sabato 20 dicembre 2014

kuranda

Ciao a tutti, la zona di Cairns è costellata di molti paesi , pieni di attrattive turistiche.

Kuranda è uno di questi, per arrivarci?...In macchina, in treno e in cabinovia.

Io ho usato il treno per andare e la cabinovia per tornare indietro.
Ci accompagna alla stazione un simpatico signore vicino ai 70, assistito dal nipote di 13 anni. Qui un treno d'epoca che ci aspetta.
La situazione è analoga a quella che si è creata con il "treno natura" a siena, si in pratica la linea ferroviara dopo la costruzione della strada è andata in disuso, fino a quando un sindaco decise di destinarla ad usi turistici, hanno rispolverato i vagoni del '900 e li hanno attaccati ad una locomotiva un pò più giovane. Purtroppo di locomotori a vapore, i primi a utilizzare queste rotaie, non ce ne sono disponibili.

Anche perchè la strada ferrata si arrampica su per una catena
montuosa, che necessita di locomotori molto potenti, all'inizio venivano attacati due locomotori in testa e uno in coda, poi con l'avvento dei motori diesel ne bastano due entrambi in testa e il secondo viene usato solo nell'ultimo pezzo dell'arrampicata.

La ferrovia, passa in numerosi punti panoramici e su svariati ponti, alcuni dei quali decisamente fuori dal comune. Non siamo più abituati a vedere ponti costruiti così, ma questi sono qui da più di 100 anni e nemmeno li dimostrano!!!
Costruita, da lavoratori per la maggioranza Italiani, i quali alla fine dell' opera vennero ricompensati con la cittadinanza.
Questa ferrovia nasce dalle agitazioni dei minatori che lavoravano alla miniera di Kuranda, che nel 1882 restò per lungo tempo isolata a causa delle intense piogge.

Dopo lunghe trattative, venne dato il via ai lavori, che non furono affatto semplici, infatti nel periodo della costruzione furono interrotti numerose volte a causa delle piogge che in quegli anni furono più violente del solito.
La strada ferrata è particolarmente suggestiva, da più punti si vede la baia di Cairns e le isole a nord, e tutta la vallata, coltivata per la maggioranza a canna da zucchero. Passa dentro a numerose gallerie e davanti a una cascata, che purtroppo in questo periodo è alla portata minima.

Poco prima di arrivare alla stazione di arrivo, ci fermiamo ad ammirare le Barron Fall, anche qui la portata delle acque è minima, ma lo spettacolo è stupefacente. Roccia plasmata dal passaggio del torrente, che oggi è una sorta di "buco", profondo 125 mt, tanta è la caduta dell' acqua, e con un diametro di oltre 250 mt. Immagino che a marzo quando la stagione delle piogge sarà alla fine sia uno spettacolo da non perdere.....

Poco dopo la nostra destinazione, la stazione di Kuranda è ancora come era all epoca della costruzione, fa molto "far West". E come se non bastasse sul tetto dell'unico albergo de posto è stata issata una diligenza, che veniva usata per lo smistamento della posta in epoca pre industriale.
Kuranda ha ormai perso il suo rude fascino di paese, abitato da minatori e fatto di pub dove "affogare" la fatica non che dissipare lo stipendio settimanale. Oggi è un paese che gira atttorno al turismo, è possibile trovare numerosi posti di ristoro, ristoranti, e negozi di souvenir, di tutti i tipi....si va dalle fotografie ad oggetti d'arte Aborigena, oltre che oggetti d'epoca dalle radio agli attrezzi che venivano usati in miniera.
Anche qui, il relitto di un disasttro aereo, avvenuto nel 1956, la carcassa è oggi scenario di fotografie scattate da turisti di tutto il mondo.
Una galleria d'arte è costruita con la forma di un antico veliero, che decisamente è fuori dalle righe!!!
Nel centro trovano spazio tre piccoli parchi uno dedicato alle farfalle, uno agli uccelli, per la maggioranza da pappagalli, e uno con wallabi e coccodrilli.
Ho trovato particolarmente interessante, forse perchè non ne avevo mai visitato uno, quello dedicato alle farfalle.....Una voliera molto grande, considerato la grandezza degli ostipi che svolazzano in tutte le direzioni, mostrando livree colorate dificili da vedere in ambienti non controllati come questo, alcune di dimensioni davvero notevoli. Annesso alla zona visitatori, la "nursery", dove vengono curati i bruchi che dopo la muta diventeranno le prossime attrazioni del parco...

I pappagalli del parco, sono particolarmente colorati, e curiosi. All'ingresso la ragazza mi consiglia di togliere orecchino occhiali e tutto quello che luccica....anche la cintura dei pantaloni!!!! Mi domando: quanto saranno mai indiscreti?

Decisamente molto appena dentro, uno mi sale in testa, e siccome senza capelli, non riesce a starci in piedi,  si aiuta con il becco.... risultato, se non lo mando via alla svelta mi spacca la testa!!!...Poco dopo torna alla carica e si mette a giocare con gli occhiali, dopo essersi posato su una spalla..anche questa volta se non lo mando via me li rompe, stringendoli con il becco....
Poco dopo un altro, decisamente più ombroso, non vuole farsi fotografare!!....ma è troppo colorato....cerco di avvicinarmi con del becchime,,,,per vedere se ci riesco....in tutta risposta invece del becchime, mi becca un dito....e mi fa pure molto male.....dopo una stregua battaglia riesco ad immortalarlo.
Dopo aver visto un pò tutto il paese, ci apprestiamo a ritornare.

La cabinovia, è di recente costruzione  e prima di arrivare a valle fa un giro sopra le creste delle montagne, di circa 10 km per arrivare giù il tragitto dura circa un ora ed è possibile, sostare nelle due fermate intermedie. La zona è totalmente ricoperta dalla foresta pluviale, e le cabine ci transitano sopra a circa 25 mt di distanza. I rumori della foresta ci raggiungono, facilmente, nonostante si sia 25 mt più in alto, tutto intorno foresta, valli e monti, a perdita d' occhio...
Dopo la seconda sosta, subito dopo partiti, inizia la picchiata verso valle....dopo un breve tratto percorso in salita, si scopre, sulla cresta dela collina, che fino ad un attimo prima non permetteva di vedere, un paesaggio mozzafiato, con con i colori che la luce del tramonto da alla visuale....

Si resta esterefatti, da passaggio repentino, dalla foresta alla vallata coltivata, con in lontananza la Baia di Cairns.

Prima di arrivare passiamo accanto ad un lago attrezzato per lo sci d'acqua.....a vederli sembra facile, ma un ragazzo ha tentato almeno 6 o 7 volte a partire, con altrettante rovinose cadute.....penso che proverò un giorno o l'altro....

Bene...anche questo post è finito....scritto un pò troppo alla svelta, non ho potuto fare diversamente, purtroppo.....
 Da domani mi trasferisco in campagna, non credo che avrò la possibilità di pubblicare altri post almeno per un pò....continuerò però a scrivere e appena avrò di nuovo una connessione stabile, pubblicherò i post che ho scritto nel frattempo...

