domenica 3 agosto 2014

...koala kanguri e poi altro ancora....

ciao a tutti, oggi aggiungo nuove interessanti conoscenze, ho fatto visita ad un parco naturale qui vicino, e di conseguenza ho visto un pò di fauna locale.......

Anche quella parte che è molto difficile da vedere in natura, il platipus per esempio......non è ancora estinto ma è difficilissimo da vedere, in italia lo chiamiamo con il suo nome latino "ornitorinco"
 Questo qui accanto, ho rubato la foto, era vietato fotografare....
Oltre a questo che forse è il pezzo che piu mi ha colpito, c' erano koala, kanguri, wallaby, coccodrilli ecc ecc.
Tutti quegli animali, che in europa non è possibile trovare.
Ma andiamo con ordine, per arrivare al parco esiste una linea dell'autobus, che fa capolinea davanti all'ingresso, in estate è possibile raggiungerlo anche via fiume anche in questo caso, capolinea di una linea dedicata.

Usciti dalla città le strade iniziano aessere un pò più strette, saliscendi, incroci e l'autobus non ha più corsie preferenziali, e pure qui succede che l'autista si incazza come un toro per colpa di due ciclisti che sono stati per un pò in mezzo alla strada (italiani forse??), e con un pulmann sorpassare due ciclisti in una strada non troppo grande è un bel casino.
L'asfalto non è più curato e senza buche, come la citta ci aveva abituato, leggermente più trasandato, ma nulla che possa far pensare alle strade a cui siamo abituati, in italia abbiamo anche questo record le strade più sfasciate del pianeta (i pochi tratti asfaltati che ho trovato in mongolia erano meglio dei nostri), oltre all'altro che tutti ci invidiano i politici più pagati del pianeta!!!
Lasciamo perdere....

Arrivati al parco, mostriamo la tessera studenti, riduzione, entriamo.

All'ingresso negozio gadget, poi subito nel percorso, i primi a farsi vedere sono i pipistrelli, quelli tropicali, appesi in gabbia e piuttosto irrequieti.
La prima parte del percorso è tutta fatta di gabbie, voliere, infatti solo gli uccelli presenti nel parco sono, dentro delle gabbie, la maggior parte degli animali è libera, gli animali pericolosi sono dentro a recinti, resto contrario agli acquari e agli zoo.
Comunque qui la situazione è molto diversa dai giardini zoologici visti in italia.
C'è un folto numero di persone che lavorano nel parco, ogni ora c'è un evento e questi sono gestiti soltanto da personale femminile....si avete letto bene femminile.
Arriviamo alla fine delle voliere dopo aver visto tutta una serie di uccelli, che sinceramente nella maggior parte dei casi non sapevo nemmeno che esistessero, e siamo alle vasche del platipus.....è un anfibio dalle foto sopra lo si capisce bene, ma è di una stranezza unica becco a spatola corpo peloso e coda tipo castoro, che utilizza come superficie di governo non come propulsione, per quella ci sono i piedi palmati, condivide le vasche con gamberi d'acqua dolce, che erano piuttosto turbati dalla sua presenza.

Usciti, il vero protagonista del parco, il koala che lo rivedremo a più riprese, siamo in una specie di nurseri, infatti tutte queste bestiole hanno il piccolo, e una biologa del parco fa da spola per la visita settimanale, almeno così mi ha detto quando gli ho chiesto come mai entrava e usciva tutte le volte con un piccolo diverso.
Passiamo davanti ai recinti dei ding e a quelli del diavolo della tasmania, animaletto piccolo e pure molto minaccioso....
Un grosso topo con una buona dose di denti, ci dicono anche molto aggressivo, capace di attaccare anche i cani grandi il doppio di lui!!!

Recinto dei canguri, qui struzzi e canguri condividono lo spazio, molto grande per altro, i piccoli di canguro, quelli che da poco hanno lasciato il marsupio della mamma, sono molto curiosi e si avvicinano per farsi carezzare e per mangiare (viene venduto il mangime) dalle nostre mani, anche qui mi sono comportato allo stesso modo che mi comporto con i pesci.....non ho portato nulla.
Il canguro....ne avevo sentito parlare molto, ma averlo vicino è un pò più complicato, alcuni di quelli che ci sciamavano attorno erano un bel pezzo più alti di me, non davano l'impressione di essere pericolosi, immagino però che con un animale di quelle dimensioni, in natura, non mi farebbe stare molto tranquillo!!!

Tra le curiosità, del parco, c'è la ricostruzione del sistema che usavano i cercatori di gemme per separarle dal resto.
E' un sistema di canali di legno dove veniva incanalata l'acqua utilizzata per gli scavi, a tutte le curve del percorso, l'acqua rallentando e deposita una quantità di detriti più facile da controllare.

Ma le cose più belle, sono stati gli eventi della falconeria e i cani da pastore che guidano le greggi.

La falconeria fa parte anche della nostra cultura, qui però hanno dato vita a uno spettacolo che nemeno potevo immaginare, si non mi aspettavo di vedere una "manifestazione aerea".
Avete letto bene, infatti i volatili, entravano e uscivano dalla vallata davanti a noi allo stesso modo degli aerei in una manifestazione.
Qui mi faccio alcune domande, allora, siccome anche da noi la falconeria era in passato una attività abbastanza seguita e tutt'ora, anche vicino a casa mia, c'è un falconiere, mi chiedo come mai tutto ciò da noi non si riesce a vedere, non solo....come mai queste attività non vengono valorizzate come ho visto fare qui in australia?
Certo uno spettacolo del genere immagino siano stati impiegati mesi per farlo funzionare così bene, ma da noi un falconiere non lo vedi nemmeno ad una sagra paesana! Anzi per sapere che ne avevo uno vicino a casa mia, sono dovuto andarci a lavorare e dopo aver visto un gufo reale, un falco pellegrino e svariati altri predatori dei cieli, ho chiesto al proprietario....e mi ha detto che quella era la sua passione....Ma una manifestazione sarebbe così complicato organizzarla?

A seguire una dimostrazione, di come i cani guidano le pecore (Renzi Berlusconi e gli italiani), e dopo averle radunate, una è stata anche tosata.

Bene sinceramente non avevo mai visto nulla del genere, è stata una esperienza davvero interessante, oltre che molto istruttiva.
Gli australiani, hanno molto a cuore la loro storia e anche la loro economia che si basa tutt'ora sull'agricoltura oltre che sull'estrazione di materie prime.
In Australia, vivono 40.000.000 di pecore, che ormai da decine se non da centinaia di anni vengono allevate tosate e sfruttate, come anche da noi del resto.
Ma ancora una volta non mi risulta che questi pezzi della nostra cultura siano fatti vedere per accrescere la cultura e la conoscenza della nostra storia, che giorno per giorno viene abbandonata per far posto ad altro, che nemmeno minimamente ci appartiene....

Bene per stasera basta così.....domani si continua...con surfers paradise!!!! (ad occhi poco attenti potrebbe sembrare follonica!!!)

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