martedì 2 settembre 2014

...una terrazza nel cielo...

Salve, andando in giro per la città ho scoperto un nuovo posto favoloso. The mount Cootha, un nome derivato dal nome con il quale gli aborigeni, si riferivano a questo luogo, sono davvero molti, DOOLANDELLA, MOOROOKA, WOOLOONGABBA, questi sono "suburbs" (quartieri periferici).

Il monte Cootha, è un luogo particolare, si infatti dove in origine c'era un pezzo di foresta pluviale, adesso c'è un giardino botanico, ricavato in gran parte da quello che era la foresta pluviale, un osservatorio astronomico, che finiti i fondi stanziabili per la ricerca, è stato trasformato in un museo, non viene richiesto nessun biglietto sia per l'uno che per l'altro, eppure tutti e due sono manutenuti impeccabilmente.

Qui è situata anche quella che è la zona panoramica di Brisbane, infatti appena scesi dal bus, il marciapiede, ti guida in modo inequivocabile in una direzione, questo non è rettilineo,ma curva, dolcemente quasi in modo impercettibile, ti accorgi che non è dritto perchè avanzando pian piano ti si apre la visuale a sinistra, un bar, un chiosco di souvenir (devo ancora comprare i costumi da bagno cuciti con la bandiera australiana), un ristorante.
Arrivati a questo punto si inizia a salire e la curva si fa più accentuata, si cammina in un "canion", fatto da due muretti che pian piano diventano sempre più bassi fino ad iniziare a svelare quello che hanno in serbo..... Si è davvero una grossa sorpresa....Arrivati in cima a questa salita lunga una ventina di metri ci si trova davanti un panorama mozzafiato, sembra di essere in mezzo al cielo, infatti la terrazza è invisibile fino a quando non ci si mette i piedi sopra, si migliora anche l'effetto perchè il pezzo più bello del panorama "la City" è coperto da una serie di cartelli che raccontano la storia della città. Insomma per capire dove sei arrivato servono diversi minuti, una specie di libro giallo nel quale solo alla fine si scopre il colpevole.....

Purtroppo la foto non rende abbastanza, infatti questo è il secondo scatto di una panoramica fatta di 12 scatti....l'immagine finale è di 5 mt x 80 cm.
Ovviamente non pubblicabile, ma se la volete vedere, scrivetemi, cosi posso spedirvela.

Sento parlare in italiano (un romano che non parla inglese) e mi avvicino, giusto per fare 2 chiacchiere nella mia lingua.
Il tipo è molto disponibile, "cavolo sono 5 giorni che non scambio parola con nessuno", dopo i soliti convenevoli all'italiana che ormai ci siamo abituati a sentire, arriva la moglie con una anziana signora, la mamma.
E' un insegnate di inglese che insegna in un istituto romano.
Appena capisce che sono qui per imparare la sua lingua, inizia a fare il suo lavoro.....dopo qualche minuto di conversazione, mi chiede da quanto tempo studio l'inglese.....mi ci viene da ridere; non sono nemmeno 5 settimane...
La signora sembra stupita, e complimentandosi mi dice che pensava fossero almeno 2 anni!!!!
Credo di essere arrossito, non me lo aspettavo di certo. Ringrazio e continuo la conversazione, gli spiego che sono qui per vedere se riesco a naturalizzarmi, visto che in Italia c'è rimasto ben poco da fare.
Il marito, che ormai era di nuovo senza nessuno che gli parlasse in modo che potesse capire (sinceramente mi pare fantascienza che non sia stato capace di imparare una parola della lingua della ragazza con la quale condivide la vita, siamo proprio destinati all'estinzione, la caduta dell'impero continua), si intromette chiedendo quando prevedevamo di ritornare in italia, qui capasco che non ha compreso una parola, la moglie gli traduce il dialogo avuto!!!
Ci è rimasto piuttosto male, a suo modo di vedere la situazione non è così drammatica, magari ha pure ragione, a giudicare da come è vestito, o è un dissipatore di patrimoni ereditati, oppure un dipende di un qualche ministero, quello che normalmente è identificato come "mangia pane a tradimento".
Comunque, a me interessava decisamente di più la moglie, che potrebbe darmi preziosi consigli per imparare la sua lingua.
Infatti si è prodigata con spiegazioni e consigli di ogni genere legati alla sua professione, la mamma invece, che sembra molto anziana, non si è persa una sillaba della conversazione e appena si parla di opportunità di lavoro, ci spiega che dale parti di Sydney ci sono molte "farm" (fattorie) che di qui a pochi giorni inizieranno i raccolti e che se pensiamo di andare a cercare da quelle parti, di chiamarla che vede di darci una mano!!!
Si avete letto bene dopo un quarto d'ora, una perfetta sconosciuta ci da il suo indirizzo di casa e il suo numero di telefono e ci chiede di chiamarla se siamo dalle parti di Sydney.

