Lo andiamo a prendere a casa della Famiglia Marciano. I proprietari del caffè nel quale lavora e dove ci siamo conosciuti ormai due anni fa.
Don e Giovanna, sono come sempre molto cordiali, ci offrono un caffè e passiamo un pò di tempo a discutere dell' aggravarsi della nostra situazione. I consigli, sono ben poco efficaci, visto che loro sono arrivati qui ormai da 50 anni e il mondo è cambiato anche se loro non se ne sono accorti.
Li salutiamo e prendiamo la direzione del fiume. Simone ci racconta le sue ultime avventure in giro per il globo. Dai problemi avuti in Germania, dai padroni di casa dove viveva e che senza tanti complimenti lo hanno sbattuto fuori, perchè non è stato "gentile" con uno dei due.
In effetti è piuttosto incazzato con la comunità gay...come dargli torto!
Il suo soggiorno in Sud America, invece ha dato buoni frutti, ha lavorato per uno studio legale, cosa che gli ha permesso di fraternizzare con alcune persone ben introdotte nella società.
Ci racconta anche che la "fuga" dalla Germania gli ha permesso di conoscere una ragazza francese con la quale ha iniziato una relazione, durata poco. In fondo Simone è un pò come noi, uno zingaro che non ha molto a cuore una vita "normale".

Decidiamo di fermarci presso una curva, dalla quale non è molto distante la partenza.
Dopo pochi passaggi ci rendiamo conto che non è un luogo molto spettacolare, la velocità con la quale la curva viene affrontata è abbastanza bassa e i

Lasciamo sfilare, un pò di concorrenti. Non conoscendo il regolamento l'unica cosa che mi colpisce, è la differenza del rumore...e la reattività delle barche alla manetta...le prime sono estremamente rapide a far uscire lo scafo dall'acqua entrando molto rapidamente in planata.
Cambiamo posto, ci avviciniamo alla partenza, il tratto è breve, 300 metri da farsi a piedi.



Le prove di ieri hanno mietuto varie vittime, una barca è parcheggiata, su un carrello con l'elica in parte spezzata, vado a curiosare.
Monta un motore V8 entrobordo, lo scafo e parte dell'allestimento è in carbonio, i sedili sono anatomici, del tutto simili a quelli che vengono utilizzati nelle auto da corsa, stessa cosa vale per il volante, sul quale sono montati gli interruttori per trimmare la posizione dell'elica in acqua.
Sembra davvero un oggetto piuttosto costoso.
Nel frattempo si susseguono le partenze e pian piano le prestazioni delle barche diminuiscono.
Finisce la prima manches, abbiamo tutto il tempo che vogliamo per spostarci in un altro punto decidiamo per tanto di andare a vedere l'arrivo, o comunque nelle immediate vicinanze, in modo da essere nel paddock alla fine della gara.
La parte finale del percorso è formata da due larghe curve che vengono affrontate alla massima velocità, che si inseriscono nel rettilineo finale.
I primi vanno davvero molto forte, la scia d'acqua che le barche sollevano è notevole e da così poca distanza, anche il rumore è assordante. Gli sciatori a seguito hanno un bel dal fare per non finire a bagno, con le ossa rotte, a questa velocità non è difficile farsi del male. L'acqua diventa dura come il cemento se la si "incontra" a questa andatura.
Finiamo la giornata alle premiazioni, dopo essere stati per un bel pò a curiosare nel paddock. Per quanto non sia un esperto di barche, anzi direi che ne sono agli antipodi, le cose interessanti sono molte, a rifarsi dai vari tipi di eliche che vengono utilizzate. Parte dei concorrenti, al momento di tirar fuori dall' acqua le barche le nascondevano dentro appositi contenitori.
Comunque erano molte quelle "particolari" disponibili per la visione.
Lasciamo Simone a casa con la promessa di rivederci quanto prima e prendiamo la via di casa....domani è un nuovo giorno lavorativo.
