mercoledì 8 ottobre 2014

byron bay e noosa...ma anche altro....

Suona la sveglia.....per fortuna l'orario non è indecente come altre volte. Ci vestiamo con lo sguardo tipico di quelli che dal letto non uscirebbero nemmeno se pagati, ma da qualche parte si deve pur iniziare.
Dopo una serata passata a Coolangatta, avevamo deciso di andare a Byron Bay, non è troppo lontano solo 60 km e siccome è una meta molto gettonata abbiamo deciso di andarci.
Appena lla guida mi ritrovo con gli stessi problemi, la macchina tira a sinistra e non so quanto sia colpa mia e quanto della macchina, comunque prendo subito un paio di cordoli in rapida sequenza, per fortuna troppo bassi per fare danno.
Di nuovo autostrada e di nuovo caos con il comando delle frecce che è dalla "parte sbagliata del volante".... i navigatore satellitare fa il suo dovere e dopo poco più di 45 minuti siamo alla ricerca di un parcheggio per la i20. Ci sono cartelli dei quali non capiamo cosa indichino, non si capisce se è un parcheggio a orario oppure se è solo la zona...boh!!!! Nel dubbio ci allontaniamo dalle vie del centro ma non si riesce a trovare un  buco nemmeno a pagarlo!!!
Alla fine entro in una via piuttosto disintegrata (molto simile a quelle cha abbiamo in italia) e qui il cartello è evidente...DIVIETO DI SOSTA.... ma siccome è piuttosto lontano da centro faccio finta di nulla e parcheggio...a seguire due macchine australiane mi seguono allegramente.

Ci facciamo una camminata di 5-10 minuti che ci permette di vedere le vie del centro cittadino, tutte le città di mare sono in fondo molto simili, negozi e gente che va e viene, qui però vengo colpito dalle persone che vanno sulla spiaggia. Niente ombrelloni o teli mare....ma surf....sono davvero tanti e di tutte le età. Mi colpisce anche l'età media delle persone che sono intorno a me, la maggior parte molto giovane, tutti molto "alternativi". La prima cosa che penso è che qui, sono presenti tutte le "sostanze" immaginabili....a "buon intenditor poche parole!".

E come per magia arriva un tipo, decisamente "in forma" che mi chiede: hey guys .... you want something special?.....(hei ragazzi....volete qualcosa di speciale?).....ringraziamo e tiriamo dritti. Siamo alla ricerca di colazione, "uno stroppione" a digiuno, non sarebbe proprio il massimo!!

Si colazione!!! a Coolangatta non abbiamo trovato un luogo che ci facesse un caffè o qualcola da ingurgitare. Alla fine presi dai morsi della fame ci siamo fermati ad un HUNGRY JACK (jack affamato) , la versione Australiana del Mc Donald, e il risultato non è stato dei migliori....abbiamo "murato a secco" un muffin, visto che the breafkfast (la colazione) che preparavano andava bene per gli australiani, di sicuro non per noi!!!

Troviamo un bar, qui questo tipo di esercizio è molto diverso da quello a cui siamo abituati, ma un cappuccino un caffè e una cioccolata ce li fa!.

Poco lontano l'accesso alla spiaggia

che resta coperta da una collinetta, nella quale è presente una fitta vegetazione.


All'arrivo, la vista è stupenda come sempre del resto, ma questa fa più impressione perchè non ti spetti di trovarti davanti a una spiaggia così, le immagini non danno l'idea, purtroppo.

Proprio sotto di noi, in fondo agli scogli un istruttore di surf che spiega come salire sulla tavola mentre l'onda ti spinge. Sulla spiaggia sembra anche facile, penso invece che sia molto complesso alzarsi in piedi su una tavola mentre il mare fa di tutto per farti scendere....Anche questa è da provare...tempo al tempo.
Noto un altra sottigliezza, gli allievi sono vestiti di verde e l'istruttore in blu. Chiedo e mi viene spiegato che è per motivi di sicurezza, ovvio le onde da cavalcare sono alte anche 3 metri o più, e se l'allievo è in difficoltà l'istruttore deve poter intervenire senza star a pensare "ma quello è uno dei miei?".

Decidiamo di seguire la spiaggia in direzione sud, sembra più promettente!
In fondo alla spiaggia, un km abbondante, un monte ricoperto di vegetazione, sopra il quale un deltaplano sale in termica roteando lentamente.....La macchina fotografica non ci arriva!!....quando arriverò li il delta si è allontanato troppo per poterlo fotografare...peccato.

