domenica 23 luglio 2017

Nuove prospettive.

...La notte dura il tempo di chiudere gli occhi....
La sveglia ci richiama ai nostri impegni che nell' immediato sono, recuperare una divisa da cuoco per andare a provare a Simply Italian, il ristorante che ieri ha insistito per conoscere Angela.

Giovanni e Maggie ci accompagnano al magazzino, abbiamo l'imbarazzo della scelta. I prezzi non sono esosi come quelli del Victoria e dopo poco abbiamo una nuova divisa da Chef.
Accompagnamo i nostri amici in un altro super mercato specializzato in giocattoli...Giacomino è decisamente il protagonista del luogo.

Stranamente si limita a provare tutto, senza voler per forza portare qualcosa a casa.
Purtroppo Giovanni avrà svariati impegni nei prossimi giorni e non potrà accompagnarci nei giri che prevediamo di fare. Decidiamo di prendere una macchina a nolo.
Visti i prezzi optiamo per Wicked camper rental...catena di autonoleggi famosa nel mondo per la colorazione dei camper che noleggia...tutti decisamente, in versione "figlio dei fiori".
Ovviamente non ci interessa un camper, ma solo qui si può noleggiare un auto con 19.00$ al giorno.
La scelta non è delle migliori, la maggior parte sono mezze disintegrate. Tra tutte svetta una Suzuki Alto, grigia scura, con qualche bolla di ruggine tenuta nascosta da adesivi del noleggiatore, uno sportello posteriore è visibilmente ammaccato e il paraurti è tenuto insieme con fascette di plastica!
Mi sembra perfetta!
Sbrighiamo rapidamente le pratiche necessarie e usciamo con le chiavi. Si avvia subito...sembra una caffettiera. Il motore tre cilindri, zoppica, cambio e frizione sono pessimi. Mi servirà un pò di tempo per adattarmi...

La mattinata volge al termine e Angela è attesa per la sua prova al ristorante. Lo chef è un giovanotto italo australiano giovane e simpatico. Dopo i convenevoli di rito, li saluto e li lascio lavorare.
Ho un paio di ore libere, vado a fare un bagno in piscina...L'acqua è calda, la temperatura esterna è circa 30°...uno spettacolo!!... Pensare che in Victoria ce ne sono si e no 15°...decisamente molto meglio qui!!!!

Un paio d'ore, passate a sguazzare, con occhiali da sole e berretto da baseball...non so come mai, ma credo che mi ci potrei abituare!

Vado a cambiarmi, è l'ora di andare a recuperare la consorte.
 Oggi non c'è molta gente, nonostante il tempo sia piacevole. La stagione deve ancora iniziare e l'affollamento tipico è ancora a divenire.

Passo dalla Suzuki lascio dentro lo zaino e mi avvio verso il ristorante, situato al limite del molo di attracco delle navi da crociera. Cairns è uno dei porti di approdo di alcune rotte nel Pacifico.

L'attesa è breve e piacevole, all' aria condizionate nella hall dell' albergo che ospita il ristorante.
Angela è tranquilla, tutto è andato bene ed è tra i possibili pretendenti al posto di lavoro. Purtroppo la scuola per lei finirà tra un paio di mesi e con ogni probabilità non sarà semplice essere inserita nell'organico, oltretutto non è detto che la dirigenza sia disponibile per una sponsorizzazione.

Prima di andare a prendere l'auto passiamo a salutare Alessandro al Marina Paradiso. Lo troviamo come sempre super impegnato.
Appena ci vede molla tutto e viene da noi!...Un caloroso saluto che non ci aspettavamo. Ci racconta le novità, come è arrivato alla rottura con il nuovo proprietario del ristorante. Ha ancora pochi giorni da lavorare poi si sposterà in un locale poco lontano. Ci da tutta una serie di indicazioni dei ristoranti che potrebbero essere risolutivi.
Torniamo a casa, mi metto subito ad aggiornare il curriculum e inizio la ricerca di posizioni libere.
Angela è perfettamente inserita nel ruolo di "zia" per Giacomino.

Sembra che siano in molti in cerca per la stagione che sta per iniziare. Inizio a spedire C.V. in zona.
Il tutto utilizzando il portale che muove l'Australia, Gumtree. com.au.

Al momento ci interessa di capire se potrebbe essere un luogo adatto per trovare una soluzione definitiva.

Arriva Giovanni, ceniamo e a seguire mi dedico all'installazione del suo pc. Tutto va a buon fine, per fortuna. Faccio le configurazioni e installo i software di cui Giovanni ha bisogno.
Adesso tocca al proprietario imparare ad usare il nuovo sistema operativo, fortunatamente si trova subito a proprio agio e serve poco tempo perchè capisca le differenze tra i due sistemi.

Purtroppo la casa non ha un tetto con l'intercapedine, per cui il caldo è dannatamente elevato, stasera abbiamo la "gioia" di leggere nel termometro 39°! Gli strascichi che DEBBIE ha lasciato sono per certi versi drammatici.
Prima di andare a letto rinfreschiamo con l'aria condizionata.

Sveglia e subito, destinazione office work, a stampare curriculum. Sono molto ben organizzati nell' angolo a destra dopo l'ingresso si trova la centrale stampa. Una serie di fotocopiatrici, collegate ai terminali. Si richiede la carta per le stampe, ci si accredita il necessario, poi si inserisce la chiavetta USB oppure il supporto sul quale abbiamo i file...si da il comando di stampa. Bastano si e no 15 minuti per uscire con  30 C.V. spillati e pronti per la distribuzione.

Ci siamo fatti una lista e iniziamo la consegna. Ovviamente nei ristoranti dei quali sappiamo la disponibilità alla sponsorizzazione.
La mattina passa veloce, inizia a piovere, poco male ci sono 26° per cui l'unico problema sono i piedi bagnati...credo che non sarebbe difficile abituarmi anche a questo!

Iniziamo a chiamare gli amici che due anni fa abbiamo lasciato. Tutti sono felici di sentirci e sperano di vederci nei prossimi giorni.

Appena a casa riprendo la ricerca sul portale, ci nuovi ristoranti in cerca, spedisco altri C.V.
In tarda serata arrivano i primi riscontri, due chiamate di ristoratori interessati all'assunzione, purtroppo nessuno dei due ha in programma una sponsorizzazione.