Iniziano a rincorrersi le voci di possibili cambiamenti normativi, in relazione alla richiesta dei visti permanenti.
Sono ormai dei mesi che le voci circolano, ma questa volta, la cosa diversa è che la notizia è ripresa da un giornale.
Per scrupolo chiamiamo, Alberta, la nostra migration agent. Non sa dirci nulla di certo, sono passate delle circolari che cambiano la SOL list (lista delle professioni sponsorizzabili), ma riguardo ai visti non ci son al momento delle novità.
La sveglia mi ruba al mondo dei sogni e quando mi accorgo che è suonata, scopro di essere già in ritardo...Andrea mi aspetta nel furgone, oggi siamo alla guida dei trattori. Mi tocca saltare la colazione, le ragazze sono già arrivate e ci stanno aspettando...inizia una nuova giornata di lavoro e nel pomeriggio, mi tocca l'officina, manutenzione alle attrezzature, che ormai da troppo tempo ne hanno bisogno!
Una chiamata di Fabiana, allarma Andrea, che passa un quarto d'ora al telefono per calmarla.
Chiedo cosa sia successo...hanno cambiato la SOL list, e a scuola hanno chiamato tutti gli allievi in riunione per comunicare i cambiamenti e la possibilità di cambiare l'indirizzo degli studi.
Immagino che sia un problema abbastanza marginale, visto che Angela non mi ha chiamato, per cui tranquillizzo Andrea.
A cena il problema diventa chiaro hanno tolto dalle liste il cuoco, cosa che ormai era prevista da 2 anni, lo chef però è restato, di fatto questo non ci cambia nulla, sia a noi che ai nostri coinquilini, ma capisco l'ansia di Fabiana, che ha appena iniziato gli studi...
La settimana passa veloce e Simone ci chiama per sapere se siamo liberi, decidiamo di passare a prenderlo e di andare a visitare una zona poco lontana, che mi dicono somiglia molto alle dune del Sahara.
Recuperiamo il nostro amico, e prendiamo in direzione WenthWort. Per strada arriva l'ormai immancabile telefonata di Sara che chiede ad Angela se può andare a lavorare, questa è proprio di coccio!..."No, non posso ho altri impegni lavorativi"...
Il quadro intorno al cambiamento societario, che ci ha messo in mutande, è ancora abbastanza oscuro, anche se un pò di notizie le abbiamo avute, non abbiamo avuto modo di parlare a quattr'occhi con Stefano, che purtroppo non ha avuto tempo di incontrarci.
La zona è piuttosto complicata da trovare, manca un cartello di indicazione che ci fa sbagliare strada è la prima volta che una zona di interesse turistico non è perfettamente segnalata.
Poi un parcheggio, assediato di auto ci dice che siamo arrivati...

Mi leggo i cartelli che spiegano come si siano formate le dune, che sono in tutto e per tutto come quelle sahariane, con una sostanziale differenza, invece che gialle sono rosse!

Su una duna si vedono, in lontananza, dei ragazzini che si divertono a scenderla seduti su un cartone, la ripida discesa li fa andare piuttosto veloci, Simone invece, decide di farsene una a ruzzoloni
Ci spostiamo, scalzi in questo panorama lunare, attorno a noi qualche cespuglio e sabbia, che cambia di colore dal bianco al rosso, passando attraverso varie sfumature di giallo...è davvero incredibile, qualcuno con un fuoristrada si è divertito, lasciando profondi solchi nella sabbia.
Passiamo una piacevole giornata, purtroppo dobbiamo rientrare un pò troppo presto, Angela è attesa nel suo nuovo posto di lavoro, in una pizzeria italiana, dove davvero producono una buona pizza, il pizzaiolo è italiano e ha fatto tutta la vita pizze. L'unica reale differenza sono gli ingredienti che qui hanno una qualità leggermente inferiore. Il risultato, è più che accettabile.