Prossimo post...Paronella Park....

ciao a presto....

martedì 9 dicembre 2014

...la giostra inizia a girare....

.....sono passate due settimane dall' arrivo a Cairns e le cose da raccontare sono svariate.....

dopo l'incontro con Fred, dobbiamo mettere insieme i documenti che ci serviranno per vivere qui...iniziamo dalla patente.
Dopo una ricerca in rete, ci sembra di capire che per la nostra patente dovrebbe essere sufficiente una conversione, evitiamo di telefonare, qui a Cairns parlano un inglese al quale dobbiamo abituarci, è molto diverso rispetto a quello sentito a Brisbane.

Ci facciamo due passi (circa 4 km) per arrivare all'ufficio che se ne occupa....non trovando la via chiediamo informazioni ad una signora che esce da un ufficio, ci dice che è molto lontana e che ci conviene prendere un taxi......eppure su google map la dava come relativamente vicina!!!

Ci saluta...subito dopo ci richiama "hey guis!!!....i have a root maps of Cairns"....ci avviciniamo e tira fuori dalla borsa lo stradario di Cairns!!!...Ci aiuta a controllare e in effetti non è così lontana...si scusa per l'errore, aveva frainteso e ci saluta.

Arriviamo all'ufficio governativo, prendiamo il numerino e ci sediamo in attesa......3 minuti dopo ci chiamano a uno sportello.

La ragazza ci dice che dobbiamo tradurre la nostra patente e portare anche una lettera che attesta la nostra residenza a Cairns, dopo di che torniamo e ce la convertono.

La prima parte, ce la immaginavamo è la seconda che temo creerà dei problemi....Mah!!!

Troviamo in rete un ufficio che fa traduzioni con la licenza d'uso governativa. Fotocopia delle patenti e ci dice che appena pronte ci manda la fattura per e-mail e possiamo andare a ritirarle.

Il caso vuole che l'ufficio per le traduzioni è al piano di sotto di quello, dove risiede l'agenzia di Mark, già che ci siamo facciamo un salto di sopra a chiedere che ne è del nostro visto.

Prima buona notizia.....visto di 2 anni confermato!!!!! Possiamo stare qui fino a novembre 2016 senza nessuna limitazione!!! In pratica per 2 anni è come avere il passaporto australiano!!!

Ci dice che ci manda tutto per posta elettronica e nel caso dovessimo avere qualche problema di chiamarlo.

Arriviamo all' ostello e chiediamo se è possibile che ci venga certificata la residenza...."sure" (sicuro)
apre un cassetto e tira fuori un foglio preconfezionato lo firma e ci dice di scriverci sopra i nostri nomi!!! E io che pensavo fosse complicato!!!

La sera arriva la fattura della traduzione, 35 dollari....siamo già pronti per la conversione!!! ovviamente sarebbe bastata una telefonata.....ma che vuoi farci...in fondo continuiamo a essere italiani....

La mattina dopo ripartiamo...entriamo selezioniamo il tipo di servizio richiesto e prendiamo il numerino...5 minuti e siamo davanti allo sportello, la signora un pò indignata ci dice che....un numero equivale a una prestazione!!!! per cui vado a prenderne un altro....noto con dispiacere che anche qui abbiamo qualcuno non poco cortese....

Altri 5 minuti e sono davanti allo sportello....porgo i documenti, chiedo se è possibile la conversione.

Dopo una rapida scorsa: "sure, the drive licence for the bike and the car immediately, for the professional certificatios (trucks and buses) I'm sorry but you have to make an appointment to take a test drive of 15 minutes and now we have all the appointments made"...

( sicuro, il permesso per la moto e l'auto subito, per le abilitazioni professionali (camion e autobus) mi dispiace ma devi prendere un appuntamento per sostenere una prova di guida di 15 minuti e oggi abbiamo tutti gli appuntamenti presi).....

Resto senza parole!!!..."ok...i don't have problem...for the professional licence i will return again"

Scrive un pò nel terminale....mi chiede di sedermi su uno sgabello.....flash!!! foto per la patente fatta....poi mi chiede di firmare su una lavagna elettronica, firma per la patente fatta....dopo mi chiede per quanto tempo deve durare...2 anni rispondo....ok sono 90 dollari....pago mi da la ricevuta e mi dice che la patente arriverà all'indirizzo fornito entro qualche giorno....poi mi dice che per fare il test di guida è preferibile chiamare il lunedi che è il giorno nel quale prendono gli appuntamenti, ma va bene anche il giorno prima solo che a volte non c'è posto (come oggi).

Questo è il risultato di 20 minuti!!!! Spero che non ci siano Australiani che abbiano la stessa necessità in Italia!!!!

Abbiamo anche bisogno del TFN...(tax file number)....Internet....cerco in rete l'acronimo...

E' il primo risultato dal motore di ricerca...seguo il link.....inserisco i miei dati, nome e cognome e numero di passaporto...pago 34 dollari (per via del mio visto per gli working holiday visa è gratuito)...fatto .....ho un numero provvisorio che è a tutti gli effetti come quello definitivo che mi verrà confermato....circa 4 gg dopo per posta elettronica.....quasi come in italia!!!
A questo punto se non troviamo qualcosa da fare sarà inutile avere il visto di 2 anni.....ci viene incontro il manager dell'ostello....che appena saputo che abbiamo il visto di 2 anni, ci offre la possibilità di scambiare un pò di lavoro (saranno circa 7-8 ore settimanali) per una stanza gratuita...per inciso....dormire qui costa 250 dollari a settimana...i confronti con l'italia li lascio a voi.
Accettiamo, ci cambiano la stanza, quella nuova ha un frigo non grande ma sufficiente, due grandi attaccapanni, una televisione e l'aria condizionata....non è l'attico di un hotel....ma ci possiamo stare.

Due giorni dopo, Fred mi chiama per sapere come siamo messi con le carte che mi servivano...."direi ok...perchè???"...."abbiamo da fare quel lavoro hai riflettori...e io non sono capace a farlo....puoi venire domani mattina...che sabato vengono a prenderli per sabbiarli"....è mercoledì!!!!...."ma sei sicuro che ce la facciamo???...perche mi sembra siamo già in ritardo!!!"...."se ci smuoviamo si!!!!"

"Bene ti aspetto fuori all'ostello domani mattina alle 8.00"..."facciamo alle 7.00"..."ok a domani".....

Il lavoro è una semplice manutenzione (dopo 30 anni che sono alle intemperie vanno tolti dei pezzi e sostituiti)....ma fatta su 3 pali lunghi 18 metri.....giovedì, venerdì e parte del sabato servono tutti....il camion per il trasporto arriva in perfetto orario alle 15.00....

Sembra che la situazione si stia evolvendo abbastanza rapidamente....e cominciamo ad accorgerci di avere bisogno di una macchina.....