Inizia un nuovo giorno, decidiamo di andare a trovare una vecchia conoscenza, in un paese poco lontano Yungaburra.
Nick, il proprietario del ristorante omonimo e uno svizzero, ma da ormai 30 anni lavora e vive qui.
In passato ha sponsorizzato e naturalizzato non poche persone, anche due nostri amici Alex e Max hanno passato l'ultimo periodo in Australia da lui. Poi hanno deciso di rinunciare. Non sappiamo con precisione i motivi per cui abbiano rinunciato, non sono mai stati troppo chiari. Sembra che l'immigrazione abbia telefonato in Italia e a seguire cancellato il visto. Dopo aver indagato sulle esperienze dichiarate, risultate non conformi....
La strada è bellissima, si arrampica sulle colline ricoperte di verde, ogni tanto qualche apertura nella vegetazione lascia vedere la pianura sottostante, la vista lascia senza parole. Passiamo da Mareeba, ci fermiamo a lasciare qualche curriculum, ma anche qui nessuna sponsorizzazione sembra possibile, andiamo a trovare Philip, un contractor che due anni fa ci trovò da lavorare. Suo figlio era il proprietario di un ristorante. Lo troviamo che sta preparando delle piantine di mango per la spedizione. Molla tutto e viene a salutarci. Può dedicarci solo pochi minuti, tra poco arriverà il farmer che ha ordinato le piante. Apprendiamo con un pò dispiacere che suo figlio ha da poco venduto il ristorante, ne sta facendo un altro ma prima che sia pronto passeranno ancora diversi mesi. Riceve una telefonata, sembra piuttosto interdetto...ci saluta e torna al suo lavoro.
Noi invece risaliamo sulla Alto e ripartiamo in direzione della nostra destinazione finale.
Yungaburra....un isolato villaggio, abitato da non molte persone, vive prevalentemente del turismo che le Atherton Tableland attirano. Intorno ha numerose attrattive naturalistiche, non ultima una piccola palude attrezzata per rendere visibili i platipus.

Troviamo il ristorante chiuso, la legge di murphy non perdona, come sempre!!!
Ma prima di desistere, decidiamo di fare un giro nel caso trovassimo qualcuno con il quale parlare. Due falegnami stanno riparando un corrimano sulla terrazza di una casa poco lontano. Chiediamo se è possibile parlare con qualcuno del ristorante.
Ci indirizzano verso gli uffici, giriamo attorno al caseggiato fino ad arrivare ad una porta socchiusa, che reca la scritta "OFFICE".
Bussiamo...viene ad accoglierci una signora, anziana, di bassa statura un pò sovrappeso. Ha sulla spalla un pappagallo. La curiosa bestiola fa gli onori di casa, strillando al nostro indirizzo!. Fortunatamente gli "onori di casa" durano solo un attimo. Poco dopo è già disposto a farsi fare tutte le effusioni che uno voglia fargli.

La signora è la segretaria, ci dice che Nick è in europa e che rientrerà non prima di 10 giorni...perfetto, esattamente quando noi ritorneremo a Mildura!...A farlo apposta non ci sarebbe riuscito...Nel dubbio chiediamo se possiamo lasciare a lei il curriculum in modo che possa darlo al titolare. La signora ci da un form da riempire a titolo di richiesta di assunzione. Il tempo di scrivere quanto richiesto e lo riconsegnamo allegando il C.V. Prima di salutarla, approfittiamo del pappagallo per giocarci un pò.

Riprendiamo la via, questa volta per rientrare alla base, usiamo un altra strada, simile alla precedente ma che ha degli spunti diversi...mi ero dimenticato di quanto fosse bello il Queensland!

Arriva un SMS, è Sara, la nuova "manager" (virgolettato d'obbligo) del ristorante dove Angela lavorava. Tanto per cambiare chiede se è disponibile per lavorare.
Siamo alla follia!!!...Prima di partire abbiamo avuto modo di vedere Stefano comunicandogli che saremmo andati a Cairns...la rincoglionita sembra che non ne sia a conoscenza..Mah!!
La risposta è la stessa degli ultimi 10 SMS ricevuti.
Chiama anche un collega di Angela, diventa ovvio chiedere delucidazioni riguardo al continuo messaggiare. Lui pensa che la "manager" sia semplicemente un inutile idiota messa li giusto perchè è parte della società. Forse non tutti i mali non vengono per nuocere!
La copertura di rete è piuttosto approssimativa, devo fermarmi. Purtroppo sembra che veramente nel ristorante siano in"braghe di tela", non riescono a coprire tutti i turni, cosa che li obbliga a restare chiusi un paio di giorni a settimana. Gli sembra molto strano che abbiano deciso di non portare avanti la nostra naturalizzazione, sarebbe stata una soluzione a tutti i problemi che stanno avendo...ma ovviamente non è lui a poter decidere della nostra sorte.
Lo salutiamo e rientriamo a Cairns, il capitano Cook ci fa gli onori di casa dall'alto del suo piedistallo.

Giacomino è tutto intento a distribuire per casa tutti i giocattoli e Giovanni ha il suo bel daffare per stargli dietro...l'arrivo della "zia" è visto come una "manna dal cielo"...Maggie invece è presa dal controllare i vari messaggi che riceve per le sue pagine di E-commerce.
Cosa che gli ruba non poco tempo, fortunatamente il suo compagno ha di solito molto tempo libero e fino ad ora sono riusciti a gestire al meglio la crescita del piccolo.
Giovanni dopo che si è smarcato, mi chiede se conosco le cripto monete, visto che sembra un buon investimento. Dibattiamo per il resto del pomeriggio, scambiandoci le reciproche informazioni. In realtà è un bel pò di tempo che stò valutando questo tipo di investimento, purtroppo non sono ancora riuscito a studiare in modo sufficientemente approfondito le varie possibili sfaccettature dei meccanismi di produzione e di utilizzo.
Anche lui ha molti interrogativi, ovviamente con ben poche risposte, non sarebbe male unire gli sforzi per poterne capire di più....intanto il linux da poco installato gli sta dando buone soddisfazioni.

Intanto, i riscontri positivi dai curriculum inviati non sono pochi, anche alcuni ristoranti che avevamo evitato di contattare si fanno vivi. Sembra che Cairns sia una buona opzione per continuare a rincorrere una soluzione.

Ci chiama una agenzia che è in cerca di un cuoco da piazzare in un ristorante sito lungo la statale che porta a CookTown, circa 200 km a nord da qui.
Un ristorante di Brisbane chiede informazioni...Brisbane??? non avevamo mandato C.V. a Brisbane!...evidentemente i vari ristoratori si sono passati l'informazione, cosa da non sottovalutare.