Angela, invece è stata inserita nella cucina, non ha molto da fare, visto che più che altro il locale gira attorno alle pizze.
I proprietari sono amici ormai da un pezzo e quando sono venuti a conoscenza della situazione, hanno chiamato immediatamente.
Dopo vari tentativi riusciamo a parlare con Stefano, il quadro che ci illustra è abbastanza sconfortante, il socio di maggioranza non è disposto a fare nulla di diverso al visto 187, che da il visto permanente e non prima di settembre. Purtroppo tutto suona come un modo, oltretutto pessimo per mettere una pezza alla necessità di avere un organico all'altezza. Ovviamente rifiutiamo. Ci dice che lui ha fatto il possibile ma che nella nuova società lui è in minoranza e che non può far molto.
In realtà, se avesse voluto, potrebbe aver messo nel contratto societario una clausola che riguardava la posizione di Angela.
Non lo ha fatto. Questo in parte lo condanna, ma l'affare che ha portato a termine vale circa 4 milioni di dollari...E nei suoi panni, probabilmente avrei fatto lo stesso, forse sarei stato più celere a comunicarlo agli interessati. Ma non credo che avrei mandato a monte un contratto come quello che ha portato a termine.
A questo punto, ci resta solo di cercare altre possibili soluzioni, non abbiamo molto tempo, ma se non ci proviamo di sicuro restiamo a bocca asciutta.
Iniziamo a chiamare gli amici in giro per l'Australia, per capire se c'è qualcosa che potremmo prendere al volo.
A Cairns, Alessandro è diventato il general manager di uno dei più importanti del posto. Ci risponde subito, un pò di convenevoli, ricordi di un tempo ormai passato, ma che comunque ancora sono vivissimi.
E' diventato papà da poco ed è entusiasta di questa nuova tappa della sua vita, la compagna è asiatica, purtroppo non la conosciamo.
Arriviamo presto al dunque. Purtroppo il ristorante dove lavora ha cambiato proprietario e sembra che il cambio sia stato in peggio.
Il nuovo possessore, non ha la più pallida idea di come si gestisca un ristorante, si è limitato a trattare un prezzo per ogni dipendente e si fa vedere ogni tanto. Non è Australiano, il business gli serve solo per avere la cittadinanza nel paese. Probabilmente , questa servirà come attività di facciata, per ben altri affari.
Alessandro, nella veste di manager, si trova a dover gestire la diminuzione di budget mantenendo una elevata qualità. Cosa che da subito si è rivelata impossibile. Poi aggiunge che si è ritrovato a raddoppiare le ore lavorate con uno stipendio che è del tutto similare a prima.
Sta seriamente pensando di cambiare posto di lavoro.
In compenso, li a Cairns sta per iniziare la stagione e sono molti i ristoranti che sono in carenza di organico.
Lo salutiamo, promettendo di farci vedere se dovessimo passare da li.
Facciamo una rapida ricerca su GumTree, il portale in rete che fa girare l'Australia.
Sembra che siano molte le offerte di lavoro nel settore.
Giovanni, ci conferma quanto saputo da Alessandro e se decidiamo di andare su, ha una camera in casa che è disponibile per noi.
Prendiamo tempo.
In fondo qui ancora la situazione non è del tutto chiara, anche se dopo aver parlato con Stefano, i margini di manovra sono molto sottili.
La sveglia, mi richiama agli impegni giornalieri, oggi mi aspetta una giornata in officina. C'è da costruire il telaio di supporto per la copertura di un trattore e poi riparare delle attrezzature piuttosto mal messe...lavori che sono settimane che aspettano.
Prima di uscire, guardo in rete le notizie del giorno...la prima è davvero pessima!
Hanno cancellato il visto 457, il più gettonato per restare, è un visto temporaneo di lavoro della durata massima di 4 anni, ma che dopo 2 può essere convertito in permanente. Ovviamente sulla richiesta di un datore di lavoro che si prende la responsabilità di garantire la stabilità lavorativa, oltre al pagamento di 54.000 dollari l'anno, al dipendente nominato (sponsorship).