Cairns....muoversi a piedi, ha però svariati vantaggi, tutte le mattine percorriamo "the esplanade" (il lungomare).
Qui è molto diverso da quelli cui siamo abituati, non è lungo una spiaggia ma bensì, su una laguna che si riempie e si svuota, seguendo i tempi delle maree, l'acqua è limacciosa, scura.
A prima vista sembra essere un "braccio di mare" morto.....nulla di più falso.
Una colonia di pellicani, sono una ventina, l'ha eletta come residenza e tutti i giorni ci danno il benvenuto, spesso sono al sole, altre volte si lavano, spesso pescano....li vediamo tutti i giorni volare a pochi centimetri dall' acqua con tutta la loro imponenza e leggiadria, hanno una apertura alare di circa 2 metri, e sono alti almeno un metro, giocano con il vento con una grazia che raramente è possibile vedere. 


Assieme a loro, gli immancabili gabbiani, ma anche aironi e varie altre specie di uccelli acquatici cormorani compresi.
Sull' esplanade, spesso succede di trovare fotografi armati di grossi teleobbiettivi, che passano la giornata o parte di essa a "rubare" immagini di questo pezzo di natura, che nonostante sia così vicina ad un grosso insediamento umano, resta viva e rigogliosa. Va dato atto agli australiani, la capacità che hanno nel saper condividere gli spazi con animali selvatici, senza che questo crei disturbo gli uni agli altri
La laguna, per sua natura zona paludosa, anche se è l'acqua di mare ad aumentarne e diminuierne il livello, fino a farla diventare un braccio di terra melmosa. Ha tra gli abitanti i coccodrilli, al momento non ne ho visti, sembra però che nella "wet season" (stagione dele piogge) succede abbastanza frequentemente di vederli....aspettiamo con pazienza!!!

Il campo melmoso è talvolta, luogo di "competizioni", virgolettato d'obbligo.... una sera che stavamo facendoci il nostro (BBQ) barbecue, un gruppo di chiassosi 20 enni australiani, animarono la serata con una corsa, nudi.... Usanza molto inglese....non so quanto e se fossero ubriachi, oppure se ci fosse stato un qualche tipo di scommessa.
Fatto stà che la passeggiata si fermo per godersi lo spettacolo!!!
In un paio di occasioni, finirono nel fango fino alla "cintura",  e a vederli cercare di uscirne, fecero anche preoccupare che potessero rimanerci intrappolati, è risaputo che, qui,  in assenza di acqua si creano zone di sabbie mobili
Quando risalirono, tra gli applausi, sulla passeggiata, erano pressochè coperti di melma!

Un piccolo squalo, usa la laguna come territorio di caccia, uno squaletto di circa un metro che ogni tanto fa vedere le sua pinna dorsale fuori dall'acqua....Mi sono spesso fermato a vedere le sue evoluzioni....virate che sembrano impossibili da realizzare, scandagliando la zona in cerca di prede.
Fino a quando vedo svoltare la pinna, seccamente a destra, lasciando in acqua un piccolo vortice e facendo ribollire l'acqua intorno.....ho appena assistito ad un attacco!!!!! Un pesce semismembrato compare in superficie...sta ancora dibattendosi....lo squalo invece si è gia allontanato facendo perdere le sue tracce.....lo rivedremo nei giorni successivi...
Altre volte di notte succede di vedere qualche razza che si avvicina furtiva al bordo della piccola spiaggia lagunare, sfruttando la luce dell'illuminazione pubblica.
La laguna è un luogo pieno di vita, siamo all'inizio della stagione delle piogge, gli abitanti ci dicono che è quello il periodo quando la vita esce ancora di più allo scoperto...succcede di vedere pescare sia con la rete da lancio, che con le canne. Mi risulta che sia vietato...infatti i pescatori sono sempre in 2....uno messo di vedetta....E pescano!!! in un paio di ore con la rete hanno tirato su un secchio di gamberetti e una notte uno squalo chitarra, almeno è cos' che lo chiamiamo in italia.
Lungo oltre un metro, personalmente non amo ne caccia ne pesca..."prendere una vita", per puro passatempo è una pratica abbastanza aberrante, ma bisogna ammettere che veder tirar fuori dall'acqua un pesce di quelle dimensioni fa abbastanza impressione.

Subito dopo le foto di rito è stato rimesso in libertà, meno male...

In questo periodo sta cambiando il tempo, sta per iniziare la stagione delle piogge, lo si capisce abbastanza bene. Infatti il vento cambia direzione molto frequentemente e anche di intensità....si passa da un estremo all'altro in modo piuttosto repentino.

Immagino il lavoro che hanno da fare i controllori di volo nella torre del vicino aeroporto, che gestisce un notevole traffico. Normalmente decolli e atterraggi avvengono in direzione sud, in direzione della città e della laguna. In questo periodo non è strano vedere cambiare l'uso della pista anche tre volte al giorno.
Oltre a gestire il traffico aeroportuale, nella laguna hanno due piattaforne che vengono usate dagli elicotteri per voli turistici e la piattaforma per l'elisoccorso. Questa sono a circa 1000 metri le une dall'altra, e quella dell'ospedale, che viene usata anche di notte è ricavata nel parco dell'esplanade....Succede di veder atterrare l'elisoccorso in mezzo alla gente che fa footing!!!
Non c'è che dire, i controllori hanno un bel daffare a gestire lo spazio aereo di Cairns.


Per rendere una idea della situazione ho preso questa foto da google maps, dove si vede l'eliporto al centro, a sinistra la strada cittadina le due strade a destra sono la pista ciclabile e l'esplanade, il parcheggio è quello dell'ospedale..... a circa mille metri abbiamo le piattaforme di GBR helicopter, sono quelle in alto a destra nella seconda immagine da satellite.

Come si può facilmente intuire, sono anche a 150 metri dalla piscina pubblica.
Situazione questa, che merita sicuramente qualche riflessione.

A casa nostra la situazione descritta sarebbe possibile???

Francamente non credo, visto la quantità industriale di normative che sono necessarie per poter utilizzare un fazzoletto di terra per far decollare un elicottero.... e poi con la vicinanza dell'aeroporto che ha degli spazi aerei ben definiti, in italia questo non è nemmeno possibile pensarlo....se poi aggiungiamo la signora/signore isterici che non possono accetare che un aereo passi sopra a casa loro più di una volta al mese....abbiamo già un quadro sufficientemente chiaro.
Dulcis in fondo....ma ci pensate ai vari "palazzinari" sparsi per il nostro territorio, sempre in cerca di terra da ricoprire di cemento, che tanto non importa se qualcuno lo compra, basta che il comune riscuota gli oneri edilizi, la banca faccia il finanziamento, i politici coinvolti si intaschino la tangente....
Le ricadute a livello economico occupazionale del quadro, sopra descritto, sono davanti agli occhi di tutti...Vi lascio alle vostre considerazioni.

Credo che possa bastare....vi lascio con una immagine del christmas tree (albero di natale) che non è quello con le palle a cui siete abituati....ma un albero che inizia a fiorire all'inizio di dicembre e per natale è totalmente ricoperto di fiori...


prossimo post.... "KURANDA".... piccolo paese a nord di Cairns estremamente sugggestivo e pieno di storia...impossibile non visitarlo....

ciao a presto

lunedì 24 novembre 2014

....l'arrivo a Cairns.....