 Ci aspetta un nuovo giorno, abbiamo appuntamento con John, quello che venne a prenderci all'aeroporto 2 anni fa e che ci aiutò a conoscere le basi per sopravvivere all'Australia. Ci vedremo al Cruze, caffetteria di un Empolese che da anni vive qui e che ebbe modo anche lui di darci una mano.

Arriviamo un pò in anticipo all'angolo tra Grafton e Shields street, luogo dove è situato il caffè.

Gilberto, è dietro la macchina del caffè intento a fare quello che è universalmente riconosciuto come il miglior caffè di Cairns.
Appena ci vede si illumina in un sorriso, grande caloroso...quello che riserva per i migliori amici.
Un pò di convenevoli, il racconto degli ultimi due anni, mi dice che sa tutto, è anche lui un lettore di questo blog!...Ci prepara un cappuccino e un espresso, nella migliore tradizione italiana....cosa che decisamente mi mancava...personalmente questo lo considero come il miglior caffè d'Australia non solo di Cairns.
Arriva John, con il suo sorriso quasi forzato, ci abbraccia. Veste una camicina a quadri e una paio di jeans, sopra un paio di infradito, evidentemente oggi non lavora. Sta ancora usando una Toyota Land Cruiser del '75 che già due anni fa cascava a pezzi. Ricordiamo di quando per cambiare la batteria dovemmo usare un piede di porco per aprire il cofano...i segni sono sempre li.

" Ci sono troppo affezionato per cambiarla, la porto con me al campo santo!"

Ci racconta che un grosso ragno ha fatto la tela davanti alla sua porta di casa e che gli dispiace rovinargliela, pertanto è costretto a uscire dalla porta posteriore. Prende il giornale e ci mostra la foto di un ragno un pò più piccolo del "suo" che sta mangiando un pipistrello!!!

"Un pò più piccolo!?"...
"si quello a casa mia è almeno 15 cm, questo è solo 12"...
"scusa ma tua moglie?"..."che dice?"
"hahahah"....una ricca risata..."ormai si è abituata!"...
Anche con lui passiamo una mezz'ora di ricordi e di amicizia, momenti indimenticabili che resteranno a lungo impressi nella nostra memoria.

Dopo un pò anche Gilberto si aggrega, davvero un bel quadretto, fatto di risate, battute e momenti vissuti fuori dal tempo...
Gilberto ci consiglia di passare da un ristorante appena aperto a Holloways Beach forse sono in cerca di personale.
Ci da il biglietto da visita, la gestione è tutta italiana e stanno cercando di fare qualcosa che qui a Cairns non c'è. Un ristorante italiano, fatto non solo di buone pietanze, ma anche e sopratutto di cultura italiana. Potrebbe essere un buon posto dove chiedere.

Come sempre i bei momenti, sono destinati a durare poco, Gilberto scopre che è già in ritardo, John non è da meno.... un classico. Salutiamo gli amici e andiamo subito al Vitalia's Restaurant.

Prendiamo la Captain Cook Highway in direzione nord, ci lasciamo dietro l'aeroporto e poco dopo troviamo il cartello che indica Holloway Beach. Andiamo in cerca della via, ma per quanto la comunità sia piccola è piuttosto complicato trovarla, accendo il GPS. Angela gli impreca dietro, come fa di solito, la sua incompatibilità con i dispositivi informatici è ormai diventata leggendaria. Dopo poco (secondo gli standard informatici, Angela ha standard diversi) abbiamo la destinazione che è due traverse più avanti rispetto alla via che stiamo percorrendo.

Il ristorante è davvero carino, un zona all' aperto nella quale sono disposti i tavoli, coperti da un ampia copertura. Una ambientazione equatoriale con un tocco di impatto visivo tutto italiano.
Davvero un bel vedere.
Un unico difetto...è chiuso!...come spesso succede abbiamo beccato il giorno di chiusura, oserei dire un classico!

Poco male, passeremo il resto della giornata sulla spiaggia, in fondo questi 10 giorni volevano essere anche un modo di scollegare la spina e ricaricare le batterie, è più di un anno che non facciamo altro che lavorare...ne avevamo bisogno!


La giornata è calda e soleggiata, ci fermiamo davanti alla rete anti coccodrillo e mettiamo gli asciugamani...il pomeriggio passa tra chiacchiere, parole crociate (in inglese), qualche ronfata e un paio di bagni....l'acqua calda dell' oceano pacifico, dovrebbe essere approvata dall' OMS come medicinale.

Abbiamo ormai passato quasi tutti i giorni che ci eravamo riproposti per approfondire le possibilità offerte da Cairns. Ci resta solo da vedere Simona e passare da altri due o tre ristoranti.
La chiamiamo, ci dice che è impegnatissima con il suo matrimonio che avverrà la prossima settimana, noi saremo già rientrati a Mildura. Ci da appuntamento al bar dove lavora per domani mattina...dopo quasi quasi potremmo farci anche un giro a Cape Tribulation, visto che due anni or sono non ci siamo andati...

Troviamo Simona, dietro il banco del bar, pavimento che ha calpestato per gli ultimi 2 anni, visto che ci ha passato tutto il tempo della sponsorship, ci fa il caffè di rito, per fortuna molto italiano. Saluti di rito. Sono gli ultimi giorni che lavora qui, tra pochi giorni si sposa e dopo il viaggio di nozze in Italia, andrà molto probabilmente a lavorare a Brisbane. La sua vera professione è nel teatro è una scenografa e coreografa, molto brava. Il bar ha i muri ricoperti di affreschi da lei dipinti...un subacqueo che apre un forziere, in mezzo ad una coloratissima barriera corallina...nella parete opposta una tartaruga che nuota vicino a un pesce pagliaccio.
Prima di lasciarla al suo lavoro, ci lascia un pò di contatti per la distribuzione di curriculum, fa anche un paio di telefonate, non si sa mai....magari aiutano...

Siamo ancora in tempo per andare a Cape Tribulation, anche se sta iniziando a piovere, con 26 gradi di temperatura però!

