Buon giorno, il previsto post per il"partito delle massaie" che ha piu riprese mi hanno chiesto quanto costa la vita, verrà spostato più avanti, ho tutto il materiale pronto, con tanto di foto dei prezzi al super mercato, ma preferisco scrivere altro.
Mi sono fatto un giro, in un isola qui vicina, Fraser Island, è a circa 300 km da qui, è abbastanza facile da raggiungere (oltre che molto divertente).
E' l'isola di sabbia più grande del mondo, per questo è un parco naturale ed è insertita tra i patrimoni dell'umanità dell' UNESCO.
Veniamo al dunque. L'escursione vie ne organizzata anche dalla scuola con un prezzo "da studenti", pertanto è bastato chiedere in direzione, il resto lo hanno fatto loro.
Sveglia alle 5.30 per prendere il primo pulman che porta in centro, il ritrovo è alle 7.00 davanti alla scuola, e per il trasferimento servono circa 45 minuti.
Arrivati a scuola, il bus 4x4 è già li che ci aspetta. Nelle operazioni preliminari di carico, faccio amicizia con l'autista, Billy, un omone di 190 cm per 120 kg.
Billy mi lascia un pò perplesso....ha infatti una invalidità importante alle braccia e alle mani!!!
Non voglio soffermarmi sulla sfortuna che abbia avuto, lui è nato così, ma piuttosto sul fatto che, purtroppo li da noi, temo, che non gli sarebbe stato possibile avere l'opportunità di lavorare come autista. Ho visto persone messe molto meglio di lui avere patenti con limitazioni notevoli, di sicuro non avrebbe l'abilitazione a guidare il camion che guida. Le mie perplessità nei giorni a seguire, saranno allegramente superate dalla capacità e sensibilità che Billy ha nel guidare il camion 4x4 nei percorsi molto accidentati che sarà chiamato a dover afrontare.
Qui sono molte le persone che hanno invalidità anche importanti, ma al contrario che da noi, che un disabile deve avere un accompagnamento, qui non succede.
Non so se sia giusto o sbagliato, mi limito semplicemente a constatare dei fatti, qui succede che per quanto possano essere disabili, hanno le stesse opportunità di tutti gli altri, gli autobus sono dotati di una pedana per farli salire e di un apposito punto dove possano "incastrare" la loro sedia a rotelle, e viaggiare assieme a tutti gli altri, senza aver bisogno di aiuto. Esistono concessionarie di scooter per anziani e deambulatori (in italia solo in ospedale), modificati per far si che l'utilizzatore possa usarli per strada, se necessario come sedile, e anche come carrello della spesa.
Questo signore l' ho fotografato fuori ad un super mercato, non so dove abitasse, ma di sicuro non aveva la badante per fare la spesa, ed è arrivato percorrendo la corsia per le biciclette.
Secondo me in italia abbiamo dei problemi di fondo....Credo che sia definibile con il nome "SINDROME DELLA MAMMA". La quale compatisce a tal punto il figlio che lo fa diventare ancora più invalido di quanto lo sarebbe altrimenti.
La domanda che mi scaturisce questa riflessione è: Siamo proprio sicuri che l'assistenza ad ogni costo (attività molto praticata in italia non solo per i disabili) sia realmente necessaria a questo livello?
Non so, ma il pensiero tutto England "aiutati che dio t'aiuta" mi sembra funzionare molto meglio del nostro "tranquillo che ci pensa la cooperativa, oppure l'associazione di muto soccorso...
E' chiaro che quanto sopra può essere possibile solo se intorno c'è una organizzazione inteligente e costruita per fare questo tipo di solidarietà, la vedremo mai in italia? Secondo me il valore di un popolo lo si vede molto anche da questo.....
Partenza, ci aspettano 3 ore buone di strada per arrivare a destinazione. L'autostrada lascia ben presto lo spazio ad una statale, fermata al distributore, pochi kilometri e inizia la parte singolare del viaggio.
A seguito di un bivio si entra in un bosco, la strada finisce su una spiaggia......prima, blocco al differenziale e dentro......si avete capito bene stiamo continuando il viaggio su una spiaggia, bene da qui in avanti saremo su questo terreno, e non saremo da soli altre auto (ora capisco perchè le auto più gettonate da queste parti sono i fuoristrada) moto quad ecc ecc.
All'inizio è poco compatta, il camion fa fatica ad avanzare, ma superati i 60 kmh, si avete letto bene 60kmh, inizia pian piano a uscire dalla sabbia e a "galleggiarci", quelli che hanno esperienza di fuoristrada sulla sabbia sanno di cosa sto parlando, a questo punto diventa facile arrivare tranquillamente a 80/90 kmh che è la velocità che più o meno viene tenuta da tutti, segno evidente che tutti "escono" dalla sabbia più o meno alla stessa velocità.