Questo post...parte un pò di giorni prima dell'arrivo. Al momento della prenotazione del volo.

Siamo in centro a Brisbane, mancano pochi giorni alla nostra partenza e stiamo cercando un volo che ci porti a destinazione. Dopo aver cercato in varie agenzie la migliore, come prezzo, è Queen street. Entriamo e facciamo la nostra prenotazione.

La sera prima della partenza.......nella preparazione delle valige ci aggorgiamo (un classico) che non stiamo dentro al peso, dopo varie possibili alternative decidiamo di aggiungere un bagaglio alla prenotazione. Prendiamo i biglietti....e qui parte il "cetriolo"....la nostra prenotazione è per due fà!!!! Perfetto, ovviamente al momento della prenotazione nessuno si è posto il problema di verificare la data di partenza!!!!! Abbiamo un ulteriore problema...prenotare un volo!!! Internet....troviamo posto sullo stesso volo!!!! La spesa per il bagaglio aggiuntivo è minima per fortuna.....ma la prenotazione precedente.....bisogna far finta di aver usato 200 dollari per accendere il fuoco!!!! (annoveriamo questa tra le cazzate fatte...era inevitabile che qualcuna l'avremmo fatta)

I Philips, nonostante l'orario della nostra partenza sia le 6.00AM, ci danno la disponibilità per accompagnarci in aeroporto (non ci sono parole per ringraziarli), almeno il taxi ce lo risparmiamo...Sveglia ore 4.30 AM che flash!!!!
Partenza....l'arrivo al terminal, dopo 40 minuti di strada, diventa un momento di saluti e di commozione.....la "nostra famiglia" ci lascia, nel parcheggio, non possono entrare nel terminal. Non è un momento facile...sono stati molto importanti per noi, ci lasciamo sperando di riabbracciarli in tempo non troppo lontano...comunque resteranno un ricordo indelebile....ci hanno insegnato...aiutato...e dato quella fiducia nel popolo australiano senza la quale sarebbe stato più difficile continuare...

Il terminal è coperto di "tessere" flottanti, che si muovono al vento....dando l'impressione che la parete si muova....effetto davvero strano da vedersi.

Abbiamo solo da consegnare i bagagli, il check-in lo abbiamo fatto in rete.

Hanno cambiato il gate del volo, mancano 10 minuti alla partenza e ancora nessuno sa da quale gate partiamo......compare il nuovo gate nel pannello "departures"...è dalla parte opposta del terminal (la legge di murphy funziona sempre perfettamente) ci affrettiamo e siamo gli ultimi a essere imbarcati!!! La domanda è.....ma dei 200 passeggeri solo noi non eravamo informati del cambiamento???
Poco male siamo a bordo, l'attesa è poco più di 10 minuti, pista....corsa di decollo.....40 secondi "la macchina" sbatte, vibra, si lamenta...la terra non è il suo elemento....poi le ali si irrigidiscono.......in volo!!! Subito i rumori del carrello che viene retratto e lo schiocco di blocco. Saliamo virando si ritraggono gli slat (ipersostentatori anteriori).....continua l'ascesa, la virata finisce, scompaiono anche i flap (ipersostentatori posteriori) si sale ancora......i rumori sono finiti, l'aereo ora è "pulito", pronto per la tratta di crociera, si spegne la spia "cinture di sicurezza allacciate".....

Due ore poco meno...passate tra pensieri, speranze, sogni.....un bichiere d'acqua, una colazione degna di una compagnia aerea.... Inizia la discesa, sotto di noi nubi molto dense....non si vede la punta delle ali.....turbolenza....riprendono i rumori, l'aereo è di nuovo in configurazione atterraggio, siamo in piena perturbazione.
Come per magia, dalla nebbia più cupa si passa al sole più splendente in virata di "approccio", siamo abbastanza bassi da vedere la pista....sgombra....ci stanno aspettando.

Manetta su "idle" (inattivo)....passa sotto di noi la rete di recinzione.....la pista.....toccato.....inizia la frenata......niente "reverse"......sgombriamo la pista il nostro "uccello" si lamenta di nuovo.
Recupero bagagli che stranamente sono arrivati prima di noi.....

Usciamo....ad aspettarci Fred....Ci eravamo sentiti per telefono, un signore piccolo, pieno di nervi,  dall' aria del montanaro italiano. Ha 74 anni ed è friulano trapiantato qui dal 1954, dopo un viaggio durato 5 anni in tutto il mondo, America, Fiji, Hawai, Europa, Giappone e Russia. Ci avvicina, dicendoci che dobbiamo caricare i bagagli in macchina e partire, non ha il permesso di sostare in area aeroportuale.

Ci accompagna al nostro backpacker, ci spiega che purtroppo i lavori che potevamo occupare, sono stati presi...Non è andata come previsto, era prevedibile. La spesa è troppo elevata, ce ne cerca altri, ma quando la spesa è bassa non è raccomandabile...dopo varie richieste torniamo al primo....250 dollari a settimana (se non troviamo un lavoro non possiamo permettercelo). Posati i bagagli, andiamo a scuola per il test di accesso, superato.
Poi ci presenta a Mark, attualmente è un avvocato che si occupa di immigrazione è italiano anche lui, e prende le nostre "carte" per chiedere un nuovo visto. Ci consiglia di farlo il più lungo possibile, 2 anni, perchè altrimenti a seguire toccherà pagarne un altro della stessa cifra, non proprio abbordabile.
Era comunque "spesa prevista nel budget", ci ricorda che potrebbero anche non accettarlo. Ma che secondo lui non dovrebbero esserci problemi, in quanto hanno tolto il working-holidays visa alla cina. E che è previsto nei prossimi tre anni l'ingresso di quattromilioni di cittadini europei, per cui di non preoccuparci troppo (ogni tanto una buona notizia non fa male). Facciamo pranzo assieme, e mi chiede se posso dargli una mano a ripare i riflettori di un campo da calcio. Certo perchè no!!..."well...i call you after tomorrow" (bene ti chiamo dopo domani)....aspetta un attimo Fred..non ho un numero australiano!!!! "No problem,  I'll take you to do"(nessun problema ti accompagno a prenderne uno)....Ripartiamo alla volta della stazione ferroviaria, assieme c'è un grosso centro commerciale. Prendiamo una sim australiana, si memorizza il numero, e ci riporta indietro. Per strada ci dice di richiedere il TAX FILE NUMBER, l'equivalente del nostro codice fiscale. E di convertire la patente, anche se basta la traduzione, ma nel mio caso, che ho 2 patenti professionali è meglio per poter usare anche quelle, per lavorare.

Ci lasciamo, dopo aver bevuto una birra, lui deve andare a lavorare. La sua azienda è passata al figlio, ma lui resta comunque l'architrave (suo figlio la pensa molto diversamente). La verità è che da buon friulano non è capace a star fermo.....ha un sacco di amici e conoscenti. E' uno dei responsabili del COMITES Australiano, in questo periodo deve essere rinnovato e lui ha molto da fare. Il consolato Italiano è piuttosto riluttante, ad avere personaggi come lui Mark e Graziella dentro un organismo importante come il nostro COMITES.  I motivi sono abbastanza semplici, persone che vivono qui da 40 anni, sanno molto di più di un console che al massimo ci vive qualche anno.....