Passiamo sotto la statua del Capitano Cook, in direzione nord, superiamo Port Douglas, poi Mossman, la pioggia diventa insistente. Giriamo nella Cape Tribulation Road, la strada diventa stretta, ai lati una sempre più folta vegetazione. Pochi chilometri e ci troviamo a dover attraversare un fiume. La biglietteria per il traghetto è gestita da una simpatica vecchietta. l'attesa è di pochi minuti e saliamo su uno sferragliante battello, a trazione a cavo.

L'attraversamento dura ancora meno dell'attesa. E' l'accesso per la giungla!, gli alberi coprono totalmente il cielo sopra la strada e l'ambiente si fa scuro, la luce filtra a fatica dalle alte fronde.

I cartelli ci avvertono della possibilità di attraversamento dei Cassowary, un grosso uccello diretto discendente dei dinosauri, a seguire pericolo coccodrilli, serpenti e cubomeduse. Insomma, la natura regna sovrana.
La strada sale leggermente fino ad arrivare ad una zona panoramica, ci fermiamo e affacciamo dalla foresta, un fiume si confonde, con la sua foce, con il mare. Tutto contornato da un verde brillante.

A malincuore lasciamo questo angolo di paradiso, fiduciosi che ne troveremo altri.
Il sole si è fatto spazio nella cortina nuvolosa, ma tutto fa pensare che sia una battaglia persa, l'acqua che bagna la strada inizia a evaporare, facendo salire una lieve foschia.

Incrociamo svariati ruscelli, qualcuno è al limite della strada, un passo a guado...l'acqua è bassa, solo pochi centimetri, poco lontano un cartello giallo, di difficile comprensione.
Dopo aver letto le scritte, diventa chiarissimo!!!

La bellezza di questo pezzo di foresta è incredibile, supera ogni immaginazione, il silenzio è rotto soltanto dalle urla dei pappagalli e dalle "risate" dei kookaburra.

Arriviamo alla fine della strada asfaltata, da qui in avanti è possibile continuare solo con un fuoristrada, fino ad arrivare a CookTown, l'ultima zona abitata, circa 100 km più avanti.
Parcheggiamo e utilizzando un sentiero, dopo aver fiancheggiato il ruscello,
arriviamo ad una spiaggia...contornata da mangrovie, un tronco d'albero, portato da qualche burrasca oceanica occupa il centro dell'arenile
Il cielo è da pochi minuti ritornato azzurro, anche se non credo che possa durare, dall'entroterra un nuovo gruppo di nuvoloni neri, si sta avvicinando...la cosa non mi preoccupa, ormai è ora di ritornare, se non troviamo troppo traffico, forse possiamo anche fermarci a mangiare una pizza da Little' s Riccardo, dove lavora Giovanni.

E' un nuovo giorno, siamo ormai alla fine, passiamo a lasciare gli ultimi curriculum agli indirizzi che ci ha dato Simona, ma sembra che quest'anno la stagione sia un pò in ritardo e tutti prevedono di assumere qualcuno tra un paio di mesi....sarebbe il momento giusto, Angela arriverà al diploma proprio in quel periodo. Passiamo anche da Vitalia, troviamo il ristorante aperto. Una ragazza vestita da chef ci da il benvenuto. Gli diamo il C.V. e scambiamo due chiacchiere...

"Ma hai già il certificato 4"..."Allora già che sei qui, vai a prendere la divisa che cominciamo!"

Un pò sconcertati, gli spieghiamo che siamo qui solo per capire se potrebbe essere valido ritornare per cercare una sponsorizzazione, purtroppo Angela avrà finito il corso solo tra 2 mesi.

Durante la conversazione si è aggiunto al gruppo anche Antonio, il marito della Chef. Due simpatici ragazzi, lui campano, lei sarda. Vitalia, ha una lunga esperienza come cuoca, ha lavorato in tutta europa e alla fine ha aperto qui il suo primo ristorante, sono pochi giorni che è aperto e ancora non hanno ben chiaro il tipo di giro di affari che riusciranno a mettere insieme. Ci sono comunque bei presupposti, lei è estremamente professionale, oltre che simpatica e scanzonata. Lui invece ha buone capacità manageriali, e anche estremamente simpatico.
Non hanno ancora fatto pubblicità e per stasera sono previste 20 prenotazioni, le recensioni in rete li danno in forte ascesa, ma per il momento è troppo presto per capire dove andranno a parare.

La chiacchierata si prolunga con Antonio, Vitalia deve tornare in cucina. Non hanno problemi a fare sponsorizzazioni, se la legge glielo permette, e ovviamente se Angela sarà all' altezza di meritarla, cosa di cui nessuno dubita.
In teoria, anche una nuova attività può aprire una sponsorizzazione, a patto che alla richiesta il ristorante sia a norma e che venga fatta una richiesta specifica. In questo caso la sponsorship dura 18 mesi invece che 24 e a seguire si necessita di una nuova richiesta. La minore durata dipende dal fatto che non è detto che una nuova attività sia destinata a durare....

Li lasciamo, dopo avergli fatto perdere un bel pò di tempo, spero che non ce ne vorranno, sono davvero due persone piacevoli, sicuramente questo è un posto che meriterà approfondire, Anche solo per amicizia, ci sono davvero piaciuti.

Il resto della giornata la passiamo a oziare sulla riva della piscina, la utiliziamo per fare una valutazione delle prospettive che Cairns potrebbe offrire.
Dopo aver mandato via 30 curriculum, abbiamo avuto riscontri anche da ristoranti, che non avevamo contattato, tutti disposti ad una assunzione almeno per qualche settimana di prova, alcuni hanno già fatto sponsorizzazioni. Molti dei ristoratori sono disponibili a riparlarne più avanti. Per farla breve il curriculum di Angela piace molto.
Potrebbe davvero essere valido ritornare qui. Ma prima Angela deve diplomarsi.

Ultimo giorno, questi 10 giorni sono passati troppo rapidamente e ritornare al "bianco e nero" e al fredde del Victoria, proprio ci lascia l'amaro in bocca...ma decisamente non possiamo fare diversamente.

Riconsegnamo la Suzuki e Maggie ci accompagna in Aeroporto, Giacomino è particolarmente divertito, beato lui, a noi invece piange il cuore...ma tutto fa pensare che faremo ritorno.

L' AirBus A320 ci sta aspettando e con lui il freddo di Melbourne, quando arriveremo sarà buio e sono previsti 15°....porca trota!


Prossimo post.

....il ritorno....


Ciao a tutti











mercoledì 5 luglio 2017

Cairns

Simone è arrivato ormai da alcuni giorni e non abbiamo avuto modo di vederci, a Robinvale è in programma una gara, di sci d'acqua sul fiume, approfittiamo per vedersi e passare una giornata assieme.

