzioni...
L'unico neo è che il vento freddo proveniente direttamente dal polo sud, ci fa battere i denti, non sarà facile restare ai bordi della recinsione per molto tempo...Inizia la festa, entrano in pista i centauri della Moto2, in lontananza si vede l'allineamento in griglia....silenzio...rotto solo dalla voce dello spaeker che ci arriva da un altoparlante poco lontano, ci racconta le vicissitudini avvenute ieri durante le prove di qualificazione.
Poi, la griglia si sgombra, meccanici e giornalisti si allontanano velocemente, inizia la procedura di partenza...il silenzio la scia il posto al suono inconfondibile dei motori. Inizia la procedura di partenza.
Giro di ricognizione, la tensione sale, non si vedono più persone che vagano lungo i sentieri a bordo pista.
Gli eroi di questa giornata sono di nuovo, allineati...il rombo sale, copre le parole concitate dello speacker.....partenza...2 minuti dopo il gruppo ci sfila davanti a velocità di gara, nel mucchio sorpassi e qualche toccata....è un attimo...anche l'ultimo concorrente è già passato...45 minuti di adrenalina mischiata a passione per la velocità e per la moto.
Il freddo comincia veramente a farsi sentire, come ormai più volte ci è capitato, ci siamo vestiti nel modo sbagliato, sicuri che il sole avrebbe reso la giornata calda, non abbiamo preso vestiti pesanti...non abbiamo considerato il vento....pessima storia!!
Finita la Moto2 inizia una nuova attesa per la categoria che da il nome al campionato mondiale di motociclismo...l' aeronautica nazionale riprende i comandi della giornata con un paio di F/A18 Hornet, che eseguono manovre ad alta velocità, un bang sonico...mai sentito un frastuono simile!
Si iniziano a vedere il big in pista, per primo Lorenzo a seguire Pedrosa e Valentino Rossi che si porta dietro il tifo della maggioranza...un breve saluto e subito di nuovo in carena....l' allineamento della classe regina è già avvenuto...ancora il silenzio la fa da padrone...il freddo è passato in secondo piano, almeno per il momento.....giro di ricognizione, non c'è più tempo per salutare i tifosi, i piloti sono ormai in un altra dimensione...Il rombo dei motori sale e impregna tutto ciò che c'è attorno....Verde...Partiti, di nuovo il gruppo ci sfila davanti ancora poco delineato, molta confusione specie nelle retrovie...pian piano le posizioni si delineano e quello che era un mucchio disordinato diventa un serpentone....dove i più veloci fanno le lepri...
Passata l'eccitazione dei primi giri, il freddo inizia di nuovo a farsi sentire, sempre peggio...il sole oltretutto è sceso e i suoi raggi iniziano a non essere più sufficienti a non farci battere i denti....preferiamo lasciar perdere...i risultati li vedremo in televisione come la gara che abbiamo registrato...
Il freddo sofferto per tutto il giorno, si fa sentire, siamo stanchi morti, mi limito a vedere la gara della MotoGP poi subito a nanna...domani e dopo domani se il tempo regge pensavamo di fare un salto all'inizio della Great Ocean Road per fermarsi in quelle baie che normalmente non si visitano passando con la fretta dei turisti.
Il tempo sembra reggere, le previsioni danno sole fino a mercoledì (provvidenziale)...destinazione Torquay....la viabilità ci accompagna senza intoppi. Torquay è una piccola cittadina poco più di 10000 abitanti, resa famosa nel mondo, sopratutto per il surf. E' anche molto chiacchierata per la presenza di squali nelle acque basse della baia.
E' anche la porta d'accesso alla Great Ocean Road, poco a sud Bells Beach, spiaggia particolarmente adatta per i surfisti, per via delle sue onde particolarmente ritmiche...