In camera, prendono forma le nostre preoccupazioni.....per qualche settimana non sarà facile per un cavolo....dobbiamo creare i curriculum stamparli, le stampe costano molto care...contavamo molto sull' aiuto di almeno un lavoro...non è andata così....dobbiamo iniziare da capo!!! Bhè....in fondo la parte complicata, quella di decidere di partire è gia stata brillantemente superata (Cortez, arrivato nel nuovo mondo...bruciò le sue navi...non c'era un ritorno previsto. Comandante e equipaggi molto determinati...non posso fare diversamente), questo è solo un altro ostacolo....supereremo anche questo. 

In compenso, Cairns ci da il suo benvenuto con un Pellicano che da lezioni di volo radente sulla laguna.....


Inizia la seconda parte dell'avventura......quella che ci darà la reale misura di quello cha abbiamo fatto....Sarò abbastanza capace da riuscire a muovermi? Sarò abbastanza meritevole, da poter portare a termine gli sforzi fatti fin ora?..... Belle domande alle quali non ho una risposta.....forse l'avrò tra un pò di mesi....ora però devo trovare delle soluzioni....altrimenti l'avventura finisce presto. Non dispero, in fondo sono un istruttore subacqueo, un saldatore certificato e un idraulico......ottenuto lo IELTS posso richiedere lo "Skill Visa" in base alle liste di professioni ricercate dal governo.....ottenuta la certificazione della lingua la strada dovrebbe essere in discesa.....ma questa è la tappa successiva....prima devo lavorare per avere una lettera di presentazione di una azienda australiana....e ovviamente ottenere lo IETS, senza questo potrebbe essere affatto facile trovare un futuro....

Prossimo post..... "la giostra inizia a girare"....

alla prossima.

giovedì 20 novembre 2014

strandbroke island...seconda parte



Nuova sveglia, oggi un poco più umana, alle 9.00, visto che l'auto è nel giardino e non in centro!!!
Partenza, destinazione Strandbroke island. L' isola è la versione ridotta di Fraser Island, della quale ho parlato in un precedente post. Per arrivarci, ci si imbarca nel porticciolo di Cleveland, la traversata è piuttosto lunga 45-50 minuti, la spesa 130 dollari andata, ritorno, macchina e 5 persone.....per l'isola d'Elba servono piu di 200 euro!!!! In italia siamo quelli del DI PIU'....lasciamo perdere.

Per quanto la somiglianza con Fraser sia incredibile, qui è stato scelto un percorso diverso per arrivarci, in quanto la zona di più facile approdo, quella sud, è una zona paludosa che non permette la navigazione di grosse barche, ma solo di picccoli natanti fino a 50 Cm di pescaggio. Fraser invece usano la zona sud con un passaggio barca di pochi minuti.

Al nostro arrivo, gli impianti di carico di una vecchia miniera, ci danno il loro inquietante saluto....Ero venuto per vedere un paradiso naturalistico, e trovarmi davanti i relitti di una miniera, in disuso da anni, non è proprio quello che mi aspettavo.
Per fortuna, è il solo neo che ho trovato, lascio il volante a Angela che non ha mai guidato e se vuole restare qui, prima o poi dovrà pure imparare!!!
Abbiamo in programma una fermata sulle rive del "brown Lake", poco distante dall 'approdo.

Circa 10 minuti di strada, dovremmo essere vicini, almeno
questo dice il navigatore...ancora una curva....la fitta vegetazione, non permette di vedere, di capire la distanza dalle sponde del lago.

Poi come una visione, quasi spettrale si apre in un lago scuro dalle acque limpide ma di un colore quanto mai strano.....marrone.....

Il fondo del lago è ricoperto da foglie che con il tempo hanno trasudato tannino cambiando il colore dell'acqua, in pratica è un pò quello che succede quando si prepara una tazza di tè, ma in proporzioni decisamente più grandi. Il lago è alimentato dalle sole acque piovane (la stagione delle piogge anche qui deve essere piuttosto..."bagnata") da questo  strano colore diviene il nome del lago.

Avevamo voglia di una nuotata.....l'acqua è gelata.....oltre ai cartelli che informano della presenza di coccodrilli e dingo....ci accontentiamo di una camminata sulla sponda....con gli occhi bene aperti!!!
In compagnia delle onni presenti iguane, ibise tacchini selvatici...che ci seguono a debita distanza nella speranza di un boccone.

Il prossimo step è point look out, nell'estremo nord dell'isola, per fotuna, al contrario di fraser island qui le strade sono asfaltate, e con una normale utilitaria come quella che abiamo possiamo muoverci senza alcun problema. A Fraser serve un fuoristrada.
Appena arrivati la visione dei costoni che cadono a picco su un oceano verde-azzurro, ci colpisce.....poco più avanti un gruppo di persone indica verso il largo......balene!!!! E con questa sono due le volte che mi ritrovo davanti a questi cetacei!!!
Questa volta, sono abbastanza vicini a riva da poterli fotografare, sono un gruppo di 6-7 esemplari, adulti, con al seguito 2 o 3 cuccioli (riporto quello che ha detto il biologo, che era sul punto di osservazione assieme a noi)....Il tutto semplicemente camminando lungo la strada che ci ha portato fino a qui....
Prendiamo per un sentiero, che si addentra nei ripidi pendii, gli australiani hanno facilitato l'accesso a zone difficili da raggiungere con pezzi di sentieri di legno.

Ogni tanto l'oceano ci fa capolino attraverso la fitta vegetazione. In un punto aperto ci fermiamo incantati dalla vista mozzafiato dell' oceano, da questo punto non si vede dove si frange, il precipizio rientra verso l'interno per molti metri, non permettendo di vedere......una enorme terrazza, che madre natura da migliaia di anni cesella.... Dietro di noi sentiamo dei rumori, mi giro piuttosto allarmato....non mi sono piaciuti per niente.....nulla di grave due canguri che brucano l'erba fresca....una coppia...il maschio si mostra premuroso verso la sua compagna, che porta nel marsupio un piccolo e si inframezza tra noi e la sua compagna...
Nemmeno il tempo di gustare questa idilliaca visione, che Emi, grida DOLPHINS.....DOLPHINS.....mi giro e torno a guardare l'oceano....nemmeno troppo lontani, un folto gruppo di delfini attraversa la baia....sembra la nostra giornata fortunata....Restiamo incantati a osservarne il passaggio lento, qualche scatto che non rende merito al momento.
 