Da quello che leggo sembra che la norma abbia effetto retroattivo, brutta storia. Prendersi la briga di rendere retroattiva una norma di questo tipo, devono avere non pochi problemi a Camberra.
Passo la giornata lavorativa a rimuginare su questa svolta piuttosto drammatica, che presumibilmente preclude ad altri cambiamenti, speriamo che non ci riguarderanno, ma chi può saperlo.
Nel cercare di capire cosa frulla per la testa al primo ministro, immagino vari scenari, ma tutti poco plausibili, quello che più potrebbe calzare è l'inizio della campagna elettorale, mi riprometto di guardare le intenzioni di voto degli australiani che tra un pò saranno chiamati alle urne.
Torna a casa piuttosto fulminato, il caldo mi ha messo piuttosto in crisi, strano a dirsi, ma 43 gradi sono piuttosto pesanti, anche per me che sono un amante della bella stagione. Ma l'assenza di umidità e il vento, costante riescono a fiaccare tutti, me compreso!
Un litro di acqua più tardi mi metto in cerca, di possibili notizie aggiuntive.
Non ce ne sono, solo la conferma di quello che ho letto stamani. Quello che stamani non c'era sono i numeri coinvolti in questa manovra. Circa 90.000 visti cancellati, equamente divisi tra: Indiani, Cinesi e Inglesi.
Del totale, ce ne sono circa 24.000 che sono in qualche modo legati alla malavita e alla criminalità.
Questa parte non me la aspettavo, o perlomeno non pensavo fosse tanto rilevante.
Mi sembra però molto strano che il motivo scatenante di questo provvedimento sia il collegamento tra visti concessi e la malavita.
Anche se nel momento in cui si prevede un visto Business al costo di 500.000 dollari senza nemmeno richiedere la conoscenza della lingua è abbastanza probabile che un trafficante di droga usi l'Australia quale luogo dove riciclare, tramite il visto, ingenti quantità di denaro. Poi a questo si lega il fatto, che diventi relativamente semplice importare tutta una serie di scagnozzi utilizzando attività di comodo per sponsorizzarli.
Dopo varie approfondimenti, vado a vedere le intenzioni di voto australiane.
Ecco questo mi sembra un motivo molto più plausibile. Il primo ministro e il governo che guida, secondo le intenzioni di voto Australiane, non verranno rieletti.
I laburisti, al momento forza di opposizione, sono in netto vantaggio.
Per questo gioco al massacro 90.000 persone ci stanno rimettendo il culo!
Comincio a pensare che se le proiezioni non cambiano, saranno davvero cazzi acidi! Un politico in cerca di consensi, venderebbe facilmente anche moglie e figli pur di restare incollato alla poltrona. In questo i politici sono facilmente riconoscibili.
Mentre fanno larghi sorrisi alle mamme, rubano le caramelle ai bambini, l'assenza di dignità di questa categoria è qualcosa di ripugnante.
Mi riprometto di parlare con Angelo, per capirne un pò di più. La notte passa, lunga come poche altre, quasi insonne, sogni interrotti da bruschi risvegli e lungo tempo per riprendere sonno.
La sveglia suona e non ho ancora iniziato a riposare...mi aspetta un altro giorno di lavoro, fatto di pacchi di ortaggi da caricare sui furgoni per le consegne.
Angelo passa a salutare e per sapere se ci sono dei problemi.
"You all right?"..."Are there any problem?"
"No tutto regolare, i problemi potrei averli con prossimi visti!"
"What Happened?"...lo vedo piuttosto allarmato!
Gli racconto, quanto sta succedendo.
"There is no more idiotic category of politicians"..."Since they have increased taxes to backpackers I can no longer find Workers"...