50 Km e si arriva al primo canale da attraversare, la zona è paludosa, per cui la strada è stata ricavata tra spiagge e pezzi di bosco, collegati in un paio di punti con chiatte trainate da cavi di acciaio collegati sulle due sponde.
Di nuovo spiaggia che finisce in un tratto di bosco somigliante alle nostre pinete, qui gli australiani si fermano a campeggiare.
Qui campeggiare non è come siamo abituati, non esistono camping attrezzati che costano come un albergo, che sei anche obbligato a usare se non vuoi pagare un verbale più salato del costo del campeggio.
Qui ci si ferma, si sgancia la roulotte oppure si mette il frena a mano al camper ma anche si monta la tenda la grandezza non è rilevante e si fa amicizia con il vicino.
I luoghi dove si campeggia sono numerosi, anche lungo le spiagge transitate, tutti hanno una cosa in comune.....la bandiera australiana in cima ad un pennone (come mai da noi appendere la nostra bandiera si configura come reato "vilipendio alla bandiera"? Se non puoi essere orgoglioso del simbolo che ti rappresenta non puoi nemmeno riconoscerti come popolo...).
I campeggiatori salutano i viandanti, mentre preparano l'attrezzatura per la pesca, si la cena è previsto farla con il pescato....cotto sulla brace.
Primo stop rainbow beach, non ci sono parole.....una franata lunga qualche kilometro che delimita la fine della spiaggia, fatta da una tavolozza di colori, si va dal bianco al giallo, dall'arancio al rosso, con qualche chiazza di marrone scuro e anche nero, con alle spalle il vedre-azzuro dell'oceano pacifico....si resta senza parole.
Un pò di foto due chiacchiere con Billy e Matt, l'altro autista, vengono sgonfiate le gomme, entrambi ritengono che si debba arrivare a velocità di "galleggiamento" prima dei 60 all'ora.
Commenti sul luogo che veramente non ha eguali, o perlomeno io non ho visto nulla di simile e nemmeno gli altri gitanti.
Riprendiamo il cammino, il prossimo stop è a "red canion" una gola di terra rossa, erosa da vento ed estremamente spettacolare, sembra che ci sia stata messa apposta, un paragone che calza, sono le dune di sabbia di Khongoryn Els in mongolia, anche queste in mezzo a un panorama del tutto diverso.
Foto, e ancora chiacchiere con gli autisti, sono estremamente simpatici e divertenti.
Sono entusiasti del lavoro che fanno e si ritengono fortunati a poterlo fare, in uno dei più bei posti del mondo questo è uno dei loro commenti "I drive in the most beautiful place in the world ... and they pay me to do it !!!" (guido nel posto piu bello el mondo...e mi pagano per farlo!!!), come dargli torto....
Si riparte e quasi subito cambia il panorama intorno a noi, si passa dal multicolore ad un giallo acceso per la spiaggia e un nero intenso per i confini di questa, non sono sicuro, ma sembra carbone, cavolo se lo è è praticamente una miniera a cielo aperto, chiedo di fermarci per poterlo constatare, Billy mi dice che è preferibile non farlo, la sabbia è troppo poco compatta rischierebbe di non riuscire a ripartire.
Poco più avanti ci fermiamo ad un paese, per fare pranzo.
E' proprio carbone. La sabbia è macchiata di nero e i piedi prendono ben presto lo stesso colore.
Andiamo in cerca di qualcosa da mangiare, ormai sono diverse ore che siamo in giro e la fame comincia a farsi sentire, troviamo un locale abbastanza nascosto che prepara spremute e "smooties", la traduzione sarebbe frullato, ma vi viene aggiunto del latte e del gelato, il risultato è una via di mezzo tra un frappè e un frullato. Costa 5 dollari ed è un ottimo pranzo, mi accorgo che qui i prezzi sono sensibilmente più bassi rispetto alla città....circa il 40% in meno, da ricordare nel post relativo al costo della vita!!!
Di nuovo in marcia......prossimo stop Eli Creek, questo è l'arrivo di uno dei tanti ruscelli che scorrono dalla foresta pluviale all'interno verso il mare....l'acqua è piuttosto fredda ma tutti quanti facciamo il bagno, qualcuno vestito qualcuno in costume, e quelli che non lo fanno....ovvio no...gavettone! L'acqua è potabile, si avete letto bene, abbiamo anche riempito le bottiglie, fresca e buona come quella di una fonte montana.....
E' stato costruito un percorso che si addentra per 500 metri, fino al punto dove è possibile arrivare oltre è vietato, perchè è considerato il confine con la foresta pluviale e per tanto viene lasciato allo stato brado, solo alcuni pezzi di foresta sono visitabili, ma ne parleremo più avanti.
Durante i trasferimenti tra i vari punti di interesse, tutti avvenuti sulla sabbia, più volte abbiamo avuto modo di vedere la fauna locale, la foresta è abitata dai Dingo (un cane selvatico), serpenti di tutti i tipi, scimmie, pappagalli, coccodrilli oltre a svariati tipi di roditori, ma anche i koala che sono concentrati in una zona non visitabile.