La spiaggia è stupenda, monopolizzata dai surfisti, il vento è troppo forte e freddo per prendere il sole, il mare è troppo grosso per farci un bagno. L'unico vero assente è il sole, che si fa vedere solo a tratti, ma a giudicare da come si fa sentire, immagino che in estate sia obbligatorio il cappello di paglia.
Via via che camminiamo, si comincia a vedere meglio la fine della spiaggia, una serie di scogli con una struttura di legno che permette di salire fino alla sommità, dove è ricavata una terrazza, per poter vedere meglio le evoluzioni dei surfisti. Si rivede il delta, ora lo si vede molto meglio di prima, dietro alle sue ali, sembrano in formazione, 2 gabbiani, che sfruttano i vortici lasciati dall'avanzamento del delta per far quota spendendo meno energia. 
Pensa strano il mondo, abbiamo iniziato a volare da poco più di 100 anni e per capire bene le leggi dell'aerodinamica, ne sono serviti almeno 50. Gli uccelli invece trovano un volatile più grosso di loro e subito sanno dove andare a mettersi per non faticare!!!
Arriviamo sotto gli scogli, il mare stranamente (in realtà non è così strano) non si frange direttamente sugli scogli, ma l'onda si sposta perpendicolare a questi e va a frangersi sulla spiaggia,  dopo aver cambiato direzione, di circa 90°.

Saliamo sugli scogli, per vedere i surfisti, qui ci sono quelli bravi, i principianti erano quelli visti sulla spiaggia.
Infatti le onde sono alte,  la moltitudine di tavole di quelle piccole, che stanno fuori dall'acqua solo quando si è in cresta, fanno capire abbastanza bene che questo tratto di mare non è per tutti!
Il vento rinforza,e comincia a fare freddo....Meglio riprendere la via di ritorno, decidiamo di non passare dalla spiaggia, ma dall'interno, nella migliore delle tradizioni australiane anche qui il percorso è sopra elevato e di legno.
Passiamo dentro un pezzo di foresta, che nulla ha da invidiare alle altre viste fino ad ora, cocofonia continua di uccelli, che si litigano le punte degli alberi. Passiamo sotto a una serie di case immerse nella vegetazione, con le terrazze esposte a una vista mozzafiato, pochi luoghi ho visto che gli somigliano, uno di questi è il golfo di Lerici...che dalle case sul monte di gode di una vista simile.
Arriviamo al centro, è l' ora di pranzo.....Un ristorante sulla spiaggia ci piace, tutto di legno, nel quale si respira la stessa aria di un pub irlandese, sono presenti tutte le birre australiane e anche molte altre.
Qui, in molti ristoranti, non c'è il servizio al tavolo. Vai alla cassa ordini quello che ti interessa e poi con un disco vai a prendere posto al tavolo e vai a prendere da bere al banco. Dopo un pò il disco si "accende" e vibra. Ti sta avvertendo che il tuo ordine è pronto e che puoi andare a prenderlo alla cucina.
Ho ordinato una frittura di calamari, non eccessivamente a buon mercato, ma considerato che sei affacciato a una delle più belle spiagge del mondo...non è nemmeno una rapina. In italia sono stato rapinato, in luoghi decisamente peggio di questo!!

Sicuro che comunque sarà un pranzo australiano, noi in questo siamo decisamente più avanti, vado alla cucina, e porto la mia frittura al tavolo.
Resto di stucco!!! Decisamente al livello a cui mi sono abituato in italia....anzi ultimamente in italia ho mangiato anche peggio.
Anna mi fa notare, quello che è forse l'unico neo, l'olio, forse, un poco troppo freddo che non ha reso abbastanza croccanti i calamari... Giusto un italiano poteva accorgersene!!! Il resto è decisamente superbo!

Inizia  a piovere, ci mancava solo questa!!!! Riprendiamo la macchina e la direzione di "casa". Sulla strada di ritorno facciamo un passaggio a Surfer Paradise, Anna non c'è stata e gli faceva piacere vederla. Arrivati troviamo una tempesta tropicale in piena regola!!! Non riusciamo nemmeno a scendere di macchina.