Continuiamo la nostra passeggiata tra pietre mobili e pezzi di sentiero battuto oppure con corrimano di legno, ci incuneiamo in una scalinata ricavata nella roccia che finisce in un piccolo fiordo che penetra profondamente nella costa, il mare è piuttosto agitato, abbastanza da sconsigliare di avvicinarci molto, ma si intravede l'ombra di una tartaruga, che si sta allontanando tra i marosi....iniziamo a intravedere la spiaggia...
Come tutte quelle che abbiamo visitato fino ad ora è una visione mozzafiato....bianca, non se ne vede la fine.....poca gente la affolla.... scendiamo fino a raggiungere la parte bassa della scogliera che fino a pochi minuti prima ci ha visto nella zona soprastante.....un cartello ci avverte di non disturbare una piccola foca che ha deciso di vivere, in mezzo a quegli scogli!!! Appunto...oggi è la nostra giornata fortunata.

Scalo gli scogli fino ad arrivare al punto dove l'oceano si frange.......purtroppo nessuna traccia della foca, restiamo un ora ad aspettare, nella speranza che torni....niente.....mi sembrava di essere stato anche troppo fortunato......inizia ad essere tardi...riprendiamo la via di casa.....lungo il sentiero i due canguri sembra quasi che ci aspettino.....ci guardano passare incuriositi.......

Via di ritorno e traghetto per tornare sulla terra ferma....anche questo fine settimana è finito....un tramonto dai colori che solo l'Australia riesce a regalare, abbassa il sipario su un altro fantastico weekend.....
L'ultimo a Brisbane, tra 3 giorni, si cambia registro...inizia la parte difficile, trovsre da mantenersi per il periodo di soggiorno studio, che ho davanti.....rinnovare un visto che potrebbe anche non essermi rinnovato....sono fiducioso...ma anche molto intimorito da questa nuova sfida......concludo dicendo.....se ero restato in Italia....non avrei vissuto le esperienze che qui in minima parte sto raccontando...gli amici che ho conosciuto....le persone che mi hanno aiutato e tutt'ora lo stanno facendo....per cui se tornassi indietro lo rifarei.....e considerato tutto...non credo che mi sarebbe venuto meglio di così.....

alla prossima.....Arrivo a Cairns...

strandbroke island....

Ciao a tutti, questo è l'ultimo pezzo della parentesi dedicata a Brisbane, l'ultimo week end nella città.

In casa con noi abbiamo avuto per tutto il periodo passato in "host family", altri studenti, la casa dei Phillips è molto grande e loro sono felici di condividerla con gli studenti provenienti da tutto il mondo.

In questi 3 mesi hanno soggiornato assieme a noi almeno 8 ragazze tutte asiatiche. Con le quali abbiamo condiviso la casa ma anche viaggi ed esperienze.

Questa è l'ultima, condivisa con due ragazze giapponesi e una thailandese, avevamo da andare sulla sunshine coast per incontrare una signora (persona piuttosto importante nel COMITES australiano) che doveva darci dei consigli sul come muoverci, una volta trasferiti a Cairns.

Abbiamo preso la palla al balzo e invitato le coinquiline per condividere il prezzo della machina a nolo. Per cui il sabato in Sunshine coast e la domenica a Stradbroke island.

Sveglia alle 7.00......gli autobus pubblici, sono l'unico mezzo che possiamo utilizzare per andare all'autonoleggio...che apre alle 9.00!!!!

Avevo prenotato la macchina due giorni prima, questa volta è una toyota yaris, sempre bianca, gli autonoleggi hanno poca fantasia in fatto di colori....la prendiamo e accendo il navigatore satellitare (è crakkato giusto....dopo più di un mese funziona ancora) imposto la destinazione e partiamo.

Prima di andare alla nostra destinazione finale facciamo una fermata ad un tempio buddista, è il compleanno di Katy, la thailandese, e nelle ricorrenze importanti amano fare visita agli spiriti degli antenati nel tempio.
Considerando che l'australia non ha nulla a che vedere con il buddismo.....il tempio è molto bello e ben tenuto....mi dicono che sia uno dei più importanti in questo paese.
L'autostrada comincia ad essere familiare, come anche la macchina, mi incasino molto meno con i comandi al contrario, continuo però a derivare a sinistra. Le ragazze dormono profondamente....come fanno lo sanno solo loro! Poco meno di un ora di strada e siamo a destinazione. Telefono alla nostra amica che scusandoci ci dice che arriverà sulla spiaggia solo all'una....abbiamo un ora e mezza prima  del suo arrivo...

Un pò di foto, la spiaggia e tutta l'architettura del paese è particolarmente accattivante, ci sono gia stato, e colgo l'occasione per vedere un pò meglio tutto quanto. Qui oltre alla spiaggia bianca tipca di questa parte di austalia, una parte è fatta di scogli. Sta iniziando l'estate e si sente, 35 gradi e un afa che comincia a essere opprimente (dicono che a Cairns sia molto peggio). Arriva la nostra amica, una signora sulla sessantina, è qui da 35 anni ed ha un doppio passaporto, ottenuto lei è molto felice di farlo notare con il lavoro, non sono poche le straniere che si sposano con un australiano e avuto la cittadinanza lo mollano, tutto il mondo è paese. Non ha, belle parole nei confronti di queste signorine, e come darli torto!!!
E' una signora piacevolissima, ed estremamente incazzata con quello che sta succedendo in Italia, "ci stanno distruggendo la patria"....parole sue che condivido pienamente. Seria e combattiva, ci racconta qualche aneddoto del suo arrivo qui in australia, facendoci capire che non è stato affatto facile nemmeno per lei....la partenza...il suo arrivo....ha sofferto di nostalgia per molti mesi....è molto legata al nostro paese di origine....al contrario di me che nemmeno troppo. Mi dice che anche per lei l'inizio era stato pieno di aspettative ed entusiasmo, ma poi inizò a pensare che questo non era il suo posto, comunque alla fine lei ha avuto il coraggio necessario di continuare....vincendo.

"Questo paese è quello giusto per realizzare i vostri sogni....non lo dimenticate". Questo uno dei suoi pensieri, che nonostante la sua voglia di tornare in italia l' ha fatta restare.
Salutata ed avuti tutti consigli e i contatti necessari, andiamo a riprendere le ragazze per spostarci a Noosa una quarantina di km a nord, altro luogo incantevole. Durante il tragitto mi prendo il tempo per delle riflessioni. Comincio a pensare che l'Italia sia restata senza gli italiani e che i veri italiani siano quelli che se ne sono andati, fondando gruppi di persone anche molto eterogenei, ma tutti con il tricolore nel cuore e la consapevolezza, la voglia di intercettare e aiutare tutti i compatrioti che incontrano.

Arriviamo a Noosa nel pomeriggio, spiaggia e tuffo....acqua calma e calda (stranamente), sembra che in questo periodo in questa baia, si invertano le correnti facendo si che l'acqua sia particolarmente calda, quasi come quella che si trova in altri paradisi tropicali. Altra cosa interessante nonostante sia iniziata la stagione estiva, basta fare pochi passi per trovare pezzi di spiaggia senza nessuno, dove puoi goderti il silenzio e il suono del mare.....da noi visioni cosi idilliache non sono possibili almeno in estate.
Si fa buio, due passi incentro incerca di qualcosa da mangiare, ci imbattiamo in un musicista di strada, che mischia i suoni di una chitarra elettronica con quelli dei didgerigoo (corni aborigeni, il connubio è quanto mai piacevole e lode al musicista che lo ha immaginato.

