sabato 7 marzo 2015

Chillagoe....l'ultimo avamposto prima dell' outback.


Il paese si trova a circa 200 km a ovest da Cairns, nasce nel 1880 assieme alla miniera dalla quale veniva estratto oro argento e zinco. 
Poco fuori ci sono i ruderi, di una fonderia che ha funzionato fino ad una esplosione, dagli inquieti contorni, sembra infatti che già da tempo questa non fosse più produttiva, causa degli investimenti mai effettuati. 

Per capirci, l'ILVA di Taranto ha una storia simile, con una  differenza, Prodi, che provvide a renderla la più moderna d' Europa, con i soldi dei contribuenti italiani, per poi cederla alla famiglia Riva. A Chillagoe, invece le cronache, non scritte, parlano di una truffa all'assicurazione.

Dopo a questo paese, 700 km di deserto, i cartelli stradali avvertono che dopo il distributore di carburante più vicino si trova a 694 km.

Era già un bel pò di tempo che stavamo parlando di farci un giro nell'outback, purtroppo "la tosca", non è un fuoristrada e rischiare di restare fermi in mezzo al deserto non rientrano nei nostri piani.

Chillagoe era la giusta via di mezzo tra rischi ed esperienza, assieme a noi viene Diego.
Diego è un giovane Sardo, ci siamo conosciuti nell'ostello, dove entrambi lavoravamo, noi come night manager e washerman , lui come giardiniere.

Abbiamo anche lavorato assieme nelle farm e purtroppo dopo un giorno di lavoro è stato licenziato, ed è toccato a me comunicarglielo (cosa che non mi è piaciuta affatto, ma che lui ha preso bene..."CAZZO...QUESTA E' UNA NOVITA'....NON MI AVEVANO MAI LICENZIATO!!!), condiviso posti letto ed ho avuto modo di apprezzarlo come amico e stimarlo come persona. E' un combattente nato, ex militare, ha lasciato perchè odiava prendere ordini da "personaggi" che non gli legavano le scarpe, come dargli torto!!!!  Carismatico, simpatico e intelligente.
E come me, ama il mare, più di ogni altra cosa. Pratica surf,  si vede che gli manca molto non aver potuto surfare, qui a Cairns non ci sono luoghi per poterlo fare... E' venuto in Australia, perchè l'Italia gli stava stretta ( e a chi non va stretta!!). Lui dice che non resterà, e che la prossima tappa del suo viaggio sarà il Sud America. Poi però dice anche che gli manca troppo la Sardegna e che comunque prima o poi tornerà.
E' veramente un pezzo da 90......sono realmente fortunato ad averlo conosciuto.....avrò modo di parlarne ancora nei prossimi post. 

Pronti via!!!! 
E' il giorno di natale (si sono piuttosto indietro, non ho avuto molto tempo per scrivere), ci hanno invitato a pranzo i ragazzi con i quali abbiamo lavorato.
Un bel gruppo, italiani, tedeschi e svizzeri....
Dopo pranzo la partenza, salutati i ragazzi, prendiamo la statale, direzione outback.
Dopo pochi chilometri, comiciamo a fare i conti con il caldo, circa 36 gradi, per fortuna l'umido tipico di Cairns qui è solo un ricordo.
Durante questi chilometri è maturata la decisione di riparare l'aria condizionata della "tosca"!!!!
La statale è quanto mai spettacolare, metro dopo metro, chilometro dopo chilometro cambia il panorama che abbiamo attorno, dalla foresta pluviale si passa piano piano al deserto, aberi sempre più radi....il colore della terra passa dal marrone-giallastro al colore tipico della terra australiana il rosso.
I limiti di velocità mi permettono di godere di questi cambiamenti, 110 kmh....e al contrario di quello che si può pensare, sono più che sufficienti.....sulla strada troviamo pochissime auto....in fondo anche qui festeggiano il natale!!!....Siamo noi...e l'outback....La strada si snoda per lunghi chilometri e l'unico cambiamento che vediamo sono i dossi, particolarmente numerosi, ogni tanto generano degli effetti ottici notevoli......
dalla sabbia, che ci circonda prima del dosso, ci si tuffa in mezza a una chiazza di bosco intervallato, di nuovo, da pezzi di sabbia.
In lontananza pezzi di colline brulle, con sparuta vegetazione.
Primo stop, il paese di Petford, il cartello di benvenuto parla di poco più di 1000 abitanti, la vecchia stazione pochi metri dopo ci da il migliore dei benvenuti....è una casetta, che somiglia di più ad una fermata di un autobus, il tutto fa pensare che qui il tempo si sia fermato. Recinti con cavalli al pascolo, e bestiame che pascola allo stato brado, ancora pochi giorni e la pioggia darà nuova vita a queste aride vallate.