Il motivo principale che ci ha fatto noleggiare una macchina è che avevamo un appuntamento con un Migration Agent, per il lunedi.
Christine, questo è il suo nome, vive sulla Sunshine Coast, a nord rispetto a Brisbane e nemmeno troppo vicino. Ma abbiamo preferito parlare con lei, visto che è lei ad avermi dato numerosi consigli prima di partire, i contatti con questa signora sono iniziati almeno un anno fa.
E' Australiana, parla solo inglese, ma ama l'italia ed è più incazzata di me con i nostri politici, che parole sue "stanno uccidendo il paese più bello del mondo".

Arriviamo all'appuntamento un pò in anticipo, la zona dove vive è molto simile a Parkinson, la zona residenziale di Brisbane, dove per il momento vivo anche io.

Ci riceve in casa sua, ci ringrazia di essere andati a trovarla, per lei è sempre un piacere avere degli ospiti!...Dopo pochi convenevoli ci spiega, che visto che io faccio parte di una categoria professionale ricercata, non abbiamo problemi a restare. Basta che io mi iscriva ad una scuola e mi prepari per sostenere l'esame di certificazione dell'inglese (IELTS). Questo tipo di Visto dura fino a 2 anni a patto che si sia iscritti ad una scuola. Ce ne consiglia una vicino a casa sua che costa poco e nella quale conosce degli insegnati. Gli spieghiamo che le finanze non sono proprio al top. "se avete bisogno di lavorare nessun problema, vedo se posso darvi una mano"!!!.
Gli diciamo che ancora non abbiamo deciso se restare qui in zona oppure andare a Cairns, che ci sembrava messa meglio per trovare un lavoro, anche a raccogliere la frutta.
Perchè raccogliere la frutta?...ci chiede, mah a noi risulta che per avere il secondo visto servono 88 giorni di lavoro presso una farm (fattoria). "Vero, ma il tuo lavoro è ricercato qui in australia, non ne hai bisogno"!!! Interessante, ma si riesce a trovare un lavoro, in modo che lavorando possa pagarmi la scuola?
Si non è un problema!....se decidete di andare a Cairns vi metto in contatto con un amico e li ci pensa lui...se restate qui vi aiuto io!

Un paio di riflessioni.....in italia tutti quanti sappiamo quanto possa essere difficile trovare da lavorare, tocca prostituirsi e di solito lo stipendio non ti basta per campare.
Qui, avevo gia avuto modo di capire che le persone, si aiutano, ma Christine era la prima volta che mi vedeva, e poteva benissimo darmi le informazioni farsi pagare e dirmi by by!!! Sarebbe stato normale nel luogo dove siamo nati.
Invece, ci ha costruito la via per restare e ci ha messo in condizioni di mantenerci. Mi fermo qui i particolari non intendo scriverli per tutta una serie di motivi. 

Salutiamo Christine, per inciso la sua parcella è stata 100 dollari e ci siamo lasciati dicendo che per qualsiasi cosa di scrivergli senza problemi, che ci avrebbe dato tutte le consulenze di cui avevamo bisogno. (nei giorni successivi ci siamo scritti più volte ed è stata di parola).

Dovrei dedicare un capitolo della storia solo a lei e ai suoi amici e forse più avanti fargli un monumento, se lo meriterebbero!

Forse riprenderò più avanti questo pezzo di storia....

Prima di partire, più volte mi sono chiesto cosa fosse meglio se andare a Melbourne e contattare qualcuno nella Little Italy. Oppure, imparare a essere Australiano. Credo di avere fatto la scelta giusta, gli Aussie sono i migliori amici che potevo trovare, amici italiani preferisco avere quelli che ho lasciato, mio malgrado, in italia.

Riprendiamo la strada, e riprendono pure le discussioni con i comandi della macchina, un paio di incroci presi al contrario, per fortuna non c'era nessuno, destinazione Il parco nazionale di Noosa , una ventina di chilometri a nord, ma solo dopo un passaggio dalla spiaggia di Mooloolaba.

Qui il viale lungo mare è separato dalla spiaggia da un parco, sulla via dove transitano le auto, rigorosamente a senso unico, la stessa cosa succede in tutte le spiagge che ho visitato.
Il parco è tenuto perfettamente, stranamente continuo a essere colpito da come gli Aussie tengono puliti i parchi, le strade, le spiagge! Mi sembra così lontano da quello che ho sempre visto, che non mi pare possibile.

