sabato 20 settembre 2014

...China town...e limitrofi...

buon giorno a tutti, qui a Brisbane c'è una  delle comunità cinesi più grandi dell australia, infatti mentre noi Italiani, colonizzavamo Melbourne, tutt'ora la città ha un quartiere chiamato little Italy, loro colonizzavano Brisbane, hanno in pratica fatto cresere notevolmente un paese (questo era Brisbane quando hanno iniziato ad arrivare), visto che in città più grandi, la loro "cultura dell'ombra", non era affatto efficace.
Sono tornati dopo con la collaborazione del loro governo, come stanno facendo in Italia (ancora per poco), portano il contante e comprano, trasformando quello che trovano in qualcosa che più si confà alla loro cultura. Sempre e rigorosamente restando al difuori di quello che è il panorama normativo Italiano.

Per raggiungere il quartiere è necessario lasciare la city in direzione Fortitude Valley, vanno bene tutte le vie intestate alle regine.

Si, infatti la city è attraversata ad una scacchiera di vie, quelle puntate sud- nord hanno il nome di una regina, quelle che puntano est-ovest hanno il nome di un re.
Nella fattispecie noi abbiamo seguito Ann street, questa passa accanto alla stazione di Roma street, dietro alla quale, è situato un parco, forse il più bello di tutta la città, anche se non è il più esteso è quello più vecchio e quello più "colorato". Lo abbiamo utilizzato come sosta lungo la via.

Per accedere al parco c'è un sotto passaggio, con i muri ricoperti di affreschi fatti dai "grafitari" locali, quelli che in Italia dipingono i treni, visto che da noi è preferibile un bel colore grigio cemento e cimitero, piuttosto che far dipingere questi artisti per "arredare" le nostre città, ma questi sono punti di vista, stupidi come di solito ci hanno abituati i nostri governanti.
Superato il "corridoio", si arriva all' accesso vero e proprio un prato all' inglese e poi un muro diviso in due dal quale sono state ricavate due cascate, lunghe circa 20 metri.

Superato il ponticello che da accesso al parco ci si trova in mezzo ai giochi d'acqua costruiti per rifornire le cascate ahi lati dell'accesso, sono tre corsi d'acqua, che secondo il cartello funzionano con acqua riciclata (non so se è vero, ma se non lo fosse i politici locali avrebbero la faccia di bronzo visto che in tutta la città vige la razionalizzazione dell'acqua).

 In mezzo a questi ruscelli artificiali, si snodano tutta una serie di sentieri, che ci accompagnano lungo tutta la visita.
Ogni tanto, incrociamo alcune delle immancabili iguane, in qualche caso particolarmente curiose, qualcuna si fa quasi accarezzare.
Un lago fa bella mostra di se con al centro una fontana che ci lascia intravedere un arcobaleno se guardata con il sole alle spalle, una via lo costeggia, assieme ad un prato all'inglese, come quello trovato all' ingresso.

Tutte le volte che mi ritrovo a passeggiare in questi luoghi non riesco a fare a meno di stupirmi, per la maniacale precisione con la quale vengono manutenuti questi luoghi.

La passeggiata lungo lago finisce presso una zona un pò più trasandata, ovviamente se la si confronta con il resto, se la si confronta con qualche parco italiano....bhè, qui il confronto non c'è!

Nella zona più lontana fa bella mostra di se un pezzo di casa in stile liberty, ricostruito di bronzo, con tavolo finestra sul lago e gatto su una sedia, nelle spiegazioni è riportato il motivo di questa fedele riproduzione.
Il terreno nel quale si trova il parco era di un Lord che alla morte ha lasciato il terreno al comune, con la clausula di farci un parco per la comunità.
La riproduzione vuole essere, un ricordo di questo lord.

Poco lontano inizia un ponte che porta nella parte alta del parco, che la vegetazione celamagicamente alla vista.

A circa metà del percorso, troviamo una terrazza che da l'idea della grandezza del lago e del territorio usato per costruire questo piccolo pezzo di tranquillità, in mezzo al caos cittadino.

L'esplorazione continua, si comincia ad intravedere i primi colori, i fiori iniziano a prendere il posto del verde degli alberi e
iniziano a farla da padroni.

anche questa zona è finita e simo di nuovo all'ingresso, come in altre occasioni, resto stupito, del grande interesse che i cittadini abbiamo della loro città. In Italia ho visto qualcosa di simile a Trieste, il castello di miramare. Solo questa struttura, secondo me compete con la girandola di colori ottenuta in questo parco, che se si può trovargli un neo, credo che sial solo che in qualche punto della passeggiata si sente il rumore del traffico, anche se è molto in sottofondo e dopo poco non ci si fa più caso.

            
Riprendiamo Ann Street, con destinazione china town, è uno dei quartieri che l'amministrazione comunale sconsiglia di visitarli dopo il calare del sole. Statisticamente questo assieme ad altri 2, che non essendo interessanti culturalmente non sono stato a visitarli, è il quartiere con il maggior numero di omicidi, rapine borseggi e spaccio di droga.