I più gettonati sono stati ovviamente i dingo che preferendo le zone confinanti alla foresta sono spesso lungo la spiaggia, assieme a gabbiani, cormorani, pellicani, succede di vedere anche le aquile di mare (credo che si chiamino così), per capirci quelle che sono l'emblema degli stati uniti Marrone scuro e testa e il sotto delle ali bianco.
Siamo all'apice dell'isola che è lunga circa 130 km e larga circa 20, qui ci fermiamo per vedere uno dei panorami mozzafiato che ormai l'australia ci ha abituato a mostrarci.
Mentre ci arrampichiamo per un sentiero guardando verso il mare, vedo quello che sembra lo sbuffo di una balena....forse mi sono rincoglionito....a volte per vederlo tocca stare in mare per un giorno....sarà possibile???
Non ci credo, ma comunque, resto concentrato a guardare......un altro sbuffo!!! Allora avevo visto bene!!!! un altro ancora....poi dal nulla una balena esce dall'acqua con un balzo che ha dell'incredibile.....solo in televisione lo avevo visto, ma dal vero!!!! Non riesco a fotografare la scena, la macchina fotografica non arriva così lontano, almeno la mia. Spero che succeda di nuovo....ancora sbuffi 2....poi 3...4....d nuovo un salto, non è la stessa di prima, ora arrivati più in alto si riesce a vedere meglio non è una sola ma sono un branco almeno 6 o 7, e ogni tanto una salta fuori...Da non credere....qualcuno passa anni per vedere una balena e a me è capitato di vederla per caso!!!!
Siamo sul bordo di una scogliera a picco sul mare alta otre 100 metri, i due lati la spiaggia e la punta dove siamo saliti la divide in due strisce.
Da quassù tra i marosi, si riesce a intravedere i pesci che nuotano tranquilli sotto di noi, li vediamo come ombre nere, difficili da riconoscere, ma di sicuro animali di grossa pezzatura, ci sembra di riconoscere, razze, tartarughe, un branco di dentici e uno squalo....nel frattempo le balene si sono leggermente allontanate, ma stanno continuando la loro danza quasi fosse fatta a nostro uso e consumo!!!!
Inizia a dimuire la luce e sta entrando la marea Matt mi dice che per l'ora in cui avrà finito di crescere è meglio non trovarsi sulla spiaggia , è l'ora di ripartire, abbiamo da fare un' altra fermata, presso il relitto di un vapore, che così a occhio direi che è stato costruito alla fine dell '800 inizio del '900, la prua bassa e verticale i racconta che il periodo dovrebbe essere stato quello, ho chiesto per sapere se i nostri ciceroni non che autisti, sapesero i motivi dell' insabbiamento, ma sembra che questi si perdano nelle nebbie del tempo.
Comunque anche questo è qualcosa di "amazing" (stupefacente), arenato in un punto improbabile, vista la dimensione dell'isola e la visibilità, oltre al fatto che 10 miglia a nord c'è il faro dell'isola e in un reef a 15 miglia fuori ce n' è un altro, sembra quasi impossibile finirci sopra!!!! Mah!
A questo punto la marea si comincia a far davvero vedere, nei pressi del relitto si nota che ad ogni onda che frange sulla spiaggia, quella successiva penetra più profondamente, mentre scatto mi becco una quantità industriale d'acqua, il gavettone non era previsto, ma me lo son preso lo stesso!!!
E' davvero l'ora di scappare se non si vuol rischiare di dormire sulla spiaggia...
40 minuti dopo è buio, la spiaggia si è ridotta di molto, Matt aveva ragione, Billy mi dice che siamo vicini all'albergo dove dormiremo, ma che comunque bisogna sbrigarsi perchè la marea non ha ancora finito di montare.
Arriviamo all'albergo, assegnazione delle camere, discussione tra un gruppo di allievi che nonostante le camere siano da 4 vogliono dormirci in 5, un paio di studentesse particorlarmente passioniste, hanno selezionato i migliori pezzi del gruppo e non vogliono farseli scappare, in effetti come dargli torto...
La mattina dopo i tre maschietti li ho visti un pò provati, non chè con numerose "firme" nel collo....immagino che ne avessero altre, ma non visibili....
A risentirci, stasera ho fatto tardi e domani devo svegliarmi presto per andare in fiera a cercarmi un lavoro....il prossimo post....la foresta pluviale ma anche altro
Paradisiaco luogo da sogno!
RispondiEliminaUna curiostità, non ho capito se le varie escursioni come questa, sono comprese nel prezzo della scuola o sono degli extra che dovete aggiungere?
sono extra ma e prezzi decisamente umani...qui sono ben poche le cose troppo care....al contrario che in italia...che invece cominciano a diventare troppe
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