Pizzeria, le nostre amiche sono entusiaste di mangiare la pizza.....io decisamente meno....devo ancora mangiarne una decente....avevo ragione, nulla di nuovo sotto il sole. Purtroppo siamo abituati male, molto male (a dire la verità bene...molto bene), come da noi in Italia non si mangia da nessuna parte, perlomeno quando si tratta di piatti tipici e la pizza ne fa parte. Alle ragazze invece piace moltissimo e raddoppiano, io invece mi terro i bruciori di stomanco per qualche ora, la birra invece, di importazione giapponese (asahi) mi piace e anche tanto...io raddoppio quella, anche se devo guidare, speriamo che non mi fermino con un etilometro.....altrimenti si torna a casa a piedi!!!

Niente sbirri!!! Arriviamo a casa a notte fonda, due chiacchiere, impressioni pensieri da scambiare con persone culturalmente opposte a noi, idee da confrontare. Mi piacciono i giapponesi, mmolto più schietti e diretti di quanto mai siamo stati noi. E un senso di comunità molto più pronunciato del nostro. Loro invece vedono in noi, hanno ragione, i precursori della società moderna, studiano a scuola il nostro rinascimento e ne sanno molto di più di quanto non ne siamo consapevoli noi. La stessa cosa però vale al contrario, se gli parli della sconfitta della seconda guerra mondiale.....per loro l'unica cosa che conta è che non hanno vinto. In realtà hanno forgiato il migliore pilota da caccia (Saburo Sakai) della guerra del pacifico, oltre 50 aerei abbattuti. Ma anche il loro stato maggiore era probabilmente il migliore che quella guerra abbia visto....loro però non lo sanno quando glielo  diciamo restano esterrefatti!!!


.........continua....

mercoledì 12 novembre 2014

....COCCODRILLI....


Buon giorno a tutti...
Come dal titolo si evince, oggi parliamo di coccodrilli.
Infatti nelle ultime 2 settimane di Brisbane, abbiamo deciso di andare a visitare qualcosa di diverso, ma non troppo.
Lo Zoo del Queensland, il motivo principale per cui abbiamo deciso di visitarlo è essenzialmente questo: Qui si parla per la maggioranza di rettili, in particolare di coccodrilli e il fondatore di questo zoo è Steve Irwin,
personaggio molto conosciuto in tutto il mondo, per il suo amore per la natura e per i rettili in modo particolare.

Steve ha dedicato tutta la sua vita alla natura e a cercare di preservarla, adesso il suo testimone è passato ai figli, lui è tragicamente scomparso durante una immersione subacquea, colpito da una razza al torace. Nel caso non lo sapeste le razze hanno un arpione osseo nascosto sotto la coda, che può fare notevoli danni e purtroppo in questo caso è stato letale.

Sveglia alle 6.00 per partenza, destinazione Zoo, oltre un ora di autobus (i mezzi pubblici cominciano ad avermi divertito, per quanto qui siano estremamente efficienti).....Arrivati al luogo della partenza vera e propria è ad aspettarci un pulmino....
targato CC-CROC......la targa è solo l'antipasto di quello che ci aspetta.

Partenza, due fermate per prendere altre persone, ci aspetta un altra ora e mezza di strada, che vi dirò è stata molto meno pallosa di quello ch prevedevo. Dopo un breve breefing su cosa dovevamo aspettarci da questa visita, l'autista (jack così vuole che lo chiamiamo), lascia il “comando” ad un DVD che parla della vita del compianto Steve Irwin. Ovviamente tutto in inglese, che oltre a farmi conoscere meglio il personaggio, davvero di spessore elevato, mi aiuta a migliorare il mio inglese, che ancora non è troppo efficace.

Arrivati all'ingresso Jack ci accompagna all'interno e ci fa superare le casse dicendoci che ci verrà a riprendere alle 16.30. Sono le 10.00 per cui il tempo è più che sufficiente per visitarlo tutto... (purtroppo non è così).

L'ingresso è caratterizzato dall' ogni presente negozio di souvenir, non eccessivamente a basso costo, superiamo e ci procuriamo una cartina dello zoo, con scritti tutti gli eventi del giorno.

Una rapida scorsa e ovviamente quello che non vogliamo perderci è ACCO, questo è il nome di un coccodrillo di 7 metri...avete letto bene...nato e cresciuto a Darwin, salvato e catturato, da Steve.
Si, ACCO era un coccodrillo che viveva in natura ma che un bel giorno la sua vita è andata a “cozzare”, con quella di una società che aveva interessi nella sua zona.

Per fortuna, Steve venne a conoscenza della situazione, decidendo così di provare catturarlo. Provare...perchè un coccodrillo di 6 metri e mezzo (questa era la grandezza la data della cattura), oltretutto totalmente selvatico, non è del tutto sicuro poterlo catturare, può succedere che si sbrani 4 o 5 “cristiani”...daltronde l'alternativa era l'abbattimento.

La cattura, non fu affatto semplice (nei DVD ci sono le riprese), sono serviti 15 uomini e in 3 non riuscivano a tenergli la bocca chiusa!!!!!. Alla fine però è diventato la star dello zoo. Ovviamente non è quello che tutti avremmo voluto (Steve compreso), ma meglio star di uno zoo che pelle per borsette e braccialetti.

Iniziamo il giro i primi a farsi vedere sono, i Draghi di Comodo.
Sono ancora più vecchi dei coccodrilli e degli squali nella scala evolutiva, il che fa pensare. Si se questi non hanno avuto bisogno di evolversi, quello che madre natura gli ha dato all'epoca era più che sufficiente.
Sono carnivori sembrano goffi e lenti nei movimenti, questa impressione non è del tutto vera, ma quello che rende questi rettili letali è la saliva che infetta inesorabilmente il malcapitato. Portando ad un indebolimento progressivo fino.....al pasto del Varano, il quale, a seguito dell' attacco non perde mai di vista la sua preda.
Poco più in la il recinto delle ….. simpatici animaletti parenti dei castori, ma anche efficaci cacciatori di pesci di tutto quello che si muove, a volte anche più grande di loro.

Ogni tanto incontriamo, lungo i sentieri del parco, foto e anche statue tutte dedicate a Steve, le “Gabbie” sono tutt' altro che piccole, il parco è racchiuso in una zona della dimensione di una piccola cittadina, per cui, per quanto non ami gli zoo e i parchi a tema (animali selvatici), almeno qui e anche nei parci precedentemente visitati gli spazi dedicati a loro sono molto grandi. Ovviamente gli animali preferirebbero vivere liberi e non in gabbie, per quanto queste possano essere grandi.

Passiamo davanti al recinto dei Dromedari, che sono li a farsi accarezzare dai bambini. Questi si divertono a passargli le bottiglie di plastica piene di acqua......
che l' animale beve ad una velocità incredibile e in quantità estrema....se vengono usati per attraversare il deserto non è affatto un caso, non credete?....Al posto degli zoccoli, hanno 2 “cuscinetti” di sotto il peso si allargano ed evitano di affondare nella sabbia anche in quella meno compatta.