 Un pò di scatti, poco dopo, un miraggio inizia a formarsi sulla strada davanti a noi, sulla striscia di asfalto, ancora strada, sempre caldo, sempre più opprimente.
Un pezzo di strada sterrata, larga ben tenuta, si viaggia quasi che fosse asfaltata, polvere a parte, ne troveremo molti pezzi, è il risultato delle piogge dello scorso anno. Un torrente totalmente secco, ma insolitamente grande, ci ricorda quanto, qui, le piogge possano essere abbondanti, il cartello "ROAD SUBJECT  TO FLOODING INDICATOR SHOW DEEP" e gli indicatori di profondità, passano un bel pezzo sopra al tetto dell' auto.
Ogni tanto qualche farm, alcune da tempo abbandonate, il vento alza la polvere, sembra di essere sul set di un film di Sergio Leone, manca solo Clint Eastwood.....
Passiamo un altro paese, Almaden, qui la stazione è stata ristrutturata, l'unica casa che non sia stata duramente colpita da vento, sole e intemperie, le altre sono decisamente in peggiori condizioni, il vecchio deposito dell'acqua rende abbastanza bene l'idea della condizone del paese....tutto intorno termitai di varie dimensioni, anche molto grandi, qualcuno supera i due metri.
Continuiamo il nostro viaggio, ormai manca poco alla meta, iniziamo a trovare bestiame in mezzo alla strada, abbiamo modo di vedere vacche e vitelli da vicino, sono pelle e ossa, estremamente magri, la mancanza di piogge si fa sentire, la via ogni tanto viene interrotta da griglie che evitano al bestiame di sconfinare. A ricordarci dove siamo, un canguro alto poco meno di due metri, ci passa davanti al cofano, non curandosi minimamente del nostro passaggio.....Siamo ormai al tramonto e Chillagoe è ormai raggiunto, un gruppo di curiosi canguri saluta il nostro arrivo.
....Andiamo a prendere la camera presso un vecchio osservatorio astronomico, riadattato a locanda per viandanti.
Al banco due ubriachi, che parlano con il titolare.....questo ci informa dove si trova la piscina e ci chiede se l'indomani vogliamo che ci venga prepata la colazione, accettiamo....e appena presa la camera....di corsa in piscina...ne avevamo davvero bisogno.
Dopo cena, preparata in una cucina condivisa (che siamo italiani si vede da un un miglio!!!), facciamo un salto alla costruzione che da il nome alla locanda, l'osservatorio, purtroppo è chiuso è possibile solo vederlo dall'esterno, il tutto in un buio pesto, con un cielo velato e senza luna, gli Australiani che vivono in campagna, sembra che non amino le luci.....se devi trovare un indirizzo la notte, in un luogo che non sia una città....auguri!!!!
Restiamo seduti per un pò a contemplare il cielo, il caldo è diventato uno sbiadito ricordo, ora fa quasi fredo!!!. Si intravede la via lattea, ma il resto è coperto...peccato... un gatto ci fa saltare sulle sdraio!!!! Meglio così, se c'è lui...non ci sono animali pericolosi in giro, qui è molto facile avere a che fare con dingo selvatici che si muovono in branco...non sarebbe un bell'incontro....
Ci attende una lunga e meritata dormita.
Colazione, all' inglese, bacon, salcicce e uova!!!!....Per fortuna, c'è anche il latte, riesco a farmi un cappuccino e del pane tostato con la marmellata.....
Un salto alle informazioni, ci consigliano di andare a vedere The cave of our lady, una caverna, attrezzata per la visita guidata, si chiama cosi per via che all'ingresso è visibile il profilo di una donna...
  Il percosrso si snoda, sotto terra, passando, in mezzo a stalattiti, stalagmiti, e sono numerosi gli spunti fotografici. Ovviamente mi sono portato macchina fotogrfica e cavalletto, gli altri visitatori erano un pò contrariati a dovermi aspettare....ma sono comunque riusciti a non mandarmi "in culo"...cosa non da poco direi....a circa metà del percorso la tana di un ragno.......grosso...molto grosso, nell'oscurità non si riesce a vederlo bene, ma se ne vede abbastanza.....la nostra guida, è un aborigeno, ci spiega che per i suoi antenati era un ottimo pasto, dopo averlo cotto sul fuoco!!!! Mah!!!...il mondo è bello perchè è vario....
 Il percorso finisce, e ci troviamo in cima ad una collinetta con un panorama stupendo, rocce, vegetazione e sabbia si dividono lo sfondo.....
In lontananza le ciminiere della vecchia fonderia....passiamo attraverso una serie di spaccature, nelle rocce, una moltitudine di pietre gigantesce che
, con quello che sembra un precario equilibrio costruiscono un grosso antro, particolare, nei colori e nei riflessi che il sole, a quest'ora del mattino sembra dargli.
Il sole è implacabile.....senza un copricapo è impossibile stare all'aperto.
Riprendiamo la via, per raggiungere la vecchia fonderia, non è possibile entrare nel perimetro, nel tempo molte persone hanno trovato il modo di ferirsi, ma c'è di peggio, la zona è altamente inquinata da un secolo di attività mineraria e di fusione...Ma il luogo è decisamente fuori dal comune. Una ciminiera sovrasta i ruderi dell'alto forno, altre due a distanza, sembrano fare da sentinelle. Tutt'attorno, i residui di fusione, gli avanzi di una produzione ormai da anni cessata ma che tutt'ora fa ben capire quanto la terra debba essere spremuta per trarvi le risorse naturali che tanto ci stanno a cuore...