Credo che la differenza sostanziale tra noi e loro, sia che loro prendono molto sul serio il lavoro che fanno. A prescindere da quale esso sia. Quanti di noi fanno lo stesso??? Vi lascio alle vostre riflessioni io preferisco tacere.


Qui la spiaggia è intervallata da scogli, siccome è in un golfo, ai lati si vedono i grattacieli è simile a Surfer Paradise ma molto più caratteristico...




Oggi il sole è decisamente più presente, anche se la partenza faceva immaginare il contrario, anche il tempo, qui è molto differente si passa dal sole ad un temporale "biblico", ad una velocità estrema e si ritorna al sole con la stessa velocità!.







Due passi un caffè e un Sushi, riprendiamo in direzione nord per il parco di Noosa.

Siamo al limite del territorio aborigeno, poco più su iniziano gli insediamenti, e come a Cairns ci viene detto che c'è qualche problema di convivenza. Ovviamente generata dall'invasione inglese avvenuta nel 1800, le antiche ruggini non si sono del tutto placate. Qui in particolar modo, le tribù che vivevano in questa zona sono state ingannate e trattate piuttosto male. 
Purtroppo il mondo non è cambiato e tra 200 anni gli abitanti di Irak, Afganistan e non solo questi avranno gli stessi sentimenti nei nostri confronti.

Noosa è un luogo incantevole,  al contrario di Byron Bay, il quale da subito l'impressione di essere un luogo dove non si dorme mai, qui è il posto che tutti hanno sempre sognato.

Poco caos, tutto molto ordinato e pulito, la spiaggia simile in tutto e per tutto a Byron ma con il mare calmo, senza surfisti e con le persone che prendono il sole.
Anche questa resta coperta da una collina e come Byron mi ha stupito quando l'ho vista.


Un pò più piccola di Byron e di Surfers ma decisamente carina, più vicino a quello a cui siamo abituati, ma la sabbia bianca fa decisamente la differenza.

Si allontana dalla citta in direzione sud, a nord inizia il parco, questo qui nella foto è il confine, il punto dove inizia la zona vietata al pubblico.
Non so se l'ho gia scritto, ma qui i parchi naturali, sono visitabili solo in zone controllate e con gli accompagnatori, il resto è lasciato a madre natura....Che di solito fa un ottimo lavoro, molto meglio di quanto facciamo noi!

Anche qui una zona "verde", delimita la spiaggia dagli alberghi e dalle abitazioni.
Il confine tra "giungla" e abitazioni è stato fatto con il vetro....e questo crea dei giochi di luce e specchi davvero belli......

Tutto intorno verde, un giardiniere sta bagnando, il prato all' inglese, si scusa perchè dobbiamo aspettare che finisca!...Cavolo sei a lavoro semmai sono io che devo scusarmi perchè ti sto rompendo i coglioni!!!


Altra cosa che colpisce, l'educazione, nessuno che incroci per strada piuttosto che l'autista dell'autobus, ti fa mancare un saluto oppure un sorriso. Gli autisti dell' autobus in particolar modo trovano sempre il modo di farti sentire a "casa". Di complimentarsi perchè il tuo è un ottimo inlglese, anche se so che il mio inglese è pessimo, la cosa aiuta non poco! Molti hanno visitato l'italia e quando parlo dei problemi della mia patria si stupiscono e ci restano molto male. Poi ti dicono....non preoccuparti che qui per quelli come voi c'è posto.....anche questo aiuta non poco.... 

E' sera decidiamo di ripartire, domani mattina devo svegliarmi presto per riportare la macchina all'autonoleggio. Facciamo il pieno 40 dollari per 32 litri di benzina!!! 

Mi accorgo che il telefono ha la batteria scarica, cerchiamo il cavo per ricaricarlo....cazzo è restato in casa!!! Se rimaniamo senza voglio vedere chi ci riporta a Brisbane!!!

Il viaggio mi fa ripensare alle persone incontrate e ai luoghi visti.....giorno dopo giorno mi convinco sempre di più che ho fatto bene a partire per questa mia "avventura"...resta solo da vedere quando finirà....se finirà..... 

il prossimo post lo dedicherò un pò a tutte quelle cose che non ho scritto ma che comunque danno una idea delle abitudini australiane, della cultura e delle persone....percui...BRISBANE, DI TUTTO UN PO'

a presto...


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