Anche secondo lui è solo un problema di consensi, visto che così facendo non aumenteranno di sicuro gli occupati australiani, più probabilmente aumenterà il numero degli illegali che lavorano in nero.
E questo diminuirà gli stipendi degli Australiani...per lui è già un grosso problema far quadrare i conti. I prezzi dei suoi prodotti sono ormai invariati da 3 anni e i costi per lui sono quasi raddoppiati.
Ovviamente al super mercato i prezzi sono saliti non poco.
Adesso con questa nuova tassazione non trova personale.
Già mi aveva detto che l'anno prossimo lascerà perdere tutta la produzione di verdura, convertendo tutto in vigneti.
"When you're done here, could you repair the tractor's gallows?"..." Arianna gave a shot at the corner of the shed"
"Non preoccuparti, dovrebbe avanzarmi abbastanza tempo"..."Ciao a domani!"
"See you tomorrow"...mi saluta e sale sul van, poi si allontana.
In effetti Arianna ha fatto un bel danno!...mi chiedo come abbia fatto a non tirare giu il capannone!
Mi tocca tagliare parte della forca e ricostruirla, poi mi accorgo che il cambio ingrana due marce contemporaneamente!! Cazzo ha spaccato pure questo!!!
"I budello di sù mà ci riuscirà a non romperla!!!"
Mi tocca allungare i tempi, per costruire un fine corsa che eviti al cambio una parte della corsa in modo da non ingranare il terzo ingranaggio della retromarcia, almeno credo che sia quello che si ingrana....Alla fine rimetto il mezzo nel piazzale, sperando che la teutonica (è così che chiamiamo Arianna) non faccia altri danni!
La chiacchierata con Stefano ci lascia con ben poche speranze per quello che riguarda un possibile ripensamento da parte dei nuovi soci.
Urge decidere se andare a Cairns, per approfondire in discorso. Do un occhio su Expedia per vedere cosa costa un volo per andare in Queensland. I prezzi sembrano popolari, giocando sulle date, con 230$ andata e ritorno per due persone.
Chiamo Giovanni chiedendo se per lui va bene, lasciarci la camera una decina di giorni.
Prenoto il volo, il ritorno a Cairns mi da un piacevole sentore, almeno vedremo di nuovo i vecchi amici e magari potremmo trovare delle alternative.
Per andare a Melbourne, ce la prendiamo comoda, arriviamo con un bel pò di anticipo. Purtroppo non abbastanza per passare da Sammi, il quale ci ha dato disponibilità di lasciare "la Tosca" a casa sua.
Visti i tempi un pò troppo stretti, controlliamo quanto possa costare lasciare l' auto al parcheggio dell'aeroporto...costa meno di 100$, lo prendiamo!
Lasciamo la macchina e prendiamo la navetta che ci porta direttamente al terminal...Melbourne è già diventata un frigorifero!

Finito l'iter burocratico (circa 5 minuti) andiamo in sala di attesa. Il nostro volo è confermato. Cosa non scontata, visto che il ciclone Debbie sta infuriando non troppo lontano dalla nostra destinazione.
Viene chiamato l'imbarco del nostro volo. Pochi minuti e siamo nel corridoio che ci porta direttamente nel parcheggio del "nostro" AirBus A320 grigio/arancio JetStar, siamo tra i primi per cui anche arrivare ai nostri posti è piuttosto agevole.
Inizia la procedura di decollo, il comandante ci informa che il volo sarà più lungo del solito, sarà necessario un aggiustamento della rotta abituale, per aggirare l'uragano e mentre questo imperversa sopra Townsville, noi ci alziamo in volo.
Dopo un ora e mezzo seduti nel "tubo", si accendono le luci che ci invitano ad allacciare le cinture di sicurezza. Il comandante ci avverte che potremmo incontrare delle turbolenze...Bene, si balla!!!
Sono molto meno severe di quanto pensassi, in compenso guardando dai finestrini è abbastanza facile immaginare che al suolo, non se la stiano passando molto bene....