Quando questo succederà di nuovo in Italia, sarò di nuovo felice di viverci, la chiudo qui perchè è meglio così.

Li salutiamo, dopo aver carpito ancora qualche consiglio e andiamo al bar per un caffè.....due parola sul caffè, molto caro a noi italiani.
Il costo è 3 dollari, si un pò caro, ma l'espresso (chiedetelo cosi, altrimenti ve ne danno un secchio) te lo fanno con un filtro doppio, si in pratica è l'equivalente del nostro caffè doppio.
La stessa cifra costano sia il cappuccino che la cioccolata, small, si perchè qui puoi scegliere le quantità. Lo small è la quantità minima che è più o meno una tazza e mezzo della dose standard italiana, la versione normale è circa il doppio e costa 3,50 dollari e poi la piu grande di tutte è un cappuccino grande 3 volte il nostro e costa 4 dollari.

Finito il giro in terrazza, scendiamo verso il giardino botanico e il planetario, è così che hanno chiamato il vecchio osservatorio atronomico.
Entriamo prima nel planetario, all'ingresso una biglietteria trasformata in rivendita di souvenir, riguardanti lo spazio e comunque tutta la storia dell'astronautica orientale e occidentale.

Do' un occhio, le cose interessanti sono svariate, dalle pubblicazioni di fisica moderna a libri per bambini, tutti incentrati sull' astrofisica, oltre a cartoline e modellini di astronavi.

Fatti 2 passi una teca, protegge una delle tute che la nasa aveva costruito per la missione apollo 11, nella spiegazione si diceva che quella tuta era stata usata da Buzz Aldrin e da Michael Collins nel periodo di addestramento che ha preceduto la missione che li portò a camminare sulla luna.

Questa da un pò il benvenuto per il giro che ci si appresta a fare in tutto il centro, dove fanno bella mostra di se svariate tece con all'interno i modellini di tutte le astronavi costruite dall'uomo.

Dopo inizia un corridoio dove passo dopo passo, si viene guidati alla scoperta dell'universo, dal big bang fino ad oggi, intermezzati da alcune spiegazioni relative al nostro sistema solare e dei pianeti da cui è composto, c'è anche una presentazione, nella quale quello che è scritto nei muri viene spiegato a voce, ci viene sconsigliato di seguirlo perchè è "tarato" sui bambini e stamani c'è una scolaresca. Gli spiego che se le spiegazioni sono fatte per i bambini, a me va benissimo, conosco troppo poco l'inglese e forse se ascolto qualche insegnante elementare capisco qualcosa di più.

Dopo le mie rimostranze, mi viene detto che sarebbe meglio, per seguire la presentazione ritornare alle 3,30 del pomeriggio, almeno non ci sarà la scolaresca, che ovviamente si prevede chiassosa.