I sentieri passano vicino alle zone dei coccodrilli........Passando non ci si rende conto se sono statue.
Si la capacità di stare immobili, li fa spesso sembrare tronchi di albero....Per sincerarmi mi avvicino quanto più possibile...sarà finto???? Quando mi sono quasi convinto che non è vero.....il “cucciolo” apre un occhio......mi guarda, si sta chiedendo se posso essere il prossimo pasto.... Non lo escludo per nulla......nel dubbio mi allontano, è dentro un recinto piuttosto robusto, ma dopo averne visto saltare uno fuori dall' acqua per oltre 2 metri...non mi fido per nulla....

Zona uccelli....qui al voliera è fatta in modo che le persone ci camminino in mezzo, è alta circa 15 metri larga 30 e lunga 100....passandoci dentro ci si trova a stretto contatto con pappagalli di tutti i colori, pavoni, emu e anche altri e tutti quanti partecipano alla cacofonia di suoni e rumori tipici della foresta tropicale, qui ottimamente riprodotta.

A seguire il recinto dei canguri che al contrario di altri parchi, qui hanno un sacco di spazio e infatti sono anche molto meno socievoli. Ci sono anche gli Echidna, una specie di riccio con gli aculei più simili a quelli di un istrice, ma di dimensioni decisamente più contenuti, arriviamo al momento del pasto, ci dilettiamo a vederli decisamente strani....

Zona Africa...qui la sorpresa più grande, è la parte che è stata da poco aperta, ancora non ci sono servizi di alcun tipo, solo il recinto con all'interno un nutrito gruppo di rinoceronti, giraffe e zebre, li vicino un percorso di “studio” per bambini. In pratica metti la mano dentro una scatola e devi riconoscere quello che stai toccando.....un percorso di arrampicata, dove sono sul posto corde di sicurezza e le istruzioni per costruire una imbracatura. Spettacolo!!!! In Italia, solo a pensare una cosa del genere si viene messi sul rogo come eretici!!! Quando mai un funzionario dell' A.s.l. (se non ricordo male sono loro a dover vigilare sulla sicurezza dei luoghi di lavoro e pubblici) si prende questo tipo di responsabilità....Molto meglio non fare nulla così siamo sicuri che se succede qualcosa non è colpa mia!!!!! (povera italia, volutamente minuscola).

E' ora, tra poco ACCO, darà sfoggio di se....e siccome siamo dalla parte opposta del parco, prendiamo il servizio interno per farci accompagnare al recinto dove si terrà l'evento, all'interno del parco c'è un servizio navette, un pulmino con 3 vagoni attaccati che gira in continuazione facendo 4 fermate in tutto, il giro dura circa 50 minuti.

Siamo un po' in anticipo, pasto rapido, se scegliamo il posto migliore, ogni tanto succede anche di poter scegliere.

ACCO è nel mezzo del recinto.....sembra addormentato...in realtà non lo è affatto.....mentre scegliamo il posto, non restiamo mai fuori dalla sua visuale.....bersagli...questa è l'impressione che ho....sono diventato un bersaglio...per quanto sia dentro il recinto resta comunque molto inquietante
.

Gli spalti si iniziano a riempire, arriva il team che deve gestire lo spettacolo, sono in 3, il primo è quello che dovrà parlare con il pubblico rispondere alle domande e gestire l'evento, gli altri 2 non perderanno di vista il coccodrillo, nemmeno per un istante.

Il bestione, all'ingresso degli intrusi, si inquieta......non sembra molto contento della loro presenza.....entra in acqua e subito se ne perde le tracce.....risulta invisibile.

Domande da parte dei bambini, il professore risponde, stando molto attento a non avvicinarsi troppo all'acqua, gli altri vigilano.

Viene raccontata la storia di ACCO, le dimensioni, e di quanto non sia stato facile tenerlo rinchiuso, si è sbranato 2 suoi simili e nella sua recinzione per lunghi anni l'unico che veniva tollerato era Steve, anche uccelli selvatici, iguane (onnipresenti anche qui) e altri animali selvatici per molto tempo hanno tutti accuratamente evitato di entrare nella sua zona.

Nel frattempo “lui” a tirato fuori gli occhi........l'acqua nemmeno si è mossa....è facilissimo perderlo di vista, in superficie sembra un pezzo di albero, sembra tutto meno che un coccodrillo.
Quando si immerge il movimento che viene causato all'acqua è facilmente scambiabile con una foglia o qualcosa di molto leggero che ne tocca la superficie. Insomma con praticamente tutto, ma non con un coccodrillo di 7 metri. I coccodrilli, sono fermi evolutivamente a una decina di milioni di anni fa, in pratica è l' unico animale vivente, assieme allo squalo bianco, che ha condiviso il suo spazio vitale con i dinosauri....ma non si è estinto....questo secondo me la dice molto lunga su cosa siano i coccodrilli....perfette macchine da preda, che da 10 milioni di anni sono in cima alla catena alimentare.
Solo l'uomo ha avuto la capacità di competere, e ahimè di rischiare la loro estinzione. Per fortuna ultimamente la consapevolezza umana è decisamente migliorata, in fatto di natura (non da noi è notizia di questi giorni che l'italia ha liberalizzato le trivellazioni, le cementificazioni e altre porcate del genere, giusto per finire di distruggere quello che ancora è in piedi).

Altra cosa che fa impressione.....lo schiocco quando chiude le fauci.......mi dispiace solo che non possiate sentirlo......

Tra la moltitudine di serpenti, presenti nel parco, c'è anche un pitone albino ovviamente è una attrazione visto che in natura difficilissimo da trovare


Ma non è solo anzi è in buonissima compagnia, assieme a lui c'è da farsi una cultura di serpenti, sono presenti i più velenosi e pericolosi serpenti del mondo, l'australia ne conta il maggior numero.
Interessante da sapere che la maggior parte dei morti in Australia non sono ne i coccodrilli, ne gli squali e nemmeno i serpenti a farne....

Ma una medusa e un calabrone, che è arrivato dalla Cina. Con questo si ha una idea del perchè negli aeroporti australiani fanno la massima attenzione a tutto quello che passa dalle loro frontiere.

Sembra strano che piccoli essere siano così pericolosi, ma se andate in giro per le spiagge australiane non ce ne è una che non abbia esposta l' allerta "jellyfish" se in quel giorno ci sono le condizioni meteo che possono portare all'arrivo di ingenti meduse.

Per finire un pò di notizie sul "contorno", Cairns mi sta dando grosse soddisfazioni, sopratutto naturalistiche (ne avrete notizie nei prossimi post), ma anche di altro tipo.
Sono iscritto di nuovo ad un corso di studi della durata di 2 anni. Il mio nuovo visto scadrà a fine 2016. A quel punto sapremo se sarò stato abbastanza bravo da meritarmi di restare qui oppure no, ma questa è la finestra temporale che mi serviva....ed ora ce l'ho....

Prossimo post, STRANDBROKE ISLAND l' ultimo fine settimana a Brisbane.....