Lo andiamo a prendere a casa della Famiglia Marciano. I proprietari del caffè nel quale lavora e dove ci siamo conosciuti ormai due anni fa.

Don e Giovanna, sono come sempre molto cordiali, ci offrono un caffè e passiamo un pò di tempo a discutere dell' aggravarsi della nostra situazione. I consigli, sono ben poco efficaci, visto che loro sono arrivati qui ormai da 50 anni e il mondo è cambiato anche se loro non se ne sono accorti.

Li salutiamo e prendiamo la direzione del fiume. Simone ci racconta le sue ultime avventure in giro per il globo. Dai problemi avuti in Germania, dai padroni di casa dove viveva e che senza tanti complimenti lo hanno sbattuto fuori, perchè non è stato "gentile" con uno dei due.
In effetti è piuttosto incazzato con la comunità gay...come dargli torto!

Il suo soggiorno in Sud America, invece ha dato buoni frutti, ha lavorato per uno studio legale, cosa che gli ha permesso di fraternizzare con alcune persone ben introdotte nella società.
Ci racconta anche che la "fuga" dalla Germania gli ha permesso di conoscere una ragazza francese con la quale ha iniziato una relazione, durata poco. In fondo Simone è un pò come noi, uno zingaro che non ha molto a cuore una vita "normale".

La ricerca di un buon punto per vedere la corsa è abbastanza lunga, sono numerosi i punti che potrebbero essere interessanti da vedere. Purtroppo, la nostra totale ignoranza in merito alla competizione fa si che anche la scelta di un punto suggestivo è una ricerca solo teorica.

Decidiamo di fermarci presso una curva, dalla quale non è molto distante la partenza.
Dopo pochi passaggi ci rendiamo conto che non è un luogo molto spettacolare, la velocità con la quale la curva viene affrontata è abbastanza bassa e i
due sciatori al traino non vengono eccessivamente impegnati. E' anche strano l'utilizzo dell'ansa, tutti fanno una traiettoria che non ha molto a che vedere con quello che siamo abituati a vedere nella altre gare di velocità.
Lasciamo sfilare, un pò di concorrenti. Non conoscendo il regolamento l'unica cosa che mi colpisce, è la differenza del rumore...e la reattività delle barche alla manetta...le prime sono estremamente rapide a far uscire lo scafo dall'acqua entrando molto rapidamente in planata.
Cambiamo posto, ci avviciniamo alla partenza, il tratto è breve, 300 metri da farsi a piedi.
Si parte a 1 minuto l'uno dall'altro, gli sciatori sono in acqua a circa 30 metri dall'imbarcazione, al segnale di partenza, dato con un cartellone luminoso montato sulla barca dei commissari di gara il un attimo escono dal "bagno" e iniziano a scivolare, la velocità cresce molto rapidamente e subito scompaiono, affrontando la prima curva che si trovano davanti, inclinati in avanti per contrastare la forte trazione a cui sono sottoposti.

Le prove di ieri hanno mietuto varie vittime, una barca è parcheggiata, su un carrello con l'elica in parte spezzata, vado a curiosare.
Monta un motore V8 entrobordo, lo scafo e parte dell'allestimento è in carbonio, i sedili sono anatomici, del tutto simili a quelli che vengono utilizzati nelle auto da corsa, stessa cosa vale per il volante, sul quale sono montati gli interruttori per trimmare la posizione dell'elica in acqua.

Sembra davvero un oggetto piuttosto costoso.
Nel frattempo si susseguono le partenze e pian piano le prestazioni delle barche diminuiscono.
Finisce la prima manches, abbiamo tutto il tempo che vogliamo per spostarci in un altro punto decidiamo per tanto di andare a vedere l'arrivo, o comunque nelle immediate vicinanze, in modo da essere nel paddock alla fine della gara.

La parte finale del percorso è formata da due larghe curve che vengono affrontate alla massima velocità, che si inseriscono nel rettilineo finale.
I primi vanno davvero molto forte, la scia d'acqua che le barche sollevano è notevole e da così poca distanza, anche il rumore è assordante. Gli sciatori a seguito hanno un bel dal fare per non finire a bagno, con le ossa rotte, a questa velocità non è difficile farsi del male. L'acqua diventa dura come il cemento se la si "incontra" a questa andatura.

Finiamo la giornata alle premiazioni, dopo essere stati per un bel pò a curiosare nel paddock. Per quanto non sia un esperto di barche, anzi direi che ne sono agli antipodi, le cose interessanti sono molte, a rifarsi dai vari tipi di eliche che vengono utilizzate. Parte dei concorrenti, al momento di tirar fuori dall' acqua le barche le nascondevano dentro appositi contenitori.
Comunque erano molte quelle "particolari" disponibili per la visione.

Lasciamo Simone a casa con la promessa di rivederci quanto prima e prendiamo la via di casa....domani è un nuovo giorno lavorativo.

Iniziano a rincorrersi le voci di possibili cambiamenti normativi, in relazione alla richiesta dei visti permanenti.
Sono ormai dei mesi che le voci circolano, ma questa volta, la cosa diversa è che la notizia è ripresa da un giornale.
Per scrupolo chiamiamo, Alberta, la nostra migration agent. Non sa dirci nulla di certo, sono passate delle circolari che cambiano la SOL list (lista delle professioni sponsorizzabili), ma riguardo ai visti non ci son al momento delle novità.

La sveglia mi ruba al mondo dei sogni e quando mi accorgo che è suonata, scopro di essere già in ritardo...Andrea mi aspetta nel furgone, oggi siamo alla guida dei trattori. Mi tocca saltare la colazione, le ragazze sono già arrivate e ci stanno aspettando...inizia una nuova giornata di lavoro e nel pomeriggio, mi tocca l'officina, manutenzione alle attrezzature, che ormai da troppo tempo ne hanno bisogno!

Una chiamata di Fabiana, allarma Andrea, che passa un quarto d'ora al telefono per calmarla.
Chiedo cosa sia successo...hanno cambiato la SOL list, e a scuola hanno chiamato tutti gli allievi in riunione per comunicare i cambiamenti e la possibilità di cambiare l'indirizzo degli studi.
Immagino che sia un problema abbastanza marginale, visto che Angela non mi ha chiamato, per cui tranquillizzo Andrea.