Mah, ne ho viste molte di scolaresche in giro, ho visto gli alunni nell' autobus, alle fermate.
In confronto alle scolaresche Italiane siamo in un altro pianeta, si qui sono di un altra pasta, il loro essere chiassoso e 100 volte più ordinato e controllato di quello che più volte vediamo in italia, questo, forse a conferma, che la mia generazione di genitori ha miseramente fallito la missione più importante per una famiglia, educare i propri figli.
Si potrebbe approfondire il discorso, ma già questa consapevolezza, mi lascia abbastanza con l'amaro in bocca.

Finito il giro ci ripromettiamo di tornare alla presentazione del pomeriggio, ovviamente non riusciremo ad andarci, infatti di li a poco scopriremo che quello che sembrava un piccolo parco, sarà in realtà abbastanza grande da richiedere un intero pomeriggio per essere visitato.

Ci avviciniamo all'ingresso, ancora prima di arrivare la prima sorpresa, un serpente ci passa tra i piedi subito fuori dall'accesso!!!! Cominciamo bene!!


Non sembra molto interessato che qualcuno possa farlo secco anzi....ci passa tra i piedi con disinvoltura, magari per lui e per gli australiani è normale, ma per me non lo è per nulla!!!!

Siamo dentro, subito si viene assaliti dal profumo intenso di fiori, tutto è tenuto con una cura quasi maniacale, ogni pianta ha il suo cartellino nel quale è scritto il nome e la zona di provenienza.
Da subito si capisce che la foresta pluviale che occupava questa zona non è affatto stata rimossa, ma piuttosto resa fruibile.
L'ingresso è situato nella punta piu bassa del monte, su quella più in alto, circa 150 mt più su è costruita la terrazza.
Comunque è il punto più alto del parco, ci si accorge da subito che il monte ha un sistema fluviale che alimenta praticamente tutto il parco nel quale sono presenti ai due lati e laghi, e non è stato costuito da nessuno, era li in precedenza.





I laghi sono abitati da fauna locale che si è adattata alla presenza dell'uomo, infatti permettono di avvicinarsi moltissimo.
Tartarughe, iguane, ibis, ma anche anatre selvatiche, pappagalli e qualche cormorano, vivono nei laghi.





Tra i sentieri che attraversano in lungo e in largo il parco ci troviamo più volte davanti a alberi mai visti prima, che somigliano a quelli ai quali siamo abituati, ma che per un motivo o per un altro risultano essere diversi.

 Tra un ruscello e l'altro ci troviamo spesso davanti a cadute d'acqua, che migliorano l'atmosfera rilassata che si respira, qui dentro.

Addentrandosi, nei meandri, scopriamo che all'interno c'è una parte che è stata lasciata esattamente come era in origine, infatti la vegetazione lascia giusto uno spazio sopra ai sentieri.
In altri punti invece,  sono state ricavate delle zone a tema, si va dal giardino dei bonsai a quello giapponese.
Appena entrati dentro questo spazio, un altra sorpresa, una iguana di 50cm è in mezzo al percorso e non intende andarsene, nonostante i flash di tutti gli avventori del momento.

Anzi sembra quasi che si diverta e che si metta in posa....



 Ho anche provato a carezzarla....si è un pò incazzata ed è andata poco più in la a prendere di nuovo la sua posizione al sole.
La parte giapponese del giardino è stupenda, curata nei minimi particolari, e dona una calma interiore senza pari.
Anche i bambini restano quasi senza fiato davanti a tanta cura, e quasi non si sente la loro presenza....




Le foto danno solo una vaga idea della bellezza di questo pezzetto di paradiso le persone si comportano come se fossero ospiti di un luogo fuori dal tempo, questa è l'impressione che si ha, appena varcati i cancelli di questa parte di giardino botanico






Continuando a passeggiare per l'intricato complesso di sentieri, attraverso la parte dedicata alle piante grasse, qui resto stupefatto dalla loro grandezza, per quanto di botamica non ne sappia abbastanza, piante grasse alte 3 metri le avevo viste solo al cinema....prima di passare di qui...ovviamente tutte le certezze sono state smontate da piante molto grandi....