Appena fuori da paese un mtociclista, ci da il benvenuto, quasi a magnificare questa zona come "patria del surf", ha legato la tavola alla motocicletta e viaggia in direzione Spiaggia!!
Decisamente un mito...il vento polare oggi non si è presentato, la giornata è calda e perfetta per una passeggiata in spiaggia...dopo un caffè consumato in fretta in un bar, ci rimettiamo in "cammino" verso le mete che avevamo prefissato.
La spiaggia è fantastica, scendiamo per farci una passeggiata.
Arriviamo al bagnasciuga, l'acqua è gelata...per quanto il sole abbia riscaldato la sabbia di un colore giallo deserto, non è ancora riuscito a riscaldarla, i surfisti sono tutti muniti di muta in neoprene, così a occhio direi anche piuttosto pesante...lo spettacolo è indescrivibile, le onde si susseguono in modo ritmato, continue, senza interruzioni e per quanto si sia quasi in assenza di vento sono alte più o meno 3 metri...i surfisti sono piccole macchie in cima alle montagne d'acqua...sono piuttosto numerosi...prima o poi ci proverò anche io....
La passeggiata si protrae per un bel pezzo di arenile, ma è ancora presto, decidiamo procedere in direzione Apollo Bay...
All' orizzonte una nube grigia si alza dalla costa, somiglia fin troppo al fumo di un incendio, spero davvero di sbagliarmi, la costa particolarmente impervia renderebbe le operazioni di spegnimento davvero difficili....Pochi chilometri dopo quello che speravo fosse solo una mia fantasia scopro essere una pessima realtà
Una pattuglia della polizia, ci invita a prendere una via secondaria, perchè i mezzi antincendio occupano la via principale...chiediamo informazioni su quanto sia grave la situazione.



...ci fermiamo...è ricoperta di mucchi di ciottoli messi accuratamente a torre...costruzioni artistiche che credo abbiamo richiesto numerosi giorni di lavoro...
Qualcosa di simile lo avevo visto in Mongolia, ma li queste costruzioni vengono fatte a titolo di preghiera verso gli spiriti, si trovano ad ogni crocevia delle piste che normalmente vengono usate per spostarsi nella steppa.
Qui invece sono semplicemente costruzioni fatte per piacere estetico...in questo caso la cosa deve essere sfuggita di mano...sembra quasi una competizione a chi riesce a fare la realizzazione più bella...ce ne sono di tutte le dimensioni, qualcuno supera i 2 metri di altezza, per altri invece sono stati usati pezzzetti di legno per creare stupefacenti creazioni...

La visita si protrae per un bel po di tempo in religioso silenzio, quasi ad aver paura di disturbare un dio nascosto da questa fantasia creativa. Fotografie, molte, nessuna però che da davvero l'impressione di quello che stiamo vedendo.
L' ingegno umano che sfida la fisica per creare qualcosa di effiemero, qualcosa che nel giro di pochi giorni, forse settimane non ne sarà restata traccia.
Fino a quando, qualcun altro deciderà di rifare qualcosa di simile, simile e molto diverso...questa zona di Australia, per quanto non ci piaccia molto è comunque una fucina di sorprese, sempre nuove sempre diverse...
Abbiamo ancora poche ore di luce, decidiamo di arrivare ad un parco, immerso nella foresta, una zona attrezzata che permette di visitare il bosco dalla parte in alto, invece che da quella a cui siamo abituati...si le chiome degli alberi, l' altra volta quando passammo non avevamo tempo di soffermarci oggi invece le ultime ore del giorno le passeremo a vedere la foresta da 60 metri di altezza...
Sono solo pochi chilometri, ci fermiamo al parcheggio poi seguiamo i cartelli che ci indicano l'ingresso al parco...la reception è come nella migliore delle tradizioni australiane, piena di oggetti da comprare per gli amici lasciati a casa...sono possibili due tipi di percorso, quello a piedi e uno appesi alle carrucole...prendiamo quello più economico, le carrucole saranno qui anche più avanti, il tempo non ci consente di fare il percorso sospesi...


Dopo un chilometro si trova l'accesso al percorso sopra elevato... sono 4 rampe leggermente inclinate che salgono fino ad una altezza di 30 metri e convergono verso una torre di osservazione alta più di 60...

Torno al piano di sotto, mi manca di arrivare alla "terrazza", si l'ultimo pezzo di percorso sospeso è a sbalzo nel vuoto...se la torre ondeggiava questo molto di più da quasi la sensazione del mal di mare, piuttosto impressionante, ma come sempre la visione mi ricompensa dell'adrenalina spesa...qualche minuto riprendo la mia via percorrendo a ritroso le passeggiate sospese.

Siamo nell'ultimo tratto i ragazzi che invece hanno scelto le carrucole ci passano sopra la testa gridando di gioia...questa volta no....ma tranquilli, quando ricapito non me la faccio scappare di sicuro...
Sta facendo buio abbiamo ancora quasi due ore di strada da fare...a malincuore saliamo in macchina...ci resta solo di tornare a casa...
ciao a presto
prossimo post: Una girandola di situazioni
P.S. mi scuso con tutti voi lettori se per lungo tempo non ho scritto nulla, purtroppo non sono riuscito a trovarne il tempo...spero di rimediare prossimamente...
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