A cena il problema diventa chiaro hanno tolto dalle liste il cuoco, cosa che ormai era prevista da 2 anni, lo chef però è restato, di fatto questo non ci cambia nulla, sia a noi che ai nostri coinquilini, ma capisco l'ansia di Fabiana, che ha appena iniziato gli studi...

La settimana passa veloce e Simone ci chiama per sapere se siamo liberi, decidiamo di passare a prenderlo e di andare a visitare una zona poco lontana, che mi dicono somiglia molto alle dune del Sahara.
Recuperiamo il nostro amico, e prendiamo in direzione WenthWort. Per strada arriva l'ormai immancabile telefonata di Sara che chiede ad Angela se può andare a lavorare, questa è proprio di coccio!..."No, non posso ho altri impegni lavorativi"...

Il quadro intorno al cambiamento societario, che ci ha messo in  mutande, è ancora abbastanza oscuro, anche se un pò di notizie le abbiamo avute, non abbiamo avuto modo di parlare a quattr'occhi con Stefano, che purtroppo non ha avuto tempo di incontrarci.

La zona è piuttosto complicata da trovare, manca un cartello di indicazione che ci fa sbagliare strada è la prima volta che una zona di interesse turistico non è perfettamente segnalata.
Poi un parcheggio, assediato di auto ci dice che siamo arrivati...

Mi leggo i cartelli che spiegano come si siano formate le dune, che sono in tutto e per tutto come quelle sahariane, con una sostanziale differenza, invece che gialle sono rosse!

Saliamo su quella che ci si para davanti, la sabbia è fine come borotalco, si affonda fino alle ginocchia e la salita è tutto fuorchè agevole. Si arriva al vertice con il fiato corto, dopo quindici minuti di salita a momenti aiutandosi con le mani...Ma il panorama che ci si para davanti è favoloso, purtroppo il sole che irradia a picco la zona rovina un pò il panorama, che in assenza di ombre da l'impressione di essere piatto, anche se in realtà non lo è affatto.

Su una duna si vedono, in lontananza, dei ragazzini che si divertono a scenderla seduti su un cartone, la ripida discesa li fa andare piuttosto veloci, Simone invece, decide di farsene una a ruzzoloni
Ci spostiamo, scalzi in questo panorama lunare, attorno a noi qualche cespuglio e sabbia, che cambia di colore dal bianco al rosso, passando attraverso varie sfumature di giallo...è davvero incredibile, qualcuno con un fuoristrada si è divertito, lasciando profondi solchi nella sabbia.

Passiamo una piacevole giornata, purtroppo dobbiamo rientrare un pò troppo presto, Angela è attesa nel suo nuovo posto di lavoro, in una pizzeria italiana, dove davvero producono una buona pizza, il pizzaiolo è italiano e ha fatto tutta la vita pizze. L'unica reale differenza sono gli ingredienti che qui hanno una qualità leggermente inferiore. Il risultato, è più che accettabile.
Angela, invece è stata inserita nella cucina, non ha molto da fare, visto che più che altro il locale gira attorno alle pizze.

I proprietari sono amici ormai da un pezzo e quando sono venuti a conoscenza della situazione, hanno chiamato immediatamente.

Dopo vari tentativi riusciamo a parlare con  Stefano, il quadro che ci illustra è abbastanza sconfortante, il socio di maggioranza non è disposto a fare nulla di diverso al visto 187, che da il visto permanente e non prima di settembre. Purtroppo tutto suona come un modo, oltretutto pessimo per mettere una pezza alla necessità di avere un organico all'altezza. Ovviamente rifiutiamo. Ci dice che lui ha fatto il possibile ma che nella nuova società lui è in minoranza e che non può far molto.

In realtà, se avesse voluto, potrebbe aver messo nel contratto societario una clausola che riguardava la posizione di Angela.
Non lo ha fatto. Questo in parte lo condanna, ma l'affare che ha portato a termine vale circa 4 milioni di dollari...E nei suoi panni, probabilmente avrei fatto lo stesso, forse sarei stato più celere a comunicarlo agli interessati. Ma non credo che avrei mandato a monte un contratto come quello che ha portato a termine.

A questo punto, ci resta solo di cercare altre possibili soluzioni, non abbiamo molto tempo, ma se non ci proviamo di sicuro restiamo a bocca asciutta.
Iniziamo a chiamare gli amici in giro per l'Australia, per capire se c'è qualcosa che potremmo prendere al volo.

A Cairns, Alessandro è diventato il general manager di uno dei più importanti del posto. Ci risponde subito, un pò di convenevoli, ricordi di un tempo ormai passato, ma che comunque ancora sono vivissimi.
E' diventato papà da poco ed è entusiasta di questa nuova tappa della sua vita, la compagna è asiatica, purtroppo non la conosciamo.
Arriviamo presto al dunque. Purtroppo il ristorante dove lavora ha cambiato proprietario e sembra che il cambio sia stato in peggio.
Il nuovo possessore, non ha la più pallida idea di come si gestisca un ristorante, si è limitato a trattare un prezzo per ogni dipendente e si fa vedere ogni tanto. Non è Australiano, il business gli serve solo per avere la cittadinanza nel paese. Probabilmente , questa servirà come attività di facciata, per ben altri affari.
Alessandro, nella veste di manager, si trova a dover gestire la diminuzione di budget mantenendo una elevata qualità. Cosa che da subito si è rivelata impossibile. Poi aggiunge che si è ritrovato a raddoppiare le ore lavorate con uno stipendio che è del tutto similare a prima.
Sta seriamente pensando di cambiare posto di lavoro.
In compenso, li a Cairns sta per iniziare la stagione e sono molti i ristoranti che sono in carenza di organico.
Lo salutiamo, promettendo di farci vedere se dovessimo passare da li.
Facciamo una rapida ricerca su GumTree, il portale in rete che fa girare l'Australia.
Sembra che siano molte le offerte di lavoro nel settore.
Giovanni, ci conferma quanto saputo da Alessandro e se decidiamo di andare su, ha una camera in casa che è disponibile per noi.
Prendiamo tempo.
In fondo qui ancora la situazione non è del tutto chiara, anche se dopo aver parlato con Stefano, i margini di manovra sono molto sottili.

La sveglia, mi richiama agli impegni giornalieri, oggi mi aspetta una giornata in officina. C'è da costruire il telaio di supporto per la copertura di un trattore e poi riparare delle attrezzature piuttosto mal messe...lavori che sono settimane che aspettano.