Ma siccome, è la statistica a parlare, sempre statisticamente è molto difficile che qualcuno venga proprio a far fuori me!....Poi vedremo....male male...venderemo cara la pelle!!! La strada si fa più sporca, l'assoluta pulizia della City, qui va pian piano scemando. Si cominciano a vedere i negozi con i vetri blindati e le griglie anintrusione.
Nulla di particolarmente preoccupante, se vi siete fatti un giro a Roma a Milano oppure Torino, qui la cosa è decisamente meno "ingombrante" che non da noi.

Poi altra cosa interessante è,  che qui a Brisbane, centri commerciali, negozi e tutto ciò che è aperto al pubblico chiude alle 17.30, immagino che uno dei motivi che hanno reso poco raccomandabili questi quartieri, sia proprio questo.

Arriviamo verso le 16.00 per cui ci resta un bel pò di tempo per farsi una idea del "lato oscuro della città".

Nella via principale del quartiere danno sfoggio di si due PUB pieni di gente, con un musicista che intrattiene il pubblico. Il tutto arredato da festoni tutti provenienti dalla cultura cinese.


L'accesso principale è davvero stupendo, la passeggiata continua poi, con una copertura molto "china" con lanterne e di un colore rosso acceso.
Siamo arrivati un pò in ritardo, il mercatino, che ci dicono abbia cadenza settimanale è ormai alla fine e la strada è ingombrata dalle auto degli espositori.

Tra le presenze immancabili abbiamo il supermercato, con solo merce cinese. Non che i supermercati italiani, abbiano qualcosa di diverso, sempre cinese è. Con la differenza che qui almeno hanno anche le etichette scritte in cinese, nei nostri c'è scritto "made in italy" quando la normativa prevede che basta che il 25% sia prodotto in italia per poterlci mettere il marchio....
Per cui ci becchiamo anche una bella truffa, normata!!!... Forse un giorno i nostri politici capiranno che stanno sbagliando tutto......ma temo che sarà troppo tardi...
I prodotti per lo più alimentari, per quanto abbia cercato di capire cosa fossero, non ci ho capito un granchè....

Poi una cosa inquietante....uno spazio che è stato costruito per ospitare un centro commerciale è in totale stato di abbandono, forse le statistiche hanno ragione, se uno spazio per un centro commerciale è abbandonato un motivo ci sarà.....mi intrigherebbe fare qualche domanda alle persone che passeggiano per farmi una idea...ma basta guardarli per capire che potrebbe non essere una illuminazione.

Anche i giochi d'acqua presenti in tutta la città, in questa zona, hanno un piacevole accento orientale.
Poco più avanti il primo ristorante cinese della città, che ormai è una palazzina, anche se mi dicono è ad uso e consumo della "borghesia" cinese, magari potrebbe essere porprio questo il motivo dello spazio in stato di abbandono???? Sarebbe interessante capirlo, conoscendo il modus operandi cinese negli affari e nel lavoro, immagino che potrebbe essere una buona spiegazione.

Mi accorgo che i cartelli stradali sono bilingue, interessante, ancora in italia quasto non mi risulta sia successo.....succederà e non solo con il cinese.....

Nella parallela, i due pub si sono ulteriormente riempiti di clienti, un cartello fa capire che si....siamo a china town ma anche in australia
recita: "Keep calm and have a beer"...

Mi riporta immediatamente nel luogo dove ho sempre sognato di venire, e che alla fine sono riuscito almeno a viverlo per un pò.

Le notizie che ho sulla mia possibile permanenza stanno pian piano migliorando, per fortuna la mia figura professionale è ricercata qui tra gli Aussie, questo mi fa ben sperare per il mio fututo prossimo.

Ho anche avuto la fortuna di aver trovato le persone giuste, che fino ad ora mi hanno accompagnato in questo viaggio.

E questo mi lascia ben sperare, un altra cosa da non dimenticare, i cinesi, i protagonisti di questo post. Non sono molto ben voluti, al contrario degli italiani. Che comunque prima di vedersi aprire le porte, ti fanno le misure.....non scordatelo gli Aussie sono un grande popolo, " a people very frendly" (un popolo molto amichevole), ma il comportamento che avranno nei vostri confronti, dipenderà molto da come vi comporterete voi....

Continuo a pensare che se vuoi vivere in australia, devi diventare Australiano, non italiano in Australia.

Gli italiani, lasciateli in italia e confidate negli "Aussie"......meritano molto più loro di noi....purtroppo odio dover fare queste riflessioni. In fondo sono anche io italiano, oltretutto orgoglioso di esserlo. Ma la storia la fanno i fatti non le opinioni e le chiacchiere da bar......hanno nel loro passato dei lati molto poco ortodossi e li fanno somigliare a qualcosa che non sono.......

....ciao a presto....prossimo post .....574-TWA....scritto così fa pensare alle torri gemelle!!! Hahhahahah nulla di tutto questo, tranquilli.....

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