Poco più avanti, una cupola di cristallo e acciaio sormonta la natura rigogliosa da cui è circondata.
All'interno è costruito artificialmente l'ecosistema della foresta amazzonica e costantemente tenuto sotto controllo.
Varcata la soglia si viene assaliti da una vampata di calore appesantito da una umidità che rasenta il 100%, al centro una vasca con gli oblò laterali che permettono di vedere le piante e i pesci, che vi abitano.
Qualche ragno, per il momento nessuno troppo grosso da far impressione, dimensioni più o meno visibili anche da noi.
Avviandosi verso l'uscita ci imbattiamo, in un memoriale, gli australiani, sono molto legati ai loro caduti, siccome loro sono un popolo.
Purtroppo noi non lo siamo, dimostrandolo tutti i giorni, basta leggere la cronaca, oppure pensare alla vicenda dei due nostri soldati, illegalmente detenuti in india.
Altra parentesi, alla quale bisognerebbe dedicare un libro, spero che i nostri due connazionali tornino presto e che lo scrivano veramente, raccontandoci anche i retroscena, di questa vicenda che ha fatto parlare di più per i contorni tutt'altro che puliti (tangenti, elicotteri, richieste di riscatto ecc), che non del dramma che stanno vivendo due uomini e le loro famiglie, che non hanno fatto altro, che quello per cui erano comandati, il loro dovere di soldati prima e di uomini poi.

Il memoriale contiene le targhette dei nomi di circa 7000 soldati...distribuite su 7 muri tutti deceduti in vari scenari della seconda guerra mondiale, accanto ad alcune targhette, incastrato, trovo un fiore, fresco, strappato da un prato poco lontano....a testimonianza che a prescindere, questi eroi hanno ancora qualcuno che li ricorda con affetto.


L'intricata massa di ruscelli e sentieri che li seguono, ci portano alla fine del nostro giro il secondo lago, guardiamo l'ora e ci accorgiamo che dobbiamo finire in fretta il giro perchè altrimenti restiamo a piedi, l'ultimo autobus parte solo 40 minuti dopo.
Questo è decisamente più popolata da umani che non da specie animali, sono comunque immancabili gli ibis le anatre selvatiche e le iguane.

Al contrario dell'altro che di fatto non ha punti dove fermarsi, il che lo rende perfetto per una passeggiata, questo invece è perfetto per fermarsi, circondato come è da una ampia aureola di prati, così impeccabilmente tenuti, da sembrare finti, non convinto provo a strappare qualche filo d'erba.....sono veri.
Numerose famiglie con bambini stanno rimettendo a posto le tovaglie e quanto avevano portato per il pic nic, fanno molta attenzione, si vede, a non lasciare nulla.







Anche questa volta siamo arrivati alla fine....spero di avervi dato almeno una piccola parte delle emozioni che ho provato io.








Per finire qualche riflessione, a questo punto sono a metà strada del corso di inglese, io non sono affatto contento, si riesco a comunicare facilmente con tutti.
Mi viene facile farmi capire.
Gli insegnati si dicono stupefatte dai progressi che ho fatto dall'inizio ad ora, sono passate circa 6 settimane, gli altri studenti, sono molto peggio di me sia per comunicare che per scrivere.

Ho una buona pronuncia, ma mi mancano ancora molti vocaboli, che mi dicono si apprendono con il tempo,  ma più che altro mi rimane difficile capire tutto quello che mi viene detto, riesco a seguire i discorsi più sulla logica che non su quello che sento, e questo non mi piace per nulla.
Non riesco a capire se non sono molto concentrato e solo raramente penso in inglese e mi districo piuttosto male con i verbi irregolari......rileggendolo mi sembra un quadro al limite del pessimo!!!
Eppure tutti sono molto contenti di me e gli insegnanti in particolar modo......mah!!!!! Speriamo che non si stiano sbagliando...

Ciao a presto...il prossimo post.....CAIRNS E LA GRANDE BARRIERA CORALLINA.....


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