 Sulla via del ritorno passiamo davanti ad un altro luogo interessante, qui gli aborigeni vi hanno abitato a lungo, lasciando disegni sulle pareti di roccia. E' il letto di un fiume in secca da centinaia di anni, ma si nota molto bene come l'acqua abbia modellato la roccia, in più punti, scavandola, consumandola, purtroppo la macchina fotografica non basta per raccontare la straordinarietà di questo pezzo di deserto, che un tempo, era probabilmente un luogo florido. Lasciamo gli infradito e mettiamo le scarpe, in mezzo a questa pietraia è molto facile trovare serpenti e ragni, meglio non rischiare, l' ospedale più vicino è 200 km, cappello d'obbligo, sono circa 40 gradi, e non tira un filo di vento, il sole ci martella come mai mi era capitato.
 Finita la visita alle bellezze naturali, dedichiamo il secondo giorno al paese, in realtà non c'è molto da vedere, otto vie che si intersecano, un paio di alberghi, per quelli che come noi vengono attratti dal fascino del deserto, ma che non hanno un fuoristrada. L'ufficio postale, un distributore di benzina, il punto per le informazioni e un negozio che vende praticamente tutto, dai generi alimentari, agli attrezzi per lavorare, abbigliamento e souvenir.....Il tutto in uno stile!!!.....ricavato da un capannone costruito un centinaio di anni fa.....signora di circa 70 anni al banco, odori di muffa, olio mischiato a polvere del deserto e un forte sentore di stantio.....aria condizionata, questa sconosciuta!!!!
La signora però è una forza della natura, estremamente simpatica, di facile battuta, peccato che non capisco tutto quello che dice, dimenticavo...qui la lingua è...DA URLO.....serve molta fantasia per capire quello che ci dicono!!! Ma proprio tanta!!!
Il distributore è perennemente chiuso, ci dicono che il proprietario sia a casa, se necessario basta chiamarlo.....me lo immagino come un vecchio burbero al quale è meglio evitare di disturbarlo, la benzina non manca, dovrei gonfiare le gomme.....mi mandano da "il signor Ford"....un vecchietto che colleziona Ford da anni. Risiede in una zona fuori dal paese, in un capannone strapieno di auto d'epoca, rigorosamente ford e ricambi di ogni tipo. In bella vista i numerosi articoli di giornale che parlano di questo mitico vecchietto. Ha due gioielli d'altri tempi....uno lo tiene dentro una teca gonfiabile, è nuova, sembra uscita dalla linea di montaggio da pochi minuti. E' una FORD FALCON del 1970.
Poi una mustang del 1965 oltre ad una moltitudine di ford degli anni 20 e 30, gran parte semi demolite e usate come ricambi per ripristinare altre auto dell' epoca.
Poi motori, v8 di svariate epoche. Sono in molti ad aspettare il loro turno per chiedere il ricambio di cui hanno bisogno. Immagino che sia un vero esperto del settore, se qualcuno si fa minimo 200 km per venire qui a parlarci!!!!
Aspetto per un bel pò......ma sembra proprio che per gonfiare le gomme ci voglia la carta da bollo.....è gia tardi dobbiamo prendere la via del ritorno....la strada di notte è troppo pericolosa per "la tosca", basta investire per sbaglio un animale, per restarci in mezzo!!..
Prossimo post.....VITA DA FARM....vi aspetto


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