Prima di uscire, guardo in rete le notizie del giorno...la prima è davvero pessima!

Hanno cancellato il visto 457, il più gettonato per restare, è  un visto temporaneo di lavoro della durata massima di 4 anni, ma che dopo 2 può essere convertito in permanente. Ovviamente sulla richiesta di un datore di lavoro che si prende la responsabilità di garantire la stabilità lavorativa, oltre al pagamento di 54.000 dollari l'anno, al dipendente nominato (sponsorship).

Da quello che leggo sembra che la norma abbia effetto retroattivo, brutta storia. Prendersi la briga di rendere retroattiva una norma di questo tipo, devono avere non pochi problemi a Camberra.
Passo la giornata lavorativa a rimuginare su questa svolta piuttosto drammatica,  che presumibilmente preclude ad altri cambiamenti, speriamo che non ci riguarderanno, ma chi può saperlo.
Nel cercare di capire cosa frulla per la testa al primo ministro, immagino vari scenari, ma tutti poco plausibili, quello che più potrebbe calzare è l'inizio della campagna elettorale, mi riprometto di guardare le intenzioni di voto degli australiani che tra un pò saranno chiamati alle urne.

Torna a casa piuttosto fulminato, il caldo mi ha messo piuttosto in crisi, strano a dirsi, ma 43 gradi sono piuttosto pesanti, anche per me che sono un amante della bella stagione. Ma l'assenza di umidità e il vento, costante riescono a fiaccare tutti, me compreso!

Un litro di acqua più tardi mi metto in cerca, di possibili notizie aggiuntive.
Non ce ne sono, solo la conferma di quello che ho letto stamani. Quello che stamani non c'era sono i numeri coinvolti in questa manovra. Circa 90.000 visti cancellati, equamente divisi tra: Indiani, Cinesi e Inglesi.

Del totale, ce ne sono circa 24.000 che sono in qualche modo legati alla malavita e alla criminalità.
Questa parte non me la aspettavo, o perlomeno non pensavo fosse tanto rilevante.

Mi sembra però molto strano che il motivo scatenante di questo provvedimento sia il collegamento tra visti concessi e la malavita.
Anche se nel momento in cui si prevede un visto Business al costo di 500.000 dollari senza nemmeno richiedere la conoscenza della lingua è abbastanza probabile che un trafficante di droga usi l'Australia quale luogo dove riciclare, tramite il visto, ingenti quantità di denaro. Poi a questo si lega il fatto, che diventi relativamente semplice importare tutta una serie di scagnozzi utilizzando attività di comodo per sponsorizzarli.

Dopo varie approfondimenti, vado a vedere le intenzioni di voto australiane.
Ecco questo mi sembra un motivo molto più plausibile. Il primo ministro e il governo che guida, secondo le intenzioni di voto Australiane, non verranno rieletti.
I laburisti, al momento forza di opposizione, sono in netto vantaggio.
Per questo gioco al massacro 90.000 persone ci stanno rimettendo il culo!
Comincio a pensare che se le proiezioni non cambiano, saranno davvero cazzi acidi! Un politico in cerca di consensi, venderebbe facilmente anche moglie e figli pur di restare incollato alla poltrona. In questo i politici sono facilmente riconoscibili.
Mentre fanno larghi sorrisi alle mamme, rubano le caramelle ai bambini, l'assenza di dignità di questa categoria è qualcosa di ripugnante.

Mi riprometto di parlare con Angelo, per capirne un pò di più. La notte passa, lunga come poche altre, quasi insonne, sogni interrotti da bruschi risvegli e lungo tempo per riprendere sonno.

La sveglia suona e non ho ancora iniziato a riposare...mi aspetta un altro giorno di lavoro, fatto di pacchi di ortaggi da caricare sui furgoni per le consegne.

Angelo passa a salutare e per sapere se ci sono dei problemi.

"You all right?"..."Are there any problem?"
"No tutto regolare, i problemi potrei averli con prossimi visti!"
"What Happened?"...lo vedo piuttosto allarmato!
Gli racconto, quanto sta succedendo.
"There is no more idiotic category of politicians"..."Since they have increased taxes to backpackers I can no longer find Workers"...
Anche secondo lui è solo un problema di consensi, visto che così facendo non aumenteranno di sicuro gli occupati australiani, più probabilmente aumenterà il numero degli illegali che lavorano in nero.
E questo diminuirà gli stipendi degli Australiani...per lui è già un grosso problema far quadrare i conti. I prezzi dei suoi prodotti sono ormai invariati da 3 anni e i costi per lui sono quasi raddoppiati. 
Ovviamente al super mercato i prezzi sono saliti non poco.
Adesso con questa nuova tassazione non trova personale.
Già mi aveva detto che l'anno prossimo lascerà perdere tutta la produzione di verdura, convertendo tutto in vigneti.

"When you're done here, could you repair the tractor's gallows?"..." Arianna gave a shot at the corner of the shed"

"Non preoccuparti, dovrebbe avanzarmi abbastanza tempo"..."Ciao a domani!"
"See you tomorrow"...mi saluta e sale sul van, poi si allontana.

In effetti Arianna ha fatto un bel danno!...mi chiedo come abbia fatto a non tirare giu il capannone!
Mi tocca tagliare parte della forca e ricostruirla, poi mi accorgo che il cambio ingrana due marce contemporaneamente!! Cazzo ha spaccato pure questo!!!
"I budello di sù mà ci riuscirà a non romperla!!!"
Mi tocca allungare i tempi, per costruire un fine corsa che eviti al cambio una parte della corsa in modo da non ingranare il terzo ingranaggio della retromarcia, almeno credo che sia quello che si ingrana....Alla fine rimetto il mezzo nel piazzale, sperando che la teutonica (è così che chiamiamo Arianna) non faccia altri danni!

La chiacchierata con Stefano ci lascia con ben poche speranze per quello che riguarda un possibile ripensamento da parte dei nuovi soci.
Urge decidere se andare a Cairns, per approfondire in discorso. Do un occhio su Expedia per vedere cosa costa un volo per andare in Queensland. I prezzi sembrano popolari, giocando sulle date, con 230$ andata e ritorno per due persone.
Chiamo Giovanni chiedendo se per lui va bene, lasciarci la camera una decina di giorni.
Prenoto il volo, il ritorno a Cairns mi da un piacevole sentore, almeno vedremo di nuovo i vecchi amici e magari potremmo trovare delle alternative.