Si aprono le porte, una soffiata di aria umida inonda la carlinga...si siamo proprio arrivati.
Nel breve tragitto, dal velivolo al terminal, sento i vestiti che mi si bagnao e riscaldano addosso, l'umidità è decisamente più elevata di quanto non ricordassi. Sento parlare due signori, con l'aria scanzonata di inizio ferie, uno spiega all'altro, che è tutta colpa di Debbie. Probabile, l'energia scaturita dall uragano può facilmente cambiare le condizioni atmosferiche delle zone limitrofe.
Come per salire, anche per scendere nessuna complicanza, appena fuori dal terminal chiamiamo Meggie, la compagna di Giovanni per venirci a prendere.
Il cartello che avverte i viaggiatori della connessione alla grande barriera corallina, mi rende felice di essere ritornato, anche se per pochi giorni e più per trovare soluzioni ad un problema piuttosto che per fare immersioni!....
L'attesa è breve, Meggie e Giacomino arrivano, non abbiamo tempo per i saluti di rito. E' vietato parcheggiare e due sbirri, con la loro presenza, ce lo ricordano.
Meggie ci dice che sta iniziando una nuova attività manageriale, in collaborazione con un suo connazionale, dovrà gestire i ragazzi che arrivano dal suo paese, Taiwan e dalla Korea del Sud, per poi indirizzarli verso le farm convenzionate per farli lavorare.
Ci fermiamo da Riccardo's, la pizzeria dove lavora Giovanni e approfittiamo di una sua breve pausa per salutarlo.
A casa ci aspetta una cena tutta cinese, per forza, la cuoca è di Taiwan! Un pò di chiacchiere e uno sguardo su GumTree. Un ristorante ha appena pubblicato un annuncio di ricerca per un cuoco.
Qualche minuto per aggiustare il C.V....e mando via la candidatura.
Qualche minuto e squilla il telefono, è Gianluca il cuoco del ristorante che chiede se per domani è possibile fare una prova...
Purtroppo, Angela non ha portato la divisa, lo chef insiste alla fine si accordano per il pomeriggio successivo, dovremo andare a comprare una divisa, il cuoco ci da l'indirizzo, dello store meno caro di Cairns.
Passiamo un pò di tempo con Giacomino, il vero padrone di casa. Giocattoli sparsi ovunque, una cesta piena di palle di plastica, viene rovesciata per darci il benvenuto nella sua reggia fatta di giochi. Mentre zia Angela, si diletta con il piccolo, la mamma approfitta per portare a termine i lavori di casa coadiuvata da Giovanni, che mi ha già messo in mano il suo pc, con un pò di problemi da risolvere.
La macchina è ferita grave, le problematiche sono piuttosto evidenti, dopo una mezz'ora di "pulizie" è migliorata, ma non abbastanza.
Giovanni è piuttosto alterato dal fatto che questo pc, vada spesso in assistenza per i problemi che Windows si porta con se. Gli piacerebbe provare Linux ma non crede di essere abbastanza capace di poterlo usare.
Gli accendo il mio e gli faccio prendere visione di Ubuntu. Stranamente si trova abbastanza bene!
Non usa software particolari, usa sopratutto la console di office e oltretutto quella gratuita, LibreOffice, che è installata di serie in questa distribuzione di Linux.
Mi chiede se posso installarlo, almeno potrà usarlo una decina di giorni assieme a me per fare pratica.
Perchè no...metto in download l'ultima distribuzione e vado a preparare la camera.
In casa ci sono 30° e sono le 11.00 di sera, fuori sta piovendo!...Debbie sta davvero incasinando il meteo. Pochi minuti di condizionatore e la camera è diventata vivibile...accendo il ventilatore al minimo e chiudo occhi....Angela è già tra le braccia di Morfeo....
Ciao a presto
Prossimo post: ...nuove prospettive...
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