Per andare a Melbourne, ce la prendiamo comoda, arriviamo con un bel pò di anticipo. Purtroppo non abbastanza per passare da Sammi, il quale ci ha dato disponibilità di lasciare "la Tosca" a casa sua.
Visti i tempi un pò troppo stretti, controlliamo quanto possa costare lasciare l' auto al parcheggio dell'aeroporto...costa meno di 100$, lo prendiamo!

Lasciamo la macchina e prendiamo la navetta che ci porta direttamente al terminal...Melbourne è già diventata un frigorifero!
Appena arrivati andiamo al banco del check-in. Una novità interessante, non ci sono le hostess, ma una specie di bancomat con una tastiera. Qualche minuto per capire come funziona, guardare quello che fanno gli altri aiuta, poi inserisco il numero della prenotazione e dal cassetto esce la carta di imbarco. Nessuno a chiedere documenti. Ovvio visto che si tratta di un volo nazionale. Mi chiedo come mai in Italia c'è sempre qualcuno che chiede i documenti anche per i voli nazionali...poi ci si chiede come mai le forze dell'ordine sono sotto organico....
Finito l'iter burocratico (circa 5 minuti) andiamo in sala di attesa. Il nostro volo è confermato. Cosa non scontata, visto che il ciclone Debbie sta infuriando non troppo lontano dalla nostra destinazione.
Viene chiamato l'imbarco del nostro volo. Pochi minuti e siamo nel corridoio che ci porta direttamente nel parcheggio del "nostro" AirBus A320 grigio/arancio JetStar, siamo tra i primi per cui anche arrivare ai nostri posti è piuttosto agevole.

Inizia la procedura di decollo, il comandante ci informa che il volo sarà più lungo del solito, sarà necessario un aggiustamento della rotta abituale, per aggirare l'uragano e mentre questo imperversa sopra Townsville, noi ci alziamo in volo.

Dopo un ora e mezzo seduti nel "tubo", si accendono le luci che ci invitano ad allacciare le cinture di sicurezza. Il comandante ci avverte che potremmo incontrare delle turbolenze...Bene, si balla!!!
Sono molto meno severe di quanto pensassi, in compenso guardando dai finestrini è abbastanza facile immaginare che al suolo, non se la stiano passando molto bene....

Iniziamo a perdere quota in mezzo alle nuvole, visibilità pressochè nulla. Viriamo a sinistra e come per magia lo strato nuvoloso scompare lasciando intravedere la pista illuminata, siamo al tramonto e gli ultimi raggi sole ci fanno compagnia, ci stiamo allineando.

Si aprono le porte, una soffiata di aria umida inonda la carlinga...si siamo proprio arrivati.
Nel breve tragitto, dal velivolo al terminal, sento i vestiti che mi si bagnao e  riscaldano addosso, l'umidità è decisamente più elevata di quanto non ricordassi. Sento parlare due signori, con l'aria scanzonata di inizio ferie, uno spiega all'altro, che è tutta colpa di Debbie. Probabile, l'energia scaturita dall uragano può facilmente cambiare le condizioni atmosferiche delle zone limitrofe.

Come per salire, anche per scendere nessuna complicanza, appena fuori dal terminal chiamiamo Meggie, la compagna di Giovanni per venirci a prendere.
Il cartello che avverte i viaggiatori della connessione alla grande barriera corallina, mi rende felice di essere ritornato, anche se per pochi giorni e più per trovare soluzioni ad un problema piuttosto che per fare immersioni!....

L'attesa è breve, Meggie e Giacomino arrivano, non abbiamo tempo per i saluti di rito. E' vietato parcheggiare e due sbirri, con la loro presenza, ce lo ricordano.

Meggie ci dice che sta iniziando una nuova attività manageriale, in collaborazione con un suo connazionale, dovrà gestire i ragazzi che arrivano dal suo paese, Taiwan e dalla Korea del Sud, per poi indirizzarli verso le farm convenzionate per farli lavorare.

Ci fermiamo da Riccardo's, la pizzeria dove lavora Giovanni e approfittiamo di una sua breve pausa per salutarlo.

A casa ci aspetta una cena tutta cinese, per forza, la cuoca è di Taiwan! Un pò di chiacchiere e uno sguardo su GumTree. Un ristorante ha appena pubblicato un annuncio di ricerca per un cuoco.
Qualche  minuto per aggiustare il C.V....e mando via la candidatura.
Qualche minuto e squilla il telefono, è Gianluca il cuoco del ristorante che chiede se per domani è possibile fare una prova...
Purtroppo, Angela non ha portato la divisa, lo chef insiste alla fine si accordano per il pomeriggio successivo, dovremo andare a comprare una divisa, il cuoco ci da l'indirizzo, dello store meno caro di Cairns.
Passiamo un pò di tempo con Giacomino, il vero padrone di casa. Giocattoli sparsi ovunque, una cesta piena di palle di plastica, viene rovesciata per darci il benvenuto nella sua reggia fatta di giochi. Mentre zia Angela, si diletta con il piccolo, la mamma approfitta per portare a termine i lavori di casa coadiuvata da Giovanni, che mi ha già messo in mano il suo pc, con un  pò di problemi da risolvere.
La macchina è ferita grave, le problematiche sono piuttosto evidenti, dopo una mezz'ora di "pulizie" è migliorata, ma non abbastanza.
Giovanni è piuttosto alterato dal fatto che questo pc, vada spesso in assistenza per i problemi che Windows si porta con se. Gli piacerebbe provare Linux ma non crede di essere abbastanza capace di poterlo usare.

Gli accendo il mio e gli faccio prendere visione di Ubuntu. Stranamente si trova abbastanza bene!
Non usa software particolari, usa sopratutto la console di office e oltretutto quella gratuita, LibreOffice, che è installata di serie in questa distribuzione di Linux.
Mi chiede se posso installarlo, almeno potrà usarlo una decina di giorni assieme a me per fare pratica.
Perchè no...metto in download l'ultima distribuzione e vado a preparare la camera.
In casa ci sono 30° e sono le 11.00 di sera, fuori sta piovendo!...Debbie sta davvero incasinando il meteo. Pochi minuti di condizionatore e la camera è diventata vivibile...accendo il ventilatore al minimo e chiudo occhi....Angela è già tra le braccia di Morfeo....


Ciao a presto

Prossimo post: ...